La Rai rifiuta lo spot valdese sull'8 per mille
Inserita il 24/4/2005 alle 14:20 nella categoria: Rassegna Stampa
La RAI ha rifiutato lo spot della Chiesa Valdese finalizzato alla richiesta dell'8 per mille dell'Irpef ai cittadini. Lo slogan incriminato, e di cui è stata chiesta la modifica, è "Molte scuole, nessuna chiesa", con il quale si vuole sottolineare come i fondi così ottenuti non siano utilizzati per fini confessionali, stipendi di pastori o costruzione di chiese, ma solo per progetti di solidarietà e assistenza.
In una nota, la federazione delle Chiese valdesi spiega che "il 20 aprile la Sipra, concessionaria per la pubblicità della RAI, d'intesa con Raitrade, ha respinto la pubblicità a pagamento inviata dalla Tavola valdese per la campagna radiofonica 'otto per millè, dopo che era stato stipulato un regolare contratto".
"Il rifiuto di accogliere la pubblicità - prosegue il comunicato - è stato motivato sulla base dell'articolo 7 delle 'Norme del codice deontologico sulla Pubblicità RAì, che afferma: 'la pubblicità non deve esprimere o comunque contenere valutazioni o apprezzamenti su problemi aventi natura o implicazioni di carattere ideologico, religioso, politico, sindacale o giudiziario".
La Tavola valdese ha respinto la richiesta di modificare tali frasi e in una lettera inviata ieri al direttore generale RAI Flavio Cattaneo, la pastora Maria Bonafede, vice-moderatrice della Tavola valdese, ha chiesto chiarimenti sulla vicenda, parlando di "censura, della violazione di un fondamentale diritto alla comunicazione e della discriminazione nei confronti di una minoranza religiosa".
Vincenzo Donvito, presidente dell'Associazione difesa utenti consumatori sottolinea che "la Chiesa Valdese è l'unica che ha i bilanci di questi contributi di una chiarezza e precisione" che non hanno uguali nelle altre e fa rilevare che è la Chiesa Cattolica Romana ad essere "indicata dalla maggiorparte di contribuenti come destinataria di questi importi", chiedendosi "è forse per questo che la tv di Stato non consente che altre confessioni chiedano di essere scelte in polemica con il Vaticano?".
Sebbene non lo si possa affermare con certezza, il sospetto che sia così, afferma Donvito "è più che legittimo: in un clima di informazione dove le vicende papaline hanno monopolizzato le notizie, arrivando fino all'assurdo che in alcune circostanze i tre canali della Rai trasmettevano tutti le stesse notizie sul papa, pur se ognuno con giornalisti e commenti diversi, dimentichi che la funzione di servizio pubblico dovrebbe cercare di abbracciare tutto la popolazione italiana (al di là, ovviamente, dell'importanza in sè della notizia sulla morte e l'elezione del papa)".
L'Osservatorio sulla legalità e sui diritti fa notare che proprio in occasione della morte del Papa, il 3 aprile, il servizio stampa della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia lamentava come il programma radiofonico "Culto evangelico" - trasmissione prevista alle ore 7,30 su RAI Radiouno - fosse stata soppressa senza che fosse stata data agli autori alcuna informazione preventiva sulla cancellazione della messa in onda.
Alcune settimane fa, inoltre, Gianni Long, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche, si sentì in dovere di mandare una lettera ai direttori delle principali testate giornalistiche sottolineando chiedendo loro di farsi garanti di un compiuto pluralismo informativo sulla questione del referendum sulla procreazione assistita, dato che fra le posizioni sull'argomento non viene dato spazio al pensiero protestante (ma anche musulmano o ebraico) sui temi del referendum. Infatti nello stesso ambito cristiano ci sono opinioni differenziate sull'argomento.
Attualmente - dal 1993 - la Tavola Valdese è destinataria solo della quota di 8 per mille derivante da destinazioni espressamente indicate ed in conseguenza della quale era stato ideato lo spot contestato. Di recente, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di intesa fra l'Italia e la Tavola Valdese - che deve ancora essere incorporata in un ddl governativo da presentare alle Camere - e prevede che la Chiesa Valdese partecipi alal divisione del riparto delle somme derivanti dalle scelte inespresse dai contribuenti nell'ambito dell'8 per mille del gettito annuale dell'Irpef.
In argomento, segnaliamo che (ove non vi siano modifiche dell'ultimo minuto da parte della RAI), domenica 24, su RAIDUE dopo mezzanotte, la rubrica "Protestantesimo" manda in onda una puntata in cui, oltre a parlare del tema "Condividere la pace: israeliani e palestinesi in Svizzera", si parlerà appunto di "Otto per tutti: la destinazione dell'otto per mille di alcune chiese evangeliche", con replica lunedì 25, sempre su RAIDUE dopo mezzanotte.
di: Red
da: Osservatorio sulla legalità (
http://www.osservatoriosullalegalita.or ... esinfo.htm)
data: 22 aprile 2005