Da Tisca...Il commento di Massimo Caputi
"Che bella sorpresa l'Udinese, Trezeguet? Un cobra"
Il campionato ha ripreso a dire la sua sui terreni di gioco, a dispetto di tutto. C'è stata la solita Inter dall'avanzata incessante, la Roma che non molla e il Milan che continua a far punti fuori casa, più che a San Siro. C'è stata anche la Juve che adesso fa paura, con i suoi 5 gol al Palermo e il secondo posto in classifica. E l'Udinese che ha vinto col Siena e ora divide con i bianconeri di Torino e i giallorossi il secondo gradino del podio. C'è stato poi un Fenomeno (Ronaldo) che è tornato e un vecchio maestro (Sonetti) ri-chiamato a compiere la missione di salvare una squadra dalla retrocessione (il Cagliari). E, soprattutto, sono tornati i tifosi sugli spalti dopo la tragedia di Sandri e le violenze degli ultras, a far sperare che lo sport, alla fine, possa prevalere su tutto.
"La vera novità di questo torneo - sottolinea Massimo Caputi, giornalista sportivo che non ha bisogno di presentazioni - è l'Udinese, che si ritrova con gli stessi punti di Roma e Juventus a dispetto di tutte le previsioni. Pensavamo che la outsider in grado di infastidire le grandi fosse la Fiorentina e invece ecco i friulani, ben orchestrati da un ottimo allenatore, Pasquale Marino, che ha già dimostrato il suo valore a Foggia e Catania. L'uomo giusto al posto giusto. A Udine servono tecnici con le sue caratteristiche". Già, ma i bianconeri friulani saranno una vera realtà o un fuoco di paglia di stagione? ""Mi sembra una squadra - aggiunge Caputi - in grado di far male a chiunque, con attaccanti temibili, da prendere con le pinze".
E la Juve? "Non la considero una sorpresa, è lì e sfodera grandi prestazioni, anche se, in questa occasione, si è trovata di fronte un Palermo quasi demotivato e particolarmente molle". Bisogna notare però un Del Piero in grande spolvero, deciso a dimostrare di non essere ancora un vecchietto, per il quale "l'entrare in campo a partita iniziata - sottolinea l'ex commentatore di Quelli che il calcio - può essere la soluzione giusta. In questo modo si trova di fronte avversari già stanchi e può esprimere al meglio le sue innate qualità senza soccombere per questioni fisiche. Da questo punto di vista Ranieri potrebbe aver trovato la formula giusta".
Il Milan soffre a Cagliari ma espugna il Sant'Elia con le invenzioni di Gilardino e Pirlo. La cura Sonetti ha prodotto gioco e grinta e, ai rossoblù, il punto è sfuggito per un soffio. Ma il "Diavolo" ha grandi individualità. Per questo, "prima di dare per spacciati i rossoneri, io aspetterei - osserva il conduttore televisivo - Hanno grossi campioni a disposizione in grado di risolvere le partite e sono sicuro che lotteranno per i primi 4 posti". Inevitabile una battuta su Ronaldo, rientrato in campo contro il Cagliari. "E' lontano dalla condizione migliore ma anche da fermo è uno in grado di inventare sempre qualcosa". Sorprende invece, ma non troppo, la battuta d'arresto della Fiorentina. "I toscani pagano il prezzo di un organico limitato. A differenza di Inter e Roma - spiega Caputi - faticano a gestire le assenze".
Non fatica invece a trovare la via della rete David Trezeguet che sale a 11 centri personali e tiene la testa della classifica dei marcatori distanziando Ibrahimovic , Kaka e Totti. "Non è una novità perché il francese è nato per il gol - chiosa il cronista sportivo - E' un attaccante che qualsiasi allenatore vorrebbe avere, perché, quando lo hai, ti risolve tutti i problemi: tocca un pallone e lo butta dentro. E' un cobra. Altri, come Ibra, hanno caratteristiche diverse, sono anche uomini di manovra".
Il calcio giocato è tornato, dunque, ed è bello discutere di gol, tecnica, valori e spettacolo. Anche se si continua a sentir parlare di tifo violento, di ultras e di qualche presidente, come Pulvirenti, che fa appello ai "patti di gemellaggio" per assicurare che non ci saranno scontri tra tifoserie. Un modo per perpetuare un concetto del calcio simile alle situazioni di guerra, dove si fanno i conti con le alleanze e si fronteggiano i nemici anziché gli avversari sportivi. "Anche i presidenti - nota il giornalista di Rai e Telemontecarlo - dovrebbero fare la loro parte per evitare gli eccessi. E' vero che il Viminale tiene conto anche dei gemellaggi per prevenire scontri, ma, al di la di questo, i dirigenti devono andarci cauti. Per il resto, contro i violenti, occorre fermezza per ottenere risultati e il modello è, ancora una volta, quello dell'Inghilterra".