posto quest' articolo.. i numeri sono spaventosi...
http://www.ilmessaggero.it/view.php?dat ... e=STANDARD
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(...)Il primo episodio è avvenuto sabato poco dopo le 14,30. A.B. di 18 anni, residente a Ostia, stava scherzando con gli amici e sotto gli occhi delle ragazze. Fino a quando non ha deciso di sorprendere tutti tuffandosi dalla sommità del Pontiletto, una struttura in legno inaugurata proprio quest’anno per favorire gli appassionati della pesca.
Il tuffo, però, non è andato come previsto. Il giovanissimo concluso il volo si è ”insaccato” ovvero è caduto pesantemente andando a sbattere con la testa contro il fondale poco profondo. Immediatamente è scattato l’allarme. Sul posto si è precipitata un’ambulanza dell’Ares-118 ed il personale, compresa la gravità della situazione, ha provveduto a intubare e stabilizzare il paziente. Trasportato fino al campo sportivo della ”Caserma Italia”, in via delle Fiamme Gialle, A.B. è stato prelevato dall’eliambulanza e trasferito d’urgenza al San Camillo di Roma. La prognosi è riservata e l’insensibilità agli arti superiori e a quelli inferiori lascia temere la paralisi.
Ieri pomeriggio, intorno alle ore 17,00, stessa scena, altro giovanissimo protagonista. In questo caso a restare ”insaccato” nei pressi del Ponticello, sulla riva della spiaggia libera ”Buca beach”, è stato un ventunenne est-europeo, probabilmente romeno. Il giovane, tuttora non identificato perchè privo di documenti, si è tuffato ed è rimasto immobile. Soccorso, è stato trasportato in eliambulanza al policlinico ”Gemelli” di Roma. I medici hanno mantenuto pure per lui la prognosi riservata e come per A.B. si teme la lesione spinale.
Sono innumerevoli ogni anno lungo le coste romane i giovani che restano vittime di questo tipo di incidente. La statistica più recente è stata condotta negli Usa e considera che quella da tuffi rappresenti tra il 10 ed il 30 per cento di tutte le lesioni spinali. In Italia gli unici dati disponibili dall’Istat riguardano quelli da annegamento: complessivamente dal 1969 al 1997 sono morte per questa causa 24.482 persone. «Purtroppo lungo le rive romane ogni estate dobbiamo registrare diversi casi segnala Vincenzo Castelli, ortopedico presso l’ospedale di Anzio e dell’istituto Pio XI - Riguardano solitamente giovani sotto i 24 anni d’età traditi dalla circostanza di non aver controllato la profondità dei fondali prima di avventurarsi in tuffi spericolati».