A questo punto, stando all' "inappellabile" sentenza (emessa guarda caso ad otto ore di distanza proprio per evitare il sicuro appello della Ferrari), dovremo sempre sospettare di qualunque cosa anomala accada, di qualunque errore: eppure guidare quei mostri da ottocento e più cavalli dovrebbe contemplarlo l’errore, l’incidente.
O diventa normale pensare che un sette volte campione del mondo arrivi con una traiettoria troppo chiusa alla Rascass, faccia una frenata scomposta, blocchi leggermente l' anteriore destra, vada via dritto in sottosterzo e si metta a giochicchiare con l’antistallo e il tutto per impedire che eventualmente un altro pilota gli soffi la pole nell’ultimo giro buono ?
Non ci credo neanche se me lo viene a confessare lui :asd)