Intervista a Marchionne

infatti. anche secondo me non era assurdo.
poi chiaro io non sono un economista quindi non dovrei nemmeno parlare e lasciare che di queste cose ne discuta chi è del settore.
non so quale sia la tua formazione/esperienza...
ho proposto più volte di allegare nel profilo non dico il CV ma almeno il mestiere di ognuno... servirebbe a capire con chi si sta parlando evitando gaffes inutili.
 
Il FUSI":qlhkul6t ha detto:
Saró testardo io ma non capisco dove sta l'assurditá di quanto avrei detto.
non è assurdo, ma incompleto

tutte le aziende del mondo (tranne quelle che si autofinanziano, che son pochissime per tanti motivi) sono a rischio fallimento nel momento in cui i creditori volessero esigere i loro crediti tutti insieme - ma questo di norma non succede

il fallimento di solito arriva quando i conti vanno così male che al momento di rimborsare un debito non si riesce più ad accendere un altro debito perchè nessuno si fida più a darti i soldi
quindi, finchè fiat avrà il potere di ottenere crediti dal mercato (banche ma non solo quelle) non fallirà
e finchè il cash flow resta positivo sarà difficile che qualcuno vada al "vedo" (il fallimento non è mai una cosa buona dal punto di vista del creditore)
 
Ringrazio della spiegazione e dico: ma se ho ampiamente e chiaramente detto che non esiste "l'interesse a farla fallire" sapendo chi è NEL gruppo Fiat Chrysler (cioè ANCHE chi ha erogato i finanziamenti) e chi si aspetta le ricadute dirette e indirette di un continuo dell'azienda (un nome a caso, tal Barack Obama) mi spiegate dove stava l'assurditá del ragionamento?
Perché io non ce la vedo e vedo anzi che avevo gia detto quanto poi mi è stato "rinfacciato" e spiegato. Questa azienda si è spinta a un livello di "decotto" e di poca possibilità di ripresa su livelli pari ai competitor perché ha sempre (da decenni) rapporti fortissimi con chi avrebbe ricevuto contraccolpi notevoli da un fallimento. Allora quando dico che non è "risanata dal fallimento" ma non vi è interesse a farla fallire e si tira a tenerla a galla dico solo che il vero. Non si mi puó dire che è assurdo quando due messaggi dopo mi si dice la stessa cosa! E allora la si finisca di dire che abbiamo una Fiat risanata grazie a caio e sempronio. Abbiam semmai una Fiat non fallita perché di qua per quanto possibile si tira a evitare certuni effetti collaterali di cui in questo periodo socio economico non si ha bisogno. Di là dall'oceano è uguale la logica portata a esponenti più elevati stante che nella proprietà ci sono i sindacati, c'è il focus del Presidente Usa, e pure i fondi di investimento. Ma i rubinetti gocciolano di meno (non si crederà alla ciancia di aver VOLUTO rinunciare ai contributi dell'auto ecologica vero??? Sta storia si sapeva da due anni sarebbe andata così e lo avevo pure scritto) e quella liquidità è l'ultima garanzia opponibile per aver credito. Peccato che per aver quella liquidità di fatto si sia rallentato a velocità infinitesimali l'andamento di un'azienda. Ricordo ancora che se i competitor non ritengono un concorrente Fiat chrysler un motivo ci sarà....
 
Condivido e sottoscrivo quanto ha detto, meglio di me, Diabolik.
Io avevo volutamente semplificato all'estremo perché qua mica siamo tutti laureati, e questo è un forum di motori, non di economia.

Fusi, quello che diciamo io e Diabolik è molto diverso da quello che dicevi tu:

- Io: "Marchionne ha salvato Fiat dal fallimento"
- Tu: "Ma lo sai come si fallisce? Allora facciamo che i creditori pretendano di rientrare dei crediti emessi subito. Lui forse riesce a pagarli. Poi chiude il giorno stesso le fabbriche perché manco gli rimangono i soldi per pagare la luce. È un'azienda non fallita?"

Questo stava accadendo nel 2002, quando Fiat:
1) Era sempre più indebitata
2) Aveva poca liquidità
3) Produceva perdite di esercizio

Marchionne ha salvato la Fiat da questa situazione, e oggi la situazione è la seguente:
1) Fiat riesce a rifinanziare il suo debito sul mercato (ai tassi citati nell'intervista)
2) Fiat ha tanta liquidità da poter sopperire, almeno parzialmente e nel breve periodo, all'eventuale venir meno di (1)
3) Fiat produce utili di esercizio (che provengono quasi tutti da Chrysler)

Vale ovviamente tutto il resto, ossia che la gamma fa pena, che il marchio ha scarsissima credibilità, che Lancia e Alfa sono decotte, ecc. ecc.
Bastava evitare lo scivolone di negare il salvataggio dal fallimento, o dire che "è fallita anche oggi ma non la vogliono far fallire", e i tuoi interventi sarebbero stati perfetti :OK)
 
Caro professore :) guarda che i punti 1 e 2 da te elencati non sono verissimi e come li intendi tu; lo sanno benissimo in Fiat.
Poi se vuoi ragionare su quanto propaganda l'ufficio stampa Fiat a me sta bene. Anche l'ufficio stampa Parmalat avrebbe dichiarato qualcosa di diverso da quello che sapeva Tonna.
Occhio anche sul punto 3 perché la perdita di esercizio bisogna anche vedere come la contrasti e la contieni.
La situazione del 2002 al punto 3 differisce non di poco nel "colore": la perdita c'era ma erano compresi pure i nuovi modelli in divenire che difatti ci sono stati. L'unica cosa che puoi dire di buono (se è buono, tutto tutto buono a mio parere non è) a Marchionne è di aver smesso di fare prodotti e quindi mantiene una "elevata" liquidità. Basta finisce li. L'indebitamento è notevole se rapportato a un'azienda piccola e che significa molto poco a livello mondo (che è IL mercato di riferimento oggi).
Guardando in prospettiva futura pur con "le casse piene" sarei molto poco ottimista.
 
Non voglio fare il professore :p , scrivi spesso cose interessanti, ma se dici che non è vero che Marchionne ha salvato Fiat dal fallimento e/o che Fiat sarebbe tecnicamente fallita anche oggi, non ti posso seguire su questa strada.

A me non interessa né dare del "buono" a Marchionne (non lo conosco), né fare previsioni ottimistiche o pessimistiche sul futuro (non me ne frega un tubo), solo correggere un errore sul passato.

:celebrate)
 
In occasione del Salone di Ginevra, Marchionne è stato nuovamente intervistato da quattroruote.it ( http://www.quattroruote.it/speciale/gin ... ionne-live )

'Salone di Ginevra
PARLA SERGIO MARCHIONNE [LIVE]
Il numero uno del Gruppo Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha organizzato una conferenza stampa a porte chiuse al Salone di Ginevra, prima del suo intervento ufficiale allo stand Fiat, per incontrare i giornalisti del settore. L'attesa per il suo intervento era grande, soprattutto alla luce delle recentissime polemiche relative al futuro degli stabilimenti italiani. "La risposta l'abbiamo data già ieri - ha esordito Marchionne - ed era chiara: abbiamo preso un impegno per Pomigliano. Molti di voi hanno visto la stabilimento; abbiamo confermato l'impegno di Mirafiori per un modello Fiat e uno Jeep dal 2013. Gli altri due stabilimenti hanno già prodotti e non c'è niente da dire, i prodotti saranno rinnovati nei tempi richiesti dal piano sviluppo. Nessuna minaccia per gli stabilimenti, come confermato nel comunicato di ieri".

A proposito degli altri stabilimenti, Punto e Bravo stanno andando male: avete intenzione di accelerare il rinnovo?
"Prima di criticare l'andamento della Punto guardate al segmento B in Europa. Il fatto di rinnovare il prodotto non aiuterebbe la domanda, i numeri sono quelli che sono. Stiamo lavorando sulla nuova Punto per avere un prodotto competitivo, ancora non c'è una data precisa di lancio, stiamo lavorando soprattutto sui costi. Dobbiamo trovare una soluzione per avere un prodotto competitivo rispetto ai concorrenti: questo è il segmento più importante come misure, ma come margini è ridotto brutalmente. Le perdite dei nostri concorrenti sono dovute a questi segmenti, persino per la Volkswagen. La situazione è delicata: dobbiamo lavorare per ottenere un prodotto competitivo anche dal punto di visto del costo, per rimanere a galla".

Ci dà un giudizio sull'accordo PSA-GM?
"Non sono spiazzato, è un accordo che abbiamo già vissuto in passato. Si tratta di un accordo diverso, sono cambiati i tempi, è cambiata la struttura della GM. E sono più forti. Dal punto di vista del Gruppo PSA, hanno un partner forte (non come per Fiat, ai tempi). E tutto da vedere, l'impegno è a lungo termine, i benefici si vedranno con il tempo, non c'è niente di immediato... vediamo come si sviluppa. Sono tutti e due capaci per averci pensato bene. Noi non abbiamo perso niente... per noi non si chiude nessuna pista, l'accordo non ha chiuso niente alla Fiat, tecnicamente potremmo fare accordi con ambedue".

Parlando del settore auto, al Salone ci sono molte novità, ma i numeri sono preoccupanti anche nei paesi emergenti?
"Nessuno mette in dubbio che il mercato europeo sia in crisi, il fatto che abbiamo una mancanza di equilibrio tra domanda e offerta sta incidendo su prezzi e margini, un problema che nel resto del mondo non c'è. Non toccatemi il Brasile: vista la nostra performance siamo leader in un mercato che continua a crescere. Vanno bene anche Canada, America, Messico, Asia... non disperiamo".

Accordo con i sindacati e news in merito?
"Gli accordi sono chiari, capitolo chiuso, non vogliamo fare ulteriori dibattiti. L'accordo modello per tutto il gruppo è la base su cui andare avanti. Ovviamente stiamo operando in un mercato molto difficile: abbiamo una sovracapacità produttiva in Europa. Il problema va risolto a livello europeo, non nazionale. Il governo italiano può solo collaborare con gli altri Stati europei. La comunità europea aveva già ribilanciato in passato il settore dell'acciaio. Speriamo che qualcuno a Bruxelles ci ascolti presto: anche Tavares, Renault, e Varin, PSA e GM, dicono la stessa cosa".

Oggi la fiat sta andando molto in fretta in USA e lentamente in Europa: questo squilibrio crea difficoltà nell'integrazione del gruppi?
"No, il sistema di gestione è disegnato per dare autonomia alle zone e cercare di condividere le scelte strategiche di sviluppo. La parte europea della Fiat è la più debole, quindi inciderà sulle valutazioni quando ci sarà la eventuale fusione, ma non abbiamo urgenza nei tempi. Sono cose che si possono fare quando vogliamo, siamo in una posizione chiara per quanto riguarda il nostro interesse a Chrysler. Gestionalmente le aziende sono già integrate, la vita continua...".

Come vede lei lo sviluppo impetuoso dei coreani? Dovranno fare accordi con qualcuno?
"Hanno abbastanza forza per andare avanti, sono più grandi di Fiat-Chrysler. hanno enormi capacità di sviluppo, quello che hanno fatto negli ultimi tre anni è impressionante. C'è da imparare: hanno rimpiazzato i giapponesi. Li stiamo seguendo, ma non credo faranno fusioni, non è nel loro Dna".

Tolta la possibilità di accordarsi con PSA, chi è il possibile partner?
"Tutti... scelga uno lei. Sono tutti accettabili come partner, siamo aperti. Alcuni non sono compatibili, come Volkswagen, per tantissime ragioni. Daimler non è compatibile per il prodotto, BMW non è compatibile con Fiat... Renault è tecnicamente compatibile... Adesso non mettetemi parole in bocca non vere: non ho parlato con Ghosn, tranquilli".

Torniamo al Brasile: a febbraio 2012 avete riconquistato la leadership rispetto a GM. E' stupito dalle 1.568 fiat 500 vendute in un mese?
"Vendiamo quattro milioni di vetture l'anno, non so cosa rispondere, non conosco questi dati nel dettaglio; forse questi numeri sono dei complimenti e li accetto. Ma non lo sapevo neanche: sono preso a vedere cosa vendiamo in America rispetto a Mini, è quello che voglio. nel frattempo stiamo trattando gli istituti finanziari per sviluppare lo stabilimento nel Pernambuco. Abbiamo fatto questi investimenti proprio perchè ci sono interessanti agevolazioni".

Le Alfa prodotte in cina per l'Europa: è sempre vero?
"Lo devo aver detto anni fa: non vale più, preferisco produrre in America, perchè abbiamo risolto i problemi strutturali".

L'Alfa negli Stati Uniti?
"Confermo che produrremo negli Stati Uniti. Stiamo nel frattempo esportando in Cina, producendo in Europa. L'importante sarà il segmento D per Alfa, lo faremo in USA su architettura condivisa".

Come sta andando la Panda?
"35.000 vendute, sta andando bene".

Dopo due mesi, con la crisi europea, come vede il bicchiere?
"La crisi è quella che avevamo previsto, nessuno ci credeva, ma ora è palese".

Di un partner come Suzuki o Mazda, cosa ne pensa?
"Non ho opiniioni in particolare, sono complementari a Fiat, parliamo con tutti. Siamo universali, ci sono riunioni in corso anche qui al Salone".

La produzione in Italia dipenderà dal mercato Usa?
"Dipenderà da tutti i mercati esteri: ho preso l'esempio degli USA perchè finalmente possiamo esportare prodotti là, come la Jeep da Mirafiori".

Alfa Romeo: il punto sulla Giulia e sulla Suv?
"La Giulia è abbastanza definita, la produzione avverà in America tutto già stabilito. Abbiamo "sgelato" il design e ci abbiamo lavorato ancora. La macchina c'è".

E la Kubang?
"Ritocchi di stile, in produzione nel 2013 e non si chiamerà Kubang".

Cosa le piace e cosa non le piace del governo Monti?
"Mi piace tutto".

Che cosa è cambiato con la trattativa GM-PSA per la Fiat?
"S'è creato un livello di complicazione che non esisteva prima. Sul discorso dei veicoli commerciali non ci sono problemi, era già tutto ben chiaro con PSA e continuerà fino al 2017. L'accordo tra GM e PSA non prevede un ridimensionamento produttivo di Opel o Peugeot, quindi non intacca noi. Si tratta di un accordo a lungo termine, che non serve a risolvere il problema attuale europeo, quindi non cambia molto".

Vuole spostare il quartier generale di Detroit?
"Ho detto che si potrebbe fare, non che lo faremo".

E' inevitabile che le fabbriche vadano chiuse? E' la cosa che tutti vogliono evitare, ma potrà succedere, oppure c'è un altro modo?
"L'unica altra soluzione che c'è è quella di utilizzare la base produttiva europea per esportare: a parte i tedeschi, non ha fatto nessuno. Per questo gli stabilimenti italiani devono competere a livello internazionale, per proteggersi... Se poi questo basta a risanare la crisi non lo so: nel caso della Fiat il problema è gestibile".

Ma non è il caso che il governo italiano intervenga per supportare gli imprenditori, per produrre in Italia?
"Abbiamo fatto una scelta chiara e sappiamo benissimo che l'Italia ha un problema finanziario. Per questo non chiediamo nulla al governo per lo sviluppo industriale. Sappiamo che sarebbe una richiesta che graverebbe su una situazione troppo difficile. Anche quando ho parlato ieri con la Fornero l'ho ribadito. Abbiamo agevolazioni in Brasile e le stiamo sfruttando. Abbiamo appena fatto accordo per sviluppo del marchio Jeep in Russia con Sberbank... sono esempi chiari di governi che vogliono tenersi gruppi industriali. La Fiat ha scelto di non spingere su questo tasto in Italia, non sarebbe capito... La Fiat non può imporre quello che sta ottenendo altrove: verebbe vista come l'ennesima richiesta. La Fiat è solida finanziariamente senza l'assistenza del governo italiano. Non lo faremo mai: non voglio incentivi, voglio solo operare bene nel Paese. La Fiat si oppone agli incentivi sul mercato, ci interessa zero qualunque forma di incentivo, perchè portano alla crisi. Cerchiamo di staccare la spina agli incentivi, che falsano il mercato e basta'
.

Ma sbaglio o i tono sembrano essere meno trionfalistici rispetto al solito? :scratch) :scratch) :scratch)
 
Interessante anche questa; riassumendo:

1) Un invito a nozze a Renault
2) Nuova Alfa segmento D (Giulia) "abbastanza definita", "sgelato il design", produzione in USA.
3) Nuovo SUV (ma qua credo che si parli di Maserati perché parlano di Kubang, che era il nome del SUV Maserati, mentre quello Alfa era Kamal... comunque avrà un altro nome): "ritocchi di stile" in corso, in produzione nel 2013

Peccato che il giornalista non gli abbia chiesto nulla su coupé o spider... Comunque, su Giulia, vista la produzione in USA e il pianale condiviso con auto americane, credo ci sia da aspettarsi un'auto più sul filone di 159, quindi grossa e pesante, un'altra "D e mezzo", quasi E, e non una D pura come 156. Da questo se ne dedurrebbe niente ammiraglia e gamma comunque ridotta all'osso per altri due o tre anni almeno, senza segmento E e senza sportive (coupé e spider) almeno fino al 2014.
 
isauricus":yuxboa2e ha detto:
Interessante anche questa; riassumendo:

1) Un invito a nozze a Renault
2) Nuova Alfa segmento D (Giulia) "abbastanza definita", "sgelato il design", produzione in USA.
3) Nuovo SUV (ma qua credo che si parli di Maserati perché parlano di Kubang, che era il nome del SUV Maserati, mentre quello Alfa era Kamal... comunque avrà un altro nome): "ritocchi di stile" in corso, in produzione nel 2013

Peccato che il giornalista non gli abbia chiesto nulla su coupé o spider... Comunque, su Giulia, vista la produzione in USA e il pianale condiviso con auto americane, credo ci sia da aspettarsi un'auto più sul filone di 159, quindi grossa e pesante, un'altra "D e mezzo", quasi E, e non una D pura come 156. Da questo se ne dedurrebbe niente ammiraglia e gamma comunque ridotta all'osso per altri due o tre anni almeno, senza segmento E e senza sportive (coupé e spider) almeno fino al 2014.

1) mah......
2) mezza balla. L'auto è definita per niente, visto che giusto adesso si è deciso di non allungare il pianale 940 ma di aggiungerci solo un volume (e quindi mt. 4,70 invece dei 4,90 previsti inizialmente).
3) hai detto bene, sulla produzione nel prossimo anno non mi sbilancerei

Le D pure, se intendi compatte tipo BMW 3er, ci se le deve dimenticare completamente. Già tanto (per chi interessa) la marcia indietro su dimensioni americane. Le sportive... la Spider su base Mazda è stata cassata (come già detto) da Wester con la ratifica successiva di Marchionne.
Rimane 4c che comunque lievita ampiamente oltre i 1000 kg e procede a rilento.
 
isauricus":2tr9lmj3 ha detto:
Interessante anche questa; riassumendo:

1) Un invito a nozze a Renault
2) Nuova Alfa segmento D (Giulia) "abbastanza definita", "sgelato il design", produzione in USA.
3) Nuovo SUV (ma qua credo che si parli di Maserati perché parlano di Kubang, che era il nome del SUV Maserati, mentre quello Alfa era Kamal... comunque avrà un altro nome): "ritocchi di stile" in corso, in produzione nel 2013

Peccato che il giornalista non gli abbia chiesto nulla su coupé o spider... Comunque, su Giulia, vista la produzione in USA e il pianale condiviso con auto americane, credo ci sia da aspettarsi un'auto più sul filone di 159, quindi grossa e pesante, un'altra "D e mezzo", quasi E, e non una D pura come 156. Da questo se ne dedurrebbe niente ammiraglia e gamma comunque ridotta all'osso per altri due o tre anni almeno, senza segmento E e senza sportive (coupé e spider) almeno fino al 2014.
Per quanto riguarda il SUV Maserati, potrebbe chiamarsi Levante; a quanto risulta dalla stampa questo nome è stato registrato da Maserati, quindi non è detto che non possa chiamarsi in questo modo ( http://www.motorionline.com/2012/02/29/ ... a-berlina/) anche se potrebbe essere utilizzato per la piccola Quattroporte; mi auguro vivamente per loro che non la chiamino Cinqueporte perchè farebbe ridere secondo me. :ka)

Per quanto riguarda la nuova Giulia dato che il pianale è quello che sappiamo dovrebbe essere, quindi in C-Wide, a mio avviso come base avremo la medesima utilizzata per la Dart a cui verrà ovviamente ridisegnata la carrozzeria. Spero di sbagliarmi ma alla fine penso che sarà così (anche perchè altri pianali su cui lavorare non mene vengono in mente). :ka)

Invito a nozze a Renaut? Mmmmmh non credo che a Renault interessi, loro hanno un Gruppo che non ha granchè bisogno di essere ingrandito; fanno auto con Renault, Nissan, Infiniti, Dacia e Samsung, perciò da soli ricoprono tutti i segmenti (dal low cost al luxury) in quasi tutte le parti del mondo. Da soli. Sembra piuttiosto più un 'mi piacerebbe, ma non so se a loro possa interessare'.

Interessante la risposta alla domanda sul fatto che Punto e Bravo vadano male. Di fatto Marchionne si giustifica dicendo che anch VW va peggio di prima in quel segmento, e che in pratica devono lavorare per contenere i costi sulla nuova Punto che uscirà. Impresa che vedo ardua, dato che con una gamma così intesa verso il basso e senza alcuna vettura di segmento medio e alto di gamma, dopo un po' c'è da tagliare ben poco. Fiat non ha nessuna vettura (a parte Ferrari e Maserati ma sono un discorso a parte) di segmenti con i quali si possa realmente guadagnare; con i segmenti piccoli e medio piccoli immagino si sarà con il prezzo finale già molto vicini a quello che è il costo di costruzione di una vettura. Come si può pensare di cercare di tagliare ulteriormente i costi su queste categorie di vetture? Alla fine è ovviamente il rischio è quello di andare a intaccare la voce qualità. Soprattutto se non riescono a fare fusioni e sinergie con altri Gruppi.
Per contro a VW, anche se non ci guadagnano un enormità sul segmento della Polo e giù di lì importa poco, tanto recuperano con gli altri segmenti visto che li hanno e non si sono mai sognati di abbandonarli. E in questo modo si possono anche permettere di non tagliare troppo i costi incidendo sensibilmente sulla qualità delle piccole.
 
denny1977":9gc64em0 ha detto:
Ma sbaglio o i tono sembrano essere meno trionfalistici rispetto al solito? :scratch) :scratch) :scratch)

Più che altro sembrano più realistici, ma di "idea propria della realtà" e di mezze balle lo trovo pieno zeppo.
Intanto diciamo che GM e PSA (cosa che si sapeva) si son messe assieme non solo e non tanto per una joint "tecnica" ma anche e soprattutto per la forza che PSA può avere nell'oriente, dove Fiat è di fatto assente. In questa ottica si può invece vedere la "mezza frase" di Suzuki... La nuova Punto non esiste, intanto, altro che contenere i costi, mercato che non tira eccetera: non ce l'hanno nè sanno come e quando farla (si parla di far tirare la Evo fino al 2015.....).
Bello il politichese spinto sulla domanda "accordi". Tutti tranne.... questo, l'altro, l'altro ancora.... la realtà è che i competitor grandi non vedono come minaccia il gruppo guidato da Marchionne.
Interessante, anche se non propriamente detta "come è", la filosofia che si usa per motivare la non richiesta all'Italia di contributi eccetera. Intanto non li chiede perchè sa che non potrebbe averli. L'italia è povera bla bla bla (sarà per questo che nelle riunioni a porte chiuse dice chiaramente "paese di merda"?). E su questo ha ragione. Loda i paesi che invece i gruppi industriali se li tengono ergo l'Italia non può darmi un tubo, per cui io non chiedo (se avesse potuto, avrebbe chiesto), non dando una mazza (es. la Serbia e via dicendo, tutti paesi del terzo mondo, sì come si è terzomondizzata l'America riguardo a Chrysler) io son libero di levare le tende da quà.
Vista nella sua ottica e logica al ribasso ha un suo perchè, l'ho sempre detto e lo ribadisco. Questo però dovrebbe far pensare alla effettiva realtà vigente in Fiat, a levare l'aura di salvatore dei due mondi di questo AD, ed anche far capire al volo quando si legge qualche suo intervento la differenza che esiste fra quel che dice e quel che pensa.
 
denny1977":2wq6gegw ha detto:
Come si può pensare di cercare di tagliare ulteriormente i costi su queste categorie di vetture? Alla fine è ovviamente il rischio è quello di andare a intaccare la voce qualità. Soprattutto se non riescono a fare fusioni e sinergie con altri Gruppi.

Ti suggerisco un pensiero: SE io sto già dicendo che O esporto in USA (fermo restando che il mercato deve gradire, tirare, assorbirle..... e tacendo che le vetture presenti in USA di Fiat possano essere la 500 fatta già oggi in Messico - e sempre quella è la versione destinata all'Oriente - e l'Alfa D fatta in USA/Canada) O in questo Paese ridimensiono ci vedo solo io una sorta di strategia di uscita? Cioè parlandoci chiaro.... Pomigliano venne dichiarato "morto" nel 2006. In Fiat era cosa data per assodata. Quando ci fu la prosopopea della nuova Pomigliano (stucco e pittura, bella figura) in parecchi ipotizzammo che fosse un intervento per poter dire: ci ho buttato soldi, ma lì non mi è possibile produrre, allora che volete farci? La volontà l'ho messa, ma ora sbaracco. Questo stabilimento è verosimilmente quello inserito nel pacchetto "Alfa" presentato a Piech quando veniva negata qualsiasi cessione (ergo: occhio a credere a quel che dice, giustificandosi con un "il mondo corre veloce" della serie domani posso dire diverso da oggi, ma noi sappiamo che il negare negoziati avveniva quando il negoziato c'era, ergo diciamo pure che Marchionne lecitamente dice delle balle) e messo lì per levarselo dai coglioni e per giustificare un prezzo elevato: Piech ha detto di no, ha punto sul vivo orgoglio Sergio, che ha girato i tacchi.
Ora.... ma siamo seri: i prodotti via via realizzati dalla Fiat saranno (già sono) derivati da produzioni nate oltreoceano e prodotte "altrove da quà". Fu Marchionne a voler una razionalizzazione delle piattaforme, cioè la 940 è stata fatta (con una certa logica) a Cassino perchè la piattaforma C (questo la dice lunga sulle balle cui han creduto in tanti di pianale tutto nuovo, sic) era prodotta là. Ora ditemi voialtri con piattaforme condivise oltreoceano o provenienti da oltreoceano dove sta la logica di produrre quà dei veicoli da esportare là da dove arrivano o vengono prodotte le piattaforme. Termini Imerese, se non lo si sa, era uno stabilimento "di assemblaggio". A questo punto lo scenario vero è che nella migliore delle ipotesi, ferma restando una ipotetica necessità produttiva in Europa per mercato interno, è quella di divenire la succursale di produzione americana per quanto l'Europa possa drenare. Non viceversa, come viene dichiarato modello "state tranquilli" e che sa di specchietto per le allodole. Così come ha sprangato Termini Imerese che assemblava e basta, può chiudere qualsiasi stabilimento che non abbia una piattaforma esclusiva. Ricordiamo che Termini venne chiuso perchè "è assurdo produrre in un'isola". Ma la Freemont viene fatta non certo quà, e i motori JTD partono di quà. Ora, che il trasporto costi meno dal Messico che dalla Sicilia...... cioè ma qualcuno ancora ci crede?
La produzione quà ci potrà essere per modelli da vendere quà e che non abbiano un plusvalore tale da giustificare la produzione + il trasporto dagli USA. Ma vale di quà come di là, e mi spiego. Se un'Alfa segmento D da 15k dollari (questo ipotizzava Wester) + 3k dollari di nolo trasporto la puoi fare di là perchè ti costa una sega, e quelle che vendi quà le vendi a 35k in media per cui i 3k di nolo ce li puoi anche ammortizzare, le Pande che vengono vendute (e mica bene, mica tante, quasi a guadagno zero) le ammortizzi col piffero. Ma vale la STESSA cosa a mandarle da quà a là. 500 (non proprio a buon mercato) insegna, no? Per cui raccontiamoci poche balle..... se uno oggi, con tutto che tira ad avere i contratti capestro "newco" e via dicendo, viene a dirmi che produce in Europa vetture di basso livello e di basso guadagno per venderle in USA a me viene da ridergli dietro......
 
In effetti, di che cavolo sta parlando di auto prodotte in Italia ed esportate in USA se:

- Alfa segmento D verrà prodotta in USA
- Lancia ha quasi tutta la gamma americana
- Fiat produce solo piccole che in USA non vanno

Mah??
 
denny1977":ht6row6h ha detto:
Per quanto riguarda la nuova Giulia dato che il pianale è quello che sappiamo dovrebbe essere, quindi in C-Wide, a mio avviso come base avremo la medesima utilizzata per la Dart a cui verrà ovviamente ridisegnata la carrozzeria. Spero di sbagliarmi ma alla fine penso che sarà così (anche perchè altri pianali su cui lavorare non mene vengono in mente). :ka)

FUSI, cito denny1977 e chiedo a te: tra

A) prendere la Giulietta e aggiungerci la coda
e
B) prendere la Dart e rifare la carrozzeria

Quale è la cosa che più probabilmente si farà per la Giulia?

(Ammesso che tra A e B ci siano differenze... magari è la stessa cosa... ?)
 
isauricus":1qip1tyi ha detto:
denny1977":1qip1tyi ha detto:
Per quanto riguarda la nuova Giulia dato che il pianale è quello che sappiamo dovrebbe essere, quindi in C-Wide, a mio avviso come base avremo la medesima utilizzata per la Dart a cui verrà ovviamente ridisegnata la carrozzeria. Spero di sbagliarmi ma alla fine penso che sarà così (anche perchè altri pianali su cui lavorare non mene vengono in mente). :ka)

FUSI, cito denny1977 e chiedo a te: tra

A) prendere la Giulietta e aggiungerci la coda
e
B) prendere la Dart e rifare la carrozzeria

Quale è la cosa che più probabilmente si farà per la Giulia?

(Ammesso che tra A e B ci siano differenze... magari è la stessa cosa... ?)

Ci sono differenze in quanto la FART (ahaha) è un C riveduto e corretto. L'idea precedente era di fare Giulia lunga 4.90 allungando e allargando il C.
Nonostante l'eroe dei due mondi cianci di stile definito e bla bla bla, da qualche settimana l'idea è di NON allargare e allungare il C ma di prendere Giulietta pari pari aggiungendoci un volume (diciamo la Regata rispetto alla Ritmo, la Tempra rispetto alla Tipo).
Nota bene l'effetto "collaterale": a dichiarazioni "stracerte, sicuro che è così" valide fino a un mese ne segue una diversa oggi. QUESTO mi fa dubitare dell'affermazione dello stile decongelato (20cm di macchina non sono mica pochi, e sappiamo bene cosa voglia dire un certo stile su certe dimensioni e lo stesso stile su altre dimensioni). Così come mi fa dubitare su uno sviluppo avanzato del progetto e sulla certezza "dichiarata" di certe cose.
 
Aspetta, mi par strano che 'sta piattaforma sia così stiracchiabile da farla arrivare fino a 4,90.

La Giulietta è 4,35 x 1,80
La Dart ha lo stesso pianale, allargato e allungato, e misura 4,67 x 1,83.

Le misure della Dart sono quelle tipiche per una segmento D europea. Che motivo ci sarebbe di spingersi ancora oltre (altri 30 cm!!) per arrivare quasi a 5 metri?

Se aggiungeranno il terzo volume alla Giulietta, ne verrà fuori una lunghezza tipo Dart, per questo mi chiedevo se faranno
A) Giulietta + terzo volume
oppure
B) Dart con carrozzeria diversa

Mi resta il dubbio che le due ipotesi siano in realtà equivalenti, perché la Dart è proprio una Giulietta allargata e allungata. Magari la Giulia la allungheranno soltanto :asd)
 
Eppure mi pareva di averlo detto via via. Se vuoi fare una macchina che strizza l'occhio a chi ha Mondeo o Insignia e non si vuol macchiare di un marchio popolare come Opel o Ford (questo si leggeva nelle righe relative alla concettualità di Giulia) mi pare ovvio che associando a questo il criterio di berlinone USA le misure son quelle che sono......
La dart o fart che dir si voglia è uno degli allungamenti e stiracchiamenti consentiti dal C wide. Si tratta di una "evoluzione". A me è stato riferito del ripensamento nel senso che la prevista "stiracchiatura" (fosse su base dart o ancora più estesa poco importa) per Giulia è stata cassata. Per cui Giulietta col sedere (così come ci sarà Giulietta sw). Cioè la famiglia ritmo e derivate tutto li.
 
Il FUSI":2h4bkkqz ha detto:
Eppure mi pareva di averlo detto via via. Se vuoi fare una macchina che strizza l'occhio a chi ha Mondeo o Insignia e non si vuol macchiare di un marchio popolare come Opel o Ford (questo si leggeva nelle righe relative alla concettualità di Giulia) mi pare ovvio che associando a questo il criterio di berlinone USA le misure son quelle che sono......
La dart o fart che dir si voglia è uno degli allungamenti e stiracchiamenti consentiti dal C wide. Si tratta di una "evoluzione". A me è stato riferito del ripensamento nel senso che la prevista "stiracchiatura" (fosse su base dart o ancora più estesa poco importa) per Giulia è stata cassata. Per cui Giulietta col sedere (così come ci sarà Giulietta sw). Cioè la famiglia ritmo e derivate tutto li.

della serie "dal passato NON si impara nulla" ...vedi sinergie a livelli imbarazzanti fra 155-tempra-dedra. :cry:
 
perché scusa e, per citare il chiarissimo esempio di fusi, le ancor più imbarazzanti regata e ancor prima duna?
senza scomodare tempra etc.
tutti dei palesi fallimenti.
e in primis saltava all'occhio la bruttezza del design, data dal fatto che erano appunto rimaneggiamenti.
quante duna hanno venduto? :D
 
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