Aggiungo:
oggi all'università, durante la lezione di demoetnoantropologia, siamo finiti a parlare della questione Parigina con la professoressa, si è innescato un dibattito socio-politico interessantissimo, in cui la mia opinione (molto critica verso i popoli di origine araba che rifiutano l'integrazione per primi a causa di elementi religiosi insiti nella loro cultura e tradizione) è uscita addolcita e sotto un ottica diversa di ancora maggiore apertura mentale:
La difficolta di occidente ed oriente, assunto che cosi si possono genericamente definire i due blocchi che oggi si confrontano anche in maniera violenta, è legata all'impossibilità di ambo i popoli di esulare da una visione etnocentrica: l'occidente per la tradizione eredita dall'antica grecia e da erodoto, di vedere cio che è lontano dal nostro mondo come non simile a noi e inaccettabile, l'oriente per limiti di religione_politica, che produce il medesimo etnocentrismo arabo.
A questa situazione si aggrava il "senso di colpa coloniale" di cui soffre l'occidente, che produce abomini storici fatti di riletture della storia faziose e strumentali, come le crociate, che in realtà non sono null'altro che la risposta all'invasione di territori simbolici per l'europa, come Gerusalemme, e il fondamentalismo islamico, l'odio e l'invidia dell'oriente povero e disagiato rispetto ad una società, che seppur al tramonto come quella occidentale, vive in maniera molto piu agiata e serena...
poi la disgressione della prof è continuata ma devo dire che seppur mi stavo confrontando con un insegnante di opposto pensiero politico, ci siamo trovati concordi sul dire che l'unica soluzione sociale (economica già l'ho affrontata) è la completa e utopistica scissione delle due culture, non può in questo determinato momento storico, avvenire una fusione culturale occidente-oriente, ma solo un conflitto destinato a divenire solo più violento e cruento. Ne piu ne meno quanto fecero negli stati uniti, l'unica soluzione è nell'assurdo, la ghettizzazione dei diversi culturalmente, una visione irrealizzabile per noi occidentali, acciecati dall'ipocrisia catto-marxista-comunista dell'unione dei popoli...
"certo è una soluzione violenta ad un problema violento, attuabile solo con altra violenza...
la violenza chiama violenza, in uun ciclo e in un spirale storica che si puo spezzare solo con l'apice della violenza, come le due guerre mondiali europee..."
St'uscita della prof l'hio trovata angosciante un fondo di verità lo ha
appena mi viene in mente altro lo trascrivo, scusate la lunghezza...