La questione della normativa sulla tassa di circolazione si definirà solo quando finalmente i contribuenti cui arrivano i bolli non pagati andranno in commissione tributaria.
Al che se la comm. darà ragione al contribuente, ecco che le regioni la faranno finita di sembrare scemi per inculare il contribuente.
Nel senso che la legge prevedeva, e prevede, l'esenzione SENZA obbligo di iscrizione da nessuna parte per vetture identificate dall'ASI.
Ne consegue che l'ASI ha interpretato a modo suo la legge, e le regioni non han visto l'ora di strafottersene, al netto di lombardia e toscana in due modi diversi.
Va segnalato che la determinazione di CHI paga e QUANTO paga non è delle regioni ancorchè queste se ne siano arrogate il diritto.
E' lo stato che determina CHI e QUANTO paga, dando alle regioni facoltà di ritoccare la tassa di una certa percentuale rispetto ad una cifra standard, tant'è che la liguria quest'anno paga 28,40 euro anzichè le vecchie 25,82.
La toscana in questo caso è fuorilegge chiedendo 60 euro "a tutti". Fa salva l'interpretazione garantista della legge (per tutti e non solo gli associati riar) ma non quella degli importi nè della trasformazione in tassa di circolazione.
La lombardia invece è andata addirittura oltre, non chiedendo nessuna iscrizione e chiedendo una cifra che sia pari a quanto previsto dalla legge statale.
A voler essere pignoli, nessuna iscrizione al di fuori dell'ASI mette al sicuro dalla richiesta eventuale di pagamenti suppletivi da parte degli enti regionali o di esazione.
Nella pratica, invece, l'iscrizione all'ASI ma anche ai registri che venivano citati dal codice della strada, consente l'accesso alla tassazione agevolata ancorchè DA NESSUNA PARTE questo sia legge.
Ricordo inoltre che il codice della strada, che prima considerava di interesse storico i veicoli iscritti RIAR; ASI, Reg. Fiat e Lancia, adesso esenta dall'accensione dalle luci anabbaglianti TUTTI i veicoli che risultino iscritti ad un club di auto storiche.