Railman":9gzie25e ha detto:
Se c'è una cosa che qui da me non risente la crisi e il settore vitivinicolo.
Nì, come in altri settori, dipende dal target e dai mercati in cui operano.
Fonti ben informate mi parlano di cali di fatturato pesanti.
Tra le due proposte il settore enologico è sicuramente il migliore, ma dovresti dare qualche info in più.
Di cosa si tratta, un negozio vero e propio o un'enoteca?
La differenza e' abissale, altrettanto dicasi per il tipo di clientela.
Qui in FVG sono comuni le "frasche", ovvero piccoli locali molto spartani in cui si puo' bere un bicchiere.
Luoghi frequentati per lo più da anziani che cercano un bicchiere decente ma a buon prezzo.
Attività palesemente poco redditizia.
Le enoteche vere e propie hanno un target decisamente più elevato, propongono una cospicua offerta di tipologie di vini ed etichette.
I margini sono sicuramente superiori.
I negozi veri e propi hanno ragione di esistere a ridosso dei confini, dove la clientela estera e' più propensa ad investire in una bottiglia di prezzo anche elevato.
Conosco personalmente il titolare di un piccolissimo esercizio sito a Tarvisio (località montana a ridosso del confine con Austria e Slovenia) che con gli austriaci in particolare ha fatto una fortuna......sparava cifre vergognose.... :asd)
Ho cercato nel web qualche info sull'azienda in questione, il sito internet sembra non esistere più.
In compenso c'e' qualche info sul franchising.
Premetto che proverò a chiedere a gente che in quel campo ci bazzica da una vita, ti consiglio di non farti attirare dalle promesse di fatturato.
Ci sono troppe variabili in gioco, non ultima la connotazione geografica della tua zona e le abitudini della gente che ci vive.
Per il momento, direi che comunque l'idea non è male.
Anche se il fatto di avere un negozio dedicato al 100% ad una sola azienda non mi convince un granchè.
MA PRIMA DI TUTTO COME MINIMO DOVRESTI FARTI UN CORSO.
Non puoi metterti a vendere vino, magari anche pregiato, senza sapere cosa stai proponendo.