da: Repubblica.it
"Maxi multa al mondo dell'auto
"Violazione dei limiti di C02"
I nodi, alla fine, vengono al pettine: la Ue sta per stangare, come non è mai avvenuto nella storia, la più potente industria del mondo, quella automobilistica. Motivo? Avrebbe violato i limiti di emissioni di Co2 stabiliti dalla Commissione europea, barando sulle dichiarazioni e sugli intenti.
Secondo le indiscrezioni che siamo in grado di anticipare - grazie anche ai colleghi del sito Financial Times Deutschland - ci sarebbe infatti un documento interno dell'Unione Europea che punta a far pagare ai costruttori automobilistici multe annuali fino a 13 miliardi di euro. Una cifra altissima che potrebbe fra l'altro far vacillare i bilanci di molte aziende già al limite della sopravvivenza.
La maxi multa della UE, in tutti i casi, non è un evento casuale: punta infatti a riportare al tavolo di discussione i big dell'auto, con l'obiettivo finale di arrivare ad avere limiti di emissioni di anidride carbonica più severi. In pratica, la UE vorrebbe costringere le case automobilistiche ad abbassare le emissioni dei loro veicoli dall'attuale livello di circa 160 g/km a 130 entro il 2012.
Un limite già definito "inaccettabile" da tutti i colossi del mondo dell'auto che, ora, però, si troverebbero spalle al muro e, soprattutto, difronte alla prospettiva di pagare carissima la loro intransigenza.
Ma chi dovrà far fronte a questa maxi multa? Un po' tutti i costruttori, questo è il punto. E, sempre secondo un documento interno della Ue, Stavros Dimas, il commissario all'Ambiente, avrebbe già fatto una stima delle sanzioni che colpirebbero i costruttori marca per marca.
Prima ancora però di mettere mano al portafogli, per le case automobilistiche di profilerebbe un altro grave obbligo, sancito da una nuova normativa europea collegata alla maxi multa in arrivo: le varie marche saranno obbligate a destinare almeno il 20% del loro spazio pubblicitario all'informazione sulle emissioni di Co2 "in un formato prestabilito". Insomma, una vera rivoluzione.
(13 dicembre 2007) "
mah... continuano a pompare le auto per la CO2 quando non è la prima fonte della sua produzione. Invece di educare la gente a usare l'auto solo quando serve o incentivare l'uso di mezzi alternativi ci si inventa queste mazzate. Consideriamo poi che impianti di riscaldamento, centrali elettriche e industrie producono ancora troppa CO2 (dove sono i combustibili alternativi o le fonti rinnovabili?). Dulcis in fundo, pensare a rimboschire molte aree europee (gli alberi in alcune fasi della giornata assorbono CO2) è troppo difficile evidentemente.
"Maxi multa al mondo dell'auto
"Violazione dei limiti di C02"
I nodi, alla fine, vengono al pettine: la Ue sta per stangare, come non è mai avvenuto nella storia, la più potente industria del mondo, quella automobilistica. Motivo? Avrebbe violato i limiti di emissioni di Co2 stabiliti dalla Commissione europea, barando sulle dichiarazioni e sugli intenti.
Secondo le indiscrezioni che siamo in grado di anticipare - grazie anche ai colleghi del sito Financial Times Deutschland - ci sarebbe infatti un documento interno dell'Unione Europea che punta a far pagare ai costruttori automobilistici multe annuali fino a 13 miliardi di euro. Una cifra altissima che potrebbe fra l'altro far vacillare i bilanci di molte aziende già al limite della sopravvivenza.
La maxi multa della UE, in tutti i casi, non è un evento casuale: punta infatti a riportare al tavolo di discussione i big dell'auto, con l'obiettivo finale di arrivare ad avere limiti di emissioni di anidride carbonica più severi. In pratica, la UE vorrebbe costringere le case automobilistiche ad abbassare le emissioni dei loro veicoli dall'attuale livello di circa 160 g/km a 130 entro il 2012.
Un limite già definito "inaccettabile" da tutti i colossi del mondo dell'auto che, ora, però, si troverebbero spalle al muro e, soprattutto, difronte alla prospettiva di pagare carissima la loro intransigenza.
Ma chi dovrà far fronte a questa maxi multa? Un po' tutti i costruttori, questo è il punto. E, sempre secondo un documento interno della Ue, Stavros Dimas, il commissario all'Ambiente, avrebbe già fatto una stima delle sanzioni che colpirebbero i costruttori marca per marca.
Prima ancora però di mettere mano al portafogli, per le case automobilistiche di profilerebbe un altro grave obbligo, sancito da una nuova normativa europea collegata alla maxi multa in arrivo: le varie marche saranno obbligate a destinare almeno il 20% del loro spazio pubblicitario all'informazione sulle emissioni di Co2 "in un formato prestabilito". Insomma, una vera rivoluzione.
(13 dicembre 2007) "
mah... continuano a pompare le auto per la CO2 quando non è la prima fonte della sua produzione. Invece di educare la gente a usare l'auto solo quando serve o incentivare l'uso di mezzi alternativi ci si inventa queste mazzate. Consideriamo poi che impianti di riscaldamento, centrali elettriche e industrie producono ancora troppa CO2 (dove sono i combustibili alternativi o le fonti rinnovabili?). Dulcis in fundo, pensare a rimboschire molte aree europee (gli alberi in alcune fasi della giornata assorbono CO2) è troppo difficile evidentemente.