Il dado è tratto, senza plebisciti, e con una vittoria determinata dagli impiegati notoriamente quelli meno inclini al rischio forse perchè anche meno sollecitati nell'espletamento del loro lavoro rispetto ad altri.
Una situazione che onestamente mi pare non possa far esultare nessuno, ma che forse farà dormire meglio gente come Cota, ieri sera da Paragone parecchio agitato.
Va da se che la carta bianca, compreso il "sovvertimento" di certe conquiste (tale è questo nuovo contratto), data a Marchionne non risolve, così come non risolveva, a mio parere, le criticità di questa azienda in questo Paese.
Nessuno si è preso la briga di andare ad analizzare il comportamento dell'azienda (anche quando NON vi era Marchionne) in casi similiari. L'esempio Arese dovrebbe insegnare che non vi è alcuna garanzia, mai, anche quando è scritta (e quà non è scritta), che uno stabilimento di cui "si parla di chiusura" sia salvo da quà all'eternità. Anche all'epoca, prendendo peraltro fior di soldi pubblici, si cianciava di doversi adattare a licenziamenti vari pur di mantenere produttivo il plesso. Chi ha + memoria ricorda cose del tipo VAMIA o vetture ecologiche, polo ecologico, Seicento e Panda elettra e Multiple a metano. Vi era la solita cassandra che diceva, sfanculato da molti, che tanto sarebbe finita male, e così fu.
Quello che mi lascia scettico è quindi la non garanzia di un mantenimento, alla lunga, del plesso di Mirafiori. Intanto tutte le scelte vanno in direzione diversa, cioè verso un disimpegno dall'Italia da parte di Fiat, che potrebbe avere quà degli stabilimenti "regionali". E mi lascia perplesso anche altro. I SUV che si dice di voler produrre (e che dovranno a questo punto essere studiati, dato che allo studio ancora non vi è nulla) è vero che offriranno un plusvalore più elevato di una utilitaria. Ma se era così antieconomico assemblare le Ypsilon a Termini (e Mirafiori diventa un assemblatore, non stiam parlando di cose tanto diverse) come si fa a ritenere economico produrre quà dei SUV da vendere altrove? Tipologia di vetture che, peraltro, vanno a essere "nuove" per i marchi che porteranno, non stiamo parlando di un settore presidiato già dai marchi Alfa e Maserati. Se si assemblano auto, e comunque lo si farà fra un anno e non domani, anno che passerà in CIG - i soldi pubblici che CMQ, checchè ne dicano, son stati e saranno erogati, non si venga a dire "ah ma la si è finita di dare soldi pubblici a Fiat", li si da ancora! - non è forse possibile e veloce poi "portarle via"? Per quale motivo non si è pensato di produrre a Torino (assemblando o costruendo tutto) dei veicoli più "nodali", dei veicoli di cui non puoi fare a meno, dei veicoli che garantiscano che una volta che inizi a farli eh non è così semplice che poi li porti via perchè ti serve produrli e venderli?
Ecco perchè alla fin fine dopo questo voto Marchionne incassa la vittoria di Pirro e le maestranze obtorto collo possono vedere un barlume di speranza cui, alla fin fine, non credono fino in fondo neppure loro.