VW compra il 49% di Porsche. In futuro il restante 51%

FEBIO5":1l6fm8em ha detto:
questa purtroppo , cioè la triste realtà, mi fa pensare che le lambo monteranno componenti porsche, e non so se essere contento o deluso ...

( poi fosse per il volante, io penso al motore )
Ciao Fabio!
Le alleanze delle case automobilistiche se da una parte abbattono i costi di sviluppo e produzione dall'altra hanno il difetto di togliere in parte l'identità del Marchio...
Qusto lo vediamo anche a casa nostra con Alfa e Fiat...
 
Ragazzi porto qui un po di notizie perchè è il topic piu recente ;)

Porsche e VAG annunciano la fusione

Porsche e VAG, attraverso rispettivi comunicati stampa, hanno annunciato la loro fusione. Questo progetto porterà alla creazione di un’unica società che gestirà e controllerà ben dieci diversi marchi, di cui è stata garantita la relativa indipendenza. La decisione è giunta al termine di una riunione tra le famiglie Piech e Porsche, convocata per decidere il futuro della Casa di Zuffenhausen. L’accordo dovrebbe essere formalizzato entro quattro settimane. Nel frattempo verranno prese alcune decisioni con il Land della Bassa Sassonia e con i sindacati riguardo la struttura del nuovo gruppo.
Questa decisione arriva dopo un periodo frenetico che ha visto protagoniste le due Case tedesche, con VAG propensa ad acquisire il controllo di Porsche attraverso una clamorosa contromossa. Il punto cruciale dell’accordo è stato il debito di Porsche, salito a 10 miliardi di euro in pochi mesi. Nelle scorse settimane si era parlato di due soluzioni: una formulata da Ferdinand Piech - co-proprietario di Porsche e presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen - e l’altra promossa da Wendelin Wiedeking, attuale Presidente e ad di Porsche.
Piech prevedeva di vendere Porsche a VAG, una soluzione che avrebbe consentito di cancellare facilmente i debiti della Casa di Stoccarda. Inoltre, Piech avrebbe chiesto anche le dimissioni di Wiedeking. Quest’ultimo sosteneva un modello differente, il quale prevedeva la salita dal 50 al 75% di Porsche nel capitale della Casa di Wolfsburg, un aumento di capitale e l’ingresso di nuovi azionisti come gli emiri del Qatar. Questa soluzione è stata bocciata anche grazie alla compattezza della famiglia Piech-Porsche.

Fonte Autoblog


Fusione VAG-Porsche: il nuovo gruppo si chiamerà Auto Union?

VAG e Porsche proseguono nei lavori che entro poche settimane porteranno le due Case tedesche ad una storica fusione. Alla regia di questa importantissima operazione finanziaria ed industriale c’è Ferdinand Piech, Presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo di Wolfsburg e, allo stesso tempo, co-proprietario della Casa di Zuffenhausen. Recentemente, Piech ha rivelato che, una volta concluso il processo di fusione, il nuovo gruppo automobilistico tedesco si chiamerà Auto Union.
La scelta di questo nome non è casuale. Infatti, sono due i motivi principali alla base di questa decisione. Il nome Auto Union esprime al meglio il ruolo del nuovo colosso composto da ben dieci case automobilistiche, alle quali è stata garantita la massima indipendenza. Inoltre, Auto Union ha un rilevante valore storico nel panorama automobilistico: nata nel 1932 per unire assieme Audi, DKW, Horch e Wanderer, ha portato al debutto il simbolo dei “quattro anelli” che tutt’ora contraddistingue le vetture Audi ed è ricordata anche per le imprese sportive delle “silver arrows” nei GP degli anni ‘30.

Fonte Autocar


Volkswagen blocca le trattative per la fusione con Porsche

Le trattative tra Porsche e Volkswagen riguardo la fusione fra le due case automobilistiche si sono bloccate, dopo una dichiarazione del management di Wolfsburg, secondo cui “Porsche manca di vari requisiti fondamentali per proseguire i contatti”.
Secondo un portavoce Volkswagen, il problema sarebbe nato nello specifico dall’incapacità di Porsche di illustrare come il futuro soggetto industriale si sarebbe integrato al suo interno, ma per ora non è dato sapere di più.
I “chiacchieroni”, le fonti non ufficiali, affermano che Volkswagen, davanti ai futuri rimescolamenti del management, agli adeguamenti strutturali necessari nei prossimi anni, e -soprattutto- alla prospettiva di farsi carico dell’enorme debito di 12 miliardi di dollari di Porsche, avrebbe deciso di fare marcia indietro. Ad oggi, secondo Reuters, non è possibile stabilire se e quando le trattative riprenderanno.

Fonte Autoblog

Porsche: cercasi investitori per ripianare i debiti

È di oggi il comunicato ufficiale: Porsche sta cercando nuovi investitori. Pronti ad immettere liquidità per cicatrizzare le ferite: il gruppo di Stoccarda è infatti oberato da un debito monstre, pari a 9 miliardi di Euro, cresciuto con disarmante rapidità dopo l’intricato balletto finanziario con VAG.
Secondo quanto riporta il Financial Times, il Cavallino tedesco starebbe strizzando l’occhio ad alcuni player mediorientali, cercando di introdurre nuove realtà dopo un primo abboccamento ad opera di emissari qatarioti. Tuttavia, nulla verrà deciso prima delle prossime settimane. Qualcuno ha detto “braghe di tela”?

Fonte Motorauthority


Scusate ma perchè Porsche è cosi indebitata? Io sapevo che negli ultimi hanni ha stravenduto guadagnando bene.....
Comunque questi fanno le fusioni peggio di Goku :asd) :asd) :asd)
 
Porsche riceve un prestito di 700 milioni da VW: nuovo capitolo per la saga della fusione

La storia infinita della fusione tra Volkswagen e Porsche si arricchisce oggi di un nuovo passaggio chiave. La casa di Zuffenhausen ha confermato di aver ricevuto da Wolfsburg un prestito di 700 milioni di euro, puntualizzando che non si tratta di un aiuto volto a fronteggiare i debiti: “Non siamo sull’orlo dell’insolvenza, anche se qualcuno continua a ripeterlo” ha dichiarato un portavoce ufficiale della casa, riferendosi ovviamente alla stampa.
I dubbi dei media sono sorti in seguito allo stallo del processo di acquisizione da parte di Porsche, ed alla successiva evoluzione di questo in una trattativa volta a ricercare una fusione tra le due case. Ad oggi Porsche, che detiene il 50,76% delle azioni VW, ha abortito il tentativo di salire al 75% del gigante tedesco: prioritario è ora riassorbire un debito fattosi assolutamente preoccupante.
Le rassicurazioni dei portavoce ufficiali comunque non bastano ad arginare le ipotesi della stampa: Der Spiegel ad esempio scrive esplicitamente che Porsche userà questi 700 milioni per raddrizzare parzialmente i conti in questa prima metà del 2009. Per quanto riguarda le trattative infine, l’annuncio dell’accordo, previsto inizialmente per i primi di giugno, è ancora lungi dall’arrivare: ad oggi non si parla più di scadenze e la definizione di tutto il quadro è rimandata a data da definirsi.

Autoblog
 
Porsche richiederà un prestito pubblico da 1,75 miliardi di euro

Porsche si prepara a richiedere alla banca statale tedesca KfW un aiuto pubblico pari a 1,75 miliardi di euro. La KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau, “Istituto di Credito per la Ricostruzione”) è una banca sotto il controllo del governo di Berlino, nata nel 1948 nell’ambito del piano Marshall per finanziare la ricostruzione nel dopoguerra.
Secondo le dichiarazioni di un portavoce Porsche riprese da Automotive News, la KfW, già al corrente della prossima richiesta, non ha ancora deciso se erogare il prestito o meno, né ha stabilito una data per deliberare sulla questione. Nel mese di marzo, allo scopo di ridurre il proprio debito, Porsche aveva già avanzato una richiesta per 12,5 miliardi ad un gruppo di 15 banche, riuscendo ad ottenerne 10. A fine maggio invece, sono arrivati 700 milioni da Volkswagen.
Ad oggi la casa di Zuffenhausen ha accumulato 9 miliardi di euro in debiti, un buco che ha costretto a rinunciare alle mire espansionistiche ai danni di Volkswagen, che prevedevano il passaggio dal 50,76% al 75% dell’azionariato di Wolfsburg.

Autoblog


Porsche: "L'integrazione con Volkswagen è la soluzione migliore per tutti"


La telenovela nata intorno ai tentativi di fusione tra Porsche e Volkswagen continua anche con l’approssimarsi dell’estate. Ieri la casa di Stoccarda ha dichiarato ufficialmente che l’integrazione con Wolfsburg “è la soluzione migliore per tutti”, in risposta alle preoccupazioni per la situazione finanziaria del noto costruttore di auto sportive, e per le conseguenze che una fusione comporterebbe sulle casse VW.
Porsche continua a parlare di “articoli senza alcun fondamento” riferendosi a quanto viene scritto in queste ultime settimane e sottolinea come anche gli azionisti delle due aziende beneficeranno del processo di fusione, che dunque proseguirà dritto per la sua strada fino all’obiettivo.
Nemmeno i dipendenti hanno alcunché da temere secondo Zuffenhausen, tanto più che il cda Porsche ha in più occasioni riscontrato il favore dei rappresentanti dei propri lavoratori in merito all’integrazione con Volkswagen. Saranno altrettanto entusiasti di queste manovre i lavoratori di Wolfsburg?

autoblog
 
Porsche: il Qatar punta al 29,9%

L’Emirato del Qatar punterebbe al 29,9% del capitale di Porsche e non al 25%, come anticipato nei giorni scorsi. Lo rende noto il settimanale tedesco “Focus”, il quale fa riferimento ad un incontro tenutosi tra Wendelin Wiedeking e i membri delle famiglie Porsche e Piech. Il numero uno della Casa di Zuffenhausen ha presentato un documento sul futuro assetto azionario di Porsche che prevede l’ingresso di un “investitore esterno” con una quota azionaria pari al 29,9%. Wiedeking è da sempre un sostenitore dell’ingresso del Qatar nel capitale di Porsche, ma nonostante ciò le due famiglie non si sono impegnate a una rapida conclusione dell’accordo con lo Stato arabo. Vi aggiorneremo sull’evolversi della vicenda.

ANSA


Daimler AG sta trattando l'ingresso nella proprietà Porsche

Il gruppo Daimler AG, cui fanno capo i marchi Mercedes, Maybach e Smart, è in una fase avanzata delle trattative per l’acquisizione di una parte della proprietà Porsche. La notizia, riportata da Reuters, è stata smentita sia da Mercedes che da Porsche, ma è l’agenzia stessa ad insistere sulla sua assoluta fondatezza.
Mercedes si presenta quindi come il secondo candidato ad entrare nel capitale Porsche. Solo stamane è arrivata la notizia secondo cui lo stato del Qatar punta al 29,9% del costruttore tedesco, attualmente alle prese con gravi difficoltà finanziarie. Il Qatar annuncerà ufficialmente le proprie decisioni nel giro di due o tre settimane.
Nel frattempo potrebbe prepararsi un secondo intervento ausiliario da parte di Volkswagen, che già ha erogato 700 milioni in favore di Zuffenhausen. In caso di necessità, come dichiarato dal CFO di Volkswagen Hans Dieter Poetsch, a Wolfsburg si potrebbe prendere in considerazione questo scenario.


autoblog

Qatar: l'interesse si sposta da Porsche a Volkswagen

Lo stato del Qatar sarebbe interessato ad acquisire parte delle azioni Volkswagen controllate da Porsche. L’emirato della penisola arabica starebbe dunque dirottando il proprio interesse dal controllo delle azioni Porsche a quello di una fetta di VW. Il motivo? Semplice: “comprando azioni Porsche, il Qatar comprerebbe solo debiti”, secondo una fonte vicina alle trattative.
La notizia ovviamente non è ancora ufficiale, ma è da ritenersi più che credibile. Tuttavia, per conoscere i dettagli della scalata che il Qatar sta tentando sull’affannata Porsche (anzi, a questo punto su Volkswagen) dobbiamo attendere ancora un paio di settimane.
Ad oggi la casa di Stoccarda detiene il 50,76% delle azioni Volkswagen, ed ha contratto un debito complessivo pari a 9 miliardi di euro nel tentativo di portare la propria quota fino al 75%. Vendendo una parte della sua fetta di proprietà, il costruttore da un lato allevierebbe il peso dei debiti accumulati, ma dall’altro metterebbe definitivamente una pietra sopra le proprie mire espansionistiche.
Qualunque dovesse essere l’accordo che raggiungeranno Porsche e il Qatar, la casa automobilistica manterrà la maggioranza relativa delle azioni VW. A patto che il Land della Bassa Sassonia, ostico all’”affaire-Qatar” e a sua volta detentore di una significativa quota in VW, non si metta di traverso esercitando il proprio veto all’operazione. Facoltà che rientra appieno nei suoi diritti…

Autocar


Porsche: rifiutata l'offerta di acquisto del 49% da parte di Volkswagen

Porsche ha rilasciato un comunicato piuttosto duro nei confronti di Volkswagen ed il Land della Bassa Sassonia, dove si rifiuta l’offerta di acquisto del 49% della casa di Stoccarda. Porsche, dopo aver abortito il tentativo di scalata e possedendo circa il 50% di Volkswagen, ha ricevuto infatti un prestito da 700 milioni di Euro dal costruttore di Wolfsburg, da restituire entro Settembre, ponendo come garanzia Porsche Holding, la società che gestisce la distribuzione del marchio in tutto il mondo.
Le recenti difficoltà di Porsche hanno messo in discussione la reale possibilità di saldare questo prestito, visto che i debiti accumulati sono quantificabili ormai in circa 9 miliardi di Euro, quindi Volkswagen ed il Land hanno proposto a Porsche di accettare entro la fine di Giugno una offerta, compresa tra 3 e 4 miliardi di euro, per acquistare il 49% di Porsche stessa.
Le recenti e confermate trattative con il Qatar per la cessione del 29,9 % potrebbero ridare ossigeno alle casa tedesca, sempre che l’accordo avvenga velocemente e che l’interesse degli arabi non si sposti direttamente verso le azioni Volkswagen. Nel frattempo una cordata di banche sembra intenzionata a coprire i debiti Porsche con un prestito ponte di 10,75 milardi di Euro, che comunque non farà altro che aumentare l’indebitamento della casa tedesca e la sua “fame” di nuovi partner.
 
quello che mi spaventa sarebbe un unione tra daimler e porsche (che prende pure vag)...allora addio bmw!!!però questa è fantaeconomia!

fatto sta che quello che diceva marchionne si sta avverando! :sic)
 
Porsche: accordo di massima con il Qatar

Porsche ha comunicato di aver raggiunto, nella giornata di sabato, un accordo di massima con l’Emirato del Qatar. Il fondo sovrano otterrebbe una quota azionaria pari al 20% della Casa di Zuffenhausen, come ipotizzato nelle scorse settimane. Pare che l’intesa non abbia incontrato alcun vincolo da parte di Volkswagen. Attualmente, la Casa di Wolfsburg è controllata da Porsche con una quota di capitale vicina al 51%. Se, nei prossimi giorni, dovesse formalizzarsi l’accordo, il Qatar controllerebbe indirettamente anche Volkswagen.

ANSA
 
Mah, non le capisco tutte ste mosse.... Perchè dare la possibilità agli arabi di fare soldi a palate, non muovendo un dito? E sopratutto perchè dar loro la possibilità di fare soldi, anche nell'era post-petrolio? Doppio boh....
 
qui c'è qualcosa dietro...non è possibile che prima Porsche abbia i soldi per comprare, ora non più....poi gli arabi....
Qualcuno può spiegarmi.... :sgrat)
 
Cervantes":2p18om0y ha detto:
qui c'è qualcosa dietro...non è possibile che prima Porsche abbia i soldi per comprare, ora non più....poi gli arabi....
Qualcuno può spiegarmi.... :sgrat)

E' semplice: Porsche si sta sputtanando a piu non posso :asd) :asd) :asd) :asd)
 
Porsche potrebbe cedere il 49% dell'azienda a Volkswagen

Porsche sta valutando la possibilità di cedere il 49% delle attività automobilistiche a Volkswagen, secondo una notizia appena battuta da Reuters. Proseguono dunque i vorticosi movimenti intorno alla proprietà del costruttore tedesco, trovatosi negli ultimi mesi in gravi difficoltà economiche in seguito alle manovre finanziarie che l’avrebbero dovuto portare a controllare il 75% di Volkswagen stessa.
L’azienda ha bisogno di liquidità per liberarsi del suo pesante debito di circa 9 miliardi, e dopo l’intesa di massima raggiunta con il Qatar -che dovrebbe fruttare circa 5 miliardi di euro-, la vendita di questa seconda tranche azionaria a Wolfsburg porterebbe nuove, decisive risorse nelle casse di Zuffenhausen.
Secondo l’agenzia d’informazione, Volkswagen avrebbe addirittura proposto una manovra più ambiziosa -praticamente un assorbimento- ma per Porsche non se ne parla. Anche perché questo pericolosissimo balletto è iniziato proprio con una manovra d’attacco da parte di Zuffenhausen. Wolfgang Porsche ha fissato un cda straordinario per il prossimo 23 luglio per deliberare sul da farsi. Tornando sui suoi passi rispetto alla risposta piccata data inizialmente a VW…

autoblog
 
Porsche: il Qatar mette sul tavolo 7 miliardi di euro

L’Emirato del Qatar ha offerto 7 miliardi di euro per entrare nel capitale di Porsche, come si apprende da una nota dell’agenzia DPA, la quale però non specifica a che percentuale ammonti la relativa partecipazione. Secondo recenti indiscrezioni, il Qatar sarebbe interessato ad una quota azionaria che oscilla tra il 15% e 29,9%.
Si ingarbuglia ancor di più la vicenda legata alla situazione economica precaria della Casa di Zuffenhausen. Solo qualche giorno fa, Volkswagen ha avanzato l’ipotesi di acquisire il 49% di Porsche. Inoltre, la rivista “Euro am Sonntag” scrive che il fondo sovrano punterebbe ad un ingresso nel capitale di Porsche che consenta anche un controllo del 20% di Volkswagen, controllata a sua volta da Porsche al 51%.

ANSA
 
Porsche: 100 milioni di liquidazione per l'amministratore delegato Wendelin Wiedeking?

Wendelin Wiedeking, attuale numero uno di Porsche, potrebbe ricevere una liquidazione di 100 milioni di euro per lasciare il timone dell’azienda e consentire la fusione con Volkswagen. A rivelarlo è la Süddeutsche Zeitung, che ha raccontato i dettagli di un incontro faccia a faccia tra Wiedeking e Wolfgang Porsche. Il presidente dell’azienda di famiglia ha rotto gli indugi recandosi di persona da Wiedeking e chiarendo che i suoi servizi non sono più desiderati.
A Wiedeking viene sostanzialmente addossata la responsabilità dell’opa ostile su VW e dell’enorme debito contratto di conseguenza da Porsche, una cifra che ammonta oggi a 9 miliardi. L’ad si è inoltre messo di traverso sul cammino di Ferdinand Piëch -presidente Volkswagen-, che vorrebbe portare il colosso di Wolfsburg ad acquisire il 49,9% della casa di Zuffenhausen.
Wiedeking comunque, fa orecchie da mercante e non mostra alcuna intenzione di abbandonare il comando, che è nelle sue mani dal 1993. Il manager, arrivato quando Porsche era sull’orlo della bancarotta, ha ottenuto eccellenti risultati negli anni scorsi e si sente pertanto a posto con la propria coscienza: “Sono un amministratore felice e qui mi trovo bene” ha dichiarato alle celebrazioni per i 100 anni di Audi.
Rimane da capire cosa succederà. Wiedeking e il suo staff non hanno alcuna intenzione di accettare l’offerta di Piëch, che vuole la metà dell’azienda per 4 miliardi di euro. Eppure secondo il manager le trattative potrebbero comunque concludersi a giorni, forse con un riposizionamento verso l’alto dell’offerta. Staremo a vedere: molto dipende dall’esito delle trattative con il Qatar.
Certo è che immaginare un raddoppio dei 4 miliardi (i sindacati Porsche ne vorrebbero 8) è quantomeno difficile in queto momento…
 

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VAG: otto miliardi di euro per Porsche

Questo giovedì potrebbe concretizzarsi l’acquisto di Porsche da parte di VAG. A renderlo noto è il settimanale “Der Spiegel”, con un articolo in cui spiega che il consiglio di sorveglianza della Casa di Zuffenhausen ha già dato il via libera all’operazione. Volkswagen entrerà subito in possesso del 49% di Porsche e verserà 8 miliardi di euro. Ma non finisce qui, perché il gruppo di Wolfsburg si impegnerà, nei prossimi anni, ad acquisire il restante 51%.
La cifra messa a disposizione da VAG servirà a Porsche per ripianare il mostruoso debito di 9 miliardi di euro, accumulatosi proprio per condurre la scalata nell’acquisizione dello stesso gruppo Volkswagen. L’ingresso di Wolfsburg nel capitale di Porsche comporterà l’allontanamento di Wendelin Wiedeking, attuale amministratore delegato della Casa di Zuffenhausen. Per lui sembrerebbe pronta una liquidazione di 100 milioni di euro ma, rispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi, nella buonuscita di Wiedeking potrebbero esserci delle novità.
Infatti, Ferdinand Piech starebbe pensando di lasciare il comando del consiglio di sorveglianza di VAG proprio nella mani di Wiedeking, già membro del consiglio stesso. Comunque, si tratta ancora di supposizioni, anche perché tra Piech e Wiedeking non scorre buon sangue. Però, entro la fine di questa settimana si assisterà a quello che sarà il nuovo corso societario di Porsche.

Es.Autoblog
 
Trattative Volkswagen-Porsche: una mega tassa da 3 miliardi potrebbe fermarle

Le trattative tra Porsche e Volkswagen avrebbero subito una battuta d’arresto secondo quanto riporta la testata tedesca Süddeutsche Zeitung: una serie di problemi fiscali potrebbero addirittura interromperle definitivamente. Il “guaio” è che l’acquisizione di Porsche da parte del colosso di Wolfsburg (un processo esemplare di “reverse takeover”) verrebbe schiacciata da imposte sulle plusvalenze pari a 3 miliardi di euro.
Ma c’è di più: già nei giorni scorsi qualche fonte parlava di “sottoestimazione” del debito, in riferimento ai 9 miliardi di Porsche, e proprio oggi la Süddeutsche Zeitung ha ritoccato la cifra portandola a ben 14 miliardi. Problemi fiscali, debiti e un amministratore delegato che pur di mandarlo via gli hanno offerto 100 milioni di liquidazione: ecco quali sono i grattacapi di Porsche al momento.
L’azienda smentisce tutto (anche l’ammontare del debito), ma secondo i ben informati avrebbe già individuato un nuovo CEO. Qualunque sia la verità, giovedì ne dovremmo sapere di più, perché in tale data si terrà una riunione tra i management di Porsche e VW in cui si deciderà sull’offerta di 8 miliardi di euro proposta da Wolfsburg per acquisire Porsche. E di conseguenza sulle trattative con il Qatar.
 
Volkswagen si prepara ad accogliere Porsche nel gruppo

Il consiglio d’amministrazione Volkswagen riunitosi oggi in seduta straordinaria, ha gettato le basi per l’ingresso di Porsche nel Gruppo. Il management ha dichiarato che non attenderà un istante per avviare i colloqui con il nuovo numero uno di Porsche, allo scopo di definire nel dettaglio questo storico passaggio.
Il gruppo Volkswagen entrerà per gradi nella proprietà Porsche: il processo di fusione non avverrà dunque d’un tratto, e al suo termine Porsche conserverà una certa autonomia -analoga a quella di Audi, si legge- ed un suo proprio quartier generale a Stoccarda. E il Qatar? Volkswagen si riferisce all’emirato come ad un “partner strategico”, il cui ingresso nel proprio azionariato (stiamo parlando di azioni Volkswagen, non Porsche, ndr) è considerato favorevolmente.
Questa fusione, prosegue la nota VW a scanso di timori e perplessità, non minerà la solidità finanziaria del gruppo, e al suo completamento le famiglie Porsche e Piëch rimarranno gli azionisti di riferimento. Il Land della Bassa Sassonia e le organizzazioni dei lavoratori hanno già rilasciato dichiarazioni favorevoli alla fusione. L’ad di Wolfsburg Martin Winterkorn, infine, ha parlato di “prospettive di rafforzamento” e di un “arricchimento reciproco” per le due case.

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Porsche: Wiedeking ed Harter si dimettono, il via libera alla fusione con Volkswagen

Porsche ha liquidato l’amministratore delegato Wendelin Wiedeking, con una buona uscita da 50 milioni di Euro che saranno in parte donati in beneficienza. Dopo 15 ore di tesissima riunione, il consiglio di amministrazione ha quindi deciso di procedere con le trattative per la fusione con Volkswagen ed il posto di Wiedeking sarà preso da Michael Macht, attuale responsabile prodotto, in Porsche dal 1990 e recentemente coinvolto nel progetto Panamera. Nell’occasione si è dimesso anche Holger Härter, responsabile finanziario che ha ricevuto una buona uscita di 12,5 milioni di Euro: al suo posto è stato nominato Thomas Edig, precedentementre impegnato nel settore risorse umane.
La riunione straordinaria ha quindi deciso di procedere con le trattative per la cessione di una significativa percentuale dell’azienda al Qatar ed in seguito procedere alla fusione con il gruppo Volkswagen. E’ stato infatti previsto un aumento di capitale per 5 miliardi di Euro.

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Sembra che la telenovela sia finita.........
 
Porsche: i debiti ammonterebbero a 14 miliardi di euro

Secondo i settimanali tedeschi “Focus” e “Der Spiegel”, i debiti di Porsche ammonterebbero a 14 miliardi di euro. L’incremento di quattro miliardi sarebbe legata all’insolvenza di circa due settimane in cui si è trovata la Casa di Zuffenhausen. A questo proposito, Josef Ackermann - capo di Deutsche Bank - ha dichiarato che “Porsche necessita al più presto di denaro fresco e sarebbe auspicabile un aumento di capitale da parte delle famiglie Porsche e Piech”. Un portavoce della Casa, interpellato dai media, non ha voluto dichiarare l’ammontare dei debiti che Porsche deve alle banche. E’ stato solo precisato che l’indebitamento netto è pari a nove miliardi di euro, ai quali bisogna aggiungere le tasse che portano il debito a circa dieci miliardi di euro.
Intanto, giungono i primi commenti dei protagonisti della “telenovela” tra Porsche e Volkswagen. Intervistato da “Focus”, Ferdinand Piech ha definito l’acquisizione di Porsche da parte di VAG come “la vittoria della mia vita”. Infatti, la Casa di Wolfsburg ha vinto una lotta durata molti mesi contro Wendelin Wiedeking. Inoltre, Piech ha chiarito anche i dettagli dell’accordo: Porsche rimarrà indipendente, mentre il resto del pacchetto azionario verrà acquistato gradualmente entro il 2011. Invece, l’accordo di base che formalizzerà il passaggio della Casa di Zuffenhausen nelle mani di Volkswagen sarà firmato entro il 13 agosto.
Anche Wendelin Wiedeking tira le somme al seguito del suo allontanamento dalla guida di Porsche: “Il mio lavoro in Porsche non può che definirsi positivo. Quando il 1° ottobre 1992 sono diventato amministratore delegato, ero stato chiamato ad un compito molto difficile, perché Porsche era in una crisi profonda senza precedenti. Visti i risultati raggiunti a lungo termine, posso dire di aver realizzato il mio sogno”. Wiedeking, però, non ha parlato della scalata che Porsche ha tentato di mettere in piedi in questi ultimi anni nei confronti di VAG. Infatti, è l’unico demerito che viene attribuito al manager che comunque ha saputo ridare vitalità ad un brand in piena difficoltà nei primi anni ‘90.

AutoMotorUndSport


Porsche: la liquidazione di Wiedeking doveva ammontare a 140 milioni


La liquidazione inizialmente proposta da Porsche per dare il benservito a Wendelin Wiedeking corrispondeva a 140 milioni di euro. A rivelarlo è stato il Financial Times, che ha citato fonti anonime interne allo storico cda tenutosi lo scorso giovedì.
Secondo gli insiders, è stato lo stesso Wolfgang Porsche a proporre tale compenso stellare nel corso della lunga riunione. La decisione non sarebbe passata solo per l’opposizione delle rappresentanze dei lavoratori.
Al di là di come si è conclusa la vicenda, rimane una domanda da porsi: perché Wolfgang Porsche sarebbe stato così generoso con un manager per giunta non più gradito?


Gruppo Volkswagen: si avvicina il cambio di nome in Auto Union

Il Gruppo Volkswagen potrebbe cambiare nome in Auto Union. L’ipotesi, di cui vi davamo anticipazione a metà maggio, torna oggi in auge: l’acquisizione di Porsche procede e lo scenario del mega-gruppo si concretizza. E così Martin Winterkorn ha fatto eco alle parole di Ferdinand Piëch, confermando le dichiarazioni rilasciate dal presidente oltre due mesi fa.
Obiettivo del gruppo? Uno solo. Winterkorn vuole superare Toyota e diventare il costruttore numero uno al mondo. “Vi sono alcune riflessioni sulla nuova denominazione, ad esempio su Auto Union, ma non è stata presa ancora alcuna decisione: è veramente troppo presto”, ha dichiarato Winterkorn durante un’intervista rilasciata al quotidiano Bild. L’ad ha concluso così: “Sono più convinto che mai che con Porsche abbiamo tutte le possibilità e le forze per diventare il nuovo numero uno al mondo”.

IlSole24Ore
 
Porsche ancora in crisi; ma punta a raddoppiare la produzione

A Zuffenhausen regna l’ottimismo nonostante Porsche continui a passare un periodo di crisi: la casa della cavallina ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2008-2009 con un calo del fatturato del 15% a 4,64 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite sono crollate del 30% e gli analisti della casa tedesca ipotizzano una flessione che potrebbe sfiorare il 30% per l’intero esercizio.
Nonostante questo, in Porsche sono convinti che la produzione di vetture sportive e fuoristrada aumenterà del 50% nei prossimi mesi per toccare le 150mila unità/annue. Una stima che probabilmente deriva dal fatto che questo periodo di vacche magre sta pian piano finendo e che la crisi terminerà ancora prima per chi può permettersi un certo tipo di auto


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