SoftEngine":12fx8t8s ha detto:
Allora a questo punto anche i sindacati dovrebbero dormire sonni tranquilli. Invece sembra che si stiano preoccupando molto. La situazione a mio avviso è molto delicata. In Germania si è addirittura ipotizzata la chiusura della Lancia, che effettivamente è quasi una "fantanotizia", ma il discorso sugli stabilimenti produttivi è ben diverso. Infatti tutte le grandi case automobilistiche soffrono di un eccesso di capacità produttiva e la soluzione è la chiusura di fabbriche con i conseguenti licenziamenti. Purtroppo in questo momento Pomigliano e Termini Imerese sono in Italia gli stabilimenti più a rischio, a meno che non ci sia un intervento del governo per scongiurare tale eventualità.
Forse non ci stiamo capendo........ ma pensate veramente che se Marchionne deve vendere delle vetture "sinergiche quanto ci pare" ma cmq spalmate su 6 milioni di pezzi, soprattutto se americane, intenda produrle in America e portarle quà e viceversa?
Ma ragazzi scusate la franchezza e la spocchia: ma leggete meno stronzate e ragionateci sopra un po' di più sulle cose!
Quest'altro lo scorso anno ci ha speso DEI SOLDI a Pomigliano eh....... non bruscolini. Ci penserà magari sopra, dovendo gestire SEI MILIONI DI MACCHINE invece che due, a rendere redditizio un po' un impianto che cmq ha dei costi ancora da ammortizzare?
Fosse la volta buona che iniziano anche a gestire la gente come Iddio comanda. I sindacati si cacano giustamente sotto, perchè NON SANNO, conoscono il soggetto FIAT non da ieri, e giustamente si cacano sotto. Ma se è vero che un ridimensionamento sicuramente ci sarà, checchè prometta la Fiat o la Germania voglia tutelare, ma una chiusura di stabilimento è un po' più "grossa" come cosa. Da come la leggo pare che da domani arriva Marchionne e chiude a chiave gli stabilimenti, buttando via la chiave....... non è che funzioni così eh