Niente incentivi alla rottamazione nel 2010?

cuoresportivo86

Nuovo Alfista
9 Febbraio 2005
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Taranto
Con molta probabilità, la Finanziaria 2010 che verrà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento potrebbe non confermare gli incentivi alla rottamazione delle auto per il prossimo anno. Se così fosse, si tratterebbe di una doccia fredda per il mercato italiano dell’auto che vedrebbe calare di molto gli ordinativi di vetture nuove e, quindi, le vendite di tutto il settore. Alla quasi conferma delle scorse settimane, segue l’incertezza. Si vocifera che, alla fin fine, gli incentivi rientreranno nel testo della Finanziaria, ma con cifre inferiori a quelle previste per il 2009.
Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, ha cercato di chiarire la situazione: “Gli incentivi auto sono un argomento su cui stiamo ragionando con l’Unione Europea, per una politica nel settore che sia comune. Bisogna comunque tener presente che gli incentivi sono un doping, che possono creare problemi. Qualora il governo decida di prorogarli, dovranno essere inferiori, per rientrare alla normalità nel 2011. Inoltre, è necessario valutare come dare incentivi al consumo, con le poche risorse disponibili, anche ad altri settori che ne hanno bisogno”.
Tutti sono d’accordo sul fatto che, quest’anno, gli ecoincentivi hanno evitato il tracollo di un settore difficile come quello dell’auto. Grazie a questa manovra, il calo delle vendite è stato arginato e mantenuto su valori percentuali irrisori. D’altra parte, gli incentivi alla rottamazione hanno contribuito a migliorare il parco auto italiano, togliendo dalle strade molte vetture inquinanti con più di dieci anni d’età, favorendo un calo delle emissioni nocive, grazie alle nuove auto Euro 4 ed Euro 5, nel massimo rispetto per l’ambiente.
Sulla conferma degli eco-incentivi per il 2010 pesano anche le dichiarazioni dei sindacati e di Sergio Marchionne. Tutte le sigle sindacali sono contrarie agli aiuti governativi per motivi legati alla mancata occupazione in Italia nel settore auto, per la quasi totalità in mano a Fiat. Invece, l’amministratore delegato del Lingotto ha affermato, nei giorni scorsi, che sta venendo meno l’impegno del Governo perché “non abbiamo chiesto un euro e gli aiuti ce li stiamo pagando noi”, in quanto gli sconti praticati come ecoincentivi si trasformano in credito d’imposta che lo Stato italiano non sta versando nelle Casse dei costruttori d’auto.
Inoltre, a complicare la situazione è anche il braccio di ferro creatosi tra Unrae e Anfia sugli incentivi per l’acquisto delle auto a metano. I rappresentanti delle Case estere operanti in Italia sono contrari ad un potenziamento a questo tipo di manovra che finirebbe per agevolare solo il Gruppo Fiat, al momento la più attrezzata sul mercato con una gamma di vetture alimentate a metano. Questo scontro tra le Case automobilistiche potrebbe nuocere a tutti, visto che il Governo potrebbe optare per la non conferma di tutti i tipi di incentivi alla rottamazione per non creari malumori tra gli operatori del settore auto.
Un’eventuale conferma per gli incentivi alla rottamazione per l’acquisto di auto a metano trova l’appoggio dell’Anfia, associazione rappresentante dei costruttori italiani che elenca i benefit di questo tipo di alimentazione: “Lo schema di incentivi previsti dal governo italiano ha infatti permesso nei primi nove mesi del 2009 una riduzione delle emissioni di CO2 medie di 7,4 g/km rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. A titolo di confronto il programma di eco-incentivazione francese, basato su un sistema misto di rottamazione e bonus-malus, nello stesso periodo ha portato ad un miglioramento di 6 g/km. In definitiva, quindi, gli incentivi italiani sembrano aver funzionato egregiamente, non solo nel sostenere la domanda, ma anche nel ridurre l’impatto ambientale del parco circolante”.
In definitiva, la situazione appare piuttosto ingarbugliata. Nell’attesa che il Governo decida sul da farsi e su chi accontentare nella lotta contro il metano, chi era intenzionato a cambiare auto nel corso del 2010 dovrebbe approfittare degli ultimi 20 giorni di questo 2009 per poter usufruire degli ecoincentivi attualmente in vigore che concedono un bonus di 1.500 euro sull’acquisto di un’auto nuova con basse emissioni di CO2. Altrimenti, saranno molti gli automobilisti a rimanere a bocca asciutta, se dovesse verificarsi l’ipotesi concreta di una non conferma dei prima amati e, adesso, ostacolati incentivi alla rottamazione.


Secondo voi serviranno anche l'anno prossimo?
 
Non penso proprio che non confermeranno gli incentivi...

A meno che non vogliano bloccare il mercato (e non penso proprio), penso che oramai gli incentivi saranno un uso e una consuetudine che rimarrà perennemente, in Italia come all'estero; il mercato è attualmente (ma oramai da anni e anni, è inutile secondo me negarlo) dagli incentivi: togliergli vorrebbe dire bloccare tutto, anche solo per il fatto che psicologicamente chi ha un'auto papabile alla rottamazione la cambia solamente quando vi sono gli eco-incentivi a disposizione.
 
denny1977":21o8b1ek ha detto:
Non penso proprio che non confermeranno gli incentivi...

A meno che non vogliano bloccare il mercato (e non penso proprio), penso che oramai gli incentivi saranno un uso e una consuetudine che rimarrà perennemente, in Italia come all'estero; il mercato è attualmente (ma oramai da anni e anni, è inutile secondo me negarlo) dagli incentivi: togliergli vorrebbe dire bloccare tutto, anche solo per il fatto che psicologicamente chi ha un'auto papabile alla rottamazione la cambia solamente quando vi sono gli eco-incentivi a disposizione.

Bah speriamo dai :spin)
 
In realtà io sono contro gli incentivi fin dal lontano '95-'96.

L'incentivo porta a 'drogare' il mercato secondo me, in quanto accelera un naturale processo di cambiamento; il problema è che accelerando questo processo di cambiamento, acceleri anche il sopraggiungere del momento in cui si saturerà questo processo. Ovvio quindi che quando togli gli incentivi il mercato, a questo punto si rallenta ancora più di quando gli hai messi.

Prima del '95 vi era un naturale processo di cambiamento delle auto, con gli incentivi è sparito totalmente o quasi il parco macchine inquinante per un parco circolante quasi completamente catalitico. Tolti gli incentivi il mercato si bloccò di nuovo e tutti a piangere miseria. Poi ritornarono, poi se ne andarono e poi ritornarono.
E ogni volta il mercato si rallenta più di prima.

Ma d'altronde con un parco macchine tra i più nuovi d'Europa, come si fa a pensare di cambiare macchina ogni due anni (soprattutto con il costo che hanno)?

Su una cosa ha ragione Marchionne: per spingere il mercato bisogna trovare qualcosa di nuovo e innovativo, gli incentivi hanno oramai quasi fatto il loro tempo.
 
denny1977":tak5wlpu ha detto:
In realtà io sono contro gli incentivi fin dal lontano '95-'96.

L'incentivo porta a 'drogare' il mercato secondo me, in quanto accelera un naturale processo di cambiamento; il problema è che accelerando questo processo di cambiamento, acceleri anche il sopraggiungere del momento in cui si saturerà questo processo. Ovvio quindi che quando togli gli incentivi il mercato, a questo punto si rallenta ancora più di quando gli hai messi.

Prima del '95 vi era un naturale processo di cambiamento delle auto, con gli incentivi è sparito totalmente o quasi il parco macchine inquinante per un parco circolante quasi completamente catalitico. Tolti gli incentivi il mercato si bloccò di nuovo e tutti a piangere miseria. Poi ritornarono, poi se ne andarono e poi ritornarono.
E ogni volta il mercato si rallenta più di prima.

Ma d'altronde con un parco macchine tra i più nuovi d'Europa, come si fa a pensare di cambiare macchina ogni due anni (soprattutto con il costo che hanno)?

Su una cosa ha ragione Marchionne: per spingere il mercato bisogna trovare qualcosa di nuovo e innovativo, gli incentivi hanno oramai quasi fatto il loro tempo.

Be si ovvio che gli incentivi hanno pro e contro :ka)
 
Secondo me hanno e hanno avuto solo dei contro.

Sul breve riscontro fai numeri, ma sulla lunga distanza vedi infatti che poi le Case soffrono e anche di brutto appena c'è una minima avvisaglia di eliminarli. :scratch)
 
Non diranno degli incentivi fino all'anno nuovo.
Come fanno sempre.
Altrimenti si bloccherebbe il mercato di fine anno con immatricolazioni 2009.
E a nessuno piace avere un'auto immatricolata dic. 2009.

Vedrete che dopo la befana compariranno magicamente.

Altrimenti la conseguenza sarebbe immediata...
C.I. in tutta Fiat.
 
Giusto per non aprire un'altro topic, guardate cosa dichiara Mercedes sulle auto diesel:

Parola di Mercedes: "Il costo delle auto diesel salirà alle stelle entro il 2015"

Thomas Weber, responsabile Ricerca&Sviluppo Mercedes ha recentemente dichiarato che entro il 2015 il prezzo delle auto a gasolio salirà alle stelle. Il motivo è presto detto: adeguare i diesel alle restrittive norme anti-inquinamento Euro 6 sarà molto difficile e costoso per le case automobilistiche, secondo Weber. Il manager ha azzardato una soluzione: “Secondo noi, la risposta sul lungo termine sta nell’idrogeno”.
Già l’adeguamento alla normativa Euro 5 si è tramutato in un costo aggiuntivo per i clienti, a causa dei raffinati iniettori adottati nei motori odierni e di ulteriori componenti aggiuntive come i filtri antiparticolato, e il passaggio all’Euro 6 comporterà un aggravio di prezzo che potrà essere nell’ordine delle migliaia di euro, secondo le previsioni di Weber. Per non parlare poi del costo dei propoulsori diesel-ibridi…
Nel giro di più o meno sei o sette anni insomma, ci ritroveremo in una condizione per cui le auto a idrogeno saranno più convenienti delle diesel. Non a caso Mercedes ha recentemente presentato la variante di serie della sua Classe B F-Cell.
La scommessa dei tedeschi e di chi come loro seguirà la strada dell’idrogeno è ambiziosa e rischiosa allo stesso tempo: la Stella è convinta di essere sulla strada giusta, nonostante tutti i grossi dubbi attuali sul trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno per autotrazione.
Weber ne è certo: mentre l’idrogeno rimarrà stabile sui 3 euro al chilo nei prossimi anni, i combustibili fossili conosceranno un’impennata sempre più rapida dei prezzi alla pompa. Ed effettivamente, andare con una Mercedes F-Cell sarà probabilmente più conveniente che con una CDI. Sempre a patto di trovare una rete di rifornimento adeguata…
 
news dall'Ansa...

Scajola, nuovi incentivi per 2010
Ministro sviluppo economico, ma solo 'ecologici'

- In arrivo da gennaio nuovi incentivi per i settori auto, elettrodomestici, macchine industriali, ma solo 'ecologici', annuncia Scajola.

Il ministro per lo sviluppo economico, in missione con oltre 100 imprese in India, ha precisato che le nuove misure 'dovranno essere finalizzate al risparmio energetico, alle nuove tecnologie, alle basse emissioni'. Nelle scorse settimane si era parlato di circa 1 mld di euro, di cui la parte preponderante, oltre 550 mln, per il settore auto.
 
cuoresportivo86":sda8bgwn ha detto:
Con molta probabilità, la Finanziaria 2010 che verrà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento potrebbe non confermare gli incentivi alla rottamazione delle auto per il prossimo anno. Se così fosse (...)
ma quale fonte hai preso?
Ovunque, ho letto che gl iincentivi saranno trattati a Gennaio con provvedimento ad hoc.
 
Ma basta con questi incentivi....sembra che tutta l'economia italiana sia basata sulla produzione di auto....
Ma usiamo sti soldi per sistemare i trasporti pubblici piuttosto....che creano tantissimo impiego anche quelli, e non sono a fondo perso per finanziare aziende private.... :-/
 
giangirm":hmomuuth ha detto:
cuoresportivo86":hmomuuth ha detto:
Con molta probabilità, la Finanziaria 2010 che verrà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento potrebbe non confermare gli incentivi alla rottamazione delle auto per il prossimo anno. Se così fosse (...)
ma quale fonte hai preso?
Ovunque, ho letto che gl iincentivi saranno trattati a Gennaio con provvedimento ad hoc.


La sapete già ;)
 
UNRAE: senza incentivi si venderanno 350 mila auto in meno nel 2010

Nell’annuale conferenza stampa di fine anno organizzata dall’UNRAE, il presidente Loris Casadei - tra l’altro, direttore generale di Porsche Italia - ha fotografato la situazione del mercato automobilistico nel 2009 e ha anticipato l’ipotetico scenario per il 2010, soprattutto se non dovesse arrivare la conferma per una nuova tornata di ecoincentivi alla rottamazione. Quest’anno, grazie alla manovra messa in atto dal Governo nel mese di febbraio, il mercato italiano dell’auto chiuderà con circa 2.150.000 immatricolazioni, vale a dire lo 0,6% in meno rispetto al 2008. Invece, se gli incentivi non verranno prorogati anche per l’anno prossimo, nel corso del 2010 si venderanno solo 1,8 milioni di auto, un dato che riporterebbe il mercato ai bassi valori registrati tra il ‘93 e il ‘96. In pratica, si venderebbero circa 350.000 vetture in meno, con un calo stimato attorno al 16,3%.
Cosa chiede Casadei in qualità di rappresentante di tutte le filiali delle Case automobilistiche estere operanti in Italia? Una proroga degli incentivi alla rottamazione anche nel 2010, con una formula identica a quella introdotta a febbraio 2009 che coinvolga, però, tutte le auto Euro 2 in circolazione, vale a dire quelle immatricolate anche negli anni 2000 e 2001. Grazie a questa manovra, il mercato automobilistico del 2010 chiuderà con una previsione di 2,1 milioni di automobili vendute e si manterrebbe la flessione intorno al 2,3% rispetto al 2009. Per sottolineare la validità degli ecoincentivi, il presidente dell’UNRAE ha elencato i benefici di questa operazione per l’ambiente: infatti, tra febbraio e ottobre, ben 700 mila vetture vecchie sono state avviate alla rottamazione e sostituite con auto nuove a basso impatto ambientale.Allargando l’opzione anche alle vetture Euro 2, ben 13,7 milioni di automobili inquinanti potrebbero essere avviate alla rottamazione. Si tratta di una cifra pari al 40% del parco automobilistico del nostro Paese, considerate anche tutte le auto Euro 0 ed Euro 1 ancora in circolazione sulle nostre strade. Oltre a chiedere una conferma per gli incentivi alla rottamazione, Loris Casadei ha voluto indirizzare al Governo anche alcune puntualizzazioni sulla questione, affinché la manovra aiuti tutti i costruttori e non solo quelli nazionali: “è essenziale che non vi siano privilegi di alcun genere nei confronti del metano, che va giustamente annoverato fra i carburanti ecologici ma deve avere lo stesso diritto di cittadinanza del GPL, affinchè non si colgano occasioni trasversali per dare vita ad un tipo di concorrenza che finirebbe per nuocere profondamente al concetto stesso di libera impresa”.
 
Botta e risposta sul futuro dell'auto:

BOTTA E RISPOSTA MERCEDES-FIAT

Botta e risposta a distanza tra il boss di Mercedes-Benz, Dieter Zetsche, e il numero uno di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne. Quest'ultimo in un'intervista rilasciata la settimana scorsa aveva accusato l'industria europea di non aver saputo reagire con la dovuta energia alla crisi, al contrario di quanto fatto dall'industria americana, più pronta a ristrutturarsi.
"Non so a quali europei si riferisse Marchionne, ma onestamente non vedo nell'industria Usa tutti questi segni di vitalità", ha dichiarato Zetsche nel corso di un evento internazionale ad Abu Dhabi, "mi sembra invece che l'industria europea stia confermando la propria leadeship tecnologica, anche nelle motorizzazioni ibride". Quanto alla mancata riduzione di capacità produttiva, il presidente di Mercedes ha confermato che il suo gruppo non intende chiudere fabbriche né licenziare e che questo non significa aumentare la propria produttività.
"Anche in occasione dello spostamento di una parte della produzione della Classe C negli Stati Uniti", ha aggiunto Zetsche, "faremo in modo che le 2.700 persone che lavorano a questo modello nell'area di Stoccarda vengano riassorbite da altre lavorazioni: noi non licenziamo, ma con altri strumenti meno traumatici negli ultimi cinque anni abbiamo ridotto di diecimila unità la nostra forza lavoro".
In casa Mercedes si respira un certo scetticismo sulla possibilità che Fiat riesca a rilanciare Chrysler, Casa dalla quale i tedeschi sono usciti nel 2007 dopo un matrimonio fallito.
 
Incentivi: la Spagna li conferma per il 2010

Il Governo spagnolo ha confermato gli incentivi per il settore auto anche nel 2010. Come è stato nell’anno in corso, il beneficio complessivo per il cliente di un’auto nuova -a patto che abbia un costo inferiore ai 30.000 euro ed emissioni di CO2 al di sotto dei 120 g/km- sarà pari a 2000 euro (1000 dei quali a carico del costruttore) e le agevolazioni saranno estese anche alle usate con un massimo di cinque anni di età.
Gli incentivi sono riservati a chi rottama una vecchia auto con almeno 10 anni di vita o 250.000 km di percorrenza massima per quanto riguarda le nuove, e a chi ne rottama una con almeno 12 anni di vita senza vincoli di chilometraggio per comprare un usato più recente. Madrid ha stanziato 100 milioni di euro per finanziare il programma, che fornirà contributi per circa 200.000 nuove immatricolazioni e che si esaurirà -stando alle previsioni ufficiali- entro il primo semestre dell’anno.
 
Qualcosa si muove....

vexator":2cgwn051 ha detto:
per l'italia non si sa nulla?
News dall'Ansa: ;)
Auto: Scajola, incentivi entro febbraio. Piu' bassi del 2009, decreto non sara' pronto per il 29 gennaio.
Il decreto allo studio del governo che prevede un pacchetto di incentivi per l'auto sara' pronto presumibilmente entro febbraio.
Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico Scajola,
precisando che il decreto prevedera' misure di importo inferiore rispetto al passato.
'Il decreto - ha affermato - non sara' pronto per il 29, lo stiamo ancora approfondendo.

Quel giorno abbiamo un tavolo con la Fiat per analizzare il piano dell'azienda' sul disimpegno a Termini Imerese.
 
Speriamo che prolungheranno gli incentivi sulla rottamazione, la gente difficilmente cambierà auto, sarà costretta a tenersela anche 20 anni!!!!!
 
alfa1981":2fqmnqqb ha detto:
Speriamo che prolungheranno gli incentivi sulla rottamazione, la gente difficilmente cambierà auto, sarà costretta a tenersela anche 20 anni!!!!!
e allora continuiamo a falsare il mercato. :asd)
se uno non c'ha i soldi per cambiare il divano non lo camba o sbaglio? e perchè se uno non c'ha i soldi per cambiare l'auto deve aiutarlo lo stato con bonus rottamazione, poi c'è il bonus gpl, poi il bollo gratis......... e chi più ne ha più ne metta.
chi ha più possibilità è l'unico ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! che paga= nessun bonus, bollo pieno.
 
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