le uscite di Berlusconi ieri sera con Della Valle e con tutti gli industriali!

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ascolta, la crescita 0 secondo me meriterebbe un topic a parte !...Preferisco non commentare ! (il Bel Paese è a crescita 0 non so da quanto tempo)...e Prodi ne sa qualcosa !
 
Gheroppa":28yapcpq ha detto:
senza proseguire oltre se no già ho capito come si finesce ci terrei a precisare che l'assunzione a 6 mesi a determinato nulla centra con la riforma del lavoro portata in porto dal governo attuale, se mi avessi detto assunta con altre formule o grazie a determinati incentivi alle aziende allora.....

Ovvio che è stata assunta grazie al fatto che il 50% dei contributi sono stati pagati dallo stato...! Era se non mi sbaglio un contratto a progetto o qualcosa di simile (domani chiedo)
 
Queued":2cm4buq8 ha detto:
awe":2cm4buq8 ha detto:
! Il fatto che l'obbligo di leva e servizio civile è stato abolito la trovo una cosa mostruosamente OTTIMA

Peccato sia stato deciso anni e anni addietro, e non da Berlusconi ... man mano che aumentavano i volontari professionisti si è prima diminuita la durata della leva (già prima del 1995) e poi ridotto il numero di coscritti, ed adesso che finalmente la trasformazione è andata a regime, si è abolita la leva del tutto.

Berlusconi non c'entra nulla, è stato il buon nome che si è fatto l'Esercito nelle missioni all'estero ad attirare i giovani, oltre naturalmente alla crisi economica.

Se ne è solo parlato anni a dietro !! Ora la leva non è più obbligatoria e la sinistra a nei sui piani di riportare il servizio civile obbligatorio !!! :confusbig) :help)
 
awe":2b60ybl5 ha detto:
mi ha sopreso positivamente !!

Veramente un gran oratore !!

Sul discorso dell'ottimismo lo approvo in pieno ! Se ci si alza la mattina con in testa solo nero e crisi è difficile andare avanti...e da quando è lui al governo l'opposizione e tutti o quasi i quotidiani sono stati catastrofisti sull'italia !! Io non vedo tutta questa crisi.

ma...

come non quotarti!!!
 
awe":bpwzi04k ha detto:
Queued":bpwzi04k ha detto:
awe":bpwzi04k ha detto:
! Il fatto che l'obbligo di leva e servizio civile è stato abolito la trovo una cosa mostruosamente OTTIMA

Peccato sia stato deciso anni e anni addietro, e non da Berlusconi ... man mano che aumentavano i volontari professionisti si è prima diminuita la durata della leva (già prima del 1995) e poi ridotto il numero di coscritti, ed adesso che finalmente la trasformazione è andata a regime, si è abolita la leva del tutto.

Berlusconi non c'entra nulla, è stato il buon nome che si è fatto l'Esercito nelle missioni all'estero ad attirare i giovani, oltre naturalmente alla crisi economica.

Se ne è solo parlato anni a dietro !! Ora la leva non è più obbligatoria e la sinistra a nei sui piani di riportare il servizio civile obbligatorio !!! :confusbig) :help)

http://www.aduc.it/leva/home.htm

"APPROVATA OGGI, 24 OTTOBRE 2000 DAL SENATO, IN VIA DEFINITIVA,
L'ABOLIZIONE DELLA COSCRIZIONE OBBLIGATORIA."
 
PS: ma della valle chi????
quello che urla e sbraita per le ingiustizie calcistiche???

quello che ha comprato la fiorentina GRAZIE ad un'ingiustizia madornale pagandola praticamente niente?

quello che quando ci ha guadagnato da un'ingiustizia "va tutto bene" e poi si lamenta?
 
zuper":n2471huj ha detto:
PS: ma della valle chi????
quello che urla e sbraita per le ingiustizie calcistiche???

quello che ha comprato la fiorentina GRAZIE ad un'ingiustizia madornale pagandola praticamente niente?

quello che quando ci ha guadagnato da un'ingiustizia "va tutto bene" e poi si lamenta?

Si si...proprio lui! :sarcastic) :sarcastic)
 
Queued":2hhazmqv ha detto:
awe":2hhazmqv ha detto:
Queued":2hhazmqv ha detto:
awe":2hhazmqv ha detto:
! Il fatto che l'obbligo di leva e servizio civile è stato abolito la trovo una cosa mostruosamente OTTIMA

Peccato sia stato deciso anni e anni addietro, e non da Berlusconi ... man mano che aumentavano i volontari professionisti si è prima diminuita la durata della leva (già prima del 1995) e poi ridotto il numero di coscritti, ed adesso che finalmente la trasformazione è andata a regime, si è abolita la leva del tutto.

Berlusconi non c'entra nulla, è stato il buon nome che si è fatto l'Esercito nelle missioni all'estero ad attirare i giovani, oltre naturalmente alla crisi economica.

Se ne è solo parlato anni a dietro !! Ora la leva non è più obbligatoria e la sinistra a nei sui piani di riportare il servizio civile obbligatorio !!! :confusbig) :help)

http://www.aduc.it/leva/home.htm

"APPROVATA OGGI, 24 OTTOBRE 2000 DAL SENATO, IN VIA DEFINITIVA,
L'ABOLIZIONE DELLA COSCRIZIONE OBBLIGATORIA."

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=71154

Se vincerà l'Unione, dunque, i nostri giovani dovranno sorbirsi alcuni mesi (se ne ipotizzano sei) di servizio civile obbligatorio.
Niente affatto volontario e, naturalmente, gratuito.
 
whiplash81":1s7rjjmn ha detto:
forse saranno quei 300 "imprenditori" accreditati all'ultimo momento, proprio quando sua maestà ha deciso di andare a vicenza... forse sono gli stessi trecento che qualcuno ha sgamato essere militanti di forza italia... chissà :ka)
...sono entrati circa mezz'ora prima dall'entrata di berlusconi.
lo so' per certo. :OK)
 
Il problema non è cio che dice (che può essere condivisivile oppure no) io sono per l'ottimismo nelle cose anche se non sono il presidente del consiglio anche se ritengo che ad un certo livello bisognerebbe (ogni tanto) dire le cose come stanno ma il modo con le quali si dicono certe cose... berlusconi sembra sempre al Suo Cda( consiglio di amministrazione) e lui da presidente (del consiglio di amministrazione che poco centra con lo stato italiano) motiva il direttore commerciale e quello generale a dare di più a crederci... non è bello scambiare lo stato con un Cda anche perche (forse berlusconi non l'ha ancora capito) che:

1)il CDA è Suo e quindi li fa quel cavolo che vuole

2)Nello stato lui è un nostro DIPENDENTE e essere al nostro servizio.

Cmq guardate come ci giudicano dall'esterno (se in italia guardassimo i tg esteri vedremo che nessuno appoggia berlusconi!!!! ma essendo sotto censura questo è impossibile)

http://www.guardian.co.uk/comment/story ... 32,00.html
traduzione italiana http://www.beppegrillo.it
 
--------------------------------------------------------------------------------

http://news.ft.com/cms/s/7ce022d4-b76d-11da-b4c2-0000779e2340.html

Berlusconi lashes out at Italy’s business leaders
By Tony Barber in Rome
Published: March 19 2006 22:02 | Last updated: March 19 2006 22:02

Silvio Berlusconi, the Italian prime minister seeking re-election next month, clashed at the weekend with some of Italy’s most prominent industrialists leading even his coalition partners to criticise his intemperate display.

At a conference of Confindustria, Italy’s employers’ association, some businessmen whistled and one called out “Shame on you!” as Mr Berlusconi told them that they would be out of their minds if they wanted to vote for the centre-left opposition.

“Something isn’t right if Confindustria attacks the government every day. Let’s open our eyes. We can’t be overcome by the pessimism that the newspapers preach every day to stop my government’s re-election” he said.

With less than three weeks to go before the April 9-10 election, Mr Berlusconi’s centre-right coalition is trailing the opposition, led by Romano Prodi, a former prime minister, by about 4 percentage points in opinion polls.

Although Confindustria is officially neutral in the campaign, its leaders have pulled no punches in pointing out that Mr Berlusconi’s government has presided over five years of mediocre economic growth and modest structural reform.

These criticisms have infuriated Mr Berlusconi, a billionaire businessman in his own right, and he stunned the audience at Saturday’s conference by lashing out at them and ignoring a moderator’s request for him to stop talking. “If there is a businessman who has gone out of his mind and supports the left, I think he must have a lot of skeletons in his cupboard and a lot of things to ask forgiveness for,” the prime minister declared.

He directed his most withering remarks at Diego Della Valle, chief executive of Tod’s, the luxury footwear maker, who is a known supporter of the opposition.

Mr Della Valle said later: “The state in which I saw Berlusconi worries me. The aggressiveness with which he says a whole load of stupid things is worrying, bearing in mind that he’s the man who governs the country.”

"Lo stato nel quale ho visto Bersluconi mi preoccupa. La aggressività con la quale ha detto molte cose stupide è preoccupante, tenendo a mente che lui è l'uomo che governa il paese."

In a sign that some of his coalition partners may already be anticipating an election defeat and a post-Berlusconi era for the Italian centre-right, the prime minister’s recent performances have attracted criticism even from his most senior allies.

Gianni Alemanno, agriculture minister, on Sunday criticised Mr Berlusconi’s display at the Confindustria conference, saying: “I was embarrassed. When the prime minister goes to someone else’s home, he should respect the rules of the place.”

"Ero imbarazzato. Quando il primo ministro è ospite in casa d'altri, dovrebbe rispettare le regole del luogo."

Andrea Pininfarina, vice-president of Confindustria, said Mr Berlusconi “was in a confused state of mind, perhaps caused by tiredness. We are not pessimists, we are realists, and the fact that Confindustria wants to know the true facts of the economic situation isn’t defeatism.”

"era in stato confusionale, forse per la stanchezza. Non siamo pessimisti, siamo realisti, e il fatto che confindustria voglia sapere i fatti veri della situazione economica non è disfattismo."

Mr Berlusconi’s campaign has suffered several blows in the past month, including the resignations of two cabinet ministers. One quit because of a political espionage scandal and the other because he insulted Muslims by wearing a T-shirt emblazoned with cartoons of the Prophet Mohammed.

Last Tuesday, Mr Berlusconi, normally an assured television performer, looked nervous and impatient in a TV election debate that he was widely adjudged to have lost against Mr Prodi.

Gianfranco Fini, foreign minister and leader of the National Alliance, the government’s second largest party, and Pier Ferdinando Casini, speaker of parliament’s lower house, both said Mr Berlusconi had not handled the TV debate well.

------------------------

Traduzione: Frale2
 
awe":2o8553xi ha detto:
Io non vedo tutta questa crisi.

ma...

[url=http://news.ft.com/cms/s/4b2...ws.ft.com/cms/s/4b21b4e2-b51a- ... e2340.html[/url]

Italy follows Argentina down road to ruin
By Desmond Lachman
Published: March 16 2006 20:14 | Last updated: March 16 2006 20:14

L'Italia segue l'Argentina giù per la strada verso la rovina.

An irony of Italy’s unfolding political and economic drama is that many of the current holders of the country’s bloated and ever-increasing government debt were once proud holders of Argentina’s now-defaulted sovereign bonds. As Mario Draghi, Italy’s new central bank governor, warns that the Italian economy has “run aground”, and as prime minister Silvio Berlusconi vents about “the euro having been a disaster for Italy” in the run-up to next month’s election, one has to wonder at what stage Italy’s bondholders will get the feeling that they have been to this sad movie before.



For quite aside from Italy’s disturbing political and institutional weaknesses – as exemplified by the current fractious and polemical election campaign and by yet another big banking scandal that further besmirches the Italian financial system’s reputation – the country’s economic predicament is remarkably similar to that of Argentina in the late 1990s. Mr Draghi himself implicitly recognises this similarity when he asserts that Italy must improve its productivity performance if it is to have any hope of reversing the country’s relative decline.

Anche mettendo da parte la raggelante debolezza politica ed istituzionale - come dimostrato dalle odierne spaccature e polemiche campagne elettorali ed anche da un nuovo grande scandalo bancario che mina ancora di più la reputazione del sistema finanziario italiano - il cammino economico del paese assomiglia notevolmente a quello dell'argentina di fine anni 90. Lo stesso signor Draghi riconosce implicitamente questa somiglianza quando afferma che l'Italia deve migliorare la sua performance di produttività se vuole avere almeno una chance di invertire il lento declino del paese.

The most striking similarity between the two countries is the rigid currency arrangements in which they locked themselves. As a reaction to its mid-1980s experience with hyperinflation, Argentina in 1991 nailed its currency to the convertibility plan cross. It did so in the hope of forcing on the country the low inflation and fiscal policy discipline that it had never before enjoyed.

In a similar effort to impose macro-economic discipline, Italy abandoned the lira for the euro in 1999. It was hoped that high inflation and periodic lira devaluations would give way to fiscal discipline and structural reform. By abandoning its currency, Italy, like Argentina before it, gave up macroeconomic policy flexibility to stabilise its economy. Italy can no longer engage in periodic exchange rate devaluations to rectify losses in international competitiveness. And no longer having its own monetary policy, it has to accept the interest rates set by the European Central Bank even though these might not necessarily conform to Italy’s circumstances. When Jean-Claude Trichet, the ECB president, recently tightened European monetary policy because of high oil prices, did he give much weight to Italy’s cyclical weakness?

If this is not bad enough, under Europe’s fiscal stability pact, Italy is committed to strengthening its public finances at a time of cyclical weakness. Like Argentina in the 1990s, Italy’s public finances are in a real mess. With a public debt to gross domestic product ratio in excess of 105 per cent, Italy is the most indebted of the big European countries. With a budget deficit of about 4 per cent of GDP, it is in clear violation of the Maastricht criteria.

Come in Argentina negli anni 90, le finanze pubbliche italiane sono un vero casino.

More disturbing still is Italy’s lack of international competitiveness. Over the past five years, Italy has lost around 15 percentage points of competitiveness to Germany as wage increases in Italy were not matched by productivity gains. Italy’s failure to modernise its industries and to move up the technological ladder has also left it exposed to the full winds of Chinese competition in an increasingly globalised economy.

Ma ancora più sconcertante è la mancanza di competitività internazionale dell'Italia.

Italy’s loss of macroeconomic policy instruments would not be of such great moment if its economy were booming. But over the past three quarters, the Italian economy has for all intents and purposes been in recession. Under the weight of high international oil prices, this recession is only likely to deepen.

As was the case for Argentina, the only way out for Italy is to restore competitiveness through far-reaching structural reforms, especially in the labour market. However, if the present election campaign is any indication, one needs to ask how much more likely are such painful reforms in Italy today than they were in Argentina under Carlos Menem. One also needs to remember how difficult it will be for Italy to regain competitiveness in a very low inflation environment.

In the absence of real reform, the most likely scenario for Italy will be a prolonged period of economic stagnation, if not recession, and an ever increasing public debt. This will likely lead the rating agencies to again lower their Italian outlook and force the ECB to periodically bail Italy out, notwithstanding the Bank’s “no bail out” clause. However, in the same way that Argentina made the mistake of forever counting on International Monetary Fund goodwill to paper over its economy’s weaknesses, Italy will be making a grave error if it postpones painful market reforms and relies instead on the indefinite indulgence of the ECB.


The writer is resident fellow at the American Enterprise Institute.
L'autore è membro associato permanente all'itituto americano per le imprese.

--------------------------

Traduzione: Frale2
 
ho sentito al tg che le 250 persone che formavano la clac di berlusconi formata non erano nemmeno accreditate.. .
vabè cmq parlano chiaro i commenti dei suoi stessi alleati :asd)
 
http://libero-news.dnsalias.com/libero/LF_main.jsp

LA RABBIA E L'ORGOGLIO DI SILVIO di di VITTORIO FELTRI

Bentornato Berlusconi. Il Cavaliere esce dal sonno e all'assemblea degli industriali manda a quel paese la finanza di sinistra, catastrofisti, giornali. E il centrodestra ritorna a sperare Miracolo, miracolo. Silvio è risorto. Il colpo della strega gli ha fatto bene al morale e alla testa. Il premier è rientrato in se stesso e la sinistra da qui al termine della campagna elettorale dovrà fare i conti non più con uno zombie, ma con un leone. Dovevate vederlo e sentirlo, ieri a Vicenza, ospite degli industriali riuniti in assemblea annuale. Uno spettacolo. Altro che lo spento burocrate di governo (esibitosi nel faccia a faccia con Prodi lo scorso martedì) costretto a recitare il gloria e a osservare regole e regolette imposte dalla commissione di vigilanza su richiesta del Coniglio Romano. Libero dall'ingessatura, sua Eccellenza il Cavaliere si è lanciato in un vibrante attacco al carro dell'Unione, via via sempre più affollato per effetto della sensazione diffusa che sia quello del vincitore. Rinunciando al linguaggio curialesco, che non gli è congeniale, ma a cui negli ultimi tempi aveva fatto ricorso per elencare meriti e vanti del proprio esecutivo, ha finalmente parlato con il cuore in mano e, quindi, con straordinaria efficacia. Mia nonna amava ripetere, in odio ai bugiardi, che la più grande astuzia consiste nel dire sempre e comunque la verità. Perché la verità è disarmante, spiazza l'interlocutore, conquista gli animi, conforta. E Berlusconi, non appena terminato il pistolotto iniziale, frasi di circostanza e solita elencazione barbosa delle sue imprese di statista, si è ribellato agli schemi e all'etichetta studiati dagli organizzatori della manifestazione confindustriale, e ha dato la stura a uno sfogo liberatorio nel quale i padroncini e i padroni presenti si sono riconosciuti. continua...(a pagamento sul sito ndr)
 
LA RABBIA E L'ORGOGLIO DI SILVIO di di VITTORIO FELTRI

Bentornato Berlusconi. Il Cavaliere esce dal sonno e all'assemblea degli industriali manda a quel paese la finanza di sinistra, catastrofisti, giornali. E il centrodestra ritorna a sperare Miracolo, miracolo. Silvio è risorto. Il colpo della strega gli ha fatto bene al morale e alla testa. Il premier è rientrato in se stesso e la sinistra da qui al termine della campagna elettorale dovrà fare i conti non più con uno zombie, ma con un leone. Dovevate vederlo e sentirlo, ieri a Vicenza, ospite degli industriali riuniti in assemblea annuale. Uno spettacolo. Altro che lo spento burocrate di governo (esibitosi nel faccia a faccia con Prodi lo scorso martedì) costretto a recitare il gloria e a osservare regole e regolette imposte dalla commissione di vigilanza su richiesta del Coniglio Romano. Libero dall'ingessatura, sua Eccellenza il Cavaliere si è lanciato in un vibrante attacco al carro dell'Unione, via via sempre più affollato per effetto della sensazione diffusa che sia quello del vincitore. Rinunciando al linguaggio curialesco, che non gli è congeniale, ma a cui negli ultimi tempi aveva fatto ricorso per elencare meriti e vanti del proprio esecutivo, ha finalmente parlato con il cuore in mano e, quindi, con straordinaria efficacia. Mia nonna amava ripetere, in odio ai bugiardi, che la più grande astuzia consiste nel dire sempre e comunque la verità. Perché la verità è disarmante, spiazza l'interlocutore, conquista gli animi, conforta. E Berlusconi, non appena terminato il pistolotto iniziale, frasi di circostanza e solita elencazione barbosa delle sue imprese di statista, si è ribellato agli schemi e all'etichetta studiati dagli organizzatori della manifestazione confindustriale, e ha dato la stura a uno sfogo liberatorio nel quale i padroncini e i padroni presenti si sono riconosciuti. continua...(a pagamento sul sito ndr)

mamma mia... delirante
:confusbig)

molto curioso il discorso sulla verità... anche se lo trovo poco inerente al personaggio
 
Non mi pare per niente delirante anzi, trovo che sia la prima vera analisi delle uscite del Berlusca, schiva da ogni forma di connotazione o appartenenza politica nonstante la nota vicinanza dell'autore a quegli ambienti.
L'analisi fatta da Feltri, a mio avviso, rimarca infatti più l'aspetto relativo al comportamento di Berlusconi in quel contesto senza polemizzare con alcuno al contrario dei tanti, troppi, (Della Valle in testa ), che si sono solo preoccupati di contestare, ribattere, polemizzare e qualcuno purtroppo anche offendere le parti in causa.
Mi piace proprio quell'articolo !
 
Pegaso":11ovo2f7 ha detto:
L'analisi fatta da Feltri, a mio avviso, rimarca infatti più l'aspetto relativo al comportamento di Berlusconi in quel contesto senza polemizzare con alcuno al contrario dei tanti, troppi, (Della Valle in testa ), che si sono solo preoccupati di contestare, ribattere, polemizzare e qualcuno purtroppo anche offendere le parti in causa.
Mi piace proprio quell'articolo !
il problema che il primo ad accusare della valle è stato berlusconi accusandolo di avere parecchi scheletri nell'armadio....
il problema è che berlusconi sembra di essere all'opposizione con la campagna elettorale che stà facendo sembra che in questi 5 anni loro non ci siano stati al governo!! loro puntano a vincere non tanto coi contenuti ma cercando di fare passare nella peggior luce possibile la sinistra tirando fuori sempre i soliti tre luoghi comuni unipol coperative e il comunismo..
ormai belscuni è proprio alla frutta cercando di essere offensivo sempre e ovunque....
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top