Riscatto della laurea... conviene?

Tigre 147

Nuovo Alfista
23 Ottobre 2004
1,996
0
36
Provincia MI
In questo ultimo periodo mio padre mi martella perchè vorrebbe che riscattassi la laurea ai fini pensionistici. :swear)
Io mi sto opponendo, perchè credo che il sistema pensionistico subirà ancora rivoluzioni, e che il gioco forse non vale la candela, visto che sono comunque tanti soldi.

Qualcuno che ha la laurea l'ha riscattata? Attendo pareri e/o opinioni in merito! :OK)
 
Il riscatto viene calcolato sulla base della retribuzione corrente... perciò se si ha uno stipendio non minimale può risultare da "abbastanza" a "parecchio" costoso (anche se il pagamento del riscatto può essere rateizzato).

Conviene che ognuno faccia i conti per il proprio caso: più che in termini di sussidio (dove il gioco non vale oggi e in futuro varrà sempre meno la candela) il vantaggio sarà guadagnare gli anni di anticipo sulla pensione, cioè smettere prima di lavorare. E' una scelta personale.
 
Tigre 147":19etjiqw ha detto:
In questo ultimo periodo mio padre mi martella perchè vorrebbe che riscattassi la laurea ai fini pensionistici. :swear)
Io mi sto opponendo, perchè credo che il sistema pensionistico subirà ancora rivoluzioni, e che il gioco forse non vale la candela, visto che sono comunque tanti soldi.

Qualcuno che ha la laurea l'ha riscattata? Attendo pareri e/o opinioni in merito! :OK)

Tuo padre, per sua fortuna, è vissuto in un altra era, con certezze diverse che oggi non esistono più

Nonostante il passaggio al sistema contributivo, l'INPS funziona sostanzialmente come uno schema di Ponzi. E tutti gli schemi Ponzi prima o poi...saltano.

Tieni conto anche che i coefficienti di conversione verranno CERTAMENTE rivisti

Tienti quei soldi, cerca di investirli bene (meglio se in qualcosa di TUO), e ti troverai decisamente meglio (avrai una rendita e anche la disponibilità del capitale, che potrai lasciare ai tuoi figli o sperperare come meglio credi :D ).
 
DriftSK":3oggsok8 ha detto:
Il riscatto viene calcolato sulla base della retribuzione corrente... perciò se si ha uno stipendio non minimale può risultare da "abbastanza" a "parecchio" costoso (anche se il pagamento del riscatto può essere rateizzato).

Conviene che ognuno faccia i conti per il proprio caso: più che in termini di sussidio (dove il gioco non vale oggi e in futuro varrà sempre meno la candela) il vantaggio sarà guadagnare gli anni di anticipo sulla pensione, cioè smettere prima di lavorare. E' una scelta personale.
esatto.

Anni fa era meno conveniente in quanto applicavano anche degli interessi : il primo anno veniva riscattato con gli interessi di 5 + x anni di fuori corso , il secondo con gli interessi di 4 + x anni di corso ecc...
Non l' ho trovato conveniente all' epoca.

Se sei giovane valuta cmq di farlo al più presto perchè se lo stipendio cresce, cresce anche il "da versare"

Oggi dovrebbe essere un po' più conveniente rispetto a qualche anno fa, in quanto stabiliscono una cifra e puoi versarla (detraibile) mensilmente, quando puoi... se salti una rata puoi ritardarla.. ecc...

In generale però, tieni ben presente quanto quotato sopra.

NB: puoi fare domanda all' inps e ti scrivono (dopo qualche mese) esattamente quanto dovresti pagare per il riscatto. Poi, senza impegno, scegli il da farsi.
 
Mi trovo a quotare l'intervento di stenmark aggiungendo che la cosa più "sicura" che tu possa fare per recuperare del valore dalla tua pensione è di aderire ad un fondo pensione integrativo. In questa maniera i tuoi sforzi economici saranno infinitamente inferiori, coadiuvati dal tuo datore di lavoro (che versa una quota minima obbligatoria) e daranno frutti sicuri. Inoltre puoi farti fare una previsione squisitamente economica da un professionista di un fondo, cercando così di capire con lui quanto ti possa convenire riscattare quegli anni di studio.
 
con il vecchio sistema pensionistico a calcolo retributivo, riscattare la laurea aveva molto senso (specialmente se fatto quasi subito) in quanto si andava in pensione 4-5 anni prima e prendendo la stessa identica pensione come se non si fosse riscattato niente

ora invece, col calcolo contributivo, la pensione che prendi dipende strettamente da quanti contributi sono stati versati. Se uno riscatta la laurea versando 2 lire di contributi sfruttando qualche agevolazione, si ritrova sì a poter andare in pensione 4-5 anni prima, ma con una pensione nettamente più bassa; viceversa se uno riscatta la laurea e vuole avere comunque la stessa pensione, deve versare in contributi l'equivalente di quanto verserebbe negli ultimi 4-5 anni lavorativi prima della pensione (cioè, tipicamente, gli anni in cui lo stipendio è più alto) in modo da avere un totale contributi versati identico al caso del non riscatto, col problema che tale cifra è tipicamente mostruosa (io dovrei versare oltre 25k euro)

ergo: o hai realmente bisogno/voglia di andare in pensione qualche anno prima (che so, perchè ad esempio hai iniziato a lavorare molto tardi) o altrimenti ti conviene arrivare ai tuoi bravi 40 anni di contributi e basta
 
Se fossi in te, per prima cosa farei domanda ll'INPS, dopo qualche mese ti risponde con l'importo che devi versare e già conoscendo questa informazione è più facile decidere sul da farsi. Nel caso la cifra da pagare è sproporzionata, non fai nessun versamento e ciò viene interpretato dall'INPS come rinuncia al riscatto, e quindi non succede nulla, in altre parole è come dire signori non se ne fa nulla è stato tutto uno scherzo.

Se la cifra invece, per te è sufficientemente ragionevole, puoi decidere di pagare (mi pare si può rateizzare mensilmente per 10 anni - 120 rate), tieni conto che oggi, andare in pensione 5 anni prima può sembrarti una cosa poco importante anche perchè immagino sei giovane, però arrivato alla mia età e con già 26 anni di lavoro alle spalle quei 5 anni prima valgono enormemente di più, detto in altri termini dopo 26 anni ne ho 2 cojo.. che sembrano 2 mongolfiere.
 
switing63":1f6fprf0 ha detto:
Se fossi in te, per prima cosa farei domanda ll'INPS, dopo qualche mese ti risponde con l'importo che devi versare e già conoscendo questa informazione è più facile decidere sul da farsi. Nel caso la cifra da pagare è sproporzionata, non fai nessun versamento e ciò viene interpretato dall'INPS come rinuncia al riscatto, e quindi non succede nulla, in altre parole è come dire signori non se ne fa nulla è stato tutto uno scherzo.

Se la cifra invece, per te è sufficientemente ragionevole, puoi decidere di pagare (mi pare si può rateizzare mensilmente per 10 anni - 120 rate), (...)
confermo che l' adesione non è vincolata dal "preventivo"

Se non erro una volta definite le rate, puoi anche dilazionartele come vuoi (es. pago 6 mesi sì, poi un anno no, poi 2 anni sì, due mesi no...)
 
Uhm... pareri un pò contrastanti... :scratch)
Vi ringrazio comunque per quanto finora espresso.

Ho iniziato a lavorare a 26 anni, quattro anni di precariato, e dal 1° dicembre 2007 sono a tempo indeterminato!
Sono un impiegato nella P.A., stipendio di circa 1.100€... boh, sono confuso su cosa fare... :sgrat)

Chi ha altri pareri e/o esperienza può continuare a postare, più si sa meglio è, cmq un giretto all'INPS lo farò sicuramente! :OK)
 
Tigre 147":efeicjfl ha detto:
Uhm... pareri un pò contrastanti... :scratch)
Vi ringrazio comunque per quanto finora espresso.

Ho iniziato a lavorare a 26 anni, quattro anni di precariato, e dal 1° dicembre 2007 sono a tempo indeterminato!
Sono un impiegato nella P.A., stipendio di circa 1.100€... boh, sono confuso su cosa fare... :sgrat)

Chi ha altri pareri e/o esperienza può continuare a postare, più si sa meglio è, cmq un giretto all'INPS lo farò sicuramente! :OK)


Un qualsiasi sindacato/patronato o CAF può gestire la pratica e di solito lo fanno a titolo gratuito. Io ho fatto richiesta un mese e mezzo fa circa, ed ancora attendo la documentazione dall'inps. Ah, non ho pagato nulla. :nod)
P.S. hai iniziato a 26 anni, precario fino al 2007, siamo nel 2009... Sei vecchio come il cucco mi sa... :D :D :D

P.P.S. arrivato il bonifico? :asd)
 
Collionazzo (abitantissimo del collio) , non ho pagato nulla per la pratica, mica per il riscatto. Se ho scritto che sto ancora aspettando la risposta dell'INPS vuol dire che ancora non so nulla... :asd)
P.S. la patente l'ho trovata nel pacco dei saccottini del mulino bianco, non nelle patatine. :D :D
 
il mio consiglio è ben più pragmatico.
"materasso".

Oggi che i rendimenti finanziari sono bassissimi prendi una cassetta di sicurezza e metti dentro tutti i contanti che puoi.
l'inflazione è bassa (per ora), anche in prospettiva non sarà particolarmente elevata (causa disastri dell'economia).
---
Fiducia nella pensione: 0 (esattamente zero).
Fiducia nei fondi di pensione: 0 (esattamente zero).
Fiducia nell'evoluzione dei coefficienti: 0 (esattamente zero).
---
Se ti sono scomodi i contanti vai di buoni postali. Lascia perdere tutte le raccolte gestite del capitale, sono inculate spaventose a causa delle spese che "casualmente" incidono in misura pazzesca.

Ti darò un nome (anzi nome e cognome) e basta (a buon intenditor poche parole): beppe scienza ;)
 
InterNik":nventr10 ha detto:
Fiducia nei fondi di pensione: 0 (esattamente zero).

Con tutto rispetto, ci sono dei fondi che danno un rendimento (basso) garantito. Molti di questi investono in buoni del tesoro e obbligazioni. Una scelta che fanno sopratutto persone vicine alla pensione. Ci sono anche fondi a basso rischio con un minimo di garantito ed un rendimento più alto, derivato da panieri misti. Per il lunghissimo periodo un giovane dovrebbe quanto meno "rischiare" (uso le virgolette perché se si aderisce ad un fondo garantito il rischio è solo per il guadagno e non per la rendita), altrimenti non si stringe nulla. In ogni caso è meglio averlo che non averlo: affidarsi solo alla previdenza sociale è ben più dannoso.

Naturalmente questo vale per noi dipendenti che, per forza o per dolore, versiamo i contributi stabilmente ogni mese per 40 anni...

@Tigre: come dice Mad ogni sindacato può gestirti la pratica. Sul prezzo ho da ridire perché se non sei associato credo che qualche cosa possa costare. Io sono iscritto al sindacato, aderisco ad un fondo pensione privato (il mio trattamento contrattuale è da metalmeccanico) e lavoro a tempo indeterminato. Le mie uscite in busta sono parecchie (tra addizionali comunali per il "recupero mancato gettito IRPEF e ICI", quota sindacato, adesione al fondo pensione) ma almeno una quota minima mi viene versata nel fondo integrativo anche dal mio datore di lavoro (e questo è "intascabile" SICURO e tutti soldi in più, per i prossimi 30 anni) e con l'iscrizione al sindacato sono tutelato da ogni eventuale problema (che finora in azienda NON ho mai avuto).
Tieni anche conto che aderendo ad un fondo pensione ADESSO e trasferendo anche il TFR potrai chiedere prima una quota per l'acquisto di prima casa, magari concordando con il tuo datore di lavoro anche l'ottenimento di quella parte maturata sul TFR (se lo trasferisci) in azienda...
 
Top