Frale2":myko84dp ha detto:
Penso invece che l'anti-semitismo si basasse solo sulla propria appartenenza o meno ad una religione, l'ebraismo. Quella era l'unica colpa degli ebrei. Quella era la discriminante.
E' impreciso. Non era la religione il discrimine, bensì la "razza", nell'accezione tedesca del tempo.
Grazie per la precisazione, non credo però che cambi il concetto di fondo e cioè che il paragone era del tutto improprio: mi interessa il tuo parere su questo punto specifico.
Siamo in guerra, è verissimo, ma esistono delle leggi internazionali che regolano la guerra, tra l'altro anche per distinguerla dal terrorismo.Non si tortura, non si usano armi chimiche, non si uccidono i civili inermi per citarne alcune. Le abbiamo firmate tutti noi alleati. C'è una differenza tra un incontro di boxe e una rissa. Noi siamo quelli buoni, noi siamo quelli democratici, non loro.
E' utopistico, per due motivi
1. La guerra come la intendiamo noi l'hanno "inventata" i greci, in altri popoli non è mai esistita (e tutt'ora non lo è)
2. Queste "mitiche" convenzioni o leggi sono dell'altro ieri, non di 2000 anni fa.
Non capisco il riferimento ai greci ed alle convenzioni dell'altro ieri. Però mi interessa se puoi essere più chiaro. Per quanto giovani gli accordi sono accordi e vanno rispettati da chi li firma.
l'idea che l'Italia stia combattendo al loro fianco mi deprime molto.
Questo è un esempio di informazione non corretta. L'Italia non sta affatto combattendo al loro fianco. Questo è un fatto.
Sono d'accordo, è un caso di informazione non corretta. Non posso citare la fonte (per ora) ma ricordo molto nitidamente che un militare italiano, un graduato, ha raccontato in televisione di scontri a fuoco da lui definiti come battaglia/guerra. Rari, isolati, ma ci sono stati.
Convengo comunque con te nell'affermare che dipende dall'informazione e da come ci si pone verso quest'ultima. Non vorrei continuare questa parte di polemica, penso sia sterile.
Nessun Iracheno mi ha mai fatto nulla di male, penso che non ci abbia mai nemmeno pensato. Adesso è li morto squagliato vivo dal fosforo.
Altro esempio di ragionamento capzioso. A me i "massacratori del circeo" o i vari stupratori in carcere non hanno mai fatto nulla di male, non ci hanno nemmeno mai pensato.
Io mi riferivo, ovviamente, ai civili. Credo che la maggior parte dei parenti dei morti iracheni (25-30000) si chieda davvero che diavolo stia succedendo.
Il tuo paragone con i massacratori non lo capisco. Penso che ci abbiano pensato eccome a quello che hanno fatto c'era premeditazione, sono criminali che se lasciati liberi avrebbero (e purtroppo hanno) reiterato. Erano un pericolo per la società e per questo sono stati imprigionati.
Come in tutte le cose ci vuole equilibrio tra il "mito" americano (tipicamente propagandato dai vari film), ovvero "siamo buoni, siamo bravi, siamo giusti, vi portiamo la pace, tutto andrà meglio quando vi comanderemo" e l'antiamericanismo militante ("sono mostri, come i nazisti, come Saddam, hanno la CIA, mangiano i bambini, provano le armi chimiche sui loro soldati etc.etc")
Speravo che questo equilibrio fosse chiaro nei miei interventi perché è davvero parte del mio pensiero.
Gli americani non sono meglio o peggio di noi europei, solamente hanno una storia più breve ed armi più potenti.