se hai delle statistiche effettuate sulla totale popolazione in oggetto che riportano dati risultanti non da campionatura e/o focus group ammetto l'errore, altrimenti sono supposizioni come le mie.
(le statistiche basate su campioni non sono opinioni ma non sono nemmeno teoremi matematici, su un argomento del genere poi)
non mi pare che si legalizzi il porto d'armi ma che si dia la possibilità di non finire comunque ammazzati: o dal malvivente o dalla sedia elettrica perchè quello non andava ucciso (con in più la variabile volontà o meno di delinquere, ovvero io non ti obbligo a venire da me con la pistola in mano e minacciare di uccidermi. se lo fai, se posso, se permetti, sparo prima io).
finchè non ci si arma la situazione resta invariata, giusto. ma chi ha la peggio? è giusto che chi ammazza abbia sempre una seconda possibilità? e chi è morto?
si, si le regole per il porto d'armi le conosco perchè conosco più persone che hanno, a scopo sportivo, armi in casa. e permettimi di farmi una risata (amara, purtroppo).
d'altra parte, mi pare che sia invece questo lo spirito della discussione:
Ogni guerra preventiva, privata o nazionale, è sempre costruita su un processo alla intenzioni. La persona che si sente in pericolo e che porta un revolver con sé diviene agente di polizia, pubblico ministero, giudice, giuria e giustiziere, sotto la protezione dello Stato.
