Ehila'!
E' passato un secolo dall'ultima volta che ho scritto, ma e' stato un secolo molto lavorativo, quindi mi senti ampiamente scusato (ecco).
Ma veniamo a noi...
Lo scorso settimana ho deciso di andare al cinema a vedere "The Hitchhikers' guide to the galaxy", quindi domenica pomeriggio verso le due mi scaravento a forza fuori dal letto e dopo aver tentato inutilmente per dieci minuti buoni di rendermi presentabile, decido che e' tutto tempo sprecato, mi infilo una camicia ancora da stirare, mi pettino a mano e mi lancio in strada...
Alle tre e qualcosa sono a Hollywood davanti al cinema. Il film inizia alle quattro.
E qui faccio la mia prima sconcertante scoperta: l'americano al cinema va a fare la coda almeno un'ora prima.
Infatti c'erano gia' una 50 di persona in coda per entrare al mio stesso spettacolo (si, alle quattro)...
Vabbe', faccio il biglietto (nove dollari e mezzo...) e da buon italiano in incognito mi accodo agli altri in fila sul marciapiede (che, per qualto lo possiate chiamare Walk of Fame e tappezzare di nomi di attori, cantanti e spacciatori, marciapiede e' e marciapiede rimane...).
Ovviamente in fila davanti a me c'' la tipica famigliola statunitense DOC: papa (tondo), mamma (a forma di pera), e una snocciolata di marmocchi, di cui il piu' giovane - sui sette anni - decide che la cosa migliore da fare e' sedersi in terra... vabe', se alla mamma non gliele frega niente di avere il pupo in braghe bianche seduto nella cragna, chi sono io per fregarmene minimamente? Appunto...
Dopo una decina di minuti, una delle maschere del cinema (a proposito, il cinema era "El Capitan") ci fa segno di entrare...
Il pupo davanti a me fa per alzarsi, poi ci ripensa e decide di farsi i primi due metri camminando sulle ginocchia... che tenero... lo scavalco (letteralmente) e passo avanti...
Ed eccomi metter piede dentro al cinemavero e proprio.
All'inizio credevo di essere entrato in una cattedrale barocca, o alla fiera campionaria dello stucco... tutto quello che vedo, dalle poltrone al soffitto al palcoscenico e' ricoperto di sculturette e cacchiate varie in stucco dorato... Santoddio...
Guardo giu' verso il palco, e li' rimango di sasso: un organo enorme (Wurlitzer, per gli esperti) tutto - pure lui - ricoperto di stucchi e pannelli in legno dorato (insomma, una patacca da paura) e abbarbiccato dietro a pestare sui tasti un tipo tutto preso in giacca rossa...
Il dubbio di essere finito nel posto sbagliato ti piglia, no?
Mi siedo, e ovviamente mi ritrovo seduto accanto all'allegra famigliola di cui prima... e qui faccio la mia seconda agghiacciante ma in qualche modo attesa scoperta: l'americano al cinema non ci va per il film, ma per magnare come un orso che si prepara al letargo...
Illustro con un esempio: il papa' (tondo) parte in avanscoperta verso il chiosco del cibo, e dopo qualche minuto torna cosi' equipaggiato:
- n.1 scatola di cartone contenente tre bibite in una mano
- n.1 scatola identica, con altre tre bibite, nell'altra mano
- n.1 secchiello di un quintale di popcorn stretto tra i denti
Ritornato alla base il pater familias, parte in missione la mamma che torna altrettanto bardata...
Sulla mia sinistra arriva un'altra comitiva, tutti armati di un sacchetto di alluminio, che una volta aperto sprigiona tutto il gusto e la gioia di vivere di un HotDog con due di tutto... morale: zaffate di cipolla che appesta il teatro intero, e il cui unico risultato e' quello di scatenare un acuto desiderio di hotdog nella gi' citata famiglia, che spedisce di nuovo il babbo al chiosco delle cibarie...
Dopo un'eternita' in cui il tipo all'organo pistolava sui tasti, guardo l'ora...
Le 15 e 40!!!!!!!!!!!
Mancano 20 minuti all'inizio del film!!!!!!!
Per i successivi 20 minuti, faccio uno sforzo non indifferente per separare la mente dal corpo, mentre il tipo sciorina tutti i grandi successi musicali di Hollywood (dei quali nessuno pero' e' stato pensato per essere eseguito all'organo...) e il popolo attorno a me si mangia l'impossibile...
E alle quattro meno uno, quando finalmente penso inizi il film, la terza scoperta: l'americano al cinema ci va perche' c'e' il presentatore!
Infatti un tipo salta fuori accanto all'organista, e ce lo presenta e lo ringrazia, mentre un montacarichi si ingoiaorgano e organista nelle oscure profondita' del sottosuolo, in un assordante scroscio di applausi... (applaudivo anche io, ma non credo che le mie motivazioni fossero le stesse del resto dei presenti...)...
Spariti organista e orrido strumento, lo showman ci spara un paio dei prossimi film che ci saranno al "El Capitan", e lo fa ovviamente coinvolgendo il pubblico, con domande ad effetto del tipo: "E sapete che grandissimo filmavremo qui a Giugno?" e "Siete entusiasti o no?" e "Piu' forte!!!!"
Ovviamente, il pubblico in sala va via di testa per questo show...
Alle quattro e cinque il tipo scompare pure lui (allora esiste un Dio!), si alza il sipario, poi si apre il secondo sipario (?) e alla fine si apre anche il terzo sipario (???) e partono i trailer.
...
......
I trailer????
Ma allora il ruolo del babbeo fino ad un attimo fa qual'era?
Finiti i trailer, si chiude il terzo sipario, resta chiuso per mezzo secondo, si riapre e finalmente inizia il film... e penso: "azz, son qui da un'ora..."
E durante il film, l'ultima agghicciante scoperta: l'americano al cinema ride (fin qui nulla di male, considerando che era una commedia...) e applaude (si si, applaude) a scena aperta... fantastico...
Alla fine del film, mi alzo e me ne vado, mentre una pattuglia di addetti alle pulizie si fionda in teatro e far piazza pulita degli avanzi di cibo...
Che dire?
Non vedo l'ora di ritornarci!
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Massimo
"Sono ancora aperte come un tempo,
le osterie di fuori porta"