La determinazione dell'entità della imposta a me, mia opinione, pare statale e non regionale.
L'importo del gettito viene poi introitato dalle regioni. E' come dire che io prendo uno stipendio determinato non dal mio datore di lavoro ma in base a tabelle concordate dal contratto nazionale, ma poi lo incamero io ancorchè non possa negoziare l'importo dello stesso col mio datore di lavoro: perchè a tal posizione e inquadramento, corrisponde un importo. Gravato, o meno, da una addizionale comunale, regionale quel che sia (sì come sui bolli esiste la possibilità di una addizionale regionale, tanto che io pago in Liguria euro 28.40 per l'Alfasud laddove altri pagano 25.82 che è l'importo base determinato nell'anno 2000).
Dopodichè essendo che il mancato pagamento "manca" alla Regione, è lei che nel caso attiva le procedure per farselo pagare e apre il contenzioso. Sì come ai sindacati a livello nazionale frega una sega se non mi pagano lo stipendio, ma sono IO che semmai faccio causa al mio datore di lavoro.
Ne è conseguito che le Regioni si son prese la briga di "legiferare", a mio parere senza averne chissà che titolo, ma forti della loro posizione di "incassatori": la toscana applica per le vetture ventennali "tout court" una tassa di euro 60, la lombardia di euro 25.82 (comunque l'importo base e "giusto") e via discorrendo, passando per coloro che pretendono l'ASI eccetera eccetera. Un ante litteram del federalismo fiscale "de noantri"
Detto questo, è chiaro che invece di pagare delle cifre "elevate", e aggiungendoci anche una sorta di "genuflessione" italica, non è che le agenzie regionali delle entrate siano state subissate di ricorsi contro questo modo di fare delle Regioni. Anche se in qualche caso è stato fatto, con indirizzi tali da significa la non obbligatorietà dell'iscrizione all'ASI (o chi per essa). Ma appare chiaro che dianzi alla prospettiva di pagare "tout court" l'imposta ridotta anche se di importo "+ elevato" (es. la Toscana) non ci si mette a fare dei contenziosi.