Alfa Romeo e Sauber in F1

domani: :OK)

Presentazioni F1, domani il turno di Sauber e Renault

Dopo aver conosciuto le forme della nuova Red Bull RB14, domani sarà la volta della C37 (marchiata Alfa Romeo) e della R.S.18 che spera di colmare il gap dagli altri grandi costruttori. Appuntamento rispettivamente per le 12.30 e le 15.00

Dopo aver conosciuto oggi le forme e i colori della nuova Red Bull RB14, prima tra le big del campionato a mostrarsi al pubblico di internet ma anche prima monoposto a scendere davvero in pista, domani sarà il turno di altre due scuderie molto attese. Il fitto calendario delle presentazioni di Formula 1 proseguirà infatti con Sauber e Renault, che sveleranno rispettivamente la nuova C37 e la R.S.18.

Per quanto attiene la scuderia elvetica, fanalino di coda nella passata stagione, l’appuntamento è fissato per le 12.30. Attesa grande, anche nell’ottica di conoscere se e quanto la nuova livrea sarà diversa da quella già presentata ad Arese nello scorso mese di dicembre, all’indomani dell’ufficializzazione della partnership commerciale con Alfa Romeo. In quell’occasione, una vecchia monoposto del team di Hinwil era stata colorata di rosso, bianco e blu, nel tentativo di creare un connubio – non da tutti gli appassionati particolarmente apprezzato – tra gli storici colori della Sauber e quelli che da sempre caratterizzano l’iconico marchio milanese.



https://www.formulapassion.it/motorspor ... 70373.html
 
:A) ecco il primo artricolo che ho trovato oggi: :OK)

La scuderia Alfa Romeo Sauber F1 presenta la C37

https://passioneautoitaliane.blogspot.i ... er-f1.html

Ecco quanto dichiarato dal Team Principal Frédéric Vasseur:

“Il nostro obiettivo per il 2018 è chiaro: vogliamo recuperare il gap rispetto agli altri team e migliorare le nostre prestazioni nel corso della stagione. Abbiamo messo molto impegno ed energia nello sviluppo della C37. Voglio ringraziare i nostri partner e i nostri tifosi per il supporto continuo. Il ritorno di Alfa Romeo in Formula 1 rappresenta un’altra pietra miliare nella storia del team, e sono orgoglioso che un marchio storico così importante abbia scelto noi per riproporsi nel nostro sport. Siamo impazienti di iniziare la stagione 2018 con le insegne della scuderia Alfa Romeo Sauber F1″
 

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Intervista a De Adamich :matto)

Però una buona notizia c’è: il ritorno dell’Alfa Romeo nel Circus.

«Certamente sì e ne sono molto felice. Da ex pilota spero che la Sauber (con cui la Casa del Biscione si è accordata, ndr) sia potenzialmente vincente o comunque da prime posizioni. E poi c’è il risvolto commerciale da tenere presente: un’operazione importante che va di pari passo con il rilancio di auto che hanno fatto la storia dell’azienda di Arese come la Giulia e la Stelvio».

Enzo Ferrari, che nell’Alfa Romeo mosse i primi passi, cosa avrebbe detto?

«Sarebbe stato molto contento di questo ritorno e credo che avrebbe ragionato come Sergio Marchionne: speriamo che Ferrari e Alfa Romeo duellino per le prime posizioni, a quel punto deciderò per chi fare il tifo (sorride, ndr).

Lei, di prime posizioni con l’Alfa Romeo, ne sa qualcosa. Se le dico Brands Hatch 1971?

«Un bellissimo ricordo la 1000 chilometri corsa sul circuito britannico e vinta in coppia con il francese Henri Pescarolo con la 33/3: abbiamo avuto la meglio sulle mostruose Porsche 917 e Ferrari 512 M. Erano oltre vent’anni che l’Alfa Romeo non conquistava un successo in una prova del campionato del mondo, si può immaginare la gioia e l’orgoglio per avere tagliato un traguardo simile. Il presidente dell’Alfa Romeo Giuseppe Luraghi era al settimo cielo. Oggi, con la vittoria in un Gran premio, per la monoposto biancorossa sarebbe la stessa cosa a quasi cinquant’anni di distanza».

A proposito di Luraghi, un manager che i più giovani non conoscono…

«Era una persona formidabile, però i condizionamenti politici, a quei tempi, erano notevoli e l’azienda era controllata dall’Iri (Istituto per la ricostruzione industriale, ndr). Se avesse avuto maggiore libertà sono certo

che oggi le tedesche Bmw e Audi non sarebbero così potenti sul mercato perché l’Alfa Romeo avrebbe occupato idee e spazi con il top di gamma che stava esplodendo negli anni Settanta. Invece, per tutta una serie di motivi, si puntò sull’Alfasud».

http://mattinopadova.gelocal.it/italia- ... 1.16514220
 

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Chiiii...è...Tatianaaaa ?
:matto)
:asd)
:lol: :lol: :lol:

eccola


A distanza di poche settimane dall’avvio del campionato 2018 di Formula 1 e dopo aver svolto i primi test in pista a Barcellona, il team Alfa Romeo Sauber ha nominato il suo test driver per la stagione che si appresta ad iniziare. Si tratta della colombiana Tatiana Calderon che già la scorsa stagione ha collaborato con il team Sauber.

La 24enne Calderon lavorerà principalmente al simulatore per raccogliere i dati sulle performance della nuova Alfa Romeo Sauber C37 e contribuire allo sviluppo della monoposto in vista della prossima stagione. Tra un test e l’altro, inoltre, la pilota colombiana correrà nel campionato GP3, con il team Jenzer Motorsport, con l’obiettivo di mettersi in mostra ed effettuare, in futuro, il debutto in una competizione più prestigiosa.

Ricordiamo che il campionato di Formula 1 2018 prenderà il via il prossimo 25 di marzo con il primo GP della stagione, ovvero il Gran Premio d’Australia a Melbourne. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla nuova stagione di Formula 1.
 

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Alfa Romeo fa il suo esordio al ritorno in F1 e chiude 13esima, come previsto

Quello della Scuderia Alfa Romeo Sauber non è stato un fine settimana glorioso e nonostante questo sicuramente in linea con le aspettative di piloti e meccanici ma forse non con quello che sognavano i tifosi del marchio sparsi in tutto il mondo.
Analizziamo la situazione dai due punti di vista: quello del risultato per la Scuderia e quello dell’immagine del brand Alfa nel mondo.
Per Sauber, il week-end di Melbourne, si conclude con una soddisfazione a metà. Infatti da una parte Ericsson con la sua monoposto non è arrivato alla fine della gara, dall’altra il giovane Leclerc ha chiuso a pieni giri in 13esima posizione davanti alla Williams di Stroll e alla Toro Rosso di Hartley. Insomma un risultato, che per una non ufficiale, è accettabile e lascia materiale a sufficienza per lavorare e migliorare prestazioni ed affidabilità. Uno “Start” lento ma che trasmette fiducia per aspirare a chiudere la stagione agganciando un buon risultato in termini economici.
Lo stesso Leclerc è sembrato soddisfatto.
 
Alfa Romeo Sauber: Marcus Ericsson è soddisfatto nonostante il ritiro

Nel corso di un’intervista al sito ufficiale di F1, il pilota ha dichiarato che probabilmente sono stati i migliori 6 giri degli ultimi 2 anni per Sauber. Se ciò non bastasse, Marcus Ericsson ha rivelato che sembrava di essere più veloce della Williams, è riuscito a fare una buona partenza e inoltre era incollato alle altre monoposto vicino a lui.

era da tempo che il team elvetico non si trovava in questo tipo di posizione

Grazie ad alcune modifiche attuate alla vettura, le prestazioni della monoposto sono aumentate.

ha dichiarato di aver guidato una macchina diversa dal solito


https://www.clubalfa.it/34056-alfa-rome ... -australia
 
Diabolik":2crfkdqz ha detto:
Ma rimarchiare una sauber e spacciarla per alfaromeo è una roba a livello 155
giangirm":2crfkdqz ha detto:
Almeno con la 155 c'era una squadra corse, dei dipendenti Alfa Romeo che la seguivano... o sbaglio?
Diabolik":2crfkdqz ha detto:
la 155 del dtm non aveva praticamente niente a che fare con la 155 commercializzata, e dietro c'era una squadra di vera alfa
giangirm":2crfkdqz ha detto:
che la 155 DTM avesse solo la sagoma di quella commerciale lo sapevo :OK) almeno però c'era una squadra Alfa che la curava

Cercando news su Alfa Romeo da pista mi son imbattuto in questa piacevole intervista :matto)
cco un protagonista che ci può raccontare piacevoli dettagli degli anni 90 :OK)

L’Ing. Marco Calovolo ci racconta la sua carriera nel motorsport

L’Ing. Marco Calovolo è un uomo molto cortese con il quale potresti parlare per ore. Quando poi si tocca l’argomento motorsport, la mente del’appassionato corre a tanti episodi sparsi qua e là nel corso della sua ormai quasi quarantennale carriera ai vertici del motorismo internazionale, carriera legata indissolubilmente ad Alfa Romeo quando vinse in DTM negli anni ’90. Ecco perché ci siamo fatti raccontare direttamente dall’interessato scorci e curiosità di una carriera da incorniciare e ben lontana dalla via del tramonto.

Ing. Calovolo, partiamo dal 1979. Lancia la assume per dirigere il reparto tecnico di sperimentazione veicolo. Che ricordi ha di quel periodo?
Ricordi molto belli perché è stato un periodo magico per il motorsport italiano e non solo. A quell’epoca la Lancia a livello mondiale non aveva nulla da invidiare alle più blasonate marche straniere. Per quanto mi riguarda io ho iniziato a correre nei rally qualche anno prima e ho avuto la fortuna di essere chiamato in Fiat Abarth pochi anni dopo (settembre ’87) dove è iniziata l’avventura della mitica Delta. Ripensandoci posso dire di aver avuto grande fortuna per aver lavorato su un progetto del genere.

Agli albori degli anni ’90 il passaggio in Alfa Corse. Un’epoca entrata nella memoria collettiva degli appassionati con i successi nel turismo e soprattutto in DTM. Come fu viverla da protagonista seppur dietro le quinte?
Nel 1992 è iniziata l’avventura nel Campionato Italiano Turismo con l’Alfa 155 GTA che è servita per sgrossare la squadra in vista del debutto in DTM l’anno successivo con la 155 V6 TI dove andammo a sfidare gli squadroni tedeschi. È stata una svolta esaltante per la mia carriera e ancora oggi in tanti ricordano quei momenti, specialmente i tedeschi che vennero da noi battuti senza troppi complimenti.

A oggi ci sarebbe un margine per un ritorno di Alfa Romeo da protagonista nel DTM?
Il problema è che bisognerebbe partire sì da una vettura stradale ma in realtà corrono dei prototipi molto sofisticati. Ciò che manca è una struttura che si occupi di queste vetture, un po’ come all’epoca faceva l’Autodelta divenuta poi reparto corse Alfa. Il ritorno di Alfa Romeo ai vertici del motorsport è auspicato da molti, i puristi forse storcono un pochino a vedere il famoso adesivo sulla Sauber F1 ma essendo un’operazione commerciale si può dire che Marchionne ha avuto una bella idea.

Un ricordo corre al 2003, quando al Mugello Michael Schumacher testò in via eccezionale la 156 che a fine anno conquistò il titolo ETCC con Gabriele Tarquini. Cosa le è rimasto di quella giornata?
Beh è stata sicuramente un’altra perla da aggiungere alla mia carriera così come è rimasto un ricordo indelebile per tutte le persone del team presenti quel giorno. Ciò che più ci colpì fu l’estrema disponibilità di Schumacher per questo test. Personalmente mi impressionò l’approccio molto professionale del tedesco, tanto che prima del test mi chiese il set up della macchina e tante altre informazioni per trarre il massimo da quella sessione. Dopo aver visto la telemetria di Tarquini per capire specialmente i punti di frenata partì adattandosi senza problemi alla posizione di guida di Tarquini. Dopo il suo primo run con un set di gomme nuove, tornò tranquillamente ai box con un tempo di un secondo inferiore al migliore fatto registrare da Gabriele, questo dice tutto. Era impressionante il suo modo di accelerare, on/off, ma nel complesso la sua capacità di adattarsi immediamente al mezzo meccanico. Finito il test si prestò per le foto di rito con tutti i meccanici, davvero una giornata da ricordare.

In quegli anni la sua esperienza spaziò dall’ETCC prima al WTCC dopo, e ancora ai rally con la Punto S2000.
Sì conquistammo il titolo con Giovanardi (di ritorno nel WTCR quest’anno con l’Alfa Romeo Giulietta del team Mulsanne) con il quale lavorai dal 1998 al 2002 (due titoli italiani e tre europei), poi il titolo ETCC con Tarquini nel 2003 e il passaggio nel 2005 come Responsabile del reparto rally della Fiat. 2006/2007 il ritorno in Alfa con Farfus, Morbidelli e James Thompson negli ultimi anni di carriera della 156 Super 2000, chiusa con due terzi posti in campionato giocandoci il campionato all’ultima gara di Macao.

Come commenta la nascita del WTCR, nato dalla fusione tra WTCC e TCR?
È un fenomeno iniziato in realtà tre anni fa, quando si passò dalle Super 2000 alle TC1. Quel passaggio ha segnato l’inizio del canto del cigno della specialità così come la conoscevamo, perché si è passati da vetture “gestibili” economicamente dai team privati a vetture prototipo con costi insensati. Vetture tecnicamente prestazionali ma con costi di gestione troppo alti. La nascita del WTCR era diciamo inevitabile, basti pensare a quanti team privati si sono persi nel passaggio che ho citato a causa dei costi. Onore a Citroen per aver tratto il massimo da quel regolamento ma il risultato è stata la “distruzione” del campionato.

Qual è secondo lei il grande vantaggio derivante dalla nascita del WTCR?
La possibilità di reinserimento dei team privati che possono rischiare un investimento comprando una vettura che può essere rivenduta nei tanti campionati turismo a livello internazionale. Non si parla più quindi di prototipi TC1 fatti per una sola categoria, una formula che ha dimostrato i suoi limiti.

Parliamo della sua “creatura”, ovvero Hexathron Racing Systems, nata nel 2008. Sei contento del percorso fino a oggi?
Devo dire di sì, il percorso seguito finora ha dato buoni risultati ma sono più che altro soddisfatto per le persone che lavorano in Hexathron perché sono loro che le danno valore. Non ho mai chiesto a nessuno di venire a far parte della squadra ma le domande sono sempre pervenute dall’esterno, questo è indice del buon lavoro svolto in questi anni. I corsi per formare nuovi ingegneri di pista sono una possibilità per tanti giovani appassionati per avvicinarsi al motorsport dalle sue basi, nel senso organizzativo, tecnico e regolamentare. Non è il nostro core business ma è un’attività che si sta sviluppando anno dopo anno.

Hexathron Racing Systems che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo tecnico della Lotus Cup Italia, ormai pronta per il via della stagione 2018. Il segreto di queste piccole ma vivaci Lotus Elise Cup PB-R?
La Elise Cup PB-R è frutto dell’idea di Stefano d’Aste che ha creato, con PB Racing, la Lotus Cup Italia nel 2014. Parlando con lui qualche anno fa è nata l’idea di scegliere l’Elise con il motore Toyota 1.8 grazie all’ok di Lotus UK che ci diede il via libera per riportare in vita delle scocche abbandonate in un magazzino. Noi come Hexathron ci siamo messi a studiare la vettura cercando di evolverla negli anni nel modo più economico e accessibile ai vari team. Il risultato è una piccola GT che offre un ottimo compromesso fra prestazioni, affidabilità e costi, senza snaturare troppo il prodotto di serie. Nicola Larini, il pilota che tutti conoscono, l’ha definita una “macchinina niente male…”


e per finire una foto ricordo del 2003,
quando al Mugello Michael Schumacher testò in via eccezionale la 156
che a fine anno conquistò il titolo ETCC con Gabriele Tarquini

:OK) https://www.autoappassionati.it/intervi ... -calovolo/ :OK)
 

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Ieri son arrivati i primi punti :A) :A) :A)

Primi punti per il team Alfa Romeo Sauber nel Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del mondiale 2018 di Formula Uno. Il team italo-svizzero ha centrato il primo piazzamento di rilievo con Marcus Ericsson, nono sotto la bandiera a scacchi, riscattando una qualifica assolutamente negativa. Discorso diverso, invece, per Charles Leclerc: il monegasco ha faticato con mescole medie e non è riuscito a tenere il ritmo del gruppo formato da McLaren e Force India. Una domenica molto negativa per il giovane alfiere della Ferrari.

Ecco le parole di Marcus Ericsson: “È una sensazione incredibile tornare in zona punti, soprattutto all’inizio della stagione, come inizio del nostro nuovo capitolo con Alfa Romeo. È una grande ricompensa per tutti i ragazzi in pista e in fabbrica. La strategia che avevamo oggi era buona ed è stata una sfida arrivare fino alla fine della gara con le gomme e il carburante che avevamo. Dovevo essere intelligente come pilota e scegliere i combattimenti giusti per essere sicuro di non usare troppo le gomme. Sono molto felice e non vedo l’ora di continuare su questa strada positiva”.

Qui le impressioni di Charles Leclerc: “È stata una serata motivante per la squadra. Dopo aver lavorato duramente per tutto il weekend, abbiamo segnato due punti, con Marcus che ha volto una gara molto forte. Allo stesso tempo non sono completamente soddisfatto del mio risultato. Abbiamo optato per una strategia ad alto rischio. Abbiamo optato per un set di pneumatici medi, ma, sfortunatamente, non sono durati quanto speravamo. Stiamo esaminando ciò che è accaduto e sicuramente impareremo da questa esperienza. In ogni caso è stata una gara positiva per la squadra e non vedo l’ora di tornare in macchina il prossimo fine settimana in Cina”.
 
Già, notizie interessanti, direi. L'anno scorso la Sauber ha fatto 5 punti in tutto il campionato. Quest'anno non è ultima in classifica, e quindi è già un risultato.
 
la fortuna ha ignorato il quadrifoglio verde questa volta :sic)

Non cambia niente ai fini della griglia, ma Marcus Ericsson è stato penalizzato di cinque posizioni per aver ignorate le bandiere gialle durante la Q1 delle qualifiche di Shanghai.

Il pilota della Sauber-Alfa Romeo, impegnato in un giro veloce, ha ignorato la segnalazione dei commissari di pista, non rallentando in prossimità del testa-coda del suo...
:?: compagno di squadra. :?:


:tiè) :tiè) :tiè) :tiè) :tiè) :tiè)
 
166V6TBGPL":2moa87z4 ha detto:
Sembra che ha grossi problemi questa macchina, altroché non posto!!!

in Cina è andata proprio male :sic)
ieri era una giornata che su quella pista le auto migliori fan la differenza,
e pertanto si è visto quanto non sia apposto l'Alfa-Sauber

di positivo c'è che son arrivate al traguardo :lol:
 
Ma voi pensate veramente che L'Alfa Romeo corre in F1 perché debba vincere qualcosa ?

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Infatti... e partiamo dal presupposto che non è Alfa Romeo, ma è Sauber. Alfa Romeo è lo sponsor. Ferrrari si chiama Ferrari, mica Ferrari - Shell (per dire)...
 
Melo81":2owh8h6t ha detto:
Ma voi pensate veramente che L'Alfa Romeo corre in F1 perché debba vincere qualcosa ?

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perchè, Alfa Romeo sta correndo in F1? in F1 al massimo c'è un adesivo con scritto alfaromeo attaccato ad una macchina tra le più scarse
 
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