Anteprima Mito: la mia esperienza (lunghetto)

Il FUSI

Nuovo Alfista
15 Novembre 2004
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La Spezia (Ceparana)
Apro un nuovo topic per non intasare quello "ufficiale".

Come da programma oggi è stato il mio giorno di anteprima Mito.

Desidero ringraziare pubblicamente chi mi ha concesso questa possibilità, e esprimergli una pubblica e piena gratitudine per avermi fatto partecipare.

Manco a farlo apposta, poi, sulla via del ritorno, ecco una Mito grigia, poco camuffata, fare rifornimento a Fiorenzuola sulla A1…. L’averla vista da seduto nella 147 mi ha concesso una ulteriore e diversa visione del ¾ posteriore.

Le auto appaiono sicuramente vere solo quando le vedi nelle loro dimensioni reali e con tutta la tridimensionalità propria di un oggetto: per Mito vale questo, tanto che l’auto offre una miglior impressione di se, ma vale anche il fatto che a guardarla da diverse angolazioni ti trasmette cose…… diverse.
Questo era già stato detto proprio dagli uomini del Centro Stile, ed è vero.
Premetto subito che l’auto l’ho trovata molto apprezzabile. Non son tipo da aggettivi come “fighissimo”, “stratosferico”, “eccezionale”
Comunque se appena viste le foto mi ero invelenito un tantino, vuoi il farci l’abitudine vuoi il vederla stamattina mi ha dato una impressione nel complesso positiva.

Sulle modalità di presentazione delle due auto si è già detto…… io ho guardato in particolare l’auto rossa. MI è stato detto essere equipaggiata col pack sport ma i 17 non c’erano (sulla bianca invece si), c’erano invece i fendi e lo spoiler al portellone (quest'ultimo non mi piace) e ho notato la presenza di vari equipaggiamenti del pack confort come cruise control, clima bizona, bracciolo centrale anteriore, sensori di parcheggio.
La parte inferiore del paraurti posteriore era nera, la preferisco alla versione "monocolore".
Altre differenze fra le due: la radio aveva mostrine in color grigio chiaro, nella bianca eran più scure e i tasti radio erano neri: mi piacciono di più.
Strumentazione di colore azzurro per la "rossa", rossa sulla bianca: meglio la azzurra.

La rossa ha inoltre i sedili in pelle ed il mantello in tessuto similcarbonio nero.

Partendo dall’esterno, e dal frontale, l’idea che viene trasmessa è quella delle varie foto. Non tanto quelle ufficiali, ma quelle delle vetture rossa e bianca viste recentemente ed anche altre immortalate su strada.
Nota: se in foto preferivo la bianca, dal vero ho preferito nettamente la vettura rosso giulietta, un rosso che trovo adatto a Mito perché ha una certa “presenza e forza” senza aver la “seriosità” del rosso Alfa. La vettura bianca (che poi è un bianco giallognolo) con cerchi fari neri non mi ha trasmesso quel tipo di emozionalità coerente pari all’altra. La scelta del colore sarà quindi molto importante in tema di “trasmissione feeling” dell’auto verso il proprietario e/o l’esterno.
Ho trovato decisamente ben realizzata la parte centrale del frontale, ovvero la parte centrale del classico trilobo Alfa: ben incastonato, il marchio dentro lo scudo non soffre della perdita della “cometa”, mi piacerebbe però ci fosse anche la cromatura sul perimetro. Bocche inferiori di dimensioni proporzionate.
Si diceva “ha il frontale alto”: meno di come te lo aspetti, e cmq mi piace che una vettura abbia “presenza” invece di improponibili protesi verso il suolo, magari dopo sbalzi inauditi, che fan sembrare il frontale il becco di un papero. Ottima la centinatura (sagomatura, piegatura) del cofano nella sua parte centrale, verso lo scudo paraurti, e anche le varie curvature relative.
Del paraurti anteriore non capisco la presenza dei due “dentini di Dracula” laterali, nella zona inferiore: a parte che mi sfugge la loro eventuale funzionalità, ma mi ricordano troppo certe appendici truzzo-tuning degne delle elaborazioni in certe versini del gioco “Need for Speed”. Forse danno un minimo di “schiacciamento” verso il basso, ma questo frontale non è il cassico frontale “proteso” Alfa, e francamente la sua particolarità è proprio questa: credo che senza questi aggeggi ci sarebbe una maggior coerenza col resto.
La questione fari: il feeling trasmesso è quello delle foto. Caro Daprix, fosti facile profeta. Non che siano “brutti”…… quello che ti originano, da aria sorniona a aria tenera, non ti origina sensazioni negative o disgusto. Ma sicuramente a me non han trasmesso né forza, né stilema Alfa, men che meno è il faro della 8c. La cornice va presa in tinta vettura: solo così si da la necessaria autorità al fanale che è l’occhio espressivo di una macchina. Così come è ora io vedo la cornice e “mi perdo” il faro….. non so se rendo l’idea. La sua forma particolare, non simmetrica, non mi ha mai entusiasmato e non lo ha fatto neppur oggi, anche se l’ho trovato molto più digeribile. C’è comunque un “già visto”….. questo io ho percepito, che sia la Gpunto anziché l’aria “sbarazzina e tenera” della 500 o il posizionamento orizzontale di una Yaris…. Avrei rinunciato alla cornice, che ha un uso meramente estetico e, credo, di personalizzazione per un faro più simmetrico e con tutto il suo vano occupato dalla plastica trasparente. E' un peccato che non ci sia il famoso fanale del bozzetto di Quattroruote: ci sarebbe stata l'aggressività e le apprezzabili curvature di paraurti e cofano avrebbero dato un gran bel frontale interessante.

La vista ¾ anteriore, escluso il frontale, mette in luce una forte personalità. Merito del montante anteriore, giustamente inclinato e sagomato, merito della portiera e del vetro senza cornice, sulle quali non si può eccepire nulla: l’intuizione è stata ottima, la realizzazione anche.
Gli archi passaruota escono molto, e la loro parte di bordo “piatto” è generosa: anteriormente ci può stare, posteriormente mi pare un po’ eccessivo il protendersi della bombatura verso l’alto. Ma la visione stando seduti da dentro un’altra auto è diversa, rende meglio. Me ne son reso conto vedendo la grigia all'Autogrill.
Penso che si sia reso necessario alleggerire visivamente un parafango che poteva risultate goffo e pesante, data l’esigua superficie vetrata del voletto, che sfugge verso l’alto. La vista posteriore evidenzia una bella pulizia di linea del portellone nella parte inferiore. Faro ben posizionato, per le cornici qua non vale il "in tinta vettura" perché si perderebbe molto della presenza del faro circolare, che invece la cornice relativa amplifica in modo coerente. Il lunotto sul quale avevo perplessità va bene così….. anche se pure lì c’è un qualcosa che ti fa dire “dove l’ho già visto?”. Il paraurto, come detto, lo preferisco con fascia inferiore nera: evita sensazioni di eccessiva verticalità dell’auto, che è si larga per via dei parafanghi, ma per parafanghi che cmq “si allargano” da una certa altezza in giù, non è “larga tutta” a partire dalla linea di cintura come sono 147 e GT. Qualche perplessità su come è stato risolto l’angolo inferiore estremo nella sua curva verso la parte finale laterale, ma sono proprio leziosità.....

L’auto rossa era senza scritta del modello. Che non mi piaccia il nome si sa….. che non mi piaccia il logo, anche: la si ordini senza, e non credo che ci si pentirà. Lo stemma push fa tutto da solo, senza necessità di essere aiutato da altri fregi.

Una cosa da dire al riguardo della linea di cintura, ma soprattutto dell’altezza e dell’andamento dei parafanghi anteriori. La vedi di ¾ anteriore, e noti un certo “discendere” del parafango nel suo spigolo superiore, quando diventa “laterale”. La guardi da ¾ posteriore e ti pare piatto ed esageratamente alto. Per certi versi è la stessa idea che ti fai vedendo una macchina come l’Alfasud, e le foto lo dimostrano. La perfetta risoluzione della centinatura del cofano aiuta l’impatto visivo anteriore….. ma quando la guardi da dietro il cofano non c’è ad aiutarti….. mi son sempre chiesto del perché, me lo son chiesto anche quando guardo l’Alfasud (quella zona è quella che mi piace di meno di tutta l’auto)….. e mi dico sempre che evidentemente anche all’Alfa capirono che non piaceva se con l’Alfa 33 son andati a fare una linea molto diversa, a parità di lamierati “interni”. Ho guardato la Mito, perché ero convinto la zona di attacco ammortizzatore e duomo, presi da Gpunto, non consentissero altro e quindi fosse scelta obbligata disegnarla così. Anche se Gpunto ha una linea decisamente + scendente di Mito proprio in quella zona. Bene, lo spazio per abbassare di quelle famose quattro dita di cui si diceva tempo fa ai tempi di una gif animata tutta la linea di cintura, “schiacciandola” fermo restando i passaruota, c’è. C’è perché il parafango è proprio “rialzato” nella sua linea, in quella zona, rispetto al piano di attacco. Non capisco quindi (e si parla comunque di gusti personali, beninteso) il perché si sia tenuto così alto. Forse perché si voleva mantenere l’estetica della zona bassa del montante anteriore? Che, nella sua zona dove convergono l’angolo del parafango e il cofano, mi ha ricordato la New Beetle.

I cerchi: i 16 sono improponibili. Danno quell’effetto da cerchio di carriola che abbiamo già ampiamente notato su certe Mini con ruote piccole, che ti fan pensare “ha anche speso soldi per dei cerchi che tanto valeva tenersi le borchie della One”. Per cui se su Progression ci son i 16, van bene le borchie, che han un bel disegno.
Il 17 vale quanto il 16 su 147. Abbiamo provato con i 18 esposti, sia nel disegno a tre razze che quelli, splendidi, a razze asimmetriche e brunite: il brunito è IL SUO cerchio, soprattuto nella rossa. Teniamo conto non solo della alta linea di cintura, ma anche della larghezza dei passaruota. Coi 16 in certe angolazioni già all’anteriore hai l’effetto “ruotino”, cioè con sto cerchione che sta dentro, molto dentro, troppo dentro…….

L’interno. Il mantello nero impreziosisce, senza risultare né pacchiano né esageratamente presente. Comunque ci son anche colori per chi gradisce un mantello che faccia notare di più la sua presenza. Del tutto ininfluente il “blob” come lo chiamavo io, ovvero quello “scendere” del mantello nella zona davanti al passeggero. La plancia è fatta di un materiale decisamente consono alla classe dell’auto, a quello che deve essere e a quello che probabilmente costerà: non è la plancia morbida della 147, ma una plancia dura con una lavorazione di superficie impreziosente, gradevole al tatto ed alla vista. Mi ha ricordato, ma con meno rugosità, la parte inferiore dei pannelli della 147.
Il sottoplancia, inteso anche come battitacco, è nella tipica plastica dura, ma robusta, di Fiat. Sul battitacco di questa distinctive ci sono i listelli cromati, di limitata larghezza, serigrafati Alfa, mentre migliore (e lo si nota subito) è il rivestimento del montante centrale. Un po’ come su 147. I sedili sono validi: non eccessivamente avvolgenti (va detto che io vengo da sedili GT e sono di corporatura magra), bella pelle, bella scelta di cadenino, plastiche laterali dei sedili molto adatte.
La zona centrale: vederla te la fa apparire meno brutta di come sembri in foto. Tuttavia se dicessi “mi ha convinto” direi una bestialità. Vale il discorso dei fari: non la trovi bella, ma neppure è “inguardabile” o scandalosa. Guidando come faccio io, molto basso, troneggiano le due bocchette che, come le laterali, sono di dimensioni generose: mi dispiace dirlo, ma danno un po’ l’idea di quelle cose ingigantite tipiche degli oggetti più funzionali che non di classe. Al centro le bocchette dovevano essere tre. Questa scelta estetica di due non la capirò mai. Non credo poi che, nel dover comunque riprogettare una intiera plancia, il carry over da Gpunto debba essere stato così vincolante proprio nelle bocchette, che sono due sulla Punto ma a griglia (e se due devono essere, che siano a griglia: ma ve l’immaginate una 159 con due sole bocchette maggiorate? Che ci sia sulle Seat….. se lo tengano sulle Seat!). La radio non è gigantesca come sembra. Il suo essere molto avanzata è sicuramente una scelta ergonomicamente apprezzabile, perché puoi pigiare i tasti anche avendo una mano sul cambio se hai dita sufficientemente lunghe. Sotto, incassato, il clima. Sotto ancora, il tunnel. Mi è piaciuto come linee generali, anche vedendolo lateralmente. Poco spazio per gli oggetti: un vano lillipuziano davani al selettore DNA (di plastica uso cromato, forse satinato era meglio) e al vano portabicchieri (che ospita il nuovo posacenere a bicchiere stile Fiat: purtroppo da fumatore vorrei decidere io se mi è comodo fumare in un’auto che compero, e soprattutto poter fumare anche di notte). Nulla da eccepire sulla leva cambio e relativi pomolo e cuffia. Subito dietro, l’accendisigari, abbastanza scomodo. Accanto, il blue & me. Bella l’impugnatura, morbida e rivestita uso pelle, della leva del freno a mano. Se alzate il bracciolo (stretto e lungo) trovate i comandi dei sedili riscaldabili (se ci sono), posti laddove sulle 147 abbiamo l’attacco del bracciolo coperto dal microtappetino in gomma. Personalmente amo i tasti e la loro illuminazione nottura: li avrei preferiti sotto le bocchette, dove invece abbiamo solo due tasti.
Sul padiglione, rivestito come nelle 147, troviamo il reminder delle cinture, con varie icone rosse, due + grandi di tutte, che diventano verdi se si allaccia la cintura. La plafoniera è quella della Bravo, con i due led che illuminano in basso. Pregevole il fatto che i montanti anteriori e posteriori siano rivestiti come su 147 distinctive (in luogo di, posteriormente, quella plastica bianca…..). La plafoniera c’è solo davanti, e mi pare una scelta non disprezzabile: io intendo la Mito come una 2+2 più che una “berlina 4 o 5 posti”. Fra le altre varie cosuccie dell’interno, l’aggancio inferiore esterno della cintura di sicurezza, quello che su 147 3 porte è costituito da una staffa attaccata sul pavimento a lato del battitacco. Qua è differente. Sembra una fibbia, rivestita in materiale tipo vellutino, e agganciato al pavimento con una corda d’acciaio. E’ bello esteticamente: ho trovato meno bello il modo di occultare alla vista la zona dove la corda si attacca al pianale. Perché comunque vedi sotto. Ci sono due palpelle di gomma, la stessa gomma già citata come occultante le tre brugole di fissaggio del bracciolo 147. Suggerisco piuttosto le vecchie “spazzoline” tagliate in mezzo: occultano meglio, e raccattano meno sporco.

Seduti alla guida. La posizione è molto buona, regolazioni ampie e sufficienti. Il volante che hai davanti secondo me denuncia una parentela Gpunto, ha una corretta impugnatura e dimensionamento. Il copripiantone è Gpunto. Il sistema di occultamento della zona sotto il cruscotto era provvisorio (il solito soffiotto delle Fiat, che col volante in certe posizioni gonfia troppo e addirittura copre parte del quadro in basso). Il cruscotto è bello, senza SE e senza ma. Non sono tipo da entusiasmarsi per le lancette che, iso moto, vanno su e giù all’accensione del quadro. Ricco di informazioni il quadrante digitale. Numeri molto grandi (vale un po’ il discorso delle bocchette). La chiave, già commentata in termini negativi, mi piace: non sarà un’innovazione planetaria, ma comunque è simpatica, funzionale, brandizzata il giusto. Sottoplancia a sinistra hai un cassettino apribile, la fattura è del sottoplancia tipico Fiat, robusto senza tante ostentazioni di lusso. Io amo le cose funzionali e preferisco pulire le plastiche liscie di Fiat, trovo che avere un sottoplancia così, poco pretenzioso ma comunque coerente, sia una scelta molto corretta. Il cassetto portaoggetti, di contro, è di piccole dimensioni. Ci metti il libretto uso e manutenzione, i documenti, e altro spazio non ce ne è. Mi pare di aver avuto la stessa sensazione su Bravo.
Alette parasole entrambe con specchietti, il sinistro ha la “tendina” scorrevole come su Fiat. Ci sono le luci, a comando manuale sul padiglione.
Il pannello porta ha la stessa finizione della plancia. L’inserto centrale è come il mantello. Ossuto nel disegno, la qualità del materiale rende quell’effetto “minimalista ma non da cineseria” che ci aspettavamo. Maniglia con il rivestimento “morbido” identico a 147. Chiudi la porta e ti trovi una vettura con una buona visibilità anteriore, la plancia è pressochè piatta nella sua propaggine verso il parabrezza. Buona anche la visibilità laterale. Hai la sensazione di una grande abitabilità trasversale, quello che percepivo a suo tempo su Punto l’ho percepito anche qua, 147 è diversa. In manovra la questione si complica: i voletti sono piccoli, il lunotto anche. Non amo i sensori perimetrali, gli ingombri li impari, ma se comunque sono come questi, non pacchiani, e soprattutto inseriti in un pacchetto accessori con altra roba interessante ben vengano.
Posteriormente sali bene…. Anche le persone di altezza sull’1,80 ci stanno senza dover piegare la testa. Oltre tale misura il tetto lo si tocca.
Comunque ci si sta, comodi, in due. Unico neo dietro, chi ci dovesse viaggiare bisogna augurarsi non soffra di claustrofobia, la superficie vetrata è limitata.
Bagagliera interamente rivestita, bordo di carico un po’ alto, buona profondità, io l’auto ripeto la vedo come 2 + eventuali due e trovo adatta la cubatura. Presente l’illuminazione in bauliera sulla sinistra con la plafoniera che se non erro su 147 c'è nel cassetto. Se hai il subwoofer te lo ritrovi dentro il ruotino ed i ferri sono in una busta che lasci nel baule. Limitato il rivestimento del portellone, internamente, a una fascia nera in alto (deduco si rimuova per accedere al terzo stop) e ad un rivestimento eguale a quello del resto della bauliera nella zona inferiore. Per aprire il portellone si preme lo stemma. Per chiuderlo vi è un cinghiolo rivettato che forma una sorta di asola, come era nelle porte delle Alfasud. Lo apprezzo, un po’ perché mi piaceva già questa cosa “funzionale senza badare troppo per il sottile” nell’Alfasud, un po’ perché questa vettura Mito gioca sul suo essere “spartana ma non dimessa”.

Dopo questo fin troppo lungo e palloso commento, che ho cercato di rendere un po’ ironico perché fosse meno polpettone, veniamo alle considerazioni finali.
Nel complesso l’auto mi è piaciuta, perché cmq l’ho sempre vista senza dimenticarmi la genesi, e senza cercarvi un autentico pedigree Alfa. Che oggettivamente non trovi in ogni angolo (intendo comunque di Alfa moderna). Vivendola come una derivazione da un’altra auto e una marchiatura Alfa col desiderio di fare qualcosa di “diverso” da quanto Alfa ha espresso (ovvero una segmento B), con necessità di fare economie e sinergie ma anche, perché no, divertendosi a far qualcosa di nuovo e “spartano”, il prodotto nel suo complesso è coerente. Più che economico (cosa che sicuramente è) lo trovi “particolare”. La sua essenza ce l’ha. Non è che, dove ti cada l’occhio, tu pensi “toh ma che economicità eccessiva”. L’effetto minimalista vero, cioè semplicità ma non povertà, è raggiunto, soprattutto nell’interno. Al netto di tutte le valutazioni sul disegno che si possono fare, come la radio e il suo essere molto “fuori” rispetto al clima e relativo mancato effetto di armonizzazione.
Esternamente vi sono elementi apprezzabili. Alla fine preferiresti solo un frontale che sia dotato di un’aggressività Alfa che non deve mai mancare. MAI. Spero se ne tenga conto per le realizzazioni future, se lo stile vuol rimanere questo che chiamiamo per comodità “8c”.
Se pensi di comprare una Mito scendendo da una 147 (premettendo che su strada questa vettura sarà divertente ma con un “sapore” di guida diverso da 147 anche se ne dovesse eguagliare la qualità) ti consiglio di farlo se vuoi qualcosa di “nuovo” e diverso. Il salto c’è, è innegabile. Della 147 nella Mito ci ritrovi quasi niente.
La prima cosa che mi è venuta da pensare è stato: quando avevo la Punto e la apprezzavo mi mancava lo stemma Alfa, ed avrei gradito una vettura similare ma col biscione. Questa è la tipologia d’auto che avevo in mente. Non so se ho reso l’idea.
Trovo difficile che da Mini si salga su questa in massa. Trovo però che sia una vettura che riscuoterà l’apprezzamento femminile ed anche quello di coloro che vengono magari da Lancia Y o comunque vetture similari, intendendo di segmento B ma non “razional economico”. Perché comunque le qualità ci sono. Mi suonava oggi in mente quanto mi disse un amico che aveva una Lancia Y e che poi prese la 147…….. “come facevo a comprare la Ypsilon nuova? E’ troppo diversa dalla Y che avevo, che se ancora la facessero me la ricomprerei”…. Ecco lui lo vedrei un cliente tipo di Mito. Che era rimasto fregato dalla poca aggressività della nuova piccola Lancia, ma era abituato a finizioni di buon livello e ad un disegno interno non convenzionale. Già più difficile che sia una vettura da ex Yaris o ex Fiesta: lì si cerca dell’altra roba.
Il suo posto se lo potrà ben fare. Possono rimanere le perplessità estetiche…. Ma queste sono sensazioni personali che ognuno di noi, a modo suo, valuta, cui ognuno da una dose variabile di importanza e che possono essere bloccanti o superabili.

Scusatemi per la solita prolissità, ma una esperienza così profonda non mi pareva giusto riassumervela in due righe senza cercare di rendere partecipi anche coloro che so avrebbero gradito esserci.
 
Grazie del resoconto Fusi!
Mi hai restituito realmente la sensazione di esserci ;)

Per l'auto, mi fa piacere che tutto sommato, contestualizzandola per quello che è, con annessi e connessi, la promuovi.
Dal canto mio, non avendo avuto la possibilità neppure di incrociarla per strada, ma basandomi solo su impressioni maturate dalle varie foto, posso dire di condividere in pieno tutte le tue considerazioni.
 
Mi sembri un po' troppo ermetico nell'esporre il tuo parere... :D

OT
Ho capito chi eri quando siamo usciti e ti ho visto andare alla macchina.
La prossima volta ci presentiamo... :)
/OT
 
Come al solito sempre esauriente e molto preciso :OK) ,
potresti aggiungerci qualche foto x una migliore comprensione delle tue valutazioni ?
 
Snupy":2h36lh4k ha detto:
Come al solito sempre esauriente e molto preciso :OK) ,
potresti aggiungerci qualche foto x una migliore comprensione delle tue valutazioni ?
Ci hanno sequestrato i cellulari, imbustati e lasciati nell'angolo ristoro.... :asd)
 
complimenti per la recensione..molto dettagliata e precisa..sempre piu' convinto di acquistarla..spero non vengano fuori con la sorpresa PREZZI :sic)
 
splendida recensione Fusi. :grazie)

mi aspettavo questi tuoi commenti, cioè rispetto all'inizio molto meno negativi insomma.

Resta la prova stradale adesso (a suo tempo).. :p

domanda: ma le denominazioni degli allestimenti ve le hanno rese note? Cambieranno agli ormai abusati Progression/Distinctive? (mi basta un sì/no, che magari i nomi nuovi eventuali sono ancora "criptati" verso il pubblico)
 
yugs":1za06g7e ha detto:
splendida recensione Fusi. :grazie)

mi aspettavo questi tuoi commenti, cioè rispetto all'inizio molto meno negativi insomma.

Resta la prova stradale adesso (a suo tempo).. :p

domanda: ma le denominazioni degli allestimenti ve le hanno rese note? Cambieranno agli ormai abusati Progression/Distinctive? (mi basta un sì/no, che magari i nomi nuovi eventuali sono ancora "criptati" verso il pubblico)
Per ora i nomi sono quelli (e a noi quelli sono stati detti), ma non so se poi verranno cambiati al momento del lancio. :ka)
 
stitico di parole come al solito :sarcastic) :asd)

a parte gli skerzi...ottima recensione: dettagliata e precisa :OK)
sembra quasi ke l'auto la possiedi da anni...l'hai scannerizzata per benino in ogni dettaglio

grazie tante per averci reso partecipi della tua esperienza :grazie)
 
fusi aggiungerei alla tua esauriente recensione che il bagagliaio è del tutto simile a quello di punto (forse leggermente più piccolo) e all'apparenza è quasi più fondo che ampio... come dici tu la soglia di carico è un po'altina cmq... ma per chi vuole caricare tanto ci sono la croma e la phedra... :asd)

in ogni modo aspettavo la tua recensione, condivido sopratutto la parte finale, hai espresso idee che io spesso faticavo a esprimere creando fraintendimenti... In sostanza ribadisco un ottimo progetto, che avrà come determinante però quella del prezzo, che a mio parere dovrà essere del tutto simile a grande punto abarth...
 
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