Siamo in guerra o in vacanza?

laika

Nuovo Alfista
9 Febbraio 2005
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Castagneto Po (TO)
I nuovi attentati di Sharm hanno portato moltissimi vacanzieri pronti alla partenza a rinunciare con la conseguente delusione e tristezza per chi magari aveva fatto sacrifici per pagare quel viaggio e per chi, oltre il danno la beffa, non riavrà nemmeno i soldi spesi per partire.
Il quesito è continuare a vivere o no?
Siamo in guerra o in vacanza?
 
Non è un quesito che mi pongo io, ma che sento porsi da molta gente.
Non prenderlo alla lettera, non penso significhi chiudersi in casa e spararsi, ma tanta gente fa o vuole fare vincere la paura...
 
leggevo ieri che a Londra le vendite di biciclette, moto e motorini sono aumentati nel giro di una settimana del 400%.....sembra che anche a milano l'azienda trasporti ha notato un calo sensibile degli utenti della metropolitana

questi, per esempio, sono comunque dei segni :shrug03)
 
Sì segni forti e ben chiari. Esempio concreto? Quando sono successi gli attentati a Londra una delle prime cose che mi ha detto Ale è stata "tu nel periodo delle olimpiadi qui a Torino" vai a lavorare in amcchina, non prendi più i mezzi pubblici.
Io lavoro a San Salvario, quartiere a rischio, forse non prendere i mezzi pubblici nons erve a nulla, ma un piccolo accorgimento, una piccola difesa
 
laika":i19qgdij ha detto:
Il quesito è continuare a vivere o no?

La parola d'ordine è REAGIRE

se cominciamo ad aver paura e fatta, abbiamo perso.

Mi ricordo che durante il terremoto Umbro/Marchigiano sono andato il giorno dopo la prima scossa come volontario a Col Fiorito e Serravalle nella Task Force approntata per garrantire i collegamenti tra le varie forze impiegate per portare aiuto alle popolazioni colpite, malgrado ci fossero ancora molte scosse nessuno di noi si è fatto intimidire e alla fine gli sguardi riconoscenti degli abitanti ci davano il coraggio necessario per affrontare e sconfiggere il terremoto. Mi rendo conto che non è la stessa cosa, ma da questa esperienza ho capito che l'unione fa la forza e che se ti chiudi in casa per paura del "nemico" quasliasi esso sia, catastrofi terroristi o altro, hai perso se l'affrontiami tutti a viso aperto possiamo sconfiggerlo, vanificando la sua opera
 
laika":3fdrs7b2 ha detto:
roamero":3fdrs7b2 ha detto:
roma o milano sono le citta + simboliche una è la capitale economica l'altra quella politica e in più c'è il papa

anche io pensavo quelle ma Torino mi attrae per le olimpiadi

Ciao gente mi sa che Torino ora come ora è abbastanza a rischio..qualcuno si ricorda nel 96 ad Atlanta l'ordigno fatto saltare..era proprio nel periodo olimpiadi
 
Non dimentichiamoci che il loro scopo è quello di tenersi l'iraq e i loro paesi in cui poter fare quello che vogliono e noi glielo stiamo impedendo. Quindi penso che da noi sarà come in Spagna: faranno un attentato per mandare al potere chi gli fa comodo e noi, tutti spaventati, faremo ESATTAMENTE quello che vogliono. :shrug03)
 
Finchè diranno di far esplodere ordigni a Roma o altre città sarò tranquillo, perchè quando i terroristi mandano messaggi poi non si muovono. Aspettano che la loro guerra psicologica faccia effetto, paura, controlli a tappeto, finchè non si abbassa la guardia, e poi colpiscono da altre parti. Una volta esploso qualche kamikaze, mandano minacce a destra e a manca e il gico ricomincia.
Ovvio che andare in vacanza in medio oriente/nord africa è da sconsiderati ormai... Il mondo è grande, si può viaggiare altrove.
 
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