Ecco le mie 2 righe!!!
Sabato sera, ore 19.30 circa, ho appena confermato a Matt8804 l’appuntamento per le 8.00 all’autogrill per fare insieme la strada per Balocco…..sono al telefono ed all’altro capo del filo c’è Mario Rostro….”allora Mario, hai scomodato amicizie molto in alto a quanto vedo….il cielo si è messo meglio sembra che per domani abbiamo quasi scongiurato il rischio pioggia”
“Magari…..io sono già a Balocco e ti assicuro che qui il tempo promette veramente male….anzi, a proposito per domani vieni su un po’ prima che FIAT ci ha dato solo due persone come assistenti in pista ed uno è il vigile del fuoco…abbiamo il Langhe completamente scoperto”.
StaminXXia cominciamo bene….il tempo si prospetta malvagio e la giornata richiederà di lavorare più del previsto.
Avviso Matt che anticipiamo di mezz’ora l’appuntamento e mi preparo psicologicamente ad una dura domenica.
Ddrrrriiinnnnnn….sono le 6.30…..un’occhiata fuori dalla finestra…..la speranza continua ad essere presente.
Prendo zainetto con casco, guanti, videocamera (dimenticherò poi clamorosamente la staffa in garage e quindi niente video stavolta) un saluto alla principessa e via giù in garage a prendere lo strumento di goduria.
Aggancio in autogrill Matt e suo fratello con la GTA Silver edition e colgo l’occasione per rabboccare il serbatoio. Mancano circa 35 Km a Balocco ed è meglio avere più vitamina possibile da consumare al momento giusto, anche se è probabile che la giornata sarà tanto piena di cose da fare che forse avrò solo il tempo di un paio di giri da pace-car, ma nel caso ce ne fosse la possibilità vorrei girare senza ripetere l’esperienza di Monza (3/4 di serbatoio in 1 ora di pista ed auto a secco totale).
Si arriva a Balocco in perfetto orario e mentre i miei compagni di viaggio restano all’ingresso ad attendere l’apertura delle danze, io entro e raggiungo il resto del professionalissimo staff, ancora intento a cercare di far funzionare il bollitore elettrico per fare colazione.
Si rinfrescano le idee facendo insieme il punto della situazione e ripetiamo il programma della giornata suddividendo i rispettivi incarichi. Io starò sul Langhe come previsto, con altri 4 ragazzi di supporto. Prendiamo le radio e comincia finalmente la registrazione degli iscritti, si tiene il briefing e via finalmente verso la pista.
Trovo Ricky gia ad attenderci all’ingresso del Langhe e comincio io il primo giro seguito dal gruppo Porsche.
So che il Langhe questa volta è stato configurato in maniera un po’ speciale ma quando arrivo al primo raccordo (un vero e proprio salto nel vuoto) mi rendo conto che Mario sarà amato da molte persone oggi! Ma….devo ancora vedere il secondo raccordo…… giunto al secondo raccordo, questo più a vista ma molto molto più arrapante con praticamente due salti, uno all’inizio scendendo, ed uno in uscita risalendo, ho già davanti l’immagine di Mario con l’abito da Papa e tutti noi fedeli a gridare “Alleluia Alleluia”!!!!!!
Termina il giro di ricognizione, rientriamo e cominciano i turni da mezz’ora.
Tutto sembra procedere bene quando ricevo via radio l’SOS di Ricky “sono in pista e mi sono impantanato, chi mi viene ad aiutare?”.
Parto, aspettandomi di trovarlo a bordo pista magari con una ruota nell’erba ma appena lo raggiungo, dietro una curva a gomito, lui mi aspetta, si, ma in mezzo al prato con tanto di segni delle quattro ruote che disegnano un testacoda nel fango. Lo maledico e mi riempio di melma le scarpette Sparco. Ripartiamo ma ho fatto solo poche decine di metri quando sento annunciare via radio che c’è una Porsche impantanata…..la raggiungo e vedo che stanno già cercando di spingerla fuori…..in quello stesso momento sento la radio “Un’altra Porsche fuori!” e tiro dritto, faccio il tornante e …..MMIIII e dov’è finito questo? Praticamente l’auto aveva percorso circa 70-80 metri nel prato prima di fermarsi. Dopo rapida verifica ci accorgiamo che tocca il fondo per cui deve intervenire il carro attrezzi. Bandiera a scacchi anticipata e si chiude la sessione prima del previsto in attesa di tirar fuori i poveri malcapitati.
Arriva l’ora di pranzo e si ritorna in cascina a sgranocchiare due pezzi di pane noi poveri lavoratori, per i più “ricchi” c’è il ristorante convenzionato ad un paio di Km.
Riprendiamo la giornata con la sessione pomeridiana durante la quale Rostro viene a darmi praticamente il cambio ed il suo intervento mi permette di entrare finalmente in pista per provare seriamente la GTA. Da quando l’ho presa ho solo avuto un’occasione a Monza per provarla ma si sa che la pista Lombarda non è il massimo per capire a fondo un veicolo.
Voglio prendere un po’ di dimestichezza con i cavalli per farne uscire dal cofano il più possibile.
Faccio i primi due giri per studiarmi le parti di pista che non conosco o che ho percorso magari in altre occasioni in configurazioni diverse. Mi risulta subito evidente quanto la GTA, per farla andare forte, si debba guidare in maniera che definirei un pelino più sporca rispetto alla 120hp.
L’auto si presta bene ad essere guidata in appoggio al limite, ed anche nei curvoni più veloci la si mette facilmente a proprio agio facendola leggermente scivolare, con delicatezza, e controllando così la traiettoria del posteriore, usando sterzo ed acceleratore.
Anche l’operazione di inserimento in frenata, con un colpo di sterzo, da buoni risultati grazie all’assetto originale dell’auto, non estremizzato da mamma Alfa, che non si presta a brusche reazioni.
L’assetto è più rigido ma meno piatto rispetto alla precedente sorella (la mia 1.6 aveva le barre N-Tech, lo sapete) resta cmq poco accentuato il rollio e si sente la maggior precisione dello sterzo, complici anche i 17 e le IMHO fantastiche S02, oltre al rapporto più diretto.
In conclusione, mi prendo la prima grande soddisfazione riuscendo a tenere giù tutto con 250 cv dopo soli 4500 Km di percorrenza con la GTA.
Raffreddo, esco e Mario mi acchiappa subito “entra non preoccuparti qui ci sto io”….perchè farmelo ripetere due volte? Incontro Shynji e lo carico per il primo GTA Virtualclub tour di Balocco. Un paio di giri anche con lui e si rientra…….la cosa si ripete anche con Matt al quale volevo far provare il Selespeed ma gli è stato sufficiente sedere sul sedile passeggero durante due giri per confermarmi che lo pensava molto più lento perché la SS che provò aveva probabilmente dei problemi al cambio (mi dice lui, ma io penso che non abbia potuto provarla schiacciando bene l’acceleratore, il che rallenta molto il tempo di cambiata).
Mentre ci divertiamo passo davanti ad un’altra Porsche finita anch’essa nel prato. Si chiude nuovamente la sessione in attesa del carro attrezzi ed io ne approfitto per provare il Misto Alfa, che trovo sia stato configurato in maniera più consona alle varie Lotus presenti piuttosto che alle Porsche o alla stessa GTA. Ma forse sono solo ancora flashato dalla bellezza del Langhe e tutto il resto sembra “poco”.
Si giracchia un po’, comincio a prendere confidenza con la pista ma in sostanza non ho il tempo per farmela piacere. Si avvicina l’orario di chiusura del “cinema paradiso” e ahimè si spengono i motori.
Si resta sul misto Alfa a scambiare ancora quattro chiacchiere e poi i canonici saluti e ringraziamenti a tutti, partecipanti e staff.
E’ sempre bello organizzare le giornate con Mario, il buon risultato è assicurato e fortunatamente (ma anche grazie alla rigida imposizione delle regole) chiudiamo sempre i conti senza danni, il che è significativo di come i personaggi che partecipano, oltre ad essere noti appassionati, siano realmente persone esperte e responsabili. Quello che maggiormente accomuna tutti i partecipanti ai track-day è proprio lo spirito di responsabilità che regna sovrano come se ognuno avesse sempre e costantemente ben chiaro in testa che basta un errore, una svista o una piccola distrazione per trasformare una bellissima giornata in un evento da dimenticare. Ed è proprio così.
Tornando a casa mi accorgo di quanto sia stanco. E’ la prima volta che mi sento così provato, forse ci arrivai vicino solo quando partecipai al Formula Challenge a Modena, c’erano più sessioni da effettuare e la tensione era altissima. Quel giorno ricordo che finimmo nel tardo pomeriggio e la stanchezza si fece sentire massicciamente.
Questa domenica a Balocco ha superato ogni aspettativa, sia sotto il punto di vista della soddisfazione che della fatica.
Come dimenticarla?
Alla prossima………