- 1° vantaggio: riguarda innanzitutto la pressione del pneumatico che, grazie proprio alle caratteristiche specifiche dell'azoto, rimane costante per un periodo di tempo tre volte superiore rispetto a quanto avviene usando la normale aria: ciò porta ad una riduzione dei controlli periodici, ad un minor consumo del battistrada e ad un conseguente allungamento della vita del pneumatico. Una corretta pressione permette, tra l'altro, anche di ridurre al massimo la resistenza al rotolamento del pneumatico (con una conseguente, sia pure lieve, riduzione dei consumi di carburante).
- 2° vantaggio deriva dalle caratteristiche di gas inerte proprie dell'azoto: ciò comporta che questo gas tende a mantenere costante la sua pressione al variare della temperatura. In pratica, nonostante le variazioni di temperatura che avvengono in un pneumatico durante il suo normale impiego, la pressione iniziale (effettuato con azoto) rimane praticamente costante anche a pneumatico caldo. Proprio questa caratteristica dell'azoto ha fatto sì che nelle competizioni automobilistiche (a tutti i livelli) già da tempo venga impiegato esclusivamente questo tipo di gas nei pneumatici; infatti, nella guida sportiva, una pressione costante garantisce un comportamento dinamico più regolare del pneumatico, con conseguenti miglioramenti in termini di costanza delle sue prestazioni nell'arco della gara. Ma anche nella guida normale su strada, il fatto che la pressione resti costante al salire della temperatura evita qualsiasi rischio di scoppio dovuto a surriscaldamento (riducendo di molto anche il rischio di esplosione del pneumatico nel caso esso sia già danneggiato nella sua stessa struttura).
- 3° vantaggio, infine, deriva dalla completa assenza di umidità nell'azoto. Ciò consente di evitare la formazione di ruggine nella struttura interna del pneumatico e del cerchio, a tutto vantaggio della sicurezza di marcia.