Omeopatia..

raga,prendetevi il libricino "i fiori di Bach" parla di come le piante possano curare molte cose.....io uso solo ed esclusivamente questo tipo di cura o medicine orientali e vi assicuro con ottimi risultati.
Da circa 11 anni non mi sono + ammalato
 
Friendevil":1nuvooz5 ha detto:
Neuropean":1nuvooz5 ha detto:
Friendevil, non condivido il paragone con gli oroscopi che, al contrario dell'omeopatia, funzionano per la maggior parte dei casi, semplicemente perché dicono delle banalità che valgono per la maggior parte della popolazione occidentale moderna statisticamente rappresentativa.
Se ti dico che oggi avrai notizie di un parente ho 90% di probabilità di dire il vero. Al contrario non posso dirti che se prendi come me un farmaco omeopatico quando senti il raffreddore avvicinarsi la cosa funzionerà al 90%

Grazie dell'ascolto e buona giornata :D

Non si capiva che la mia era una battuta? :sgrat) :sgrat) :sgrat)

L'effetto placebo è spettacolare,ti racconto un mio episodio.
In ospedale mi viene un signore con un ascesso con trisma (non si riesce ad aprire la bocca x' il muscolo è contratto),quindi impossibile da curare.
Che si fa in questi casi?
Antibiotico x sfiammare e antiinfiammatori x il dolore.
Gli dico di prendere un Aulin x il male e lui mi dice che non fanno nulla e che è inutile,nessun antiinfiammatorio funziona.
Al che ho provato la strada della palla.
Le do del "Nimesulide granulare"...è tornato dicendo che l'antiinfiammatorio funzionava benissimo e non ha sentito nessun dolore...

Ti devo spiegare cosa sono il Nimesulide e l'Aulin? ;)

Questo x dire che l'effetto placebo ha una sua funzionalità in casi stupidi,ma su patologie serie l'effetto placebo ti manda all'obitorio ;)

Perfettamente d'accordo..infatti ti volevo riportare un esempio simile :OK)

Da quel che ho potuto capire dovresti essere un medico quindi....
 
Friendevil":2wsjfeiy ha detto:
pis-pis":2wsjfeiy ha detto:
Perfettamente d'accordo..infatti ti volevo riportare un esempio simile :OK)

Da quel che ho potuto capire dovresti essere un medico quindi....

Sono Odontoiatra :OK)
Quindi diciamo che sono medico a metà... :asd) :asd) :asd)

E allora diciamo che siamo colleghi per metà.... :asd) :asd)
Ottimo lavoro il tuo...peccato che i test d'ingresso per la scuola siano praticamente proibitivi....

Cmq fa sempre piacere trovare dei colleghi nel forum :OK)
 
Salve, nei farmaci omeopatici non ci sono molecole di nessun genere secondo la chimica convenzionale, in quanto le diluizioni fanno sì che si vada al di sotto del n° di Avogadro di particelle elementari simili.
Inoltre la medicina omeopatica dichiaratamente non cura patologie che abbiano già causato una lesione tangibile ad organi/tessuti e la scelta del rimedio é altamente specifica per ciascun soggetto, pertanto solo un medico che sia specialista in Omeopatia (e che abbia seguito una scuola di specializzazzione adeguata) può operare una terapia che porti a guarigione.
Secondo me non é da escludere completamente ma può essere una valida alternative per alcune patologie.. senza abbandonare la medicina tradizionale
 
Scusate ma qui veramente non riesco a capire.

Dal momento che i c.d. farmaci omeopatici non sono altro che "acqua a caro prezzo", come si può sostenere con un minimo di ragionevolezza che possano avere un effetto maggiore dell'acqua-placebo?

Magari una preghiera a padre Pio è più efficace (non è una battuta, bensì una tragedia di una conoscente).

Non è questione di "non capisco, quindi sospendo il giudizio" è "capisco che non può funzionare, cmq faccio finta di niente e cerco di autoconvincermi che serva a qualcosa".

Francamente sono perplesso :confusbig) : sbaglio?
 
I farmaci omeopatici funzionano secondo principi che sono completamente diversi da quelli della medicina tradizionale (allopatica). Infatti si dice che l' omeopatia curi "il malato e non la malattia" cioé si fa in modo che l' organismo reagisca al male e non si cerca di eliminare il male. C' é una cultura dietro molto intricata (si parla di energie varie, ecc ed infatti la dinamizzazione del farmaco é fondamentale) e particolare che ora non sono in grado di spiegare in modo esauriente, ma avendo assistito ad alcune conferenze, posso dire che non é una cxxata totale. Ribadisco che ci vuole una preparazione molto alta e difficile e che non é da seguire per tutte le patologie.
 
Tinosky":2t75xfo6 ha detto:
I farmaci omeopatici funzionano secondo principi che sono completamente diversi da quelli della medicina tradizionale (allopatica). Infatti si dice che l' omeopatia curi "il malato e non la malattia" cioé si fa in modo che l' organismo reagisca al male e non si cerca di eliminare il male. C' é una cultura dietro molto intricata (si parla di energie varie, ecc ed infatti la dinamizzazione del farmaco é fondamentale) e particolare che ora non sono in grado di spiegare in modo esauriente, ma avendo assistito ad alcune conferenze, posso dire che non é una cxxata totale. Ribadisco che ci vuole una preparazione molto alta e difficile e che non é da seguire per tutte le patologie.
Scusa,sarò zuccone, ma proprio non capisco quale sia il "principio" secondo il quale (dovrebbe) funzionare.

Semplicemente è palesissimo (almeno per me, che tuttavia ho una "deformazione" professionale ed ancora mantengo un Chiorboli in libreria) che l'acqua fresca non possa avere una funzione curativa maggiore... dell'acqua fresca.

PS lasciamo stare la storia della "memoria dell'acqua", chè conosco abbastanza bene l'aspetto fisico (ed anche le polemiche relative alla non-ripetibilità di alcune esperienze).

Date due boccette, una piena l'acqua e l'altra pure, perchè una dovrebbe guarire e l'altra no?

Per me guariscono (o non guariscono) entrambe allo stesso modo. :ka)
 
... ripeto io non l'ho studiata a fondo e quindi non mi sento di tagliare per il si e per il no.

Per quel poco che ricordo comunque, ad esempio un rimedio omeopatico (perchè si chiama rimedio e non farmaco) che va bene per una piccola patologia e per una persona, non andrà bene per la stessa patologia in un'altra persona. (Chiedo conferma a chi ne sa più di me in proposito)
Le visite omeopatiche sono lunghe e complicate e si basano su domande che possono sembrare assurde, è tutto diverso dalla medicina ufficiale.

che dire? sto cercando di capire anche la medicina orientale, non mi è così facile studiarla e impararla, però è un fatto che l'agopuntura ha i suoi effetti, anche se al momento non ho ancora capito bene le modalità profonde del meccanismo di azione

dai continuiamo a parlarne, ne sta venendo fuori una bella discussione interessante ;)
 
chedolcevita":1jl0ljen ha detto:
... ripeto io non l'ho studiata a fondo e quindi non mi sento di tagliare per il si e per il no.

Per quel poco che ricordo comunque, ad esempio un rimedio omeopatico (perchè si chiama rimedio e non farmaco) che va bene per una piccola patologia e per una persona, non andrà bene per la stessa patologia in un'altra persona. (Chiedo conferma a chi ne sa più di me in proposito)
Le visite omeopatiche sono lunghe e complicate e si basano su domande che possono sembrare assurde, è tutto diverso dalla medicina ufficiale.

che dire? sto cercando di capire anche la medicina orientale, non mi è così facile studiarla e impararla, però è un fatto che l'agopuntura ha i suoi effetti, anche se al momento non ho ancora capito bene le modalità profonde del meccanismo di azione

dai continuiamo a parlarne, ne sta venendo fuori una bella discussione interessante ;)
Guarda, io distinguo le due cose.
Anche senza scomodare le cavolate ontologiche (preciso: non "tue" cavolate, bensì "che si leggono")

- omeopatia=acqua fresca ->acqua fresca
- agopuntura<>acqua fresca -> qualcosa può fare (come e perchè, non so, tuttavia non lo escludo a priori)
 
Il principio sarebbe quello del "simile che cura il simile" unito all' energia accumulata dal rimedio durante la preparazione (di solito si agita un numero preciso di volte o si dinamizza in altro modo il farmaco). Il discorso del simile che cura il simile si riferisce alla materia prima da cui si ricava il rimedio (es un' ape per curare eruzioni cutanee) al fine di sostituirlo alla causa della malattia. Questo causa inizialmente un aggravamento dei sintomi (cosidetto aggravamento omeopatico) poi la guarigione una volta sospeso il trattamento (se non sbaglio). È un ragionamento ovviamente molto più complesso (ad es in anamnesi si chiedono anche i sogni che fa il paziente, ecc), e che non ho le competenze per esporlo oltre a non ricordare bene :p . faccio fatica anch' io a comprendere e accettare pur non considerando l' omeopatia una cxxxata.
Alla prox!
 
asd asd... ecco a cosa serve in verità l'omeopatia...
:asd)
http://www.omeopatia.com/1-stop_ai_problemi_sessuali_maschili.htm
 
Tinosky":ch9fxta6 ha detto:
Il principio sarebbe quello del "simile che cura il simile" unito all' energia accumulata dal rimedio durante la preparazione (di solito si agita un numero preciso di volte o si dinamizza in altro modo il farmaco). Il discorso del simile che cura il simile si riferisce alla materia prima da cui si ricava il rimedio (es un' ape per curare eruzioni cutanee) al fine di sostituirlo alla causa della malattia. Questo causa inizialmente un aggravamento dei sintomi (cosidetto aggravamento omeopatico) poi la guarigione una volta sospeso il trattamento (se non sbaglio). È un ragionamento ovviamente molto più complesso (ad es in anamnesi si chiedono anche i sogni che fa il paziente, ecc), e che non ho le competenze per esporlo oltre a non ricordare bene :p . faccio fatica anch' io a comprendere e accettare pur non considerando l' omeopatia una cxxxata.
Alla prox!
ok ok, intendo che il principio è ben chiaro... il punto (senza discutere se sia valido o no) e che il "rimedio" (o farmaco) non è chimicamente attivo.
 
Infatti nessuno parla di chimica, nemmeno gli Omeopati! Anche per loro i rimedi sono acqua fresca, dal punto di vista chimico. È tutta una questione quasi filosofica sulla risposta dell' organismo rispetto a un qualcosa (rimedio) in grado di "indicarlgli" come agire e in grado di sostituirsi alla causa della malattia. Io non so spiegare le basi di questo ragionamento, ma credo che bisognerebbe cambiare anche il modo di vedere la fisiologia e le altre branche delle scienze biomediche.. ;)
 
Tinosky":vlf43uqc ha detto:
Infatti nessuno parla di chimica, nemmeno gli Omeopati! Anche per loro i rimedi sono acqua fresca, dal punto di vista chimico. È tutta una questione quasi filosofica sulla risposta dell' organismo rispetto a un qualcosa (rimedio) in grado di "indicarlgli" come agire e in grado di sostituirsi alla causa della malattia. Io non so spiegare le basi di questo ragionamento, ma credo che bisognerebbe cambiare anche il modo di vedere la fisiologia e le altre branche delle scienze biomediche.. ;)
ahhhh... allora ho capito... di aver capito bene!

Si passa alla "filosofia", ignorando che noi siamo, semplicemente, conglomerati di elementi chimici.

Posto che il ragionamento sia giusto (CPD?) è il rimedio che concretamente mi pare assolutamente equivalente all'acqua (anche perchè... effettivamente acqua è!)

DOcumentandomi un poco...
da CICAP
Fra tutte le medicine cosiddette "alternative" l'omeopatia è sicuramente fra quelle che nel mondo occidentale hanno riscosso il maggior successo.
Fondatore di questa disciplina è il tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) il quale, sperimentando soprattutto su sé stesso le proprietà della corteccia di china e di altre sostanze quali arsenico, digitale e mercurio, si convince della validità dell'ormai noto principio: similia similibus curantur (il simile cura il simile).
Nell'Organon della Scienza Medica razionale (1810), la sua più importante opera, Hahnemann sostiene, infatti, che per curare una malattia o un malessere si debba assumere in bassissime dosi una sostanza che, generalmente, provoca nell'organismo gli stessi sintomi che si vogliono eliminare.
Così in base a questo assunto, non oggettivamente dimostrato, sarebbe corretto prescrivere caffeina per curare l'insonnia o estratto di api per le infezioni cutanee, naturalmente alle appropriate diluizioni.
Diluizioni che però noi oggi sappiamo essere un po' troppo "spinte" per permettere a una qualsiasi sostanza di conservare una certa efficacia.
Nella pratica omeopatica si è infatti soliti usare le cosiddette diluizioni centesimali generalmente indicate con la sigla CH. Un grammo di sostanza sciolto in 100 ml di acqua rappresenta la prima diluizione centesimale ovvero 1CH; un centesimo di grammo sempre in 100 ml costituisce la 2CH e così via.
E' possibile dimostrare con un calcolo relativamente semplice che alla trentesima diluizione centesimale la concentrazione del farmaco è pari a quella che si otterrebbe sciogliendone 1 grammo in un volume di liquido pari a circa 714 milioni di miliardi di volte il volume del Sole.
Si tenga inoltre presente che per alcune specie chimiche, come il mercurio, si utilizzano soluzioni che arrivano alla 100 CH o addirittura alla 200 CH.
In altre parole è possibile affermare che nei rimedi omeopatici, una volta effettuate le diluizioni, non esiste più alcuna molecola del farmaco in questione ed essi sono letteralmente indistinguibili dall'acqua pura.
Verso la fine degli anni Ottanta una nuova apparente scoperta sembrò permettere di superare questo problema e dare un fondamento teorico all'omeopatia: la cosiddetta teoria della "memoria dell'acqua".
L'immunologo francese Jacques Benveniste affermò infatti di aver verificato l'efficacia di un antisiero incredibilmente diluito in una reazione immunologica in vitro.
Il lavoro di Benveniste fu pubblicato (con riserva) dalla nota rivista Nature e si sostenne allora che l'acqua in cui veniva diluito il rimedio omeopatico conservasse la "memoria" di esso, grazie alle succussioni o "dinamizzazioni" (agitazioni) effettuate durante la preparazione, anche se chimicamente alla fine non ve ne fosse più traccia.
In realtà l'esperimento di Benveniste fu poi ripetuto, oltre che da altri laboratori, alla presenza di una commissione e si rivelò un fallimento sanzionando così l'infondatezza della suddetta teoria.
Altri tentativi di dare un fondamento teorico a questa pratica alternativa sono poi stati fatti negli anni seguenti ma nessuno di essi ha tuttora dato risultati positivi. Non esistono inoltre ancora sperimentazioni rigorose che consentano di affermare che l'omeopatia abbia una qualche efficacia non spiegabile con l'effetto placebo.
Ciononostante la medicina omeopatica trova largo seguito in molti paesi europei e, laddove non siano già stati approvati (come in Francia), esistono diversi Disegni di Legge che prevedono la distribuzione assistita di questi farmaci da parte del servizio sanitario nazionale.

Dal Mario Negri

E allora il principio attivo veniva diluito un numero enorme di volte. E’ come mettere una goccia di rimedio omeopatico in un contenitore di acqua grande 50 volte più della terra: la possibilità di trovare una molecola del principio originale è pressoché nulla. E lo sanno anche i sostenitori dell'omeopatia. Ma c'è lo scuotimento che trasferisce le proprietà della sostanza al solvente. Persino Nature uno dei grandi giornali di scienza, nell'88, ha pubblicato un lavoro sulla memoria dell'acqua. Era di ricercatori francesi ma s'è visto molto presto che era un imbroglio. C'è stata una smentita ufficiale.

Ma se questi rimedi non fanno proprio nulla, possibile che gli ammalati non se ne siano mai accorti? Anzi, che siano sempre di più quelli che ci credono? Si potrebbe ricorrere a Kant: le cose noi non le vediamo come sono, ma a seconda di come siamo noi. Si potrebbe dire degli interessi economici. Ma c'è di più. L'omeopatia non «cura», ma quelli che praticano l'omeopatia dedicano tempo agli ammalati, li sanno ascoltare, più di quanto non facciano tanti medici. Questo sì che è «medicina». Anche l'idea di prendere qualcosa che fa bene (effetto placebo) certe volte ti fa star meglio. Lancet chiude così: «Da oggi i dottori devono avere il coraggio di dire chiaramente che l'omeopatia non funziona. Ma, dovrebbero essere onesti, anche con se stessi, e ammettere che la medicina moderna non è stata capace di rispondere ai bisogni individuali».

WOW: ci vanno giù pesanti!
 
Forse non mi sono spiegato, ma l' omeopatia non é filosofia, é una scienza medica che si basa su altre leggi chimico/fisiche rispetto alla medicina tradizionale. Non a caso poi ci sono scuole di specializzazzione riconosciute dalle autorità della durata di tre annni. Io quello che ho appreso da un paio di conferenze mi ha incuriosito e anche se ho avuto una preparazione tradizionale (studio Medicina Veterinaria) non mi sento di ritenere nulla l' efficacia dell' omeopatia. Poi uno può pensarla come gli pare.. cmq su Internet dovrebbero esserci info molto più dettagliate e pertinenti di quelle che posso fornire io..
Alla prox!!!
 
Tinosky":3qt8p223 ha detto:
Forse non mi sono spiegato, ma l' omeopatia non é filosofia, é una scienza medica che si basa su altre leggi chimico/fisiche rispetto alla medicina tradizionale.
Sempre più confuso! La chimica è "una" (difficilmente ci sono effetti quantistici)... commento finale? boh :lol:
 
Ok, chiudiamola qua.. faccio fatica a discutere in rete quindi evito di continuare.. anche perché come ho ribadito più volte non sono competentissimo in materia.. ti faccio solo notare che negli animali l' effetto placebo non esiste, eppure i rimedi omeopatici funzionano in determinati quadri patologici...
Saluti
 
Tinosky":bsifq4hh ha detto:
Ok, chiudiamola qua.. faccio fatica a discutere in rete quindi evito di continuare.. anche perché come ho ribadito più volte non sono competentissimo in materia.. ti faccio solo notare che negli animali l' effetto placebo non esiste, eppure i rimedi omeopatici funzionano in determinati quadri patologici...
Saluti
guarda che non ti sto mica "attaccando", sto solo cercando di approfondire un tema su cui fin'ora non mi ero soffermato e che mi "intriga" assai.

Da una parte: il "rimedio" mi pare incomprensibile
Dall'altra: un sacco di gente riporta di averne tratto beneficio

Uno "scettico" direbbe che, non essendovi evidenze, allora è una cavolata e chiusa lì.

Al contrario uno "scettico^2" (scettico anche sullo scetticismo), tipo me, non "chiude" immediatamente il discorso, perchè esiste sempre la possibilità che oggi s'ignori qualcosa che, magari domani, sapremo.

E' capitato innumerevoli volte, nella storia, quindi è un po' "arrogante" pretendere di avere sempre e comunque le risposte [almeno a mio avviso].

Resta però il "punto" (senza spirito polemico): dato per "buona" la teoria, è la "pratica" che non mi convince; tuttavia possibile che un "sacco" di gente prenda degli abbagli?

La faccenda, lo riconosco, mi lascia perplesso... tutto qui...

Edit: faccio un esempio, così forse non vengo frainteso.
Supponiamo che la "teoria" omeopatica ad un certo punto trovi come rimedio la digitopressione dei punti segreti Hokuto ( :p ): NON scarterei affatto la cosa come "manifestamente infondata", perchè, magari, i punti Hokuto esistono veramente: improbabile ma, non essendo certo, non escluderei categoricamente.

Edit2: assolutamente interessante la parte relativa agli animali, non ne avevo mai sentito parlare (di omeopatia negli animali), se la cosa fosse effettivamente verificabile la faccenda si "complicherebbe" ancor di più!
 
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