curiosità gusti culinari

Impazzisco per il prosciutto di Praga , l'uva bianca magari duretta e fredda e l'acqua dopo il caffè solo se è sabato o domenica...

(la lingua felpata postalcolica)
 
Gridan/a/6000":1p8gt4n4 ha detto:
oggi mangio bene ho trovato il tempo di farmi una bella lasagna besciamella funghi porcini e salsiccia :elio)


mi sono alzato alle 5 :coffee) per far riposare la pasta e poi

:magna) me te me magno!

qualcuno gradisce? :cincin) :appa)




sapete che è antidepressio mangiare bene no?


:lingua) :lingua) :lingua)
ah però...... buon appetito :)
 
Io tolgo tutto il grasso al prosciutto sia cotto che crudo, idem x la carne in generale...non ce la facio prorpio a mangiarlo!!

Però poi mi pappo molto volentieri il lardo di colonnata... :crepap) :crepap) :crepap)

a questo proposito suggerisco : tomini (un formaggio morbido dentro e con la crosticina fuori di forma piccola e rotonda..non so se esiste anche al di fuori del piemonte!! :shrug03) ) rivestiti di lardo di colonnata alla griglia... :appa) il lardo si scioglie un po' e si attacca alla crosticina del formaggio, il formaggio fuori si "griglia" e dentro rimane cremosissimo!!

Per quanto riguarda il caffè...lo bevo raramente e dopo..dopo mi lavo i denti :crepap) se no simo mi sgrida xchè odia il gusto di caffè!!

X l'uva io mangio tutto, mio suocero invece pela acino x acino e toglie tutti i semini.....ARGHHHHHHHH!!!!!
 
Sima":160hzge2 ha detto:
Io tolgo tutto il grasso al prosciutto sia cotto che crudo, idem x la carne in generale...non ce la facio prorpio a mangiarlo!!

Però poi mi pappo molto volentieri il lardo di colonnata... :crepap) :crepap) :crepap)

a questo proposito suggerisco : tomini (un formaggio morbido dentro e con la crosticina fuori di forma piccola e rotonda..non so se esiste anche al di fuori del piemonte!! :shrug03) ) rivestiti di lardo di colonnata alla griglia... :appa) il lardo si scioglie un po' e si attacca alla crosticina del formaggio, il formaggio fuori si "griglia" e dentro rimane cremosissimo!!

Per quanto riguarda il caffè...lo bevo raramente e dopo..dopo mi lavo i denti :crepap) se no simo mi sgrida xchè odia il gusto di caffè!!

X l'uva io mangio tutto, mio suocero invece pela acino x acino e toglie tutti i semini.....ARGHHHHHHHH!!!!!



ankio tolgo il grasso da prosciutto e carne .... mi fa vomitare :ka)

la mia morosa invece lo mangia che schifooooooooo

per l'uva quella normale la mangio tutta, quella americana tolgo la pelle :D
e mangio il resto.
i tominiiiiiiiiiiiiiii miihhh che passioneeeeeeeeeee :sbav)

sono solo allergico ai kiwi :eek:o)
 
Sima":ldvz4a03 ha detto:
Io tolgo tutto il grasso al prosciutto sia cotto che crudo, idem x la carne in generale...non ce la facio prorpio a mangiarlo!!

Però poi mi pappo molto volentieri il lardo di colonnata... :crepap) :crepap) :crepap)

a questo proposito suggerisco : tomini (un formaggio morbido dentro e con la crosticina fuori di forma piccola e rotonda..non so se esiste anche al di fuori del piemonte!! :shrug03) ) rivestiti di lardo di colonnata alla griglia... :appa) il lardo si scioglie un po' e si attacca alla crosticina del formaggio, il formaggio fuori si "griglia" e dentro rimane cremosissimo!!

Per quanto riguarda il caffè...lo bevo raramente e dopo..dopo mi lavo i denti :crepap) se no simo mi sgrida xchè odia il gusto di caffè!!

oheeeeeeeee sima me sun vicino a muntevecia la patria dei tomini, formaggini :D :elio)



X l'uva io mangio tutto, mio suocero invece pela acino x acino e toglie tutti i semini.....ARGHHHHHHHH!!!!!
 
ragazziiiiiiiiiiiiiiiii
il grasso dal proscitto crudo non si toglieeeeeeeeeeeeeeeeee
quando il prosciutto è quello buono è la parte migliore...
togliere il grasso al parma è un sacrilegio :mecry2)
 
Il nome non c'entra niente con la città di Praga ecco la spiegazione dell'origine del nome Prosciutto di Praga:

A Trieste, e solo a Trieste (vedremo poi perché) il prosciutto cotto (anzi: solo un certo tipo di prosciutto cotto) si chiama “Praga”.
E solo a Trieste è così buono da essere diventato ormai uno dei capisaldi della gastronomia cittadina, che nelle tremolanti, fumanti fette rigorosamente tagliate a mano ritrova le sue radici mitteleuropee. Ma il cotto di Trieste si trova solo nel capoluogo giuliano: a Praga, se lo chiedete, vi guardano con due occhi così.
Sfatiamo subito un mito: al contrario del crudo, che nella vicina Istria raggiunge altissime vette di qualità nelle lavorazioni casalinghe, non è prodotto di norcineria casereccia: nessun contadino si azzarderebbe a provarci.
Un po' di storia. Non crediate che affondi le sue origini nella notte dei tempi: è invece una ricetta relativamente recente. Tullio Masè Calier, proprietario e direttore della omonima azienda che da una diecina d'anni si è trasferita in un moderno complesso della zona industriale, è il depositario dei segreti di famiglia. I Masè, originari della Val Rendena, in Trentino, arrivano a Trieste negli anni Venti e cominciano a produrre prosciutti cotti da vendere nei loro negozi e buffet di città. Il primo stabilimento sorgeva a Barcola, che adesso è la riviera chic di Trieste ma allora era un borgo di pescatori a metà strada fra il centro e il castello di Miramare. All'epoca il prosciutto cotto non esisteva: c'era invece l'usanza, comune in tutte le famiglie contadine del Carso che uccidevano il maiale, di affumicare i prosciutti per conservarli meglio. Ma a Pasqua quei prosciutti che non davano garanzie di arrivare sani all'estate venivano sacrificati prima che irrancidissero: non erano ancora pronti e dunque, per mangiarli, bisognava cuocerli con un curioso sistema: avvolti nella pasta di pane, venivano messi in forno e arrostiti. Ancora oggi proprio Masè produce il famoso, più saporito, che si potrebbe considerare il padre del vero “Praga”, che invece è bollito e di gusto più delicato. Ma veniamo al “Praga”, così chiamato perché nel primo stabilimento dei Masè l'addetto ai prosciutti era un certo signor Press, arrivato dalla Boemia con la sua arte di norcineria alla viennese (carni affumicate e cotte). Nei loro buffet si incominciò così a ordinare il prosciutto “del praghese”, ed ecco spiegata l'origine del nome rimasto anche nel dopoguerra, quando il prosciutto bollito con osso e tagliato a mano nel senso della lunghezza divenne un prodotto di consumo quotidiano. Ma come si fa un buon Praga? Anzitutto ci vogliono le carni giuste, morbide e vellutate, senza venature di grasso. Le migliori, attualmente, vengono dall'Olanda, spiega Masè. Devono essere di bestie piccole, non superiori ai 120 chili, di una razza particolare, di testa piccola , “tutto culo e niente grasso”. Le cosce, sui dieci chili, vengono anzitutto salmistrate in una salamoia gelida di acqua, sale e... E qui nessun prosciuttaio svela i segreti della salamoia arricchita di spezie. Il bagno in salamoia, che una volta durava dieci giorni, adesso si fa in metà tempo grazie a grandi zangole che “massaggiano” la carne facendo penetrare il sale in profondità. Dopo la concia segue l'affumicatura a fumo caldo, con segatura rigorosamente di faggio per cinque ore. A questo punto le strade dei prosciutti si dividono: alcuni vengono avvolti nella pasta di pane e cotti in forno (un'ora per chilo). Gli altri invece vengono messi in enormi pentoloni dove vengono fatti sobbollire a 88 gradi per dieci ore. Per quanto consentiti dalla legge, oggi i polifosfati non li usa più nessuno: erano una novità portata dagli americani dopo la seconda guerra mondiale, e servono a mantenere alto il tasso di umidità della carne. Oggi sono egregiamente sostituiti da prodotti naturali come le proteine del latte. Stesso discorso per il salnitro, un tempo impiegato per esaltare il color rosato della carne (che altrimenti, con la bollitura, tenderebbe al grigio). Adesso si usano essenze di limone. E una volta aperto quanto dura un prosciutto? «Per me - conclude Masè - un Praga è come una bottiglia di vino: una volta aperto va finito». E infatti difficilmente a sera un prosciutto è rimasto a metà: da Giovanni, nella centralissima via San Lazzaro, li fulminano uno dopo l'altro. Se invece, con un adeguato numero di amici, volete fargli la festa in casa, sappiate che in zona industriale (Via Ressel) ci sono almeno tre prosciuttifici che hanno anche un punto vendita al dettaglio che vendono prosciutti interi appena sfornati

:OK) :OK) :OK)
 
io prima toglievo il grasso da tutto...
ora sono a dieta ingrassante + palestra per irrobustirmi...
quindi mangio tutto ciò che mi capita davanti... :asd) non sto a soffermarmi sul grasso etc come prima...
l'uva la taglio a metà e levo gli acini che li odio...

il caffè non lo bevo da nessun'altra parte che non sia il CAFFE' CIMMINO a Napoli...il caffè + buono del mondo...e bevo l'acqua prima...
 
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