denny1977":2wq6gegw ha detto:
Come si può pensare di cercare di tagliare ulteriormente i costi su queste categorie di vetture? Alla fine è ovviamente il rischio è quello di andare a intaccare la voce qualità. Soprattutto se non riescono a fare fusioni e sinergie con altri Gruppi.
Ti suggerisco un pensiero: SE io sto già dicendo che O esporto in USA (fermo restando che il mercato deve gradire, tirare, assorbirle..... e tacendo che le vetture presenti in USA di Fiat possano essere la 500 fatta già oggi in Messico - e sempre quella è la versione destinata all'Oriente - e l'Alfa D fatta in USA/Canada) O in questo Paese ridimensiono ci vedo solo io una sorta di strategia di uscita? Cioè parlandoci chiaro.... Pomigliano venne dichiarato "morto" nel 2006. In Fiat era cosa data per assodata. Quando ci fu la prosopopea della nuova Pomigliano (stucco e pittura, bella figura) in parecchi ipotizzammo che fosse un intervento per poter dire: ci ho buttato soldi, ma lì non mi è possibile produrre, allora che volete farci? La volontà l'ho messa, ma ora sbaracco. Questo stabilimento è verosimilmente quello inserito nel pacchetto "Alfa" presentato a Piech quando veniva negata qualsiasi cessione (ergo: occhio a credere a quel che dice, giustificandosi con un "il mondo corre veloce" della serie domani posso dire diverso da oggi, ma noi sappiamo che il negare negoziati avveniva quando il negoziato c'era, ergo diciamo pure che Marchionne lecitamente dice delle balle) e messo lì per levarselo dai coglioni e per giustificare un prezzo elevato: Piech ha detto di no, ha punto sul vivo orgoglio Sergio, che ha girato i tacchi.
Ora.... ma siamo seri: i prodotti via via realizzati dalla Fiat saranno (già sono) derivati da produzioni nate oltreoceano e prodotte "altrove da quà". Fu Marchionne a voler una razionalizzazione delle piattaforme, cioè la 940 è stata fatta (con una certa logica) a Cassino perchè la piattaforma C (questo la dice lunga sulle balle cui han creduto in tanti di pianale tutto nuovo, sic) era prodotta là. Ora ditemi voialtri con piattaforme condivise oltreoceano o provenienti da oltreoceano dove sta la logica di produrre quà dei veicoli da esportare là da dove arrivano o vengono prodotte le piattaforme. Termini Imerese, se non lo si sa, era uno stabilimento "di assemblaggio". A questo punto lo scenario vero è che nella migliore delle ipotesi, ferma restando una ipotetica necessità produttiva in Europa per mercato interno, è quella di divenire la succursale di produzione americana per quanto l'Europa possa drenare. Non viceversa, come viene dichiarato modello "state tranquilli" e che sa di specchietto per le allodole. Così come ha sprangato Termini Imerese che assemblava e basta, può chiudere qualsiasi stabilimento che non abbia una piattaforma esclusiva. Ricordiamo che Termini venne chiuso perchè "è assurdo produrre in un'isola". Ma la Freemont viene fatta non certo quà, e i motori JTD partono di quà. Ora, che il trasporto costi meno dal Messico che dalla Sicilia...... cioè ma qualcuno ancora ci crede?
La produzione quà ci potrà essere per modelli da vendere quà e che non abbiano un plusvalore tale da giustificare la produzione + il trasporto dagli USA. Ma vale di quà come di là, e mi spiego. Se un'Alfa segmento D da 15k dollari (questo ipotizzava Wester) + 3k dollari di nolo trasporto la puoi fare di là perchè ti costa una sega, e quelle che vendi quà le vendi a 35k in media per cui i 3k di nolo ce li puoi anche ammortizzare, le Pande che vengono vendute (e mica bene, mica tante, quasi a guadagno zero) le ammortizzi col piffero. Ma vale la STESSA cosa a mandarle da quà a là. 500 (non proprio a buon mercato) insegna, no? Per cui raccontiamoci poche balle..... se uno oggi, con tutto che tira ad avere i contratti capestro "newco" e via dicendo, viene a dirmi che produce in Europa vetture di basso livello e di basso guadagno per venderle in USA a me viene da ridergli dietro......