Diabolik":1laxmkx5 ha detto:
facciamo un esempietto
io sono un cantiere e produco navi
compro il materiale (acciaio e balle varie) dal fornitore: secondo mancio pago il fornitore alla consegna; va bene, gli do i soldi
poi mi metto a costruire la nave (quanto ci vuole? 1 anno, 2 se la nave è grande)
poi vendo la nave: secondo mancio me la faccio pagare alla consegna
domanda: ma chi mi copre l'intervallo tra il mio pagamento delle materie prime e il mio incasso alla vendita della nave? :asd)
e già che ci siamo, facciamo un altro esempietto
io sono un supermercato e vendo alimentari
compro la frutta dal contadino e glie la pago a 20 giorni (osti sono bravo eh? :asd) )
poi metto la frutta sugli scaffali e la gente la compra e me la finisce diciamo in media 4 giorno dopo che l'ho comprata
la gente, come noto, la frutta me la paga subito alla cassa
morale, io supermercato pago il contadino in media 16 giorni dopo che ho incassato i soldi per la vendita della frutta... osti, ma non avevamo detto che coi miei pagamenti a 20 giorni ero anche bravo? :asd)
giusto per dire che magari settori diversi necessitano di pratiche commerciali diverse
diciamola cosi'... utopisticamente, mancio ha ragione, ma solo in un mondo che non c'e'... quel che si puo' fare ora (e son 30 anni che ci ha provato mio padre, e son 8 anni che ci provo io, e piu' che badilate nei denti e "tu sei pazzo" non ci siam presi entrambi) e' arrivare a cio'. Come?
Semplice, ma proprio molto semplice...
Aperture di credito in banca e pagamento alla consegna per il resto.
come mi chiederete.
Semplice di nuovo: "ti munisci di pelo lungo 80 metri", ti metti i paraocchi, te ne freghi di ridurre al lastrico centinaia di famiglie, te ne freghi di distruggere per 1 anno uno dei settori trainanti dell'economia dell'intera nazione, e attui una politica di distruzione totale del sistema economico attuale su vasta scala.
Dall'oggi al domani imponi che in una regione (sarebbe bello in tutta l'italia, ma se gia' in 11 non ci siam mai messi daccordo figuriamoci in 800...) come la valle d'aosta i magazzini edili per loro esclusiva decisione non accettino piu' pagamenti dilazionati. Imponi che le imprese chiedano un'apertura di credito in banca o paghino in contanti ogni singolo bene, dal piu' grande al piu' piccolo. Questo provocherebbe un terremoto fuori scala in tutto il mondo edile della regione, andando a ledere gli interessi del 100% degli interessati (comprese le stesse rivendite che si troverebbero a far fronte a un calo di vendite che si e' ipotizzato attorno al 50-60% durante il primo anno, cosa che effettivamente spaventa e non poco). Un buon 70% di imprese in un arco di 6 mesi fallirebbe senza tanti se e tanti ma, con la sopravvivenza solo delle pochissime realta' sane, ovvero coloro a cui le banche concederebbero le aperture di credito grazie alle quali riuscirebbero a reggere il colpo e a mandare avanti i cantieri nonostante tutto.
Questo bloccherebbe la quasi totalita' dei lavori pubblici e privati dell'intera regione, con conseguente crisi/fallimento dell'intero indotto che ruota attorno alle imprese (un esempio? la vendita diretta verrebbe azzerata dalla mancanza di liquidita' delle imprese, costringendo alla crisi e a correre ai ripari anche a coloro che questa economia marcia l'hanno creata per primi, ovvero i rappresentanti d'industrie).
Toccato il fondo si puo' solo risollevarsi, e allora si vedrebbero imprese che non muoverebbero piu' nemmeno granello di sabbia se fossero garantiti da banche i finanziamenti per i lavori pubblici/privati, le rivendite tornerebbero a vendere avendo la certezza di non perder soldi e potrebbero abbassare i prezzi di un 10% buono, i comuni smetterebbero di farsi far lavori senza il necessario bisogno e soprattutto con sprechi contenuti (perche' anche per loro le banche farebbero da garante per liquidita', dando anche garanzia di buon utilizzo dei fondi), le banche tornerebbero a fare il loro mestiere, e il marcio delle attivita' traballanti sarebbe spazzato letteralmente via a favore di chi cerca di galleggiare facendo le cose per bene...
le rivendite a quel punto potrebbero parlare coi fornitori e imporgli uno sconto incondizionato del 5% con pagamento alla consegna di ogni bene (o pagamenti anticipati, aperture di credito a loro volta), cosa che garantirebbe i pagamenti alle industrie, e nel contempo la sana liquidita' del sistema industriale nazionale.
Utopia vero? follia, fantasia, chiamatela come pensate... ma sapete la cosa divertente?
In Germania funziona gia' cosi', e cio' che vi ho raccontato e' gia' successo... e l'edilizia locale in germania non sa cosa sia un insoluto
peccato sia la germania, e non il mio paese...