Sono migliaia gli italiani che, per risparmiare, hanno venduto un'auto diesel per acquistarne una a metano e che oggi si sentono raggirati. Per capire perché basta dare un'occhiata ai prezzi. Nonostante il crollo del costo del petrolio - attualmente sui 53 dollari al barile (circa 40 euro) - l'andamento del metano, infatti, appare nettamente in controtendenza.
In luglio, quando la quotazione del greggio aveva raggiunto il picco massimo (147,04 dollari al barile), il gasolio costava in media 1,528 euro e il metano 0,905. La differenza tra i due carburanti, quindi, era di ben 62 centesimi (il metano costava il 40% in meno rispetto al gasolio). Oggi, con il gasolio a 1,149 euro e il metano a 0,930 il divario è passato a soli 22 centesimi (uno scarto del 19%). La forbice, quindi, si è ridotta drasticamente vanificando gran parte della convenienza di questo tipo di alimentazione. Una situazione fantozziana. Altro che carburante "da poveri", come veniva considerato dai più snob!
Pressione fiscale o furberia, reconditi meccanismi di formazione del prezzo o mancanza di regole certe? Qualunque sia la risposta, appare urgente un intervento da parte dell'Antitrust e di Mister Prezzi, Antonio Lirosi, al fine di chiarire le idee a tutti. Anche se poi, al consumatore, interessa solo sapere se il metano converrà ancora oppure se dovrà rassegnarsi e magari mettere in vendita la propria auto.
Fonte Quattroruote
Ridiamo che è meglio va :asd) :asd) :asd) :asd)
In luglio, quando la quotazione del greggio aveva raggiunto il picco massimo (147,04 dollari al barile), il gasolio costava in media 1,528 euro e il metano 0,905. La differenza tra i due carburanti, quindi, era di ben 62 centesimi (il metano costava il 40% in meno rispetto al gasolio). Oggi, con il gasolio a 1,149 euro e il metano a 0,930 il divario è passato a soli 22 centesimi (uno scarto del 19%). La forbice, quindi, si è ridotta drasticamente vanificando gran parte della convenienza di questo tipo di alimentazione. Una situazione fantozziana. Altro che carburante "da poveri", come veniva considerato dai più snob!
Pressione fiscale o furberia, reconditi meccanismi di formazione del prezzo o mancanza di regole certe? Qualunque sia la risposta, appare urgente un intervento da parte dell'Antitrust e di Mister Prezzi, Antonio Lirosi, al fine di chiarire le idee a tutti. Anche se poi, al consumatore, interessa solo sapere se il metano converrà ancora oppure se dovrà rassegnarsi e magari mettere in vendita la propria auto.
Fonte Quattroruote
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