Ebbene sì, dopo anni ed anni sono riuscito finalmente a trovare uno strumentino che cercavo da tantissimo tempo, e che finalmente sono riuscito ad auto-regalarmi per il mio compleanno
Si tratta in pratica di una variazione di una pinza amperometrica, o se si preferisce un "contatore enel".
Sostanzialmente misura tensione e frequenza di una presa di rete (e fin qui OK), ma soprattutto corrente e coseno di fi (fattore di potenza) del carico collegato (oltre alla corrente dispersa etc).
Non entro nei dettagli elettrotecnici, chi "sa" ha già capito, cerco di spiegare per chi "non sa".
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Il problema da affrontare è "quanto consuma REALMENTE un certo dispositivo elettrico NON alimentato a corrente continua"?
Ad esempio un computer, un televisore, una lavatrice etc?
Quanto consuma davvero in stand-by?
Non è facilissimo rispondere, giacchè la corrente alternata (la 220V tipica, tanto per capirci, con tensione sinusoidale) richiede la conoscenza di un numeretto (il "fattore di potenza", o angolo fi, o coseno dell'angolo fi, o sfasamento per andar sulle spicce) che consente di calcolare da tensione e corrente la "vera" potenza media assorbita (in realtà no, ma fa lo stesso... sennò devo cominciare a consigliare altri testi :crepap) )
Ri-spiegazione: se si ha un dispositivo a corrente continua basta (in realtà non basta, cmq alla grossa sì) fare il prodotto di tensione x corrente
Se osservate i vari dispositivi, che ne so tipo un televisore, vedrete dei dati scritti in un'etichetta del tipo 220V (tensione) 0,2A (corrente).
Moltiplicando brutalmente 220*0,2 si otterrebbero 44VA, ossia l'assorbimento, IN REALTA' manca il famoso fattore moltiplicativo coseno di fi (che a sua volta non è costante, ma lasciamo stare) che TIPICAMENTE NON SI CONOSCE per avere i "veri" Watt (ossia alla fine quelli che si pagano nella bolletta ENEL).
In termini assolutamente "generali" cos fi si avvicina ad 1 per carichi sostanzialmente resistivi (ad esempio una stufetta elettrica), mentre può anche arrivare a zero (o quasi) per carichi "strani".
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Bene, senza farla tanto lunga questo "accrocchio" misura proprio il coseno di fi e quindi l'assorbimento (o potenza) EFFETTIVO del carico che gli si pone a valle (almeno secondo quanto dichiara il produttore, s'intende).
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Risultato netto: finalmente si può sapere quanto effettivamente "consuma" un computer, un monitor, una stampante etc, ed anche come deve essere dimensionato un gruppo di continuità.
Chiaramente lo sto collegando a praticamente qualsiasi cosa... primo test per il PC più adatto per emule in assoluto (alla fine QUESTO è l'obiettivo :lol: )
Il quale assorbe in stand by circa 2W
ed in funzionamento circa 14-16W :jaw)
:spin)
Si tratta in pratica di una variazione di una pinza amperometrica, o se si preferisce un "contatore enel".
Sostanzialmente misura tensione e frequenza di una presa di rete (e fin qui OK), ma soprattutto corrente e coseno di fi (fattore di potenza) del carico collegato (oltre alla corrente dispersa etc).
Non entro nei dettagli elettrotecnici, chi "sa" ha già capito, cerco di spiegare per chi "non sa".
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Il problema da affrontare è "quanto consuma REALMENTE un certo dispositivo elettrico NON alimentato a corrente continua"?
Ad esempio un computer, un televisore, una lavatrice etc?
Quanto consuma davvero in stand-by?
Non è facilissimo rispondere, giacchè la corrente alternata (la 220V tipica, tanto per capirci, con tensione sinusoidale) richiede la conoscenza di un numeretto (il "fattore di potenza", o angolo fi, o coseno dell'angolo fi, o sfasamento per andar sulle spicce) che consente di calcolare da tensione e corrente la "vera" potenza media assorbita (in realtà no, ma fa lo stesso... sennò devo cominciare a consigliare altri testi :crepap) )
Ri-spiegazione: se si ha un dispositivo a corrente continua basta (in realtà non basta, cmq alla grossa sì) fare il prodotto di tensione x corrente
Se osservate i vari dispositivi, che ne so tipo un televisore, vedrete dei dati scritti in un'etichetta del tipo 220V (tensione) 0,2A (corrente).
Moltiplicando brutalmente 220*0,2 si otterrebbero 44VA, ossia l'assorbimento, IN REALTA' manca il famoso fattore moltiplicativo coseno di fi (che a sua volta non è costante, ma lasciamo stare) che TIPICAMENTE NON SI CONOSCE per avere i "veri" Watt (ossia alla fine quelli che si pagano nella bolletta ENEL).
In termini assolutamente "generali" cos fi si avvicina ad 1 per carichi sostanzialmente resistivi (ad esempio una stufetta elettrica), mentre può anche arrivare a zero (o quasi) per carichi "strani".
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Bene, senza farla tanto lunga questo "accrocchio" misura proprio il coseno di fi e quindi l'assorbimento (o potenza) EFFETTIVO del carico che gli si pone a valle (almeno secondo quanto dichiara il produttore, s'intende).
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Risultato netto: finalmente si può sapere quanto effettivamente "consuma" un computer, un monitor, una stampante etc, ed anche come deve essere dimensionato un gruppo di continuità.
Chiaramente lo sto collegando a praticamente qualsiasi cosa... primo test per il PC più adatto per emule in assoluto (alla fine QUESTO è l'obiettivo :lol: )
Il quale assorbe in stand by circa 2W
ed in funzionamento circa 14-16W :jaw)
:spin)