Credo che il dire "non ci han pensato prima"? sia semplicemente che essere molto realisti, e mi spiego.
La tradizione Alfa che io conosco (ma si sa sono nostalgico e vengo dalla vecchia guardia) evidentemente chi oggi, dopo il ripulisti avvenuto negli anni delle persone che da 30 anni lavoravano in Alfa, lavora in Alfa non la conosce.
Ma non solo non la conosce, non gliene frega niente.
Per loro questa tradizione è qualcosa da usare, semmai, commercialmente.
Non vanno a viverla, non la sentono, non capiscono che la tradizione uno se la fa....... e che il presente di oggi è un passato di domani.
Convinti che basti la linea, la reclame.......(che poi che ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! di reclame!)....... dobbiamo capire che sono ANNI che Alfa non ha + il DNA, aziendalmente, necessario a soddisfare gli appassionati + o meno smaliziati, i clienti + o meno esigenti.
Il primo colpo venne dato appena entrata in galassia Fiat, oggi c'è un altro colpo.
Io me le ricordo le voci trionfali quando venne realizzata sta famiglia di baleniere...... e ricordo anche come mi dicevano che ero uno che spala gratuitamente sterco tanto per fare mentre dicevo "ste macchine sono sbagliate per il marchio che portano".
Ma si sa, invece di pensare che forse forse l'han fatta grossa si fa prima a dire che chi critica NON CAPISCE o che è in malafede.
Oggi invece si inizia a sentire che presso "l'uditorio", la fama di queste vetture è "Non vanno e oltretutto hanno dei problemi".
Non c'è che dire: se ai tempi della 156 tutti dicevano che rispetto alla 155 si era andati avanti (anche se da bravi retrogradi magari non la si accettava) adesso tutti, sia i vecchi che i nuovi, dicono che avanti non si è andati.
Se TG2 motori arriva a dire che "pesa e non va" scopre l'acqua calda, la stessa cosa che Nos poteva dirvi, che il Fusi poteva dirvi, che poteva dirvi chiunque avesse una certe esperienza di prestazioni, di auto sportive, e di modo di andare in macchina con un'Alfa Romeo.
Semplicemente questo modo di vedere "nostro" non appare, oggi, essere quello dell'Alfa Romeo.
Con questo prodotto disgraziato l'Alfa Romeo ancora d+ rinnega la sua storia, la sua essenza, e si pone a fare l'Audi dei poveri, copiandone anche la logica del devioluci.
Perchè? Perchè a Torino qualcuno evidentemente ha pensato che l'Alfa debba essere la parente povera della triade e non un qualcosa di autoctono. Che le auto si vendono se si copia il sistema di coloro che vendono di più. Io credo invece che una marca debba essere fedele a quello che è stata. Chi vuole una vettura "pesante" e che differisce in piccole sfumature da un'Audi si compra lo stesso l'Audi, o comunque all'Audi ci ritorna non appena l'Audi realizza uno sterzo pari a quello della 159.
Se aggiungiamo a questa poco encomiabile filosofia poi la gestione assistenziale che sulla carta è efficiente, ma nella realtà spesso manda sui nervi e non risolve, credo sia chiaro come non si possa vedere altro che non l'essere "eterni secondi".
E purtroppo questo essere eterni secondi è reale, ma sicuramente parlando con la dirigenza Alfa non è che "Non lo dicono ma lo sanno", è che manco lo pensano......