La vibrazione è causata dalle oscillazioni della colonna fluida all'interno del collettore di aspirazione. E' lo stesso fenomeno che si sfrutta per generare l'effetto ram-jet attraverso l'accordatura dei collettori di aspirazione.
Nel collettore ci sono continuamente onde di pressione e depressione (in un sovralimentato pressione e depressione rispetto alla pressione generata dal compressore) che viaggiano avanti e indietro: infatti, quando in un cilindro si apre la valvola di aspirazione si crea una colonna di depressione che percorre il collettore in senso contrario. Quando l'onda incontra una strozzatura inverte la direzione mantenedo il segno (cioè resta onda di depressione); viceversa quando incontra un improvviso aumento di sezione inverte il moto e anche il segno (cioè diventa onda di pressione).
Parimenti, quando la valvola di aspirazione si chiude la colonna d'aria in movimento ci sbatte contro e genera un'onda di pressione che viaggerà in senso contrario e si convertirà in direzione e segno a fronte di una strozzatura o slargo.
L'accordatura del collettore si ottiene studiando forma, sezione e lunghezza in maniera da avere un'onda di pressione verso il cilindro nel momento in cui la valvola di aspirazione si apre così da massimizare il riempimento.
Ugualmente l'accordatura dello scarico mira ad avere un'onda di depressione al momento dell'apertura della valvola di scarico per massimizzare l'effetto estrattivo.
Normalmente l'effetto si può ottenere solo a un ben preciso regime di rotazione, tuttavia il range di efficacia può essere ampliato attraverso l'adozione di condotti di aspirazione e geometria variabile. Nel caso in cui si adotti anche la distribuzione a fasatura variabile, i due sistemi devono essere coordinati tra loro.
In definitiva, le vibrazioni al manometro sono l'effetto tangibile dell'esistenza delle oscillazioni della colonna fluida.
Per minimizzarle ci sono due sistemi: creare una strozzatura in maniera da generare l'inversione di moto dell'onda oppure un brusco incremento di sezione che ne determina ugualmente l'inversione di moto ma anche di segno.
Sia inteso che nel caso in cui non ci sia un vero tappo o un'apertura in aria libera, l'inversione di moto (ed eventualmente anche di segno) non è totale ma proporzionale al rapporto tra sezione originaria e sezione della strozza o dello slargo.