Ha corso una sola stagione ma è riuscita ad affascinare tutti gli appassionati di rally,per le sue forme,la sua spettacolarità e il caratteristico sibilio del turbocompressore.Un'auto da corsa deve entusiasmarti,avvolgerti con tutta la sua storia ed il suo bagaglio di ricordi,deve colpire la tua immaginazione ed il tuo cuore:questa è l'Alfetta GTV Turbodelta GR.4.
In Autodelta,all'inizio,ci credevano alla possibilità di fare qualcosa di buono nei rally.Nel 1978 avevano vinto il titolo italiano di GR.2 con la GTV e quindi volevano tentare un passo avanti.Passo avanti che per l'ing Chiti significava intraprendere la strada del motore sovralimentato.
Nel 1979 fu presentata sul mercato l'alfetta GTV Turbodelta,riconoscibile dal fascione nella parte inferiore delle portiere con i colori dell'iride e dal cofano motore nero opaco.
La scocca venne alleggerita il più possibile usando lamiere più sottili e montando cofani e portiere in vetroresina.I vetri laterali e posteriori vennero sostituiti con altri in lexam e il cruscotto fu rifatto in fibra di vetro.In tal modo si scese fino a 950 kg,quando il minimo consentito dae regolamento di GR.4 era 900 kg.
L'Alfa monta cerchi Speedline scomponibili da 15 per l'asfalto e da 13 per la terra.
Ma il vero punto di forza(ma anche di debolezza)di queste vetture è il propulsore.Sul motore di 2 litri della GTV l'Autodelta provvede a montare un turbocompressore KKK che permette alla vettura di raggiungere i 280 CV a 6000 giri/m.
Purtroppo questa splendida auto corse solamente un anno(1980)senza significative vittorie,troppo presto pensionata dall'Alfa Romeo che a fine anno decise di sospendere il programma rally per dedicarsi esclusivamente alla F.1 con Bruno Giacomelli e Vittorio Brambilla.
Con un pizzico di convinzione e di fortuna in più non ci sarebbero state solo Fiat e Lancia a vincere titoli e gare.........