E' una tranquilla ed assolata domenica pomeriggio, il sabato prima l’ho passato alla guida, un’unica tappa di poco più di 1400 Km attraverso lo stivale per tornare a lavoro.
La GT si è comportata come al solito egregiamente facendomi rincasare dopo appena 14 h (compresa pausa pranzo di un’ora, traghettata dello stretto di Messina e gli incolonnamenti per cantieri).
Gironzolo per la circonvallazione di Milano, sono in cerca di un super mercato aperto per riempire il frigo svuotato in prima di partire per le vacanze.
Ad un semaforo rosso (corsia di sinistra) mi perdo a riflettere sui soliti pensieri da rientro, tipo mollare tutto e fuggire ai Caraibi e cose simili quando ad un certo punto da dietro sento un clacson suonare ripetutamente. Istintivamente guardo il semaforo ma è ancora rosso, guardo lo specchietto e vedo un sessantenne infuriato a bordo di una Fiesta (ultimo modello), lo classifico come il solito animale da strada e torno nella mia attività onirica in attesa del verde. Alla vista di tale colore il sessantenne dietro di me con ancora la mano sul clacson scarta alla mia destra infilandosi tra la mia ed un’altra vettura e conclude il sorpasso con una bella strusciata sul mio paraurti anteriore. Io e mia moglie ci guardiamo increduli, suoniamo al tizio che invece di fermarsi continua la sua gincana tra le corsie della circonvallazione. Mi lancio al suo inseguimento mentre mia moglie cerca di contattare il 113 che stranamente non risponde, riprova con il 112 che data la mancanza di feriti ci fornisce il numero della polizia locale (per i “milanesi” in ascolto il numero da salvare sui vostri telefonini è il seguente: 02 02 08). Il tale nel frattempo tallonato dalla nostra GT che lampeggia e strombazza per richiamare la sua attenzione le prova tutte, cambi di corsia, indicatori di direzione attivati dal lato opposto rispetto a quella di svolta, e persino una frenata improvvisa ed inutile per farsi tamponare da noi che lo evitiamo prontamente. In accelerazione e velocità non avevo dubbi della nostra superiorità ma anche nel traffico la GT è stata magnifica nel divincolarsi con agilità tra le altre vetture.
Mentre mia moglie fornisce ai vigili i dati della vettura che stiamo inseguendo e la via nella quale ci troviamo (sembravamo Montalbano e l’agente dal piede pesante Galluzzo), ad un semaforo rosso troviamo una volante della Polizia, ed ironia della sorte è proprio il conducente della Fiesta che chiede il loro aiuto perché a detta sua inseguito da due “persone inferocite”. Accostiamo le vetture ed informiamo i vigili già in contatto telefonico che ora mai non c’era più bisogno del loro intervento.
I gentili poliziotti credono subito alla nostra versione dei fatti e quando il fuggitivo cerca di classificare come “vecchia” la strisciata sulla sua fiancata, gli agenti gli fanno notare che sul nostro paraurti è rimasta impressa la vernice della sua macchina (la vista della GT affiancata alla 159 della Polizia non era niente male, due felini dall’espressione decisa che non davano scampo alle castronerie sparate dal conducente della Fiesta). A questo punto per magia il fuggitivo estrae il modulo di constatazione amichevole e pur dichiarando di non essersi accorto dell’avvenuto contatto accetta di assumersi la colpa.
La Polizia per sicurezza rimane con noi fino alla completa compilazione del modulo, insomma l’inseguimento si è concluso con una constatazione amichevole, gira proprio gente strana in città.
Adesso la seccatura è che la mia agenzia di assicurazione si trova proprio a 1400 Km più a Sud, mi sono guadagnato una fila alla posta per inviare il modulo per raccomandata.
I danni alla fine sono limitati all’angolo destro del paraurti anteriore, una fuga esagerata per un danno minimo, si vede che gli erano andati in corto i neuroni.
P.S. ho letto qualche volta parole dure sulle forze dell’ordine, non ho, per fortuna, molta esperienza con loro ma gli agenti che abbiamo incrociato e quelli con cui abbiamo parlato al telefono sono stati tutti molto gentili, anche nei confronti dello sventurato al quale, facendo leva sul nostro maggiore livello di serenità mentale, hanno evitato guai più seri.
La GT si è comportata come al solito egregiamente facendomi rincasare dopo appena 14 h (compresa pausa pranzo di un’ora, traghettata dello stretto di Messina e gli incolonnamenti per cantieri).
Gironzolo per la circonvallazione di Milano, sono in cerca di un super mercato aperto per riempire il frigo svuotato in prima di partire per le vacanze.
Ad un semaforo rosso (corsia di sinistra) mi perdo a riflettere sui soliti pensieri da rientro, tipo mollare tutto e fuggire ai Caraibi e cose simili quando ad un certo punto da dietro sento un clacson suonare ripetutamente. Istintivamente guardo il semaforo ma è ancora rosso, guardo lo specchietto e vedo un sessantenne infuriato a bordo di una Fiesta (ultimo modello), lo classifico come il solito animale da strada e torno nella mia attività onirica in attesa del verde. Alla vista di tale colore il sessantenne dietro di me con ancora la mano sul clacson scarta alla mia destra infilandosi tra la mia ed un’altra vettura e conclude il sorpasso con una bella strusciata sul mio paraurti anteriore. Io e mia moglie ci guardiamo increduli, suoniamo al tizio che invece di fermarsi continua la sua gincana tra le corsie della circonvallazione. Mi lancio al suo inseguimento mentre mia moglie cerca di contattare il 113 che stranamente non risponde, riprova con il 112 che data la mancanza di feriti ci fornisce il numero della polizia locale (per i “milanesi” in ascolto il numero da salvare sui vostri telefonini è il seguente: 02 02 08). Il tale nel frattempo tallonato dalla nostra GT che lampeggia e strombazza per richiamare la sua attenzione le prova tutte, cambi di corsia, indicatori di direzione attivati dal lato opposto rispetto a quella di svolta, e persino una frenata improvvisa ed inutile per farsi tamponare da noi che lo evitiamo prontamente. In accelerazione e velocità non avevo dubbi della nostra superiorità ma anche nel traffico la GT è stata magnifica nel divincolarsi con agilità tra le altre vetture.
Mentre mia moglie fornisce ai vigili i dati della vettura che stiamo inseguendo e la via nella quale ci troviamo (sembravamo Montalbano e l’agente dal piede pesante Galluzzo), ad un semaforo rosso troviamo una volante della Polizia, ed ironia della sorte è proprio il conducente della Fiesta che chiede il loro aiuto perché a detta sua inseguito da due “persone inferocite”. Accostiamo le vetture ed informiamo i vigili già in contatto telefonico che ora mai non c’era più bisogno del loro intervento.
I gentili poliziotti credono subito alla nostra versione dei fatti e quando il fuggitivo cerca di classificare come “vecchia” la strisciata sulla sua fiancata, gli agenti gli fanno notare che sul nostro paraurti è rimasta impressa la vernice della sua macchina (la vista della GT affiancata alla 159 della Polizia non era niente male, due felini dall’espressione decisa che non davano scampo alle castronerie sparate dal conducente della Fiesta). A questo punto per magia il fuggitivo estrae il modulo di constatazione amichevole e pur dichiarando di non essersi accorto dell’avvenuto contatto accetta di assumersi la colpa.
La Polizia per sicurezza rimane con noi fino alla completa compilazione del modulo, insomma l’inseguimento si è concluso con una constatazione amichevole, gira proprio gente strana in città.
Adesso la seccatura è che la mia agenzia di assicurazione si trova proprio a 1400 Km più a Sud, mi sono guadagnato una fila alla posta per inviare il modulo per raccomandata.
I danni alla fine sono limitati all’angolo destro del paraurti anteriore, una fuga esagerata per un danno minimo, si vede che gli erano andati in corto i neuroni.
P.S. ho letto qualche volta parole dure sulle forze dell’ordine, non ho, per fortuna, molta esperienza con loro ma gli agenti che abbiamo incrociato e quelli con cui abbiamo parlato al telefono sono stati tutti molto gentili, anche nei confronti dello sventurato al quale, facendo leva sul nostro maggiore livello di serenità mentale, hanno evitato guai più seri.