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dal Corriere della Sera
Debutta lo sciopero online. Contro eBay
La protesta dopo che il sito ha cambiato le regole degli scambi
MILANO - Il giorno dovrebbe essere oggi, l’inizio di una settimana di sciopero. Il condizionale è d’obbligo perché le parti si sono incontrate a più riprese, l’ultima sabato a Venezia, e la protesta è già slittata di una settimana. Non uno sciopero qualunque, perché lo sciopero su eBay, il grande mercato online, rischia di abbattere tutti i record di settore: dai metalmeccanici italiani, ai camionisti francesi…
Per chi non lo conoscesse, eBay è un sito di compravendite, dove quotidianamente la domanda incrocia l’offerta e si scambiano oggetti reali in cambio di soldi reali. Quasi un ideale economico di mercato puro. Della bolla tecnologica d’inizio secolo, eBay è una delle poche cose rimaste. Secondo dati forniti dal sito, gli utenti registrati nel mondo sono 276 milioni, cinque di questi milioni in Italia, dove quasi 10 mila persone hanno in eBay la loro unica fonte di reddito.
E sono questi a scioperare, anzi tecnicamente siamo più vicini a una serrata, perché sono i venditori a minacciare l’astensione dal lavoro. Negozi chiusi per una settimana perché il sito — che detta le regole sugli scambi e trattiene una percentuale sulle transazioni — ha cambiato le carte in tavola e i venditori non si sentono più tutelati.
Il nodo è reputazionale, ognuno su eBay ha una propria storia: un curriculum formato dai giudizi delle controparti. Le nuove regole prevedono che solo gli acquirenti potranno lasciare giudizi negativi e questo — parte di una più ampia revisione volta secondo eBay ad aumentare la sicurezza degli scambi — ha fatto scattare la protesta e obbligato eBay a trattare, a spiegare. Basterà? Per qualcuno siamo all’inizio della fine. I venditori sono furiosi, non si sentono tutelati, la serrata elettronica una minaccia reale, planetaria. Così ampia e universale che non c’è neppure un ministro da coinvolgere nella mediazione.
Io sono assolutamente d'accordo :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)
Ebay tutela solo ed esclusivamente gli acquirenti, il feedback era almeno l'unica garanzia per i venditori e adesso vogliono pure eliminarlo (solo per chi vende) .... gli acquirenti invece potranno rilasciare il loro feed ngativo :mad2)
Pazzesco :member)
dal Corriere della Sera
Debutta lo sciopero online. Contro eBay
La protesta dopo che il sito ha cambiato le regole degli scambi
MILANO - Il giorno dovrebbe essere oggi, l’inizio di una settimana di sciopero. Il condizionale è d’obbligo perché le parti si sono incontrate a più riprese, l’ultima sabato a Venezia, e la protesta è già slittata di una settimana. Non uno sciopero qualunque, perché lo sciopero su eBay, il grande mercato online, rischia di abbattere tutti i record di settore: dai metalmeccanici italiani, ai camionisti francesi…
Per chi non lo conoscesse, eBay è un sito di compravendite, dove quotidianamente la domanda incrocia l’offerta e si scambiano oggetti reali in cambio di soldi reali. Quasi un ideale economico di mercato puro. Della bolla tecnologica d’inizio secolo, eBay è una delle poche cose rimaste. Secondo dati forniti dal sito, gli utenti registrati nel mondo sono 276 milioni, cinque di questi milioni in Italia, dove quasi 10 mila persone hanno in eBay la loro unica fonte di reddito.
E sono questi a scioperare, anzi tecnicamente siamo più vicini a una serrata, perché sono i venditori a minacciare l’astensione dal lavoro. Negozi chiusi per una settimana perché il sito — che detta le regole sugli scambi e trattiene una percentuale sulle transazioni — ha cambiato le carte in tavola e i venditori non si sentono più tutelati.
Il nodo è reputazionale, ognuno su eBay ha una propria storia: un curriculum formato dai giudizi delle controparti. Le nuove regole prevedono che solo gli acquirenti potranno lasciare giudizi negativi e questo — parte di una più ampia revisione volta secondo eBay ad aumentare la sicurezza degli scambi — ha fatto scattare la protesta e obbligato eBay a trattare, a spiegare. Basterà? Per qualcuno siamo all’inizio della fine. I venditori sono furiosi, non si sentono tutelati, la serrata elettronica una minaccia reale, planetaria. Così ampia e universale che non c’è neppure un ministro da coinvolgere nella mediazione.
Io sono assolutamente d'accordo :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)
Ebay tutela solo ed esclusivamente gli acquirenti, il feedback era almeno l'unica garanzia per i venditori e adesso vogliono pure eliminarlo (solo per chi vende) .... gli acquirenti invece potranno rilasciare il loro feed ngativo :mad2)
Pazzesco :member)