lasciate questo paese delle banane voi che potete...

mancio83

Nuovo Alfista
14 Novembre 2004
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Torino/Napoli
LA LETTERA.
Il direttore generale della Luiss
avremmo voluto che l'Italia fosse diversa e abbiamo fallito

"Figlio mio, lascia questo Paese"

Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.

Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.

Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.

Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.

Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.

Preparati comunque a soffrire.

Con affetto,
tuo padre

L'autore è stato direttore generale della Rai. Attualmente è direttore generale della Libera Università internazionale degli studi sociali, Luiss Guido Carli.
(30 novembre 2009)

http://www.repubblica.it/2009/11/se...elli-lettera/celli-lettera/celli-lettera.html
 
Condivido pienamente! :(

Poi all'estero non è tutto rose e fiori...ma avendo mia sorella che vive in inghilterra, ho scoperto che l'integrità morale e la meritocrazia non si sono estinte come è successo in questo paese delle banane..... :sic)
 
io ho vissuto (specifico: vissuto mesi o anni, non visitato da turista) in paesi diversi dall'italia in 3 continenti: preferisco di gran lunga l'italia a tutto il resto
 
Diabolik":kphfr4ro ha detto:
io ho vissuto (specifico: vissuto mesi o anni, non visitato da turista) in paesi diversi dall'italia in 3 continenti: preferisco di gran lunga l'italia a tutto il resto

Corrisponde a ciò che mi viene detto da molti. Provenienti da svariate categorie sociali e lavorative.
Potresti, per cortesia, aprire una riflessione più estesa? :)
 
Mav76":bx1lfojk ha detto:
Diabolik":bx1lfojk ha detto:
io ho vissuto (specifico: vissuto mesi o anni, non visitato da turista) in paesi diversi dall'italia in 3 continenti: preferisco di gran lunga l'italia a tutto il resto

Corrisponde a ciò che mi viene detto da molti. Provenienti da svariate categorie sociali e lavorative.
Potresti, per cortesia, aprire una riflessione più estesa? :)

Quoto!
Sarei curioso di sapere com'è la situazione anche in altri paesi. :nod)
 
stati uniti
sono stato 9 mesi a Dallas a lavorare, e ho girato un po' in giro nel sud-ovest
da un certo punto di vista si sta meglio: si sente che gli americani mal sopportano l'apparato statale (federazione, stato, contea o comune che sia), difatti ce n'è poco e si può abbastanza fare quello che si vuole; di contrappunto si ha la polizia che può fare un po' quello che vuole anche lei, compreso sbatterti dentro senza una speciale ragione (tranne che nelle città grandi dove gli avvocati ti tirano poi fuori subito), piuttosto che dirti di smammare senza che ti possa opporre
c'è in giro poi una quantità di armi veramente da far paura, roba da essere veramente preoccupati (in texas almeno ci hanno più volte chiarito di non provare neanche a litigare o fare gestacci per questioni di traffico, pena il rischio di beccare quello sbagliato che ti punta addosso la pistola)
la mia esperienza risale al 2000: ora, col patriot act e altre minkiate che bush a fatto passare con la storia del terrorismo ci sono parecchie "libertà" che sono state tolte anche a loro
alla fin fine il giudizio è che il posto è bello, ma l'organizzazione non mi si confà, è eccessivamente spostata verso l'egoismo narcisistico

sudafrica
sono stato 2 anni a Johannesburg a lavorare, ho girato tutto il sudafrica e sono stato anche in mozambico, zambia, lesotho
potenzialmente è un paese bellissimo, meglio degli usa: ai nostri occhi il razzismo dell'apartheid sembra essere ancora presente, ma vi assicuro che, una volta capito cosa era il vero apartheid, ci si rende conto che hanno fatto un progresso a dir poco rivoluzionario; poi la gente, soprattutto i neri, sono gioviali e simpatici; da un punto di vista paesaggistico e naturalistico è un paradiso, c'è di tutto e di più, con la comodità in più di infrastrutture di livello europeo (strade, alberghi, ecc)
il problema serio è la criminalità, che in tutte le città principali (jo'burg, Cape Town, Durban) è a livelli da paura allo stato puro; ora hanno anche il problema dei rifugiati dallo Zimbabwe che sono tanti e non sanno dove metterli e provocano frizioni coi poveri locali (che sono tantini); inoltre stanno un po' perdendo la spinta ideale che ha guidato l'uscita dall'apartheid (quella cosa che gli ha permesso di chiudere una fase ben peggiore del colonialismo del resto dell'africa senza gli spargimenti di sangue e le guerre civili che hanno caratterizzato tutte le altre ex colonie africane) e questo sta creando qualche problema, perchè i bianchi fanno fatica a rinunciare ad essere automaticamente ricchi, mentre i neri tendono un po' a farsi corrompere dalla nuova ricchezza
alla fine il giudizio è che il posto è stupendo, potenzialmente ideale, quasi da dire mi ci trasferisco, ma i problemi sociali stanno rischiando di mandare tutto a gambe all'aria

india
sono stato 3 mesi a Delhi a lavorare
l'india non è un altro pianeta: e proprio in un altro universo; la differenza culturale tra noi e gli indiani è superiore ad ogni altra differenza culturale che ho mai avuto modo di apprezzare
L'india, di per sè, come posto da visitare, è bellissima: ricchissima di storia (hanno più di 4000 anni di civilizzazione), ricchissima di paesaggi e natura (dal deserto alla gingla passando per le montagne più alte e il mare da sogno). Ma integrarsi con gli indiani è semplicemente impossibile: ci puoi solo convivere. Anche perchè loro non integrano: assimilano e "indianizzano" qualsiasi agente esterno (qualsiasi, tranne l'islam che proprio non lo digeriscono). Quindi, o ti indianizzi, oppure sarai sempre un pesce fuor d'acqua
 
diabolik sei stato pure in posti un po' "strani" pero'... :asd)

prova ad andare a Vivere a londra o in inghilterra...in francia...
in germania...!

per gli stati uniti il sud non e' di certo l'ideale....ma prova a stare al nord e poi mi dici... ;) quello e' il mondo... ;)

per non parlare della cina...a shanghai o hong kong mi trasferirei DOMANI stesso... :)

in africa manco morto... :asd)
l'australia mai vista...non posso giudicare...
 
Io sono biotecnologo, non ci sono sbocchi lavorativi in Italia:

- le professioni biomediche e gli ospedali sono controllate da gruppi religiosi (CL), che impediscono la ricerca che altrove in Europa è possibile.
- lo stato non finanzia la ricerca, nè quella di base, nè quella avanzata....quindi TUTTO gira praticamente su una percentuale irrisoria del PIL e sulle donazioni (in discesa clamorosa).
- aggiungiamo a questo che in Italia si assumono gli amici e quelli che puoi pagare meno....quindi se hai una laurea specialistica o un Ph.D non verrai quasi mai preso, perchè dovrebbero pagarti troppo (ben 1200 euro al mese dopo 21 anni di studio).

All'estero ci si potrà sentire spaesati, ma il sistema scientifico funziona meglio che in Italia....così come tutto il resto....
 
all'estero è una dizione quantomeno generica

concordo con mollan quando dice che la ricerca in italia è un orpello fastidioso che non si può fare a meno di avere ma che si tenta di tenere al minimo possibile, ma "all'estero", dove la ricerca funziona, ci sono altre cose che non funzionano, cose che variano da paese a paese: c'è da fare il bilancio di tutto

PS mancio: lavoro in una multinazionale e in inghilterra ci sono stato molto spesso, e non mi pare sto gran chè di posto
 
Diabolik":dielng22 ha detto:
PS mancio: lavoro in una multinazionale e in inghilterra ci sono stato molto spesso, e non mi pare sto gran chè di posto
quoto per l' Inghilterra.
Al massimo è più interessante l' Eire, ma c'è meno spazio per far carriera, imho
 
Diabolik":7ynhfyol ha detto:


Credo che il giudizio complessivo sia largamente influenzato dal tipo di lavoro svolto, dal reddito e dall'ambiente che si frequenta.
In Irlanda, essendoci stato, non andrei mai a vivere.
Scoppiata la bolla, resta il paese che era.
Dublino a parte, mi verrebbe la depressione dopo un mese. :asd)
 
Diabolik":3c7xcp88 ha detto:
all'estero è una dizione quantomeno generica

concordo con mollan quando dice che la ricerca in italia è un orpello fastidioso che non si può fare a meno di avere ma che si tenta di tenere al minimo possibile, ma "all'estero", dove la ricerca funziona, ci sono altre cose che non funzionano, cose che variano da paese a paese: c'è da fare il bilancio di tutto

Sicuramente, però in regioni "tedesche" ho visto veramente pochissimi contro....attribuibili più al clima e a territori montani (che adoro).

PS mancio: lavoro in una multinazionale e in inghilterra ci sono stato molto spesso, e non mi pare sto gran chè di posto

Io ci sono stato pochissimo, però una cosa su tutte mi ha colpito....la mentalità della gente. E' totalmente differente dalla nostra....
 
Indubbiamente il paese perfetto non esiste. Non c'è una nazione o una cultura felice in assoluto. Ma ci sono aspetti positivi o negativi che ogni individuo apprezza in modo differente.
Io personalmente invidio molto la mentalità anglosassone, soprattutto per quanto riguarda la gestione del mondo politico e quello del lavoro. Li esiste ancora un minimo di senso della "giustizia" intesa nel significato piu ampio del termine.

Poi ci sono altri aspetti piu legati alla vita di tutti i giorni che mi possono piacere meno, ma è inevitabile visto la natura diversa delle due culture: latina e anglosassone.

Resta il fatto che gli aspetti negativi riportati nella lettera di apertura (e non solo quelli) sono piu che sufficienti secondo me per decidere di lasciare questo paese, che purtroppo, non cambierà mai.
 
il paese perfetto?
ci si avvicina la svizzera.
ci si avvicina il principato di Monaco...

mi fa piangere che POTREMMO ESSERE NOI impegnanodoci nemmeno poi tanto...
Potremmo...
basterebbe far fuori un po' di cretini che ci governano.
chiudere tutte le baracche. smettere di produrre caxxate e incentrare il paese intero su turismo e servizi.
dovremmo essere letteralmente INVASI di turisti e non di africani su barche pericolanti...
invasi di turisti che non vedono l'ora di venire qui a visitare le nostre opere...la nostra storia (ben tenuta e non svilita...) e portare soldi nei nostri albeghi, nei nostri casino' (sono pochi 4...) nei nostri negozi e boutique di alta moda e non...
questo dovremmo fare.
mantenerci e crescere solo cosi'...

invece di perder tempo in settori dove altri paesi ci surclassano...
 
mancio83":2f79xm8p ha detto:
il paese perfetto?
ci si avvicina la svizzera.
ci si avvicina il principato di Monaco...

mi fa piangere che POTREMMO ESSERE NOI impegnanodoci nemmeno poi tanto...
Potremmo...
basterebbe far fuori un po' di cretini che ci governano.
chiudere tutte le baracche. smettere di produrre caxxate e incentrare il paese intero su turismo e servizi.
dovremmo essere letteralmente INVASI di turisti e non di africani su barche pericolanti...
invasi di turisti che non vedono l'ora di venire qui a visitare le nostre opere...la nostra storia (ben tenuta e non svilita...) e portare soldi nei nostri albeghi, nei nostri casino' (sono pochi 4...) nei nostri negozi e boutique di alta moda e non...
questo dovremmo fare.
mantenerci e crescere solo cosi'...

invece di perder tempo in settori dove altri paesi ci surclassano...

Dici poco!....

Far fuori i cretini che ci governano, senza distinzioni politiche, è un obbligo per far rinascere questo paese!
Peccato che i successori a questi cretini sarebbero altri cretini!....parenti di parenti o amici di amici....Il cambiamento della classe politica potrà avvenire solo con un cambiamento della cultura dell'intero paese e dei singoli individui. Cosa lunga da verificarsi.

Sicuramente hai ragione quando dici che il turismo in Italia è sacrificato, ma non si potrebbe comunque vivere solo su quello. O meglio, non tutta l'italia!
 
mancio83":36imlyii ha detto:
il paese perfetto?
ci si avvicina la svizzera.
ci si avvicina il principato di Monaco...
:quote) :quote) :quote) :quote)

la svizzera: un paese in cui, grazie al segreto bancario e al riciclaggio di denaro che esso ha sempre garantito, ha attività bancarie pari a 7 volte (sette volte) il PIL; come dire: vivo da ricco usando ciò che è stato trafugato/rubato ad altri

il principato: un posto (chiamarlo paese mi sembra eccessivo) che grazie a normative fiscali a dir poco accomodanti è quello che è solo perchè attira un gran numero di ricchi e/o arricchiti; come dire: sono ricco e me ne fotto se sono diventato tale a scapito di qualcun altro e se il mio vivere in ricchezza si basa sul vivere in povertà di altri
 
Diabolik":326jaco1 ha detto:
mancio83":326jaco1 ha detto:
il paese perfetto?
ci si avvicina la svizzera.
ci si avvicina il principato di Monaco...
:quote) :quote) :quote) :quote)

la svizzera: un paese in cui, grazie al segreto bancario e al riciclaggio di denaro che esso ha sempre garantito, ha attività bancarie pari a 7 volte (sette volte) il PIL; come dire: vivo da ricco usando ciò che è stato trafugato/rubato ad altri

il principato: un posto (chiamarlo paese mi sembra eccessivo) che grazie a normative fiscali a dir poco accomodanti è quello che è solo perchè attira un gran numero di ricchi e/o arricchiti; come dire: sono ricco e me ne fotto se sono diventato tale a scapito di qualcun altro e se il mio vivere in ricchezza si basa sul vivere in povertà di altri

Il paese perfetto: ma è l' Italia, dove chiunque può fare il proprio porco comodo.
La verità è che a noi sta bene così e abbiamo ancora troppi pregiudizi verso gli stati esteri.
 
Dai ragazzi,dovreste essere un po piu obiettivi,confrontare l'Italia con i paesi di pari (o simile) "sviluppo" va anche bene,ma non dimentichatevi che a soli 30 km dall confine dell Italia c'e la Croazia,e pultroppo vi posso dire che ai miei ochi gia l'Italia e una specie di el'dorado!!!!
 
Diabolik":13vyeg0m ha detto:
mancio83":13vyeg0m ha detto:
il paese perfetto?
ci si avvicina la svizzera.
ci si avvicina il principato di Monaco...
:quote) :quote) :quote) :quote)

la svizzera: un paese in cui, grazie al segreto bancario e al riciclaggio di denaro che esso ha sempre garantito, ha attività bancarie pari a 7 volte (sette volte) il PIL; come dire: vivo da ricco usando ciò che è stato trafugato/rubato ad altri

il principato: un posto (chiamarlo paese mi sembra eccessivo) che grazie a normative fiscali a dir poco accomodanti è quello che è solo perchè attira un gran numero di ricchi e/o arricchiti; come dire: sono ricco e me ne fotto se sono diventato tale a scapito di qualcun altro e se il mio vivere in ricchezza si basa sul vivere in povertà di altri
cosa c'e' di male in tutto questo non lo vedo... :ka)
sono posti bellissimi dove ci vivrei domani.
anche l'italia dovrebbe regolarsi cosi' come fa il principato...o la svizzera...
cosi' attireremmo NOI tutti i turisti perche': siamo + grandi come paese. abbiamo molte + attrazioni turistiche e se ci aggiungessimo SERIE strutture alberghiere e prestigiosi luoghi e incentrassimo tutto sul turismo + casino' + banche...
allora si che NOI italiani vivremmo bene.
 
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