Il FUSI":1cxyeoox ha detto:Siamo così certi che dopo il "reinventarsi" poi trovi?
Emigrare? Fallo a 55 anni con famiglia.
Forse non si ha la visione (io ce l'ho) che un lavoro così come altri aspetti sono basilari per un fine che dovrebbe essere chiaro a tutti: la qualità della vita.
Se i padri fondatori han detto che la Repubblica è fondata sul lavoro non è che erano dei vecchi tromboni sotto i fumi dell'alcool e che facevano della filosofia o della demagogia.
Una società sana GARANTISCE una base (il lavoro è una base) favorendo ANCHE l'alternativa, la libertà di scelta, ovvero di cambiare lavoro, utile anche in casi LIMITATI di crisi. Ovvero quando un settore "non tira" e la richiesta è altrove.
Guarda che nessuna società al mondo, nè del presente nè del passato, ha mai garantito l'immutabilità del luogo (e della città) del lavoro!!! Dover cambiare città a 55 anni non è auspicabile ma nemmeno la fine del mondo. E l'articolo della costituzione da te citato c'entra nulla con questa situazione: a quei lavoratori è garantita la possibilità di rimanere in Fiat, come pure possono scegliere di cambiare lavoro, e gli sono stati dati 3 anni di tempo e sovvenzioni per riorganizzarsi (e ci scommetterei che in questi 3 anni molti di loro hanno lavorato in nero). I sindacati italiani dovrebbero occuparsi dei milioni di lavoratori senza alcuna garanzia, non degli iper garantiti.