giangirm":1a1cnhx7 ha detto:
Chi non conosce un' azienda dove in questi anni non hanno fatto cassa integrazione, mobilità, licenziamenti, accorpamenti di sedi ?
A dir il vero, sono numerose le eccellenze o le start-up di successo che non solo non hanno minimanente preso in considerazione la cig, ma addirittura crescono tutt'ora.
Settori high-tech, oppure nicchie con clienti fidelizzati.
Il discorso e' molto complesso e assai articolato. :nod)
secci":1a1cnhx7 ha detto:
personalmente guardandomi attorno "sembra" che la maggior parte delle persone la crisi non la sentano....sembra appunto
Vedi Sergio, in fin dei conti in Italia siamo in 60 e passa milioni di persone.
Difficile generalizzare.
Se sei un libero professionista di successo, la crisi magari anche l'avverti ma le tue "rinunce" rappresentano comunque un lusso per una persona normale.
Se lavori in un'azienda che avverte una riduzione degli ordini/fatturato del 20%, probabilmente percepisci la tensione ma in linea di massima il tuo stipendio lo prendi sempre e quindi la
tua vita prosegue inalterata.
Se lavori in un'azienda che ha e' un anno che non riceve ordini, ma produce beni di mastodontiche dimensioni/valore con tempi di realizzazione contabilizzate in mesi o addirittura in anni, la crisi la vedono all'ufficio commerciale ed il management. Puo' tranquillamente succedere che prima di ultimare le ultime commesse un'eventuale ripresa si concretizzi in maniera corposa e di conseguenza l'azienda stessa ne esce indenne. I dipendenti al max rischiano qualche giorno di cassa a settimane alterne.
Se lavori nel pubblico, la crisi in linea di massima non ti tocca, o per lo meno non tocca le tue tasche.
Ed ancora....se ti sei abituato a percepire uno stipendio consistente e l'azienda dove collabori ha problemi finanziari, se hai usato la testa tu per mesi puoi continuare a vivere bene semplicemente riducendo le pretese ed eventualmente intaccando in maniera lieve i risparmi.
Non parliamo poi di tutte quelle persone che vivono di rendita (immobili,terreni,eredità,
"pensioni d'oro" o semplici mantenuti a vita)......
Da 3 anni a questa parte ho diversificato l'attività lavorando anche con i privati.
Mi sono dovuto ricredere su quanta gente non ha il reale bisogno di lavorare le canoniche 40 ore settimanali per vivere.
D'altro canto, come ho gia' asserito, i risparmi della generazione precedente rappresentano il primo e vero ammortizzatore sociale.
Di esempi al riguardo ne posso riportare a bizzeffe.
Chi ha un'idea chiara e realistica di cosa comporti l'onda lunga della crisi sono i precari in genere, i neo-assunti, i dipendenti delle piccole aziende manifatturiere, i subfornitori in genere.
Molto spesso si tratta di micro imprese, in caso di chiusura l'esiguo numero di dipendenti non fa notizia.
Ti garantisco che se approfondisci l'argomento, scoprirari che sono migliaia.
N.B. : Quando posso cerco info macroeconomiche nei vari forum di finanza & c. .
Ho letto un pensiero sintetico ma, per come la vedo, esaustivo:
"All'inizio degli anni '90 le economie erano relativamente più chiuse.
Con le successive aperture, l'Italia - per sua configurazione produttiva - si è trovata molto più esposta dei partner europei alla concorrenza internazionale.
Da qui il peggioramento delle posizione delle fasce meno skillate, con conseguente involuzione (o addirittura degenerazione) della vita politica.
E' un problema a cui non c'è soluzione (o meglio, la soluzione si sarebbe dovuta trovare all'inizio degli anni '90 avendo ben chiaro a cosa si andava incontro, invece si è creduto agli economisti della Bocconi che ancora oggi pensano che l'Italia fra un po sfornerà due milioni di Ferrari all'anno e rifornirà di completi Armani l'intera Africa.) "
Un dato :
La stragrande maggioranza delle persone ha un'idea dell'entità del nostro debito pubblico (chi piu' chi meno).
Ma e' decisamente interessante considerare il debito aggregato, ovvero la somma dei debiti personali, aziendali ed infine statali.
Posto una tabella decisamente eloquente:
Per come la vedo io, gli italiani sono
stati dei buoni risparmiatori mentre gli eventi governativi hanno scialaquato risorse creando una voragine.
Di certo la crescita economica dell'Italia in passato e' stata spinta dalle varie svalutazioni monetarie, d'altro canto nell'ultimo decennio parecchie economie estere si sono basate sul credito al consumo/debito privato.....