"Licenza d'uccidere" in Florida la guerra al crimine di Jeb Bush

FlorianoL

Nuovo Alfista
20 Ottobre 2004
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Milano
www.florianolippolis.it
"Licenza d'uccidere" in Florida

Nuova legge autorizza i cittadini a sparare anche fuori casa
non appena si sentano "minacciati". Lobby delle armi soddisfatta
"Licenza d'uccidere" in Florida
la guerra al crimine di Jeb Bush
DAL NOSTRO INVIATO VITTORIO ZUCCONI

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Il governatore della Florida
Jeb Bush, fratello di George W.

WASHINGTON - Attenti a quel nonno, turisti in viaggio per la Florida, in guardia da Topolino e Minnie. Da ieri hanno la licenza di uccidere, hanno ricevuto dallo Stato governato dal fratello di Bush il permesso legale di spararvi senza fare domande, se si sentono minacciati, stile Bagdad. La Florida è diventata il primo Stato americano, e forse l'unico al mondo, nel quale il principio universalmente accettato della "legittima difesa" si è esteso al legittimo sospetto e ora, non sorprendentemente trattandosi della famiglia Bush, i singoli cittadini possono condurre la propria "guerra preventiva" al crimine.

Tra l'entusiasmo e i generosi finanziamenti della National Rifle Association, la lobby dell'arsenale privato che arma l'America, la Camera e il Senato della Florida hanno approvato, addirittura senza opposizione nel caso del Senato, la legge che autorizza i cittadini a sparare su aggressori, rapinatori, malviventi, maleintenzionati, chiunque li guardi storto e sia percepito come una "minaccia", senza perdere tempo a chiedere aiuto o a tentare di fuggire e a farlo per strada, nei supermercati, nei luoghi pubblici, ovunque. Poiché già da tempo la Florida permette il trasporto di armi nascoste, in una borsetta, sotto la giacca, in automobile, ovunque, ogni uomo, ogni donna, ogni pupazzo di peluche, è divenuto automaticamente lo sceriffo di sé stesso. Mezzogiorno di Fuoco a Disneyworld.

La "dottrina del castello", come era stata chiamata la legge che già autorizzava a sparare contro ogni intruso che tentasse di entrare in casa propria, secondo il detto "la mia casa è il mio castello", si è allargata alla nuova legge detta dello stand your ground, del restare a piè fermo e fare fuoco subito, senza scappare o dibattersi. Spaghetti western a Miami. "L'idea che per essere giustificata un'autodifesa dovesse essere preceduta da un tentativo di fuga era insensata" ha commentato Jeb Bush, il governatore fratello. "Una donna che capisca di trovarsi davanti un violentatore, può ora estrarre la rivoltella e sparare, senza timore di essere incriminata per eccesso di difesa".

Il problema, ovviamente, è avere una ragionevole certezza, nei momenti di panico davanti a una possibile aggressione, che l'attaccante abbia davvero l'intenzione di nuocere, ma la nuova legge del "piè fermo" non sottilizza. Ogni guerra preventiva, privata o nazionale, è sempre costruita su un processo alla intenzioni. La persona che si sente in pericolo e che porta un revolver con sé diviene agente di polizia, pubblico ministero, giudice, giuria e giustiziere, sotto la protezione dello Stato. "La tragedia di questa nuova legge sta nel senso di immunità che rischia di produrre nei cittadini e non oso pensare a che cosa potrà accadere all'uscita, per esempio, di uno stadio, se un tifoso si sentisse minacciato da un altro tifoso ubriaco e manesco" ha commentato qualcuno che di pubblica sicurezza e di violenza sa qualcosa, il capo della polizia di Miami, John Timoney. "Questa è una legge irresponsabile, demagogica e pericolosa".

Ma anche molto popolare, come dimostra il voto entusiastico nelle due Camere dello Stato dove non è la solita "destra repubblicana" ad avere la maggioranza, ma sono i democratici, il partito di opposizione al governatore repubblicano Bush. Sull'onda di questa popolarità trasversale, la lobby delle armi, non soddisfatta di quei 192 milioni di armi da fuoco nelle mani dei cittadini americani, ha già annunciato che presenterà leggi simili negli altri 49 Stati, per dare a tutti la stessa "licenza di uccidere".

Neppure la costante caduta del numero dei crimini violenti in tutto il Paese o il puntuale ricorrere di stragi, quelle sì insensate, dal liceo di Columbine in Colorado al massacro nella riserva indiana del Minnesota poche settimane or sono, scuote l'illusione che una popolazione civile armata come i gunslingers, i pistoleri del vecchio West sia una protezione contro il crimine.

E neppure i dati statistici inconfutabili, sul rapporto diretto tra armi da fuoco e morti violente scuote la protervia insaziabile della lobby o la passione nazionale per pistole e fucili. Nelle nazioni dove il porto d'armi è strettamente controllato, il numero di morti da pallottola è minuscolo, 9 all'anno in Nuova Zelanda, 15 in Giappone, 30 in Gran Bretagna, 109 in Canada, contro i 30.708 negli Stati Uniti, tra omicidi, suicidi e morti accidentali, spesso di bambini in casa. Una cifra annuale, questi 30 mila, che sfiora il totale dei soldati caduti nei tre anni di guerra in Corea (33 mila) e avvicina il numero complessivo dei morti nei 15 anni di conflitto in Indocina, 58 mila.

Naturalmente, e inutilmente, le lobby anti armi hanno tentato di opporsi, guidate sempre da quella fondazione Brady intitolata al nome del portavoce di Reagan, paralizzato dai colpi dell'attentatore che ferì il presidente. Il diritto a portare armi sembra, ai sostenitori, garantito dalla stessa Costituzione e dove non arriva la Costituzione arrivano i legislatori della Florida, rincorrendo la popolarità e i sondaggi. E pensando a quelle elezioni presidenziali del 2008 alle quali Jeb guarda, pistola pronta nella fondina.

(28 aprile 2005)
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Sono gli eccessi degli americani... si scandalizzano perché il presidente si fa fare una fellatio da una stagista e ammettono che un ventunenne se ne vada in giro con un automatico a tracolla.

:ka) :ka) :ka)
 
FlorianoL":12zlejnv ha detto:
non sorprendentemente trattandosi della famiglia Bush
Per quanto la notizia possa lasciar perplessi, queste poche parole fanno capire quanto l'articolo sia di parte.

Non per niente chi ha scritto l'articolo è inviato de "La Repubblica" negli Stati Uniti.
 
alk147":1kfl9snh ha detto:
FlorianoL":1kfl9snh ha detto:
non sorprendentemente trattandosi della famiglia Bush
Per quanto la notizia possa lasciar perplessi, queste poche parole fanno capire quanto l'articolo sia di parte.

Non per niente chi ha scritto l'articolo è inviato de "La Repubblica" negli Stati Uniti.

Parte o non parte il fondo dell'articolo è sufficentemente chiaro. La dinastia Bush sta proprio comportandosi come pochi hanno osato farlo nella Storia. La decadenza dell'impero Americano sta solo cominciando a dare i primi segni di disperazione.
 
alk147":10n7trn8 ha detto:
Per quanto la notizia possa lasciar perplessi, queste poche parole fanno capire quanto l'articolo sia di parte.

si si nota proprio perchè lo citano esplicitamente e rimarcano la cosa... ma devo dire la verità quando ho letto il titolo ho fatto lo stesso accostamento anche io
c'è un po' questa sensazione arriva un bush = armi e guerra :)
 
Sinceramente un tempo a priori contro la famiglia Bush non mi sarei mai schierata, ma ora per quanto mi riguarda le decisioni da loro prese ed i fatti che ne susseguono parlano da soli
 
beh ogni famiglia o dinastia ha il suo "stile"... bisogna ricordarsi che comunque molte cose le fanno su spinta e richiesta dell'opinione pubblica

l'america da sempre è stata un paese pro-armi, fa parte della sua storia
gli abitanti ricchi dovevano difendersi da una serie di elementi che erano in maggior numero, fossero gli indiani originari oppure i neri che lavoravano

è parte della storia e della cultura del paese :)
 
Mah ...sinceramente messa così mi sembra una cosa quasi surreale...voglio aspettare altre informazioni prima di esprimermi.
 
Quoto Neuropean non si tratta di verificare se l'articolo sia scritto da uno di sinistra, di destra o altro.... è l'argomento trattato che deve far riflettere, trovo strano che di noi di fronte a questa notizia a qualcuno venga in mente di ricondursi ad uno schieramento politico per via delle parole usate dal reporter... :shrug03)
 
ragazzi ma che istigazione alla violenza !!

Siamo in un mondo ridicolo li la criminalità è 10volte superiore alla nostra essendo avanti di 20anni... quindi qui fra 20 non si potra più uscire di casa senza rischiare di essere rapinati/violentati/accoltellati ecc.. quindi ben venga la licenza di uccidere !!! In italia se spari a uno che gentilmente ti viene a rubare in casa vieni incarcerato e lui viene coccolato dalle varie associazioni e stronzate simili !!!

Anche in italia sarebbe il caso di far girare con le armi la gente tanto il balordo/rapinatore ci va gia in giro e nessuno lo ferma o lo controlla !!!!
 
Ma sei sicuro di quello che dici, ma lo sai cosa succederebbe, saremmmo in guerra, guerra continua :KO)
Anche io penso che le persone indifese andrebbero difese, ma nonc erto in questo modo, significherebbe che chiunque non sappia controllare i propri istinti o le propri reazioni potrebbe togliere la vita ad un altro essere umano senza nemmeno renderne conto alla legge.
Non approvo il sistema italiano, non approvo il Bronx nel quale siamo costretti a vivere ogni giorno, ma legalizzare la violenza, a mio modesto parere, mi sembra un errore madornale
 
lope":1e9wh2m2 ha detto:
beh ogni famiglia o dinastia ha il suo "stile"... bisogna ricordarsi che comunque molte cose le fanno su spinta e richiesta dell'opinione pubblica

l'america da sempre è stata un paese pro-armi, fa parte della sua storia
gli abitanti ricchi dovevano difendersi da una serie di elementi che erano in maggior numero, fossero gli indiani originari oppure i neri che lavoravano

è parte della storia e della cultura del paese :)


Non possiamo capire perchè noi abbiamo una cultura diversa.
Come loro non capiscono come da noi l'uso dell'alcool sia completamente libero e legalizzato! Probabilmente i giovani ubriachi uccidono molte più persone ogni sabato sera negli incidenti che tutti i cittadini della Florida in un anno intero con le loro armi automatiche!

Loro stentano a credere che da noi se vai al McDrive ti puoi fare dare la birra al posto della Coca Cola e noi non riusciamo a credere che loro vendano armi nei grandi magazzini :ka)
 
eh già così poi quando ti vorranno rubare la 147 ti spareranno un colpo in testa e se la prenderanno senza problemi, tutto questo se và bene, perchè se non ti beccano al primo colpo ne hanno altri 6 minimo e non importa se magari PER SBAGLIO prendono un BAMBINO che passa di li per caso...
Poi, se e dico se li fermano, xè come dici tu i controlli non ci sono... il tuo assassino dirà.... "mi voleva mettere sotto e io gli ho sparato per non essere investito!! mi sentivo in pericolo!"
.....ma per favore..... :eek13)
 
FlorianoL":1l75gcol ha detto:
eh già così poi quando ti vorranno rubare la 147 ti spareranno un colpo in testa e se la prenderanno senza problemi, tutto questo se và bene, perchè se non ti beccano al primo colpo ne hanno altri 6 minimo e non importa se magari PER SBAGLIO prendono un BAMBINO che passa di li per caso...


Questo succede già adesso... :ka) :ka) :ka)
 
laika":1qxjaf7v ha detto:
Ma sei sicuro di quello che dici, ma lo sai cosa succederebbe, saremmmo in guerra, guerra continua :KO)
Anche io penso che le persone indifese andrebbero difese, ma nonc erto in questo modo, significherebbe che chiunque non sappia controllare i propri istinti o le propri reazioni potrebbe togliere la vita ad un altro essere umano senza nemmeno renderne conto alla legge.
Non approvo il sistema italiano, non approvo il Bronx nel quale siamo costretti a vivere ogni giorno, ma legalizzare la violenza, a mio modesto parere, mi sembra un errore madornale

Secondo me è l'unico modo per sentirsi più sicuri di come si è adesso, per uccidere una persona basta gia un coltello o una mazzetta di ferro quindi con le armi non aumenterebbero i morti e poi come ho scritto poco sopra i deliquenti gia vanno in giro con le armi e nessuno fa niente.

Io sinceramente sono di questa idea, mi sentirei più sicuro, attualmente quando vado in giro non lo sono per niente perchè in caso di aggressione la peggio l'avrei sempre io ... il deliquente è più tutelato dell'onesto cittadino mentre li in america NO. Il deliquente che sbaglia viene processato e incarcerato quello che sbaglia troppo si becca una bella pallottola e via... QUi li arrestano e dopo 2 mesi sono gia fuori conciati peggio di prima perchè dentro imparano sempre di più, entri che sei uno scippatore da 4 soldi ed esci che sei un balordone (successo ad amici, purtroppo).

Di storie se ne sentono moltissime, ti assicuro che a Milano e periferia è difficile vivere :ignore) :evil: in qualche modo bisogna difendersi e pensare che una pistola può fare + male di un coltello è un grosso sbaglio.

Questa è la mia visione, a dimenticavo a milano ci vuole poco per procurarsi una pistolo o simili !!
 
FlorianoL":1n5k27m7 ha detto:
trovo strano che di noi di fronte a questa notizia a qualcuno venga in mente di ricondursi ad uno schieramento politico per via delle parole usate dal reporter... :shrug03)
Io trovo strano che si prenda per oro colato tutto quello che si trova sul sito di "La Repubblica".

Ho detto che per quanto l'argomento possa essere discutibile bisognerebbe leggere una cronaca della cosa, non un'accusa rivolta ai soliti noti.

Letta così non è certo una cosa normale, ma è appunto talmente surreale come notizia che non riesco a credere al 100% a quel cronista, e magari faccio male.
 
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