Che il poggiatesta svolga una funzione PRINCIPALE di sicurezza oggigiorno solo un gongolone potrebbe non saperlo.
Che il poggiatesta possa svolgere ANCHE una funzione supplementare mi pare oltremodo ovvio, e dimostrato.
La stessa Alfa Romeo, che i poggiatesta li fornisce (per sicurezza, essendone stata sempre molto attenta) fin dagli anni '70, dopo i primi tipi ad inclinazione fissa (regolavi solo l'altezza, che è necessaria per adattare AL MEGLIO la sua funzionalità di evitare il colpo di frusta), dalla fine degli anni '70 sui suoi modelli NON ECONOMICI prevedeva anche la regolazione in inclinazione. Ne rimasero sempre fuori le Alfasud e le Alfa 33.
Ma su Alfetta 2.0, su Giulietta e via discorrendo, il poggiatesta fermo restando la sua funzione di sicurezza è sempre stato ANCHE inclinabile. Senza che ce la facciamo raccontare come "non necessario", è tutta una questione di costi. Risibili, peraltro. Avendo smontato i poggiatesta di quelle vetture la differenza fra quelli dell'Alfa 33 e dell'Alfetta, ad esempio, stanno nel fatto che Alfa 33 ha il sostegno in un sol pezzo, si avvita alla guida presente nel sedile, e l'unica regolazione è in altezza a scatti.
Quello dell'Alfetta è invece fatto di due pezzi, uno si alloggia a scatto dentro la guida sedile ed è forato in alto, dove termina a forma di "piattina"; l'altro è un pezzo tondo, cavo, forato in basso e di diametro maggiore. La parte bassa si collega a quella alta a mezzo interposizione di due mezzelune di plastica, una per parte, tenute in posizione da un perno e controdado che mantengono in "pressione" il cilindro esterno e le mezzelune sul sostegno inferiore. In più ha, come le Alfasud, la regolazione in altezza con meccanismo interno al poggiatesta stesso.
Ecco bella che fatta la possibilità di regolazione, il suo uso e il mantenimento in posizione sarà + dura quanto nuove son le mezzalune di plastica e la forza con cui è chiuso il perno col dado. Il posizionamento da "zero" a "massimo" è consentito perchè la parte cava del sostegno (quella alta) è posteriormente lavorata creando un "vuoto" di dimensioni eguali alla piattina. Inclini il poggiatesta, la parte cava viene in avanti portandosi avanti le mezzelune che strusciano sulla piattina, la piattina "emerge" dal retro della parte cava. Il tutto rivestito di un cappuccio di fintapelle nera, ed oplà.
E' chiaro che in caso di urto forte, il poggiatesta spinto dalla nuca va alla sua posizione estrema (quella dritta), per cui non sega la testa a nessuno.
Diverso il dispositivo dei sedili Recaro usati su Alfa 75 ASN, e che avevo. In questo caso i sostegni son di metallo, l'altezza si regola a scatto mediante scansi sulla parte inferiore della guida stessa (quindi la registrazione è dentro lo schienale) mentre interno al poggiatesta è il dispositivo di inclinazione. Questo sistema lo si trova su moltissime vetture tedesche.
Per risparmiare 4 lire di mezzelune plastiche o di regolazioni dentro il poggiatesta, altri costruttori montano un poggiatesta che svolge SOLO una funzione mentre potrebbe svolgere anche quella di sostegno. Questo è quanto si capisce dalla scelta dell'Alfa, a suo tempo, di non dotare di inclinazione la economica Alfasud, mentre le regolazioni c'erano sulle vetture Alfanord. Sempre per risparmio i costruttori hanno poi adottato anche poggiatesta fissi (neppure regolabili in altezza!) in schiume nere (la 33 ristilizzata da Fiat, le Alfa 155 cui dovettero correre ai ripari perchè su 30 e passa milioni di macchina i poggiatesta simil Fiat Uno erano uno scandalo!).
La Fiat (o altri) può inclinare in avanti quanto gli pare il poggiatesta, con risultato estetico orrendo a mio parere, mi sembra anche Mito abbia questo poggiatesta che in alto è + avanti che alla base, ma mi pare onestamente cosa inutile.
In tutti i manuali uso e manutenzione viene indicato, da DECENNI, come usare il poggiatesta. Averlo regolabile è solamente che una cosa supplementare, che trovo decisamente + seria e interessante che non altre stronzate che cmq altre case, e pure la Fiat, da a piene mani.