Riflessione sulla "Crisi"

ZeroShift

Nuovo Alfista
25 Dicembre 2007
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Torino
Oggi andando a Mediaworld con la consorte mi è venuto da riflettere sull'ormai tanto agoniata CRISI presente ormai in qualsiasi anfratto commerciale/lavorativo del territorio Italiano.
Mi è saltato in mente il solito dialogo ormai conosciuto a menadito: "Sai non si lavora più come prima" "Eeeh, la crisi", i titoli dei giornali e i tg che parlano delle ormai milioni di famiglie italiane che non arrivano a fine mese e via discorrendo..

Direte voi..che cappero centra Mediaworld con tutto ciò?
Beh è proprio entrando nel parcheggio del suddetto centro commerciale che ho notato un dettaglio..

Era strapieno..................come al solito..
Macchine ferme con le 4 frecce, rintronati che ci impiegano 2 ore per fare una manovra, gente che ti passa col carrello a 2 cm dalla macchina, roba da demolition derby insomma..
E fu proprio quando di fianco alla macchina passò la vecchina con due Sony Bravia nel carrello che ebbi l'illuminazione...e no, non parlo degli abbaglianti del tipo davanti a me, parlo di un'illuminazione mentale..

Pensai a tutti i nanerottoli che a 15 anni girano con l'ultimo modello di Nokia, o con l'iPhone..
Pensai agli stessi nanerottoli che vestono D&G e CK dalla testa ai piedi.
Pensai a tutte quelle famiglie che pur di comprare l'ultimo modello di cellulare al pargolo pagano in 24 comode rate..
Pensai al fatto che nonostante le difficoltà quasi nessun italiano quest'anno si è fatto mancare le ferie.
Pensai agli stessi italiani che hanno cominciato a pagare le ferie di agosto a settembre.
Pensai che ogni volta che vado a Mediaworld o in qualsiasi altro centro commerciale, devo ammazzarmi per trovare un parcheggio. E che la coda alle casse è inferiore solo a quella delle poste..
Pensai a massimo230 che cambia macchina ogni 2 giorni (lol)
Pensai alla gente che al posto di fare la spesa al GS o al LIDL va sempre a comprare all'Auchan e al Carrefour (dove un pezzo di gorgonzola lo paghi in 12 comode rate)

E a quel punto mi feci la domanda che diede origine a questa discussione...

Ma sta crisi...dove ca22o è? :eek13)
 
prendi l'ultima parte del tuo discorso ed eccola la la crisi! LA SOCIETA' DEI DEBITI! ecco cosa stiamo diventando! gli americani ci sono cascati in pieno, spero tanto che il popolo italiano non ci caschi pure lui!
 
Anche io ho analizzato il fattore dei debiti. E comunque mi continuo a chiedere con che tranquillità la gente continua a spendere soldi che non ha.
Esistono anche i cellulari da 39€ (sempre Nokia, Motorola ecc) che hanno le stesse identiche funzioni di queli da 599€. Non stiamo parlando di automobili dove la qualità e (quasi) sempre proporzionata al prezzo, eppure la gente pur non avendo una lira si indebita fino al collo per gli ultimi modelli (questo in tutto: tecnologia, abbigliamento, moda ecc).
Non ci vuole un'esperto economista per fare certi ragionamenti...forse il problema è che oggi troppa gente vuole vivere al di fuori delle proprie possibilità...e mi fermo qua perchè mo sto sfociando dal commerciale allo psicologico..
 
siamo nella società dell'apparire, del consumismo ecc. Quindi, finchè ci saranno metodi sempre più estesi di pagamenti dilazionati ecc la gente, pur di far vedere che sta bene e che può permettersi ogni tipo di oggetto presente sul mercato non si fa problemi a firmare quelle che tanto tempo fa si cambiavano "cambiali" e oggi son denominate "rate" o "finanziamenti a tasso X". E di conseguenza cambia anche il modo di parlarne, a volte senti la gente dire "eh questa cosa l'ho presa facendo un finanziamento a tasso 0 è conveniente mi son fatto due conti" come se fosse una figata fare un finanziamento, mentre in realtà se no nrispetti un pagamento ti portano via il tuo bene (non ancora del tutto tuo). L'unica cosa personalmente su cui (per forza, visti i costi ingenti) si può e deve fare un pagamento dilazionato è la casa, che appunto ha cost abnormi rapportati allo stipendio medio della maggior parte dei lavoratori.

Ma tutto il resto lo pago subito (macchina compresa) e non ho il pensiero di dover pagare ancora rate prima che il bene sia mio completamente. Altrimenti sto senza.
Non credo di esser più furbo degli altri, ma semplicemente per estrazione personale e culturale avere dei debiti con qualcuno mi da enorme fastidio.
 
Quoto, anche perchè al giorno d'oggi non sai mai quello che ti puo' succedere.

La casa è ovviamente obbligatorio acquistarla tramite mutuo a meno che non si abbia la fortuna di possedere ingenti somme, ma comuque si parla di un bene che è un investimento e solo in rari casi perde il valore nel tempo (ma proprio rarissimi casi).

Per il resto nemmeno io concepisco il finanziamento, ma solo per il fatto di avere ogni mese la rata che 'bussa' alla porta. Nemmeno per la macchina, tranne nel raro caso che serva di urgenza e quindi non si abbia la disponibilità per acquistarla ma quello è un altro discorso. ;)

Conosco gente (è successo realmente anni fa e giuro che stentavo a crederci perchè mi sembrava un ragionamento stranissimo secondo me), che con uno stipendio medio basso aveva acquistato la macchina a rate (serviva e non poteva fare altrimenti), un'utilitaria comunque; il giorno dopo aver pagato l'ultima rata è andato dal concessionario, l'ha venduta e ne ha comperata una nuova, sempre a rate:"Che ne vuoi sapere tu? La prima l'ho comperata per necessità, adesso mi sono voluto togliere uno sfizio!", mi disse. Aveva appena finito di pagare un finanziamento che ne ha voluto accendere subito un altro, e la vecchia macchina, giuro!!!, andava benissimo ed era tenuta discretamente anche.

Adesso, io non giudico nessuno ed è giusto che ognuno faccia quello che meglio crede nel rispetto del prossimo, e io lo ripettererò lo stesso, ma penso che purtroppo moltissima gente sia nel circlo vizioso del dover avere a tutti i costi, perchè il vicino ha, l'amico ha, il collega ha.

E' vero che si dice che viviamo in una società consumistica, però è anche vero che a volte bisognerebbe smettere di dare la colpa alla società e cominciare a guardarsi dentro. Alla fine la società ci dà alcune tentazioni, ma sta poi a noi capire cosa si può e cosa non si può fare, anche a livello di acquisti e possibilità di spesa; e non è assolutamente vergognoso non poter permettersi una cosa piuttosto che un altra, anzi la persona che lo ammette con dignità e riesce a ponderare al meglio, secondo me è una persona degna di rispetto e stima. Il problema è che oggi, moltissimi, hanno paura a rivelarsi agli altri per quello che sono e si riempiono di cose unicamente per apparire e basta. E' un peccato secondo me.
 
Permettimi Zero, ma il tuo discorso e' un attimino scarno.

Se per cercare gli effetti della crisi osservi solo il comportamento delle persone, non otterrai un quadro preciso della situazione.
Il fenomeno e' a macchia di leopardo (per fortuna), nello stesso settore ci sono aziende virtuose che tuttora crescono ed aziende in profonda crisi di ordinativi/fatturato.

Ora, finche' il singolo continua a percepire uno stipendio o comunque una fonte di reddito (cig), la propensione allo shopping ne risulta solo lievemente intaccata.
I finanziamenti risultano deleteri a medio termine, ma appagano il desiderio d'acquisto che si e' naturalizzato nella nostra società.

Tendenzialmente e' piu' "facile" partire dalla miseria e lentamente progredire, man mano che ti puoi permettere qualcosa in più trovi un riscontro alle tue fatiche ed ai sacrifici fatti.
Ora, per molti, e' giunta l'ora delle rinunce.
Chi ha sempre avuto un reddito fisso e costante penso trovi molto difficoltoso il processo di rinuncia.
Ne consegue che in ferie bisogna andare lo stesso, poi vedremo.

Del mio gruppo di amici sono l'unico che quest'anno e' rimasto a casa.
Un paio non hanno problemi, un'altro invece a fasi alterne ha gia' sperimentato la cassa integrazione.
La tipica frase e' "cambierà dai, intanto vado avanti come al solito".

Ma stiamo parlando di singles o al max di convivenze.
Una famiglia a reddito complessivo medio basso con un mutuo e magari un figlio a carico ha ben altri pensieri in testa.

Aggiungo che, per fortuna, la crisi vera e propia non colpisce tutte le fasce di reddito.
Ne consegue che un minimo di vitalità in giro ci sia ancora.
Dipende poi molto dalle zone, i distretti iperspecializzati in una fascia di prodotto/mercato sono quelli che ne risentono di più, la mia zona e' emblematica......fai un salto dalle mie parti e vedrai gli effetti della crisi. ;)

Considerazione importante : normalmente in Italia c'e' sempre stata una fetta di risparmiatori decisamente consistente.

Il primo e vero ammortizzatore sociale di cui disponiamo sono le famiglie.Genitori che aiutano i figli, risparmi di una vita che vengono intaccati per far fronte ad una diminuzione del reddito.
Lo stesso dicasi per le aziende, in particolar modo per le piccole e micro imprese.
Moltissimi i piccoli imprenditori che stanno attecchendo a piene mani dal patrimonio personale per cercare di far sopravvivere la propia aziendola.
Tutti fattori che non fanno notizia. ;)
 
yugs":1q3d9lwa ha detto:
siamo nella società dell'apparire, del consumismo ecc. Quindi, finchè ci saranno metodi sempre più estesi di pagamenti dilazionati ecc la gente, pur di far vedere che sta bene e che può permettersi ogni tipo di oggetto presente sul mercato non si fa problemi a firmare quelle che tanto tempo fa si cambiavano "cambiali" e oggi son denominate "rate" o "finanziamenti a tasso X". E di conseguenza cambia anche il modo di parlarne, a volte senti la gente dire "eh questa cosa l'ho presa facendo un finanziamento a tasso 0 è conveniente mi son fatto due conti" come se fosse una figata fare un finanziamento, mentre in realtà se no nrispetti un pagamento ti portano via il tuo bene (non ancora del tutto tuo). L'unica cosa personalmente su cui (per forza, visti i costi ingenti) si può e deve fare un pagamento dilazionato è la casa, che appunto ha cost abnormi rapportati allo stipendio medio della maggior parte dei lavoratori.

Ma tutto il resto lo pago subito (macchina compresa) e non ho il pensiero di dover pagare ancora rate prima che il bene sia mio completamente. Altrimenti sto senza.
Non credo di esser più furbo degli altri, ma semplicemente per estrazione personale e culturale avere dei debiti con qualcuno mi da enorme fastidio.

Condivido e anche a me dà fastidio aver debiti con qualcuno! piuttosto stò senza...l'unica cosa che comprerò a rate sarà la casa! :asd)
 
Mah io non condivido le rate per beni di valore "modesto", ma se comincio a spendere determinate cifra (già un'automobile) non vedo negatività particolari..
Premetto che la mia macchina non l'ho presa a rate, ma sicuramente se vedo un qualcosa che mi piace tipo appunto un'auto e mi rendo conto di rientrarci con le spese di finanziamento perchè non farlo?
Se non ho la liquidità, ma comunque sò di poter sostenere tranquillamente quella scadenza mensile, non vedo problemi in tutto ciò..
Nella vita sensa debiti non si fa nulla(ovviamente tutto proporzionato sempre alle proprie capacità), molto spesso (paperoni a parte) è cosi' che ci si può creare o ritrovare qualche bene..
 
francescoalfa":1ruu9qoe ha detto:
Se non ho la liquidità, ma comunque sò di poter sostenere tranquillamente quella scadenza mensile, non vedo problemi in tutto ciò..
Nella vita sensa debiti non si fa nulla(ovviamente tutto proporzionato sempre alle proprie capacità), molto spesso (paperoni a parte) è cosi' che ci si può creare o ritrovare qualche bene..

Giusta e quanto mai saggia affermazione :OK)
 
ZeroShift":3c98jcrq ha detto:
Oggi andando a Mediaworld con la consorte mi è venuto da riflettere sull'ormai tanto agoniata CRISI

A parte che casomai è "agognata" ma poi agognata da chi?? tu l'hai desiderata tanto?? :D
 
vexator":3sx5irjo ha detto:
io conosco persone che con 1000 euro al mese di stipendio, hanno un "mutuo" di quasi 800 euro per la....... macchina!!!!

Come quelle famiglie, e non son poche in lombardia, dove lavora solo il padre, eppure hanno iphone, vestiti firmatissimi, e spendono 30-40 euro a settimana in discoteca. Dove li trovano, mi chiedo io....
 
ZeroShift":wss2nemn ha detto:
Pensai alla gente che al posto di fare la spesa al GS o al LIDL va sempre a comprare all'Auchan e al Carrefour (dove un pezzo di gorgonzola lo paghi in 12 comode rate)...
sono d'accordo su tutto quello che hai scritto, tranne che su quest'ultima frase...e visto che lavoro nel settore ti spiego anche perchè...
quì si parla di qualità...nei discount quali lidl, gs, penny, eurospin ecc. sono convenienti i soli prodotti a marchio loro, o comunque quelli che loro importano direttamente...se prendi gli altri prodotti, quelli che si trovano anche negli altri negozzi, noterai che non c'è tutta questa differenza, ma anzi...
per non parlare della qualità...ad esempio i salumi, esselunga in questo è la migliore...
poi ci sono i prodotti a basso costo a marchio privato del negozio, come la moneta che ride (anzi, piange) per coop, che sono i peggio schifii (da indagine di altroconsumo)
mentre esselunga, offre prodotti a basso costo di notevole qualità (esselunga è una catena privata e il dottor Caprotti, a differenza di quei quattro pecoroni che gestiscono la coop, ci tiene a i suoi clienti)...
infine, la sammontana ha il suo stabilimento nel mio paese, e vi posso assicurare che il gelato coop prodotto dalla sammontana è veramente pessimo (le direttive sugliingredienti vengono date direttamente da coop)...
sui prodotti dei discount è una lotteria, personalmente ne sto alla larga...
quindi, ok la crisi e il risparmiare...ma come dite di non risparmiare sui pneumatici...non fatelo neanche sul mangiare :OK)
 
Hispaniko":2lwjxoyb ha detto:
francescoalfa":2lwjxoyb ha detto:
Se non ho la liquidità, ma comunque sò di poter sostenere tranquillamente quella scadenza mensile, non vedo problemi in tutto ciò..
Nella vita sensa debiti non si fa nulla(ovviamente tutto proporzionato sempre alle proprie capacità), molto spesso (paperoni a parte) è cosi' che ci si può creare o ritrovare qualche bene..

Giusta e quanto mai saggia affermazione :OK)

Sono d'accordo anche io, visto che la macchina è un bene che usero' per tanti anni, o come dicono gli economisti cederà la sua utilità economica in piu' anni, visto anche il costo non indifferente, non vedo perchè non la posso pagare durante il periodo di utilizzo, d'altra parte se non esistessero i finanziamenti il mercato ne soffrirebbe tantissimo. Ovviamente l'ammontare dell'indebitamento deve essere commisurato al proprio tenore di vita, è proprio il voler vivere al di sopra delle proprie possibilità che ha portato ai problemi che conosciamo oggi.
Al solito si è abusato dell'indebitamento che è un valido strumento di ripartizione dei costi nel tempo, ma solo se usato con criterio! Se si abusa, come ogni cosa, diventa un errore, tuttavia ormai è normale prendere il televisore, il cellulare, la vacanza :wall) in 24 comode rate, fino a superare senza accorgersene la sottile linea di sopravvivenza...
Quando sento di persone che si fanno la M3 pagandola a rate con l'80% dello stipendio mi viene da pensare che si è veramente superato il limite, ed i risultati li abbiamo visti tutti :wall)
 
francescoalfa":1lfe6h4f ha detto:
Mah io non condivido le rate per beni di valore "modesto", ma se comincio a spendere determinate cifra (già un'automobile) non vedo negatività particolari..
Premetto che la mia macchina non l'ho presa a rate, ma sicuramente se vedo un qualcosa che mi piace tipo appunto un'auto e mi rendo conto di rientrarci con le spese di finanziamento perchè non farlo?
Se non ho la liquidità, ma comunque sò di poter sostenere tranquillamente quella scadenza mensile, non vedo problemi in tutto ciò..
Nella vita sensa debiti non si fa nulla(ovviamente tutto proporzionato sempre alle proprie capacità), molto spesso (paperoni a parte) è cosi' che ci si può creare o ritrovare qualche bene..
Quoto :nod)
 
E' tutto e solo un discorso di "misura" rispetto alle disponibilità ed ai bisogni personali.
E' indubbio che l'italiano medio ultimamente viva un pò al di sopra delle proprie reali possibilità.
Tutto sta nel capire qual'è il limite personale da non superare :OK)
 
ZeroShift":3t7curqu ha detto:
Ma sta crisi...dove ca22o è? :eek13)
una contrazione dei consumi a livello nazionale del 5%, in termini di affluenza al mediaworld in una qualsiasi giornata è semplicemente impercettibile, ma a livello complessivo di ricavi e margini può essere (anzi di solito lo è) devastante per le aziende
dopodichè, se sei un dipendente e lavori in un'azienda piuttosto solida che riesce ad incassar il colpo, a te la crisi non fa un baffo: il tuo reddito resta invariato
se sei un dipendente e finisci in cassa ordinaria, a meno che tu non sia troppo esposto con mutui/finanziamenti la crisi un po' la senti ma riesci anche a campare senza troppi sacrifici
i dipendenti a reddito fisso che sentono la crisi sono solo i fortunati, come un mio amico, che lavorano in una azienda dove il capo è un po' rincoglionito e invece di mandare la gente in cassa (avrebbe potuto) li ha tenuti lì a far niente ma non paga gli stipendi (è in arretrato di oltre 6 mesi) perchè ha finito la liquidità
ma se sei imprenditore/libero professionista/artigiano/etc e il tuo mercato si contrae del 5%, molto probabilmente il ruo teddito si contrae tra il 20 e il 50% (sempre che il tuo reddito non si volatilizzi del tutto) e della crisi te ne accorgi, ma di brutto
 
Diabolik":29n8dwtn ha detto:

Ineccepibile.
Mi permetto solo di aggiungere che se una persona e' abituata a farsi le sue sacrosante 8 ore senza dare un'occhiata all'andazzo generale, si accorgerà di essere stato toccato dalla crisi stessa solamente alla prima riunione sindacale.

Oggi una persona a me molto vicina, prossima alla quarantina, mi ha scioccato.
Solo 4 gg fa mi elencava la marea di spese a cui doveva far fronte, praticamente uno stipendio spazzolato via ancor prima di incassarlo.
Ma in Agosto una settimana in Tunisia c'e' scappata lo stesso, ora che a breve dovremo passare al Digitale Terrestre invece di puntare al solo ricevitore ha già optato per un televisore nuovo.....tanto sono solo 20 euro al mese, la pago senza accorgemene.

:eek13)


Quello che noto sempre piu' di frequente e' che propio chi e' a stipendio fisso ad esporsi con finanziamenti e spese non necessarie.
Probabilmente pensando che la propia condizione sia inattaccabile.
Gli ottimisti della domenica, quelli che alla prima difficoltà economica vanno in panico.
 
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