Ogni giorno se ne sente una, i Romeni stanno mettendo e ferro e fuoco l'Italia... scusate lo sfogo, ma non ne posso più... ogni giorno nei vai programmi televisivi va in onda il TG-Romania... con rapine e uccisioni da parte di questi simpatici signori.
Non generalizzo, il 90% dei Romeni in italia saranno pure persone oneste, ma basta vedere le statistiche dei crimini per capire che iniziamo ad avere un grosso problema nel paese... e ce li siamo messi pure in Europa, con loro frontiere aperte, complimenti! :KO)
:mad2)
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ROMA - Era scesa dal treno a Tor di Quinto e stava tornando a casa quando è stata aggredita, trascinata in una baracca, violentata, e gettata in una scarpata vicino a via Camposampiero. Giovanna Reggiani, moglie 47enne di un ammiraglio della Marina militare, è ricoverata nell'ospedale Sant'Andrea di Roma "clinicamente morta". Il responsabile dell'aggressione è un romeno di 24 anni che abita nell'accampamento vicino, sorto recentemente sulla riva del Tevere.
E' stata una nomade a sorprenderlo, ieri sera, intorno alle 21, mentre trascinava lungo la strada la vittima priva di sensi. Quando gli agenti lo hanno arrestato, sulla pelle del giovane romeno c'erano i segni della collutazione che aveva ingaggiato con la donna e aveva gli abiti ancora sporchi di sangue.
Nicolae Romolus Mailat abita nel campo di romeni a Tor di Quinto, non distante dalla stazione della ferrovia Cotral dove la vittima era scesa. E' stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli con l'accusa di tentato omicidio. La procura di Roma ha già chiesto la convalida del fermo.
La nomade romena che lo ha sorpreso mentre trascinava la donna, ricorda bene quei momenti: "Ma cosa fai? Lasciala andare, gli ho gridato. E quello l'ha scaraventata giù nel fossato. Ho cercato aiuto: ho visto una macchina della Polizia e l'ho fermata". La strada dove la moglie dell'ufficiale è stata aggredita attraversa una zona poco frequentata. E' una carreggiata stretta tra due file di alberi che collega la stazione ferroviaria al centro del quartiere.
La vittima in tasca non aveva documenti: portava al collo una catenina d'oro; indossava la fede all'anulare e ai piedi le era rimasto solo uno stivaletto. L'identificazione è arrivata più tardi, con la telefonata in questura del marito preoccupato perchè da ore non riusciva a rintracciare la moglie.
Quando è stata soccorsa, la donna aveva ancora i pantaloni abbassati ed era in coma, il volto sporco di sangue, il corpo martoriato dagli schiaffi e pieno di lividi. In cella non parla il romeno ma nella sua baracca i poliziotti hanno trovato la borsetta della vittima.
(31 ottobre 2007)
Non generalizzo, il 90% dei Romeni in italia saranno pure persone oneste, ma basta vedere le statistiche dei crimini per capire che iniziamo ad avere un grosso problema nel paese... e ce li siamo messi pure in Europa, con loro frontiere aperte, complimenti! :KO)
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ROMA - Era scesa dal treno a Tor di Quinto e stava tornando a casa quando è stata aggredita, trascinata in una baracca, violentata, e gettata in una scarpata vicino a via Camposampiero. Giovanna Reggiani, moglie 47enne di un ammiraglio della Marina militare, è ricoverata nell'ospedale Sant'Andrea di Roma "clinicamente morta". Il responsabile dell'aggressione è un romeno di 24 anni che abita nell'accampamento vicino, sorto recentemente sulla riva del Tevere.
E' stata una nomade a sorprenderlo, ieri sera, intorno alle 21, mentre trascinava lungo la strada la vittima priva di sensi. Quando gli agenti lo hanno arrestato, sulla pelle del giovane romeno c'erano i segni della collutazione che aveva ingaggiato con la donna e aveva gli abiti ancora sporchi di sangue.
Nicolae Romolus Mailat abita nel campo di romeni a Tor di Quinto, non distante dalla stazione della ferrovia Cotral dove la vittima era scesa. E' stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli con l'accusa di tentato omicidio. La procura di Roma ha già chiesto la convalida del fermo.
La nomade romena che lo ha sorpreso mentre trascinava la donna, ricorda bene quei momenti: "Ma cosa fai? Lasciala andare, gli ho gridato. E quello l'ha scaraventata giù nel fossato. Ho cercato aiuto: ho visto una macchina della Polizia e l'ho fermata". La strada dove la moglie dell'ufficiale è stata aggredita attraversa una zona poco frequentata. E' una carreggiata stretta tra due file di alberi che collega la stazione ferroviaria al centro del quartiere.
La vittima in tasca non aveva documenti: portava al collo una catenina d'oro; indossava la fede all'anulare e ai piedi le era rimasto solo uno stivaletto. L'identificazione è arrivata più tardi, con la telefonata in questura del marito preoccupato perchè da ore non riusciva a rintracciare la moglie.
Quando è stata soccorsa, la donna aveva ancora i pantaloni abbassati ed era in coma, il volto sporco di sangue, il corpo martoriato dagli schiaffi e pieno di lividi. In cella non parla il romeno ma nella sua baracca i poliziotti hanno trovato la borsetta della vittima.
(31 ottobre 2007)