Eccomi qua.
Non avevo scritto niente, finora, perche' pensavo non interessasse piu' tanto l'argomento. Vi lascio volentieri un commento. Cerchero' al massimo di essere asettico e non dare giudizi politici di alcun genere.
La vicenda ormai si sa... negli ultimi anni la miriade di piccole banche si sta aggreggando, o con le buone (fusioni) o con le cattive (acquisizioni, scalate).
Lo fanno per due motovi: economie di scala, una banca grossa costa meno di due piccole, e per opporsi con efficacia allo "straniero" che altrimenti una briciola alla volta si comprerebbe tutte le banche italiane.
Le banche sono da sempre dei centri di potere, in quanto controllano il denaro, lo "vendono" (prestiti, fidi, fidejussioni, ecc.). E chi controlla delle risorse, ha un potere che puo' esercitare (tipo il petrolio, ma lasciamo stare).
E' per questo che, ad esempio, la sinistra italiana ci tiene tanto al controllo statale forte della politica economica e dello stato sociale: chi decide dove si spende e per chi, ha un potere e lo usa per favorire chi rappresenta e consolidare i loro consensi.
Ecco i motivi per cui i governi di sinistra punteranno sempre ad alto prelievo fiscale e alte spese: maggior capacita' di spesa, maggior controllo.
Viceversa faranno i governi di destra, il cui consenso e' legato al "liberare" (vedi il nome "liberta'" onnipresente) i suoi elettori dal giogo dello stato impiccione.
Ora, per ragioni storiche che affondano ai tempi dell'apice del Partito Comunista Italiano (il 33% dei consensi, il piu' alto in assoluto nei paesi occidentali), la sinistra italiana ha ereditato una sorta di senso di superiorita' morale che ha sempre autoalimentato e sbattuto in faccia a tutti gli altri.
Nella pratica, e lo vediamo qui nel caso Unipol, i DS e quant'altro sono tutt'altro che degli angioletti che incarnano le virtu' morali della politica: hanno fatto pressioni per far entrare una banca (BNL), quindi un "potere", nel tessuto economico su cui si fondano (le cooperative). Da qui il famoso discorso di Fassino: "quindi ABBIAMO una banca?"
Sia chiaro, invitare qualcuno a vendere le azioni, non e' "penalmente rilevante", come piagnucolano qua e la' i dirigenti dei DS. E' vero.
Dopotutto, che si favorisca i propri interessi, e' un dato di fatto. Ci sono certe democrazie (specie quelle anglosassoni) dove a scanso di equivoci si sa chi rappresenta chi, dato che i finanziamenti sono tramite donazioni pubbliche. Se uno fa la campagna elettorale coi soldi dei pastai, poi si sa che fara' qualcosa a favore dei pastai.
Invece, se uno si autocelebra come esempio morale di disinteresse e purezza, allora non puo' fare quelo che accusa gli altri di fare. Ne dovranno rispondere, non giudiziariamente, ma politicamente alla loro base, e vedremo come andra'.
Molti elettori DS, visto dove abito ne conosco a bizzeffe ovviamente, hanno il paraocchi come i cavalli dei carretti per turisti che fanno il giro di Pisa, quindi a molti andra' bene qualsiasi controaccusa contro il demone Berlusconi. Ma altri, la minoranza ma consistente, che crede ancora nelle virtu' morali superiori della sinistra, reclameranno spiegazioni e teste, e ci sara' da vedere come finira'. Probailmente in qualche silenzioso avvicendamento.
Concludo dicendo che l'intreccio tra politica ed economia, e' un dato di fatto. Se non altro perche' i partiti sono lo specchio politico di un potere economico e sociale, e la base economica e' necessaria per qualsiasi attivita' politica (da cui finanziamenti leciti, ma anche illeciti come ai tempi delle tangenti di massa).
E' inutile che i DS facciano tanto i verginelli. Accusavano la parte opposta di rappresentare interessi economici, ma anche loro, in maniera diversa e culturalmente coerente con la loro provenienza social-comunista, avevano i propri.
La differenza e' che il centro-destra italiano rappresenta, pur nelle diverse anime, un tendenza liberale e sostanzialmente borghese, e per questo viene accusato di interessi personali del suo premier, e via dicendo.
Il centro-sinistra, si basa su un potere economico tipicamente socialista, che sono le cooperative rosse. Dove il concenso politico genera economia, che a sua volta genera consenso.
E non e' che se uno inciucia per il partito, allora e' meno inciucione. Perche' alla fine, a sinistra si sentono migliori perche' anche avessero sbagliato, l'hanno fatto per il partito e non per se stessi. Che e' stata spesso la scusa addotta dai socialisti che raccattavano tangenti qua e la'.
Come se allora, come adesso, andasse bene!! :nono02)