MILANO (Reuters) - Quattro persone sono state indagate nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano su presunti semafori "truccati" lungo una strada provinciale, la cui luce arancione restava accesa troppo poco per permettere agli automobilisti di attraversare l'incrocio senza passare con il rosso ed essere multati.
Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie e investigative precisando che tra gli indagati ci sono due funzionari del comune di Segrate (Mi) -- il comandante e il vicecomandante della polizia locale -- e i titolari di due aziende lombarde.
Secondo le fonti, la Guardia di Finanza oggi ha effettuato perquisizioni in due ditte lombarde -- la Citiesse e la Scae, rispettivamente produttrice e installatrice di T-red -- e ha sequestrato lungo la strada provinciale Cassanese cinque T-red, gli apparecchi che scattano fotografie alle auto passate al semaforo con il rosso.
Al momento non è stato possibile contattare le due aziende dove si sono svolte le perquisizioni della Finanza.
I primi sospetti sul funzionamento dei semafori sulla Cassanese sono scattati quando nel giro di qualche mese gli automobilisti che transitavano sulla strada si sono visti recapitare oltre 50.000 multe per aver attraversato con il rosso gli incroci, secondo quanto riferito.
"Di fronte a 230 contravvenzioni verbalizzate in un anno e mezzo, le multe sono diventate oltre 50.000 nel periodo da novembre 2006 a maggio 2007, ovvero da quando sono stati installati i T-red in questione lungo la strada Cassanese", ha spiegato l'avvocato Francesca Fuso che rappresenta circa 110 cittadini che hanno deciso di presentare un esposto alla procura di Milano perché la durata della luce arancione dei semafori sulla strada era troppo breve e per l'elevato numero di multe fatte dal Comune.
Secondo quanto riferito, la ditta che aveva vinto la gara d'appalto percepiva il 25,10% dell'importo di ogni contravvenzione effettuata.
Le ipotesi di reato sono abuso d'ufficio, falso e turbativa d'asta e tra gli indagati c'è anche comandante dei vigili di Segrate.
L'inchiesta, condotta dal pm di Milano Alfredo Robledo, sta cercando di fare luce anche su presunte irregolarità nell'ambito della gara d'appalto per la gestione dei semafori.
"Riteniamo che la tecnologia vincente fosse stata decisa prima della gara stessa", ha spiegato Fuso.
:mazza) la faccina non è simbolica: rappresenta ESATTAMENTE quello che bisognerebbe fare a questa gente