FIAT/LANCIA: azienda,news (pag.2 Piano Industriale 2010-14)

Affidabilità: Dekra premia il Gruppo Fiat

Il rapporto tedesco sull'affidabilità dell'usato conferma la crescita di qualità delle auto prodotte dal Lingotto e ipotizza che, ''dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta, questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta''

Affidabilità: Dekra premia il Gruppo Fiat
''Le vetture di più recente produzione, come Fiat Grande Punto, Fiat Idea, Alfa Romeo 159 e Lancia Ypsilon, cioè quelle su cui il Gruppo ha, a suo tempo, avviato la scommessa di rilancio, mostrano un livello qualitativo decisamente consistente''. E' quanto si legge nell'ultima edizione del 'Rapporto Dekra sull'affidabilità dell'usatò che conferma la crescita di qualità delle auto prodotte dal Lingotto e ipotizza che, ''dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta, questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta''.
Il Rapporto, presentato oggi a Milano e redatto in Germania in collaborazione con l'autorevole rivista tedesca Auto Motor und Sport sulla base dell'analisi di 15 milioni di revisioni in Germania su 150 modelli, ha visto primeggiare nella categoria delle piccole la Opel Corsa D e nella classifica assoluta l'Audi A6. I due modelli italiani Fiat Grande Punto e Alfa Romeo 159 si collocano però nella Top 10 della classifica individuale sulla fascia di percorrenza 0-50.000 km, mentre la Lancia Ypsilon e l'Idea, sfiorano l'inserimento nelle prime dieci.
''Particolarmente interessante - conclude il Rapporto Dekra - la valutazione dei parametri di difettosità nei 5 gruppi di componenti dell'auto (impianto frenante, sospensioni sterzo, motore emissioni, luci impianto elettrico, carrozzeria abitacolo) che vengono valutati per la classifica. Le auto su cui il Gruppo Fiat ha maggiormente investito mostrano un livello di difettosità decisamente inferiore alla media del segmento ed in alcuni casi migliore addirittura rispetto a modelli di classe superiore e alto di gamma''. Citando le più recenti vetture del Gruppo Fiat, il Rapporto Dekra commenta: ''Tali dati lasciano ben sperare per il futuro e fanno ipotizzare che, dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta, questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta''.
 
Marchionne: scorporo auto, alleanza Peugeot e Termini Imerese

Tante dichiarazioni ma poco arrosto. Sergio Marchionne ha dato alla stampa presente al Salone di Ginevra materiale su cui scrivere e a noi questioni su cui discutere. Abile comunicatore, sa cosa dire, come e quando dirlo, ma, al di là dei titoloni, noi fatichiamo a dare sostanza a quanto riportato dalle agenzie. Temi importanti: Termini Imerese, scorporo del settore auto, alleanza con Peugeot e addirittura fusione con Chrysler.
Il capitolo Chrysler prevederebbe uno scorporo del settore auto dal resto del gruppo torinese in modo che si possa raggiungere una fusione con l’azienda americana. Non bastano, quindi, i progetti di condivisione dei pianali, le Lancia rimarchiate per il mercato statunitense e le Fiat 500 sul ponte di Brooklyn: stiamo assistendo ad un passo storico, se confermato. Se ne parlerà il 21 aprile prossimo alla presentazione del piano di sviluppo del gruppo. A noi restano molte domande: cosa comporterà la scissione del settore auto? In che termini si può pensare ad una fusione di due colossi di tali dimensioni? Ci saranno risvolti per gli stabilimenti sul territorio italiano?
Secondo aspetto, ma non per importanza, lo stabilimento di Termini Imerese. Marchionne si dispiace pubblicamente per i lavoratori siciliani coinvolti (e non vogliamo dubitarne) ma annuncia di non volerne più parlare, a causa del battage mediatico sempre più difficile da controllare. Non stentiamo a crederlo, d’altra parte migliaia di lavoratori a rischio disoccupazione sono un tema che non può non interessare. Per Termini, ad oggi, non ci sono prospettive concrete di sviluppo, che ne sarà dello stabilimento? Fiat ormai ha preso la sua decisione ed è comprensibile che Marchionne non voglia più parlarne. Però, ci sentiamo di dargli un consiglio: se interrogato nuovamente sulla questione, accoglieremo meglio un “no comment”.
Da tutte queste partite, Peugeot resterà fuori e l’alleanza esistente - ad oggi circoscritta al segmento veicoli commerciali - non vedrà ulteriori coinvolgimenti. Fu proprio Marchionne che prevedette una serie di accorpamenti fra i grandi player dell’auto fino a poter contare pochi grandi gruppi: quali sono le carte che intende giocare in proposito? Basterà l’alleanza con Chrysler per far parte di questa elite di futuri sopravvissuti?
Infine, uno stimolo alla speranza per un settore - quello dell’auto - in piena crisi: il mercato si riprenderà nel 2013, ci vorranno 3-4 anni, secondo Marchionne, perchè si possa normalizzare il settore. Ma la crisi sarebbe passata, annuncia il manager, ora va solo gestita. Ricorda anche che il mercato italiano senza gli incentivi si attesterà intorno agli 1,75 milioni di unità vendute nel 2010. Che in 4 anni il settore auto si riprenda lo speriamo tutti ma non tutti ne sono convinti. E voi?
 
in pratica vuole fare quello che dicevo (e temevo volesse fare) mesi fa in occasione dell'accordo fiat-chrysler...

vedremo come andrà a finire...
 
cuoresportivo86":w1swl6op ha detto:
Fiat: acquistato il restante 50% dello stabilimento di Bielsko Biala

Fiat e Fiat Powetrain Tecnologies (FPT) hanno comunicato di voler rompere l’ultimo vincolo industriale ancora in essere con il gruppo General Motors, formulando un’offerta per acquisire la totalità dello stabilimento polacco di Bielsko Biala. Fiat e GM detengono infatti il 100% della quota azionaria, divisa in maniera salomonica (50% ad entrambe) al momento di siglare nel 2005 l’accordo di separazione, nel 2005.
Nel sito produttivo, a circa 350 chilometri di Varsavia, viene prodotto il motore 1.3 Small Diesel Engine nelle sue denominazioni Multijet (per Fiat) e CDTI (per Opel), che verrà presto affiancato dal bicilindrico SGE. General Motors e Fiat Powetrain Tecnologies hanno siglato un accordo negli scorsi per prorogare la fornitura dei propulsori 1.3 e 1.9 a gasolio, di cui GM manterrà i diritti intellettuali. La cessione dello stabilimento dovrebbe concretizzarsi nel prossimo mese di marzo.

lo stabilimento è stato comprato? o in ogni caso : lo stanno davvero comprando????
 
Fiat: ancora una volta leader nella riduzione delle emissioni di CO2

Anche nel 2009 e per la terza volta consecutiva, Fiat ha conquistato il primato europeo nella riduzione delle emissioni di CO2, non solo come brand ma anche come Gruppo. Dalla classifica stilata da Jato emerge che la Casa torinese ha registrato il valore medio di 127,8 g/km delle proprie vetture, ovvero il più basso tra i dieci marchi automobilistici più venduti in Europa. Fiat ha preceduto Toyota (130,1 g/km), Peugeot (133,6 g/km), Renault (137,5 g/km), Citroen (137,9 g/km), Ford (140,0 g/km), Opel/Vauxhall (148,9 g/km), Volkswagen (150,4 g/km), Audi (160,9 g/km) e Mercedes (176,4 g/km).
Anche a livello di Gruppo automobilistico, il Lingotto è risultato primo in classifica con 131,0 g/km di emissioni di CO2, precedendo Toyota, PSA, Renault e Hyundai. Rispetto al 2008, Fiat ha abbassato il proprio valore medio di emissioni di 5,9 g/km dai 133,7 g/km originari. Da Torino fanno sapere che l’impegno continua anche nel 2010 e, grazie ai motori MultiAir, MultiJet II e al nuovo bicilindrico 900 Twin-Air - presentato al Salone di Ginevra in corso e in arrivo a settembre sotto il cofano della Fiat 500 - con l’obiettivo di migliorare ancora il valore medio delle emissioni di CO2 per ogni auto venduta.
 
Fiat: ex manager Volkswagen per il lancio della 500 in nord America

Laura J. Soave, manager 37enne con trascorsi lavorativi in Ford e Volkswagen, è stata nominata responsabile della divisione nord-americana del marchio Fiat. In virtù di questo incarico, Soave metterà a punto la strategia per il lancio commerciale della 500 “yankee”, prodotta a partire da fine 2010 nello stabilimento messicano di Toluca. “La sua esperienza sarà fondamentale nel rilanciare il marchio Fiat in Canada e Stati Uniti dopo 25 anni d’assenza”, ha commentato Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat e Chrysler.
Proprio Marchionne sarà il diretto referente di Laura Soave, che dovrà occuparsi delle iniziative di marketing, assistenza, vendita e post-vendita. La manager di origini italo-americane lascia così l’incarico di General Manager in Experiential Marketing presso Volkswagen America.
 

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Fiat: De Tomaso interessata a Termini Imerese

Tra le 21 proposte per l’impianto Fiat di Termini Imerese, c’è anche quella di De Tomaso. Lo ha comunicato l’advisor Invitalia al Ministero dello Sviluppo Economico. Tutte le ventuno proposte prevedono una riconversione dello stabilimento siciliano e 14 di esse si riferiscono a progetti ‘cantierabili’. Oltre a De Tomaso, altre due società del settore auto hanno manifestato il loro interesse per Termini Imerese: la Cape dell’imprenditore siciliano Simone Cimino per il progetto Sunny Car e il fondo cinese Hong Kong Tai.
La proposta di Fen Tech, invece, è relativa ad un progetto manifatturiero, mentre sulle altre diciasette proposte c’è totale riserbo circa i nomi delle società interessate. Ricordiamo che a fine 2009 il brand De Tomaso è stato rilevato da Gian Mario Rossignolo, il quale ha annunciato che il ritorno sul mercato della Casa modenese si terrà nel 2011 con la presentazione di un’inedita SUV di lusso con forme da crossover, mentre in seguito arriveranno una berlina di lusso ed una coupé sportiva biposto.
 
Questa Laura J. Soave la vedrei bene come testimonial della nuova Giulietta, altro che 500! ;)
 
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Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Jeep, Lancia e Chrysler

Sergio Marchionne ha elencato le novità contenute nel piano industriale che il Gruppo Fiat presenterà nei prossimi 5 anni, periodo in cui debutteranno 34 nuovi modelli, a cui si aggiungeranno 17 restyling. La Casa torinese già l’anno prossimo introdurrà la nuova Panda e la grande MPV derivata direttamente dalla Dodge Journey, mentre la Linea sarà sottoposta a restyling. Nel corso del 2011 usciranno di scena i modelli di vecchia concezione come 600, Punto Classic, Siena, Albea, Croma, Multipla, Ulysse e Idea.
Nel 2012, oltre al restyling per 500, 500C e Qubo, debutteranno quattro inediti modelli: una nuova utilitaria di segmento B, una berlina a tre volumi realizzata sulla piattaforma Compact, una MPV a 5 posti ed un’altra a 7 posti. Esclusa quest’ultima, i primi tre modelli verranno commercializzati anche negli USA. A fine 2012, invece, uscirà di produzione la Fiat Sedici. Nel 2013, debutterà un’inedita citycar al posto della 600, la nuova Punto Evo e una nuova compatta - anche nella variante station wagon - che sostituirà la Bravo. Inoltre, uscirà di scena anche la Grande Punto. Nel 2014, ci sarà il restyling per Fiat Panda e Doblò.
Per quanto riguarda Lancia e Chrysler, l’anno prossimo arriveranno la nuova Ypsilon, la nuova 300C e la Grand Voyager restyling al posto della Phedra. Nel 2012, contemporaneamente all’uscita di scena dell’attuale Ypsilon, arriverà una nuova vettura sviluppata sulla piattaforma Compact che sarà proposta con carrozzeria a 2 volumi, tre volumi e station wagon. Nel 2013 uscirà di scena la Musa e debutterà un’inedita crossover, nonché una berlina di segmento D inizialmente per gli USA con brand Chrysler. Infine, nel 2014 la Delta abbandonerà i listini, mentre debutterà la nuova Grand Voyager e il restyling per la Ypsilon.
Ovviamente, le maggiori attenzioni saranno rivolte alle novità Alfa Romeo. L’anno prossimo si assisterà solo all’uscita di scena per i modelli 147, GT, Brera e Spider. Nel 2012, però, debutteranno la Giulia berlina e Sportwagon, nonché l’inedita SUV su piattaforma Compact. Questi tre modelli segneranno il ritorno del Biscione sul mercato USA. Inoltre verrà ristilizzata anche la MiTo che, nel 2013, sarà proposta anche nella variante a 5 porte, soprattutto per il debutto sul mercato statunitense. Sempre tra tre anni, uscirà di scena la 159 e debutterà la nuova Spider. Nel 2014 arriverà, invece, la crossover di segmento D e il restyling per la Giulietta per sfondare oltreoceano.
Abarth conterà ancora sui modelli 500, 500C e Punto Evo. Per i primi due è previsto il restyling nel 2012, mentre la Punto Evo cederà il passo alla nuova generazione nel 2013. Infine, Marchionne ha parlato anche di Jeep che, già quest’anno, proporrà la nuova Grand Cherokee. Per l’anno prossimo sono attesi i restyling per Wrangler, Patriot e Compass. Questi ultimi saranno entrambi sostituiti da una nuova SUV realizzata sul pianale Compact nel corso del 2013, anno in cui debutterà anche la nuova generazione della Cherokee.


Qui tutte le slide: http://www.autoblog.it/galleria/confere ... -chrysler/

Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità Design, Engineering e Purchasing

In attesa di scoprire le novità di prodotto per il prossimo lustro, alla conferenza Fiat sono state illustrate le novità che riguarderanno i reparti Purchasing, Design ed Engineering del Lingotto, contenute nel piano industriale. L’alleanza con Chrysler permetterà di risparmiare negli acquisti e nela fornitura di vetro, sistemi di verniciatura, produzione di sedili, sospensioni, strumentazione e impianti di scarico. D’altra parte, la sinergia con Fiat permetterà ad Auburn Hills di risparmiare sui sistemi elettrici ed elettronici, sull’infotainment, nella finitura deglin interni, su l’acquisto di ruote e pneumatici, sui sistemi di trasmissione e sui sistemi di protezione e sicurezza.
In particolare, i risparmi ammonteranno al 13% nell’acquisto di ESP, al 50% per le vernici, al 56% per l’acquisto di semiassi e al 66% per l’approvvigonamento di componenti per i telai. Inoltre, la fusione permetterà di risparmiare sull’acquisto di materiale software e hardware, macchinari e attrezzature, compresa la standardizzazione nell’utilizzo di materiali indiretti. In soldoni, l’alleanza tra Fiat e Chrysler consentirà di risparmiare circa 2,9 miliardi di euro nell’acquisto di materie prime e in fornitura, di cui 2,4 solo per i materiali diretti.
Per quanto riguarda l’Engineering, in futuro saranno solo 3 le piattaforme su cui verranno sviluppate le vetture: Mini, Small e Compact. A queste si aggiungeranno una per i veicoli commerciali leggeri e 1 per le vetture low cost. Ognune delle tre piattaforme avrà componenti standard e tutte saranno modulari fino al 70%. Inoltre, dal 2014 ogni piattaforma darà vita ad oltre un milione di vetture e tutte permetteranno di creare una famiglia di 25 modelli dagli attuali 15.
Infine, le sinergie tra Fiat e Chrysler permetteranno di abbassare il peso delle vetture nell’ordine dell’8% e i tempi di sviluppo, già scesi a 15 mesi per lo sviluppo di un’auto come la nuova Alfa Romeo Giulietta e a 30 mesi per la famiglia di motori SGE. Oltre a condividere know how e lo sviluppo di sistemi alternativi, l’alleanza italo-americana permetterà di risparmiare costi nell’Engineering del 6%, assieme ad un risparmio del 16% negli investimenti, del 65% nei costi di Ricerca & Sviluppo e del 6% nei costi cosidetti variabili.


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Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità per l'America Latina

Eccola qui, la nuova Fiat Uno: dopo la fuga delle prime immagini nei giorni scorsi, oggi a Torino sono state diffuse le foto ufficiali nell’ambito della presentazione del piano industriale Fiat 2010-2014. Nemmeno a dirlo, lei è la regina delle novità in programma per il Sud America.
Sarebbe però riduttivo affermare che quanto esposto da Fiat in merito ai promettenti mercati dell’America Latina (e a quello brasiliano in particolare) si possa riassumere nella Uno. La casa è riuscita a mantenere la sua posizione di leadership in Brasile grazie ad un’accorta politica tesa a rafforzare quattro punti cardine: prodotto, rete di vendita, fornitori e percezione del brand.
La casa si è inoltre affermata negli ultimi tempi in alcune particolari nicchie, specifiche del paese: con la linea Adventure ed i suoi prodotti dallo stile vagamente off-road, ha di fatto aperto un nuovo segmento dove poi è stata seguita dai competitors. Segmento tutt’altro che irrilevante in termini di volumi.
L’anno scorso la famiglia Adventure ha venduto 70.000 esemplari in Brasile e grazie all’arrivo della nuova Palio Adventure -basata sulla familiare Weekend, che da sola copre il 51% delle immatricolazioni nazionali di station wagon, con 92.000 unità vendute nel 2009-, conta di aumentare il successo.
Se Palio e Strada continuano a regalare grandi soddisfazioni commerciali (l’ultima ha venduto 162.000 unità nel 2009, coprendo il 52% del segmento dei piccoli pick-up), d’altro canto è vero che non si può rimanere fermi su un mercato come quello brasiliano, dove la concorrenza si va rafforzando: ecco allora la nuova Uno, risposta ai nascenti bisogni di un mercato che va evolvendosi da prevalentemente lower-class a middle-class.
Con questo modello, Fiat conta di avere in mano l’arma giusta per confermarsi leader assoluta tra le compatte in Brasile, tanto che non nasconde le sue ambizioni, e anzi già annuncia una variante, la Uno Way, che contribuirà all’ampliamento dei margini sfruttando la stessa base del modello di partenza ed essendo proposta ad un prezzo superiore.
Le dimensioni della realtà Fiat in Sudamerica sono riassumibili in pochi numeri: 808.000 auto prodotte tra la fabbrica di Betim (729.000) e quella argentina di Cordoba (79.000) per un totale di 13 modelli declinati in 69 differenti versioni. Cifre che compongono -compreso l’indotto- il secondo polo industriale di tutto il paese, una realtà che peraltro è ben supportata dalla rete di vendita locale, che è quella con il miglior rapporto tra auto vendute e dealer (1400 l’anno per ognuno di essi).
E per quanto riguarda il futuro? Fiat prevede che il mercato brasiliano crescerà entro il 2014 fino a raggiungere quota 4.300.000 unità l’anno tra auto e commerciali leggeri (nel 2009 le immatricolazioni hanno raggiunto quota 3.010.000). I volumi della casa torinese passeranno secondo le stime da 737.000 a 1.025.000 unità annue. La percentuale di mercato potrà così mantenersi stabile per i prossimi cinque anni, scendendo meno di un punto percentuale, dal 24,5% al 23,8%.
Contemporaneamente, il resto degli altri mercati latino-americani passerà da 1.995.000 immatricolazioni annue fino ai 2.790.000 del 2014. Fiat si aspetta di passare da 62.000 a 100.000 unità l’anno e di aumentare così la propria quota di mercato dal 3,1 al 3,6%. Complessivamente dunque, in un mercato -quello dell’intera America Latina- che passerà da 5 a 7 milioni di auto, Fiat conta di crescere da 799.000 a 1.125.000 unità, mantenendo la propria posizione complessiva, che scenderà dal 16% al 15,8% in cinque anni.


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Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità FPT

Tocca ad Alfredo Altavilla, responsabile di Fiat Powertrain Tecnologies, illustrare lo sviluppo motoristico dell’intero gruppo. “Abbiamo già mosso i primi passi verso il MultiAir di seconda generazione, con iniezione diretta della benzina”, esordisce l’ingegnere pugliese. “Inoltre stiamo sviluppando una soluzione per utilizzare il MultiAir anche su propulsori diesel”. FPT proporrà entro il 2014 il cambio a doppia frizione DCT in versione a sette rapporti - coppia massima supportabile sarà di 192Nm -, a cui verrà abbinato un motorino elettrico per dar vita ad un modulo ibrido. “Questa sarà una novità assoluta”, garantisce Altavilla. Questa versione 7 rapporti sarà abbinata, ad esempio, al nuovo bicilindrico TwinAir ed è prevista una riduzione del 24% nelle emissioni di CO2 nel ciclo urbano.
Fiat Powertrain punta poi ad aumentare la vendita di motori e trasmissioni a clienti esterni fino ad aumentare il peso di questa voce in bilancio, passando dagli attuali 300 milioni al miliardo e 600 milioni del 2014. I motori MultiAir saranno destinati anche a veicoli commerciali.


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Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità Ferrari e Maserati

“C’è la volontà di lanciare un nuovo modello all’anno con marchio Ferrari e Maserati”. E così, già a partire dal prossimo anno vedremo la nuova Ferrari Scaglietti e la 458 spider, mentre nel 2012 verrà sostituita la 599 GTB e nascerà l’erede della Enzo. Nel 2013 sarà invece la volta della 458 Scuderia e della California M, restyling dell’attuale, mentre “entro il 2014” toccherà alla Maserati Quattroporte di seconda generazione. Sergio Marchionne ha poi precisato che il Tridente estenderà il proprio raggio d’azione anche al segmento E.

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Conferenza Piano Industriale Fiat - le novità Iveco

Dopo aver dipinto il quadro finanziario, l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne ha ceduto il microfono al suo omologo in Iveco, Paolo Monferrino. Il manager ha annunciato che il marchio da lui gestito punta a tornare ai livelli di competitività registrati nel 2007 anche attraverso la riduzione dei costi. Monferrino ha poi ufficializzato l’accordo di fornitura con il ministero della difesa brasiliano per un ammontare di ben 2.5 miliardi di euro. Si passa poi all’analisi dei nuovi modello attesi entro il 2014.
A metà dell’anno corrente la gamma attuale verrà aggiornata per rispettare le normative antinquinamento Euro 5, mentre il passaggio all’Euro 6 è in calendario per il 2013 inoltrato. Proprio nel 2013 Iveco presenterà il rinnovato Daily (due anni dopo il restyling della generazione odierna), ed il nuovo Leoncino destinato al mercato cinese. Nel 2012 l’Eurocargo sarà sottoposto ad un aggiornamento, mentre nel 2014 toccherà al nuovo Stralis preceduto anch’esso (2012) da un restyling.


Qui le slide: http://www.autoblog.it/galleria/confere ... ita-iveco/
 
Conferenza Piano Industriale Fiat

Si è aperta pochi minuti fa la conferenza stampa Fiat per presentare il piano quinquennale d’investimento 2010-2014. L’amministratore delegato Sergio Marchionne, dopo aver introdotto il nuovo presidente John Elkann, ha analizzato i risultati finanziari relativi al primo trimestre. L’utile della gestione ordinaria ha raggiunto i 352 milioni di euro, in netto progresso rispetto ai 48 milioni di passivo registrati nei primi tre mesi del 2009, mentre i ricavi sono aumentati del 14.7% a 12.9 miliardi. Il risultato netto è quindi vicino al pareggio, con una perdita limitata a 21 milioni nel confronto con i 411 del primo trimestre 2009.
Il Lingotto può così confermare gli obbiettivi del 2010 con l’utile della gestione ordinaria superiore ad 1.1 miliardi di euro e un indebitamento netto di oltre 5 miliardi. La liquidità si conferma cospicua (11.2 miliardi, in calo di 1.2 miliardi), nonostante il rimborso di un di un prestito obbligazionario con valore di un miliardo. Positivi anche i conti del gruppo Chrysler, che termina il trimestre con un utile di 143 milioni di euro a fronte di una perdita per complessivi 297 milioni solo un anno fa. Crescono anche i ricavi (da 9.434 a 9.687 miliardi), mentre le perdite sono diminuite da 2.691 a 197 milioni. Negli Stati Uniti, la quota di mercato è aumentata di un punto percentuale (dall’8.1 al 9.1) rispetto al primo trimestre del 2009, mentre in Canada si è passati dall’11.6 al 13.7%.
 
Conferenza Piano Industriale Fiat, gli altri temi: mercati emergenti, fabbriche italiane...

I pilastri su cui si basa il piano quinquennale Fiat sono sei: la previsione di un ritorno -proprio nel 2014- del mercato europeo ai volumi del 2007, ossia circa 16 milioni di auto (+11% sul 2009); l’ottimizzazione dello sfruttamento degli impianti produttivi -compresi quelli di Chrysler- e la produzione di oltre 400.000 auto di segmento D o superiore in Europa; l’integrazione definitiva della gamma dei marchi italiani e americani; l’obiettivo di posizionare Alfa come brand premium con una gamma completa, promuoverlo in Europa e lanciarlo in Nord America; la forte crescita dei mercati latino-americani; l’allocazione prevalente dei modelli di segmento superiore al C in Nord America.
Da qui, da questi presupposti, partono tutte le direttrici di sviluppo future. In termini commerciali, Fiat vede dunque un’uscita lenta dalla crisi del mercato dell’auto, sia in Europa (come abbiamo scritto ci vorranno sette anni per tornare ai volumi del 2007) che per l’Italia, dove si prevede un tonfo per quest’anno (1.800.000 unità) ed una graduale risalita, che riporterà il mercato a 2.400.000 auto solo nel 2014.
In ambito continentale, vedremo da parte di Fiat un cambiamento in termini di incidenza percentuale dei singoli segmenti all’interno della produzione del gruppo: i segmenti A e B, pur rimanendo i principali, non saranno più così preminenti. Il C crescerà significativamente d’importanza, così come i SUV ed i monovolume compatti. Più contenuto sarà l’incremento nel segmento D e superiori, mentre tra i monovolume grandi e i derivati da commerciali (Qubo e Doblò) il costruttore ritiene che peseranno meno in termini quantitativi sulla propria offerta.
Per quanto riguarda la rete di vendita, Fiat intende accrescerla del 30% rispetto all’attuale, portandola a ben 1600 punti in tutta Europa, 950 dei quali saranno dei marchi Chrysler. Sempre per quanto riguarda questo aspetto specifico, già da questo mese di aprile è stata avviata in alcuni paesi l’integrazione delle attività di vendita e assistenza di Chrysler, Jeep e Dodge in Europa.
In termini di obiettivi commerciali dei punti vendita, il target è di raggiungere una media di 750 auto l’anno per showroom, un +25% rispetto ad oggi. In totale, la rete di vendita e assistenza europea, vedrà un investimento di 1 miliardo di euro nei prossimi cinque anni.
Sul piano dei mercati emergenti poi, in Cina si punta sulla joint venture paritaria siglata con Guangzhou quest’anno per la produzione di auto e motori. La fabbrica che ospiterà le attività produttive può arrivare a 330.000 veicoli l’anno. In Russia e in India, allo stesso modo, si punterà sulle joint ventures paritarie con Sollers (riguardante anche Chrysler) e Tata, quest’ultima riguardante anche motori, trasmissioni e auto per l’esportazione dall’India.
In Cina in particolare, l’offerta prodotto si baserà su un solo pianale, sul quale si conta di arrivare a coprire entro il 2014 il 2% del mercato, ossia 300.000 unità. Sulla base di questa piattaforma verrà realizzata una segmento C che debutterà nel 2012, una variante “premium” di questo modello attesa per l’anno successivo, una berlina di segmento D che arriverà nel 2014. Chrysler, sempre nel 2014, si lancerà in Cina con due SUV, di segmento C e D.
In Russia l’obiettivo è quello di raggiungere le 280.000 unità (di cui 50.000 commerciali leggeri) per una quota pari al 7% del mercato. Lì Chrysler proporrà l’anno prossimo Jeep Wrangler e nuova Grand Cherokee, e nel 2013 e 2014 rispettivamente i due SUV di segmento C e D che arriveranno anche in Cina. Fiat invece, lancerà nel 2012 una segmento C due volumi, l’anno successivo la variante tre volumi e nel 2014 una compatta di segmento B ed una tre volumi di segmento D.
In India infine si conta di arrivare a vendere 130.000 auto l’anno entro il 2014 (5% del mercato) contando su tre modelli: la Grande Punto, la Linea (che nel 2013 verrà profondamente modificata) e una inedita segmento B.
Cambiando completamente ambito, e venendo a parlare della produzione nelle fabbriche italiane, il target è quello di portare i volumi manifatturieri a 1.400.000 auto e 250.000 veicoli commerciali leggeri l’anno. La produzione sarà destinata per il 65% all’export, contro il 40% di oggi. Fiat conta di raggiungere il massimo sfruttamento possibile degli impianti, arrivando dove possibile a 18 turni settimanali, di contenere il costo del lavoro e di adeguarsi con flessibilità alla domanda del mercato.
In totale, il Gruppo Fiat-Chrysler dovrà raggiungere nelle previsioni del management un volume mondiale di 6.000.000 di veicoli entro il 2014. La parte italiana del gruppo dovrà vendere 2.150.000 auto in Europa (+64% rispetto a oggi), 1.125.000 in Sudamerica, 105.000 in Nordamerica (85.000 saranno Alfa). Fiat e Chrysler insieme infine, venderanno 920.000 auto nei tre grandi mercati emergenti asiatici e nel resto del mondo.


Qui le slide: http://www.autoblog.it/galleria/confere ... hrysler/27

Conferenza Piano Industriale Fiat - entro il 2010 lo Spin Off del settore Auto

Sergio Marchionne ha confermato lo spin off del settore Auto del gruppo Fiat durante la Conferenza di presentazione del piano industriale Fiat per i prossimi 5 anni. Con lo scorporo di Iveco, Cnh, e parte della divisione Powertrain nascerà la nuova Fiat Industrial Spa, che sarà quotata in borsa. In Fiat resteranno Fiat Auto, la parte di produzione motori e ricerca e sviluppo di Fpt, i componenti e gli altri asset del gruppo. L’operazione inizierà subito e si concluderà entro l’anno, a causa dei tempi tecnici per l’approvazione da parte dei consigli di amministrazione. Dalle interviste raccolte durante la conferenza, si è venuti a sapere che Sergio Marchionne resterà anche dopo lo spin off, focalizzando il suo impegno sul settore auto.
Entro il 2014 il gruppo Fiat investirà in Italia 26 miliardi di euro , più altri quattro in ricerca e sviluppo, ovvero due terzi del totale degli investimenti mondiali previsti. Questo consentirà di aumentare la produzione sul territorio nazionale dalle 650.000 unità del 2009 a ben 1,4 milioni di auto nel 2014, anno in cui Marchionne prevede che la domanda del mercato torni ai livelli “normalizzati” del 2007, prima dell’avvento della crisi. Per quella data, il gruppo potrà contare, grazie all’accordo con Chrysler, su una produzione di 6 milioni di veicoli l’anno, il valore da sempre indicato da Marchionne per garantire stabilità insieme ai più importanti player mondiali.
Nel frattempo i dati relativi ai primi 3 mesi del 2010 evidenziano ricavi in forte crescita: dalla perdita di 441 milioni di euro del 2009 si è passati agli attuali 21 milioni, mentre i ricavi aumentano del 14,7%, con Fiat Group Automobiles che ha conseguito un incremento del 22,1%. Il 2010 si conferma con un anno di “transizione”, con ricavi previsti di 50 milardi di Euro ed un utile della gestione ordinaria tra 1,1 e 1,2 miliardi. Di fatto Marchionne prevede un calo del 15% del mercato Europeo nel 2010, con punte del 30% in Italia a causa del mancato rinnovo degli incentivi. Chrysler ha nel frattempo chiuso il primo trimestre 2010 con un utilo operativo di 143 milioni di Dollari (contro una perdita di 297 milioni nel 2009) e con perdite scese da 2,691 miliardi a 197 milioni.


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Scusate ma Cnh che cos'è?
 
Piano Industriale Fiat: alcune incongruenze col Piano per l'Italia

Il piano industriale di Fiat per i prossimi 5 anni presenta alcune incongruenze con il “Piano per l’Italia” svelato a fine 2009. Dei 12 modelli previsti per quest’anno e il 2011, solo la metà verranno effettivamente presentati, vale a dire la nuova Fiat Panda, la Linea restyling, la crossover su base Dodge Journey al posto della Ulysse, la nuova Lancia Ypsilon, la nuova ammiraglia su base Chrysler 300C e l’erede della Phedra su base Grand Voyager.
Per quanto riguarda il resto, alcune novità sono state rimandate al 2012 o addirittura cancellate, come la SUV di Fiat su base Dodge Nitro che avrebbe dovuto debuttare a fine 2010. Invece, per il 2011 era previsto il debutto delle nuove MPV compatte a 5 e 7 posti, ora attese tra due anni. Sempre nel 2012, l’Alfa Romeo MiTo subirà il restyling di metà carriera, inizialmente previsto per l’anno prossimo.
Infine, nel corso del 2011 erano attesi i modelli Lancia berlina e cabriolet di derivazione Chrysler. La vettura scoperta non è stata menzionata nel piano, mentre il segmento delle berline verrà ricoperto nuovamente dal brand italiano nel 2012 con una vettura a tre volumi realizzata sulla piattaforma Compact e l’anno successivo con una berlina di segmento D inizialmente destinata al mercato USA col brand Chrysler.


Qui le slide: http://www.autoblog.it/galleria/piano-g ... mbre-2009/
 
Mi potete dire qualche novità sulla Jeep Wrangler, e sulla sua ipotetica sorella gemella con marchio fiat?
 
Fiat: ieri il primo incontro con i sindacati sul nuovo piano industriale

Ieri si è svolto il primo incontro tra Fiat e i sindacati sul nuovo piano industriale della casa e più precisamente sui cambiamenti che interesseranno la produzione italiana. Nel nostro paese, entro il 2014, la produzione di auto dovrà raddoppiare entro il 2014, grazie ad un investimento complessivo di 20 miliardi.
Sarà però il prossimo 4 maggio che il confronto entrerà nel vivo: in quella data si affronterà la questione Pomigliano d’Arco, stabilimento da cui Torino vuole una maggiore flessibilità, con il passaggio a 18 turni, il ricorso alla mobilità interna, una riduzione delle pause e l’aumento da 40 ad 80 ore di straordinario obbligatorio.
Fiat ha inoltre spiegato ieri ai rappresentanti dei lavoratori che con il passaggio a 18 turni, ferme restando le attuali 37 ore e mezza settimanali, gli operai vedrebbero importanti incrementi salariali: a titolo d’esempio, la maggiorazione per un operaio di terzo livello sarà di circa 3200 euro lordi l’anno (+14%) per effetto dei turni di notte.La FIOM-CGIL, che il 3 maggio terrà un’assemblea a Pomigliano, parla di “distanze ancora forti”, ma sottolinea che non ci saranno chiusure pregiudiziali. La FIM-CISL ha invece dichiarato che “è necessario fare presto, prima partono gli investimenti, prima riparte il lavoro a Pomigliano d’Arco e si danno certezze ai lavoratori in cassa integrazione”. La FIM ha inoltre dato una disponibilità di massima ai 18 turni.
Per quanto riguarda invece Termini Imerese, il vicepresidente della Commissione UE e commissario all’Industria Antonio Tajani, ha definito “una buona idea” la proposta di trasformare la fabbrica in vista della produzione dell’auto elettrica. Per realizzare il progetto, secondo Tajani, si potrebbero usare anche i finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione, oltre a quelli del fondo sociale europeo per riconvertire i lavoratori.


John Elkann: "Fiat non ha bisogno di altri partner oltre Chrysler"

Il neo-presidente Fiat John Elkann ha dichiarato ieri che la casa “non ha bisogno di altri partner oltre a Chrysler“. L’erede di Montezemolo al timone del Lingotto, ha inoltre aggiunto che la famiglia Agnelli è disposta a cedere una parte della propria quota azionaria della casa.
“Abbiamo una relazione solida con Chrysler ed è su questa che stiamo lavorando” ha affermato Elkann, bloccando definitivamente la girandola di indiscrezioni che per mesi sono circolate su una seconda grande alleanza internazionale per Fiat.
In merito alla questione dell’assetto proprietario, nell’ambito del meeting annuale di Exor (la società attraverso cui gli Agnelli controllano la loro quota Fiat), Elkann ha detto chiaro e tondo che “la famiglia preferisce gestire una quota più piccola di una grande Fiat piuttosto che impedire a Fiat di diventare ancor più grande”. Exor controlla attualmente il 30,4% della casa, quota che la rende oggi il maggiore azionista.
 
Fiat, -27,3% in Europa ad aprile: colpa della Germania

Nel mese di aprile il mercato europeo dell’auto ha perso terreno, ma il calo di Fiat a livello continentale è andato significativamente oltre, attestandosi su un pesante -27,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Uno, fondamentalmente il motivo di questo pesante risultato, secondo la casa: il crollo registrato dalla Germania, mercato che ha perso il -31,7%.
La quota di mercato detenuta da Fiat è scesa a seguito di questo passivo dal 9,7% di aprile 2009 al 7,6% attuale. Secondo il Lingotto va tenuto in considerazione che 12 mesi fa il gruppo aveva registrato quote record, in quanto “era stato in grado di offrire immediatamente una gamma articolata e nuova di vetture a basso impatto ambientale, che usufruivano degli eco-incentivi”.
In assenza di agevolazioni statali sul mercato tedesco dunque, la casa, che aveva conquistato buone posizioni proprio grazie ai provvedimenti di incentivo e alla sua vasta offerta di piccole, ha risentito della nuova situazione in maniera particolarmente evidente.

Ad aprile il gruppo ha immatricolato 87.630 auto nell’Europa a 27, contro le 120.499 di aprile 2009. Quanto all’Europa occidentale (Europa a 15 ed EFTA) Fiat ha immatricolato 85.685 vetture, -26,6% rispetto alle 116.720 del 2009. In particolare ad aprile le vendite di Fiat hanno segnato nell’Europa occidentale un -28,1%, per un totale di 68.352 unità.
Lancia è scesa del -15,8%, a 9107 unità, e Alfa Romeo del -25,1%, a 7557 unità. Nel segmento A la Panda si è comunque confermata l’auto più venduta con una quota del 18% in aprile (17,7% nell’intero quadrimestre), seguita dalla 500 al 12,75% (12% nel quadrimestre). Nel segmento B la Punto è al primo posto al 7,6% delle immatricolazioni nell’intero quadrimestre.
Tra i principali rialzi per il gruppo, vanno segnalati il +62% in Spagna ed il +42% in Gran Bretagna. Nel primo quadrimestre dell’anno Fiat ha immatricolato quasi 416.000 auto, per una quota dell’8,4%. Il marchio Fiat da solo ha venduto 336.000 vetture, per una quota del 6,8% del mercato europeo.
Tornando infine a Lancia e Alfa, la quota della prima è risultata in aprile allo 0,8% e nel quadrimestre allo 0,95% del mercato europeo, con un totale di 42.800 auto vendute (+10,6% rispetto al periodo gennaio aprile 2009). Per quanto riguarda la seconda invece, la quota è risultata dello 0,7% nello scorso mese, mentre in merito ai risultati quadrimestrali va registrato un totale di 34.500 immatricolazioni ed una quota sempre dello 0,7%.
 
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