A gentile richiesta di un Socio momentaneamente in terre lontane,ecco un piccolo dossier sulla 33 Stradale
Nel 1967,l'allora presidente dell'Alfa Romeo diede l'incarico all'Autodelta dell'ingegner Chiti di sostituire la "TZ2" con una macchina in grado di contrastare la Porsche nelle gare Sport.
Nacque così la "33",numero di progetto 105.33,che sviluppata per le corse venne poi costruita anche in versione stradale:la "33 Stradale".
La sua carrozzeria,disegnata da Franco Scaglione,era realizzata in due versioni:
1)Normale,con cristalli di sicurezza,rivestimenti interni imbottiti,impianto di riscaldamento e vetri laterali discendenti.
2)Sportiva,con vetri fissi in plexiglass e sedili da competizione in tessuto.
La "33Stradale" fu realizzata in soli 18 esemplari tra novembre '67 e marzo '69,con varie differenze l'una dall'altra tanto da essere considerate pezzi unici.Ad esempio,i primi avevano il frontale a doppi fari,che poi sarebbero diventati singoli.
L'autotelaio sviluppato,assieme al motore,dal Servizio Esperienze Alfa,era formato da tre grossi tubi di alluminio a sezione circolare,con elemento trasversale fra sedili e motore,mentre il traliccio anteriore veniva fuso in elektron.
Il motore era un 8 cilindri a V di 90° di 1995 cc,a doppia accensione,con monoblocco e teste in lega leggera.In posizione longitudinale dietro al pilota,erogava 230 CV a 8800g/m.
Distribuzione a doppio albero a camme in testa,alimentazione a iniezione meccanica multipoint con doppia pompa elettrica.Differenziale autobloccante,sospensioni a bracci trasversali,molle elicoidali e barre.
Cambio a 6 marce sincronizzate e ravvicinate.
La vettura,lunga 3970mm,larga 1710mm e alta 990mm,pesa 700 kg,per una velocità max di 260 km/h.
Dato l'esiguo numero di esemplari prodotti non è possibile formulare un'attuale valutazione,comunque nel caso di improbabile compra-vendita,sarebbe sicuramente esorbitante.
La carriera sportiva della "33" da corsa registrò molti successi.
Il primo,e più significativo,fu alla 24 ORE di DAYTONA(1968) dove conquistò i primi tre posti nella classe 2000 Prototipi.
Nella prima parte degli anni '70 l'evoluzione dell'otto cilindri,con cilindrata che si elevò a tre litri,fu sempre contrassegnata da vittorie in campo internazionale.Ma il trofeo più importante,il Campionato Mondiale Marche,arrivò nel '75 con la "33TT12" che montava il 12 cilindri boxer di tre litri capace di 500 CV a 11.500 g/m.
Nel '77 arrivò il secondo titolo.Uno dei piloti più famosi che corse con questa vettura è stato Arturo Merzario.
Nel 1967,l'allora presidente dell'Alfa Romeo diede l'incarico all'Autodelta dell'ingegner Chiti di sostituire la "TZ2" con una macchina in grado di contrastare la Porsche nelle gare Sport.
Nacque così la "33",numero di progetto 105.33,che sviluppata per le corse venne poi costruita anche in versione stradale:la "33 Stradale".
La sua carrozzeria,disegnata da Franco Scaglione,era realizzata in due versioni:
1)Normale,con cristalli di sicurezza,rivestimenti interni imbottiti,impianto di riscaldamento e vetri laterali discendenti.
2)Sportiva,con vetri fissi in plexiglass e sedili da competizione in tessuto.
La "33Stradale" fu realizzata in soli 18 esemplari tra novembre '67 e marzo '69,con varie differenze l'una dall'altra tanto da essere considerate pezzi unici.Ad esempio,i primi avevano il frontale a doppi fari,che poi sarebbero diventati singoli.
L'autotelaio sviluppato,assieme al motore,dal Servizio Esperienze Alfa,era formato da tre grossi tubi di alluminio a sezione circolare,con elemento trasversale fra sedili e motore,mentre il traliccio anteriore veniva fuso in elektron.
Il motore era un 8 cilindri a V di 90° di 1995 cc,a doppia accensione,con monoblocco e teste in lega leggera.In posizione longitudinale dietro al pilota,erogava 230 CV a 8800g/m.
Distribuzione a doppio albero a camme in testa,alimentazione a iniezione meccanica multipoint con doppia pompa elettrica.Differenziale autobloccante,sospensioni a bracci trasversali,molle elicoidali e barre.
Cambio a 6 marce sincronizzate e ravvicinate.
La vettura,lunga 3970mm,larga 1710mm e alta 990mm,pesa 700 kg,per una velocità max di 260 km/h.
Dato l'esiguo numero di esemplari prodotti non è possibile formulare un'attuale valutazione,comunque nel caso di improbabile compra-vendita,sarebbe sicuramente esorbitante.
La carriera sportiva della "33" da corsa registrò molti successi.
Il primo,e più significativo,fu alla 24 ORE di DAYTONA(1968) dove conquistò i primi tre posti nella classe 2000 Prototipi.
Nella prima parte degli anni '70 l'evoluzione dell'otto cilindri,con cilindrata che si elevò a tre litri,fu sempre contrassegnata da vittorie in campo internazionale.Ma il trofeo più importante,il Campionato Mondiale Marche,arrivò nel '75 con la "33TT12" che montava il 12 cilindri boxer di tre litri capace di 500 CV a 11.500 g/m.
Nel '77 arrivò il secondo titolo.Uno dei piloti più famosi che corse con questa vettura è stato Arturo Merzario.