festina lente":b1jt7xl0 ha detto:
appena pubblicheranno i dati reali di consumo / emissioni dei vari diesel italici, francesi, tedeschi raccolti dalle autorità europee, vedremo ben chi potrà sorridere e chi sogghignare e chi altri ridere e fors'anche taluno piangere ..... ma allora tanti denari investiti nella tecnologia diesel euro 4 - 5 - 6, tutti buttati al vento ?? e faremo andare i motori a pedali per riuscire a non inquinare ?
per oggi, tiggì nostrani hanno relegato notizia dimissioni del capo vw in quinta posizione ..... aspettiamo qualche giorno e forse magari tutto tornerà nel silenzio dei laboratori di prova (processo "a porte chiuse" ai diesel ? :cop) )
A mio avviso, il problema principale è quello di pretendere che un'auto, utilizzata su strada con tutte le variabili del caso (stile di guida incluso), rispetti i medesimi limiti di emissioni previsti per il ciclo di omologazione effettuato su un banco a rulli, e in cui il propulsore viene utilizzato con carico molto ridotto.
Così come la cosa non si verifica per la questione dei consumi, è altrettanto vero per le emissioni degli inquinanti.
Questo, a meno di credere che, ad esempio, una porsche 918 spyder abbia emissioni di CO2 inferiori a quelle di una panda 1.2 in qualsiasi condizione di utilizzo, oltre che nel ciclo di omologazione (dove, verosimilmente, la 918 sfrutta anche i motori elettrici di cui è dotata).
Che ogni costruttore di auto implementi delle calibrazioni ad hoc del software della centralina di gestione motore, per le prove di emissioni (che non significa "truffare", ma semplicemente mettere a punto la mappatura per quelle particolari condizioni di carico e utilizzo del motore, così come richiesto dalla normativa), è qualcosa di più o meno noto: peraltro, credo sia anche una delle cause per cui alcuni propulsori diesel di qualche anno fa avevano dei "buchi" di coppia abbastanza evidenti, a basso numero di giri...
Diciamo che il caso internazionale che è stato creato dimostra solo che certe normative sono poco significative, per valutare i livelli di inquinamento di un'auto, quando utilizzata su strada. Tuttavia, se le normative fossero altrettanto restrittive, e verificassero le emissioni anche quando si sfrutta il motore a carichi e regimi elevati, temo che nessun costruttore riuscirebbe ad adeguarsi ad un costo industriale accettabile e, comunque, probabilmente la potenza specifica e prestazioni offerte dai propulsori (escludendo quelli elettrici, ovviamente) sarebbero ben inferiori a quelle attuali...