subwoofer di casa in auto

Perdonami, ho riletto a ritroso i post, e in effetti avevo frainteso le tue parole:
quando io ho detto "morsetti=passivo, RCA=attivo", tu hai detto "i sub attivi hanno entrambi gli ingressi".
E io SBAGLIANDO ho creduto che intendessi dire che potevano essere usati come sub passivi.
Nel resto dei post ho proseguito con questa convinzione.
Mea culpa, scusa.
 
bigno72":a9tbyxld ha detto:
Superciuk":a9tbyxld ha detto:
Lasciamo perdere la casalinga... Se un appassionato acquista un sub, si presuppone che sappia almeno cos'è.
Eh no, la legge prevede che se vendi una cosa sia impossibile o quasi farne un uso pericoloso (per l'utente, o per l'oggetto stesso).

Non vedo dove sia la pericolosità... Ogni connessione non si può confondere con altre... Se poi uno è capace di inserire un RCA in una presa VDE so' cavoli suoi.
Comunque esistono le istruzioni, proprio per i più allocchi
 
bigno72":1rzwxezd ha detto:
Superciuk":1rzwxezd ha detto:
Lasciamo perdere quelli per home theatre che solitamente sono delle porcherie
Non e' che siano delle porcherie, e' che non sono e NON DEVONO essere subwoofer! Devono sopperire alle scarse prestazioni degli altoparlanti principali e devono sobbarcarsi il bass boom che fa vendere impianti e film, ma che sta intorno ai 180 Hz, altro che "sub".
ma che comunque sono sub passivi in quanto amplificati dall'apposita uscita presente nel sistema 5.1
Non e' detto, direi anzi che sul mercato ce ne sono piu' attivi che passivi.
Parliamo in ambito hifi home: ti garantisco che i sub passivi davvero seri si contano sulle dita di una mano:
Dipende dal livello di serieta' a cui siamo interessati. Se vogliamo essere veramente seri, in un normale ambiente domestico, i sub non hanno ragione di esistere, dal punto di vista delle frequenze riprodotte, e nel migliore dei casi contribuiscno solo a incasinare la situazione. Diverso discorso in auto, dove bisogna cercare di sopperire alle schifezze dell'impianto, ma e' come dare il bianco alla stalla.
opportunamente filtrati
Ecco, lo vedi che non sei serio? :D (si scherza e si fa per parlare eh...)
Solo a sentire la parola filt.... mi viene un eritema :asd)
Piu' seriamente, un filtro passivo per sub o e' mezzo metro di diametro o ha un nucleo in ferrite (o peggio lamierini isolati)... tremo al solo pensiero di avere una roba simile in giro per l'impianto! :lol:
Per quanto riguarda i sub attivi, cioè internamente amplificati, c'è la possibilità di collegarli all'ampli tramite l'uscita pre out che è presente su molti integrati di medio- alto livello, oppure tramite i morsetti di potenza.
Un sub attivo deve necessariamente avere sia ingresso RCA linea che ingressi ad alto livello
Come ho detto, non ho mai visto un sub attivo con anche i morsetti per il segnale gia' amplificato.
Limite mio sicuramente, non mi interesso certo di guardare tutti i sub sul mercato.
Ma mi incuriosisce l'aspetto circuitale: o hanno un commutatore che scollega fisicamente l'ampli interno quando li uso in modalita' passiva, o sono veramente delle schifezze! O meglio, danno per scontato che all'utente non freghi nulla di fare delle schifezze.
Ma anche dal punto di vista legale, visto che non si parla di oggetti autocostruiti... possibile che permettano all'utente finale di collegare contemporaneamente l'uscita amplificata E la 220? Ci dev'essere qualche sistema che impedisca di fare belinate.

Soltanto una cosa e poi magari ti rispondo su tutto: secondo te in che modo dovrei far lavorare i miei due sub passivi se non filtrandoli. Non pretenderai certo che gli arrivino frequenze oltre i 50 Hz??
 
Superciuk":1yf5d7ra ha detto:
Non vedo dove sia la pericolosità... Ogni connessione non si può confondere con altre...
Intendevo la pericolosita' di collegare RCA (agli RCA) e spina alla 220. Ma derivava dalla mia iniziale incomprensione (vedi il mea culpa qui sopra).
 
Superciuk":sppl0hqa ha detto:
Soltanto una cosa e poi magari ti rispondo su tutto: secondo te in che modo dovrei far lavorare i miei due sub passivi se non filtrandoli. Non pretenderai certo che gli arrivino frequenze oltre i 50 Hz??
Prorio su questa questione avevo specificato che stavo scherzando, ma il filtro e' uno dei motivi per cui io (che non necessariamente detengo la verita', ci mancherebbe) non usero' mai un sub per ascoltare musica.
50Hz mi pare un po' bassina pero' come frequenza di taglio, anche per un sub usato da sub. :scratch)
 
bigno72":bk1cjl9r ha detto:
Superciuk":bk1cjl9r ha detto:
Soltanto una cosa e poi magari ti rispondo su tutto: secondo te in che modo dovrei far lavorare i miei due sub passivi se non filtrandoli. Non pretenderai certo che gli arrivino frequenze oltre i 50 Hz??
Prorio su questa questione avevo specificato che stavo scherzando, ma il filtro e' uno dei motivi per cui io (che non necessariamente detengo la verita', ci mancherebbe) non usero' mai un sub per ascoltare musica.
50Hz mi pare un po' bassina pero' come frequenza di taglio, anche per un sub usato da sub. :scratch)

Si, ma ti ripeto, un sub va necessariamente tagliato, altrimenti quale sarebbe la sua funzione? Sulla frequenza di taglio, inoltre, ti dirò che ho addirittura esagerato in quanto per la precisione hanno una sorta di crossover passivo che li limita a non più di 40 Hz.
In quanto al fatto di ascoltare musica senza un subwoofer, in linea di principio potrei anche essere d'accordo, a patto di possedere dei diffusori che rispondano linearmente almeno dai 20 Hz in su e con una adeguata pressione sonora nello spettro più basso, quindi senza attenuazioni di svariati dB. La qual cosa non si riscontra all'atto pratico, anche con diffusori di gran pregio come Wilson e Avalon, tanto per citare due marchi.
In termini concreti, ascoltare un contrabbasso o il do più basso di un grande organo* a canne con un sub adeguato è certamente molto più realistico.

* Considera che alcuni organi a canne scendono in basso anche fino a 8- 10 Hz. Sono frequenze in pratica inudibili ma che si avvertono fisicamente.
Pertanto, a volerle riprodurle il mezzo c'è.
 
bigno72":3hij581n ha detto:
Superciuk":3hij581n ha detto:
Soltanto una cosa e poi magari ti rispondo su tutto: secondo te in che modo dovrei far lavorare i miei due sub passivi se non filtrandoli. Non pretenderai certo che gli arrivino frequenze oltre i 50 Hz??
Prorio su questa questione avevo specificato che stavo scherzando, ma il filtro e' uno dei motivi per cui io (che non necessariamente detengo la verita', ci mancherebbe) non usero' mai un sub per ascoltare musica.

Beh, non mi dirai che i diffusori che utilizzi in casa sono privi di crossover interno!! Per quanto possano essere minimalisti e puristi almeno uno straccio di condensatore sul tweeter ci dev'essere.
Quindi perchè sul subwoofer no??
 
Per ora sono di fretta e rispondo solo con questa faccina:
:asd)
Poi piu' tardi scrivo ;)
 
Superciuk":1rvsvcpq ha detto:
Si, ma ti ripeto, un sub va necessariamente tagliato, altrimenti quale sarebbe la sua funzione?
Non e' corretto: se non lo tagli la sua funzione la fa lo stesso, solo che poi "lo vedi".
Ma di solito un utilizzatore medio (hey non mi sto riferendo a te, sia chiaro) non sa manco cosa voglia dire vedere un sub, e quelli da compattone "facciotuttoio" si vedono per forza, visto che come dicevo sono tagliati molto in alto.
Sulla frequenza di taglio, inoltre, ti dirò che ho addirittura esagerato in quanto per la precisione hanno una sorta di crossover passivo che li limita a non più di 40 Hz.
Spesso si tende a preferire una frequenza di taglio molto bassa solo perche' in realta' sposta lo sfasamento su frequenze dove da meno fastidio, o anche perche' attenua semplicemente le frequenze udibili. L'insieme dei due fattori di solito rende il sub meno invadente e per questo piu' piacevole. Ma 40Hz in casa sono difficili (a meno che tu non sia un fortuanto possessore di un enorme sala d'ascolto).
In quanto al fatto di ascoltare musica senza un subwoofer, in linea di principio potrei anche essere d'accordo, a patto di possedere dei diffusori che rispondano linearmente almeno dai 20 Hz
Pura fantascienza. I diffusori che ho adesso MISURANO -3dB a 50Hz, ed hanno uno dei bassi piu' profondi che abbia mai sentito in ambiente domestico a volume "da camera".
Certo non permettono le esplosioni stile Mission Impossible, ma quelle non sono "bassi profondi", e comunque non si puo' ottenere "tutto" da un impianto: la coperta e' sempre troppo corta. Bisogna fare delle scelte (che dipendono sempre dai gusti) e se si e' cosi' fortunati da trovare la propria strada, seguirla senza pregiudizi!
 
Superciuk":3gy8v7tz ha detto:
Beh, non mi dirai che i diffusori che utilizzi in casa sono privi di crossover interno!! Per quanto possano essere minimalisti e puristi almeno uno straccio di condensatore sul tweeter ci dev'essere.
Quindi perchè sul subwoofer no??
Ho scelto ormai 15 anni fa la strada del monovia, per la maggiore coerenza possibile: a parte l'assenza di cross-over e l'emissione puntuale, solo il monovia permette la fedele riproduzione (e quindi cancellazione) del'effetto doppler che affligge qualsiasi microfono durante la registrazione dell'evento musicale.
Quindi no, non c'e' nessun condensatore ne' bobina sul percorso del segnale. Non c'e' nei diffusori, non c'e' nell'amplificatore (pur essendo un classe A single ended, lo specifico perche' di solito sono i classe B a non avere condensatori di uscita), non c'e' nel preamplificatore, e non c'e' udite udite neppure nel convertitore D/A!
Il tutto e' un po' pericoloso (accoppiamenti "in continua", bilanciati, con il pre a 120V....) ma so quello che faccio e soprattutto non e' roba commerciale, quindi posso permettermelo :elio)

EDIT: Come dici? Cosi' mi becco sugli altoparlanti tutte le schifezze (immagini fantasma si chiamano secondo i signori Nyquist e Shannon) derivanti dalla conversione D/A? Si, e mi sta bene cosi'. :D

P.P.S.: Lo so che dovrei usare un giradischi, lo so benissimo, l'ho pure provato e le differenze sono abissali, ma e' una storia lunga :(
 
bigno72":oqzcfkms ha detto:
Superciuk":oqzcfkms ha detto:
Si, ma ti ripeto, un sub va necessariamente tagliato, altrimenti quale sarebbe la sua funzione?
Non e' corretto: se non lo tagli la sua funzione la fa lo stesso, solo che poi "lo vedi".
Ma di solito un utilizzatore medio (hey non mi sto riferendo a te, sia chiaro) non sa manco cosa voglia dire vedere un sub, e quelli da compattone "facciotuttoio" si vedono per forza, visto che come dicevo sono tagliati molto in alto.
Sulla frequenza di taglio, inoltre, ti dirò che ho addirittura esagerato in quanto per la precisione hanno una sorta di crossover passivo che li limita a non più di 40 Hz.
Spesso si tende a preferire una frequenza di taglio molto bassa solo perche' in realta' sposta lo sfasamento su frequenze dove da meno fastidio, o anche perche' attenua semplicemente le frequenze udibili. L'insieme dei due fattori di solito rende il sub meno invadente e per questo piu' piacevole. Ma 40Hz in casa sono difficili (a meno che tu non sia un fortuanto possessore di un enorme sala d'ascolto).
In quanto al fatto di ascoltare musica senza un subwoofer, in linea di principio potrei anche essere d'accordo, a patto di possedere dei diffusori che rispondano linearmente almeno dai 20 Hz
Pura fantascienza. I diffusori che ho adesso MISURANO -3dB a 50Hz, ed hanno uno dei bassi piu' profondi che abbia mai sentito in ambiente domestico a volume "da camera".
Certo non permettono le esplosioni stile Mission Impossible, ma quelle non sono "bassi profondi", e comunque non si puo' ottenere "tutto" da un impianto: la coperta e' sempre troppo corta. Bisogna fare delle scelte (che dipendono sempre dai gusti) e se si e' cosi' fortunati da trovare la propria strada, seguirla senza pregiudizi!

Non sono ovviamente d'accordo su diversi punti. 1) Se dispongo di un woofer e voglio usarlo come sub non vedo per quale ragione pratica devo inviargli anche frequenze che non è in grado di riprodurre :ka)
2) Nel mio caso i sub sono "accordati" a 40 Hz proprio perchè intervengano dove i diffusori principali non arrivano e dove è senz'altro meglio e utile non sollecitarli.
3) sulla resa dei tuoi diffusori spero abbia tu fatto almeno qualche confronto in condizioni controllate e nel tuo ambiente d'ascolto. Visto che parli di monovia suppongo che per avere questo basso profondissimo tu debba aver impiegato almeno un 13 " in consistente litraggio e magari con accordo reflex.

Hai mai ascoltato un diffusore attivo della Genelec ? Io il basso profondissimo l'ho sentito solo su questo, per ora.
 
Superciuk":1qecjkno ha detto:
Se dispongo di un woofer e voglio usarlo come sub non vedo per quale ragione pratica devo inviargli anche frequenze che non è in grado di riprodurre :ka)
Non ho detto che devi, ho detto che se lo fai lui funziona correttamente lo stesso sulle frequenze che ti interessano. Purtroppo riprodurra' anche frequenze che lo renderanno individuabile, ma questo lo fanno molti subwoofer commerciali.
3) sulla resa dei tuoi diffusori spero abbia tu fatto almeno qualche confronto in condizioni controllate e nel tuo ambiente d'ascolto.
Beh, ovvio. Ed ho sentito persone abituate ai compattoni plasticosi dire che il mio impianto ha pochi bassi, solo perche' non fa TUN-Z TUN-Z a 200 Hz :lol:
Visto che parli di monovia suppongo che per avere questo basso profondissimo tu debba aver impiegato almeno un 13 "
:crepap)
Perdona la grassa risata, qui sotto ne capirai il motivo :D
6Cm di diametro. 1,4 grammi di massa mobile :nod)
Sinceramente non conosco i litri ma a occhio potranno essere una 30ina, non di piu', con un particolare accordo in parte reflex e in parte a tromba (sono alte quasi quanto me).
Prima di queste avevo dei cassoni reflex che saranno stati piu' di 100 litri, sempre monovia, con cono da 26Cm e Wizzer. Di sicuro reggevano una potenza maggiore (che non mi serve) di sicuro volendo potevo fargli fare TUN-Z TUN-Z.... ma le piccoline che ho adesso scendono piu' in basso!
Hai mai ascoltato un diffusore attivo della Genelec ?
No, non l'ho mai nemmeno sentita nominare.

Capisci perche' dicevo che bisogna individuare la propria strada e poi seguirla senza pregiudizi?
Tra l'altro fino a poco tempo fa le amplificavo con 10W per canale (consumandone 100, costanti, per canale). Ora ho fatto un salto di qualita' e sono passato a circa 3W e mezzo! (stesso identico consumo) :asd)
Di solito quando qualche amico ignaro della mia malattia capita a casa mia, prima glielo faccio ascoltare (e gia' gli cala la mascella per quei conetti microscopici). E dopo gli dico la potenza (che tipicamente e' la prima cosa che ti chiedono: "ma quanti watt c'ha?")
 
ste79":1xymbde2 ha detto:
Che diffusori sono? Trombe con carico posteriore?
Ho realizzato il progetto Limes di Giuliano Nicoletti. Con non pochi problemi per procurarmi gli altoparlanti.
Come dicevo in parte e' una tromba, ma lo sbocco strozzato sul fondo crea un accordo reflex con il pavimento. Hanno inoltre 2 risuonatori interni per smorzare 2 frequenze che ovviamente non ricordo.

Avevo messo una foto qui sul forum da qualche parte, magari la trovo....
 
bigno72":wqls6jhu ha detto:
Superciuk":wqls6jhu ha detto:
Se dispongo di un woofer e voglio usarlo come sub non vedo per quale ragione pratica devo inviargli anche frequenze che non è in grado di riprodurre :ka)
Non ho detto che devi, ho detto che se lo fai lui funziona correttamente lo stesso sulle frequenze che ti interessano. Purtroppo riprodurra' anche frequenze che lo renderanno individuabile, ma questo lo fanno molti subwoofer commerciali.
3) sulla resa dei tuoi diffusori spero abbia tu fatto almeno qualche confronto in condizioni controllate e nel tuo ambiente d'ascolto.
Beh, ovvio. Ed ho sentito persone abituate ai compattoni plasticosi dire che il mio impianto ha pochi bassi, solo perche' non fa TUN-Z TUN-Z a 200 Hz :lol:
Visto che parli di monovia suppongo che per avere questo basso profondissimo tu debba aver impiegato almeno un 13 "
:crepap)
Perdona la grassa risata, qui sotto ne capirai il motivo :D
6Cm di diametro. 1,4 grammi di massa mobile :nod)
Sinceramente non conosco i litri ma a occhio potranno essere una 30ina, non di piu', con un particolare accordo in parte reflex e in parte a tromba (sono alte quasi quanto me).
Prima di queste avevo dei cassoni reflex che saranno stati piu' di 100 litri, sempre monovia, con cono da 26Cm e Wizzer. Di sicuro reggevano una potenza maggiore (che non mi serve) di sicuro volendo potevo fargli fare TUN-Z TUN-Z.... ma le piccoline che ho adesso scendono piu' in basso!
Hai mai ascoltato un diffusore attivo della Genelec ?
No, non l'ho mai nemmeno sentita nominare.

Capisci perche' dicevo che bisogna individuare la propria strada e poi seguirla senza pregiudizi?
Tra l'altro fino a poco tempo fa le amplificavo con 10W per canale (consumandone 100, costanti, per canale). Ora ho fatto un salto di qualita' e sono passato a circa 3W e mezzo! (stesso identico consumo) :asd)
Di solito quando qualche amico ignaro della mia malattia capita a casa mia, prima glielo faccio ascoltare (e gia' gli cala la mascella per quei conetti microscopici). E dopo gli dico la potenza (che tipicamente e' la prima cosa che ti chiedono: "ma quanti watt c'ha?")


Ok, continuo questa discussione, sebbene siamo forse andati un pelino OT rispetto alla iniziale richiesta dell'utente che ha aperto il topic.
In fondo l'hifi è una delle mie passioni, per cui ne parlo volentieri - )

Sulla questione del TUNZ TUNZ io non mi focalizzerei più di tanto, sebbene con certi software musicali ha anch'esso ragione di esistere. Dipende dal tipo di musica che si ascolta, ovviamente anche per i monovia esistono dei limiti oltre i quali non si può andare. Fin quando parliamo di musica acustica, voci maschili e femminili ok ci può stare anche, ma su grandi masse orchestrali e/o colonne sonore tipo The Dark Knight della serie Batman consentimi di essere quantomeno dubbioso.
Sul confronto eventuale fatto da te però io mi riferivo a prove di ascolto con altri diffusori nel tuo ambiente e non a dimostrazioni del tuo impianto nella sua configurazione abituale.
In ogni caso dato che affermi di non avere pregiudizi, prova a dare un'occhiata anche a dei seri diffusori dinamici magari tra quei marchi che dici addrittura di non conoscere. Dal mio punto di vista, ma mia opinione largamente condivisa , il monovia rappresenta pur sempre una soluzione di compromesso alla quale alla fine ci si abitua e si finisce per farsela piacere.
 
Superciuk":1uo5sj6v ha detto:
Sulla questione del TUNZ TUNZ io non mi focalizzerei più di tanto, sebbene con certi software musicali ha anch'esso ragione di esistere. Dipende dal tipo di musica che si ascolta,
Ovvio: volevo solo insistere sul fatto che quelli che la maggiorparte della gente chiama bassi, non sono per niente bassi!
ovviamente anche per i monovia esistono dei limiti oltre i quali non si può andare.
Esistono per tutti i tipi di sistemi, e' sempre una coperta troppo corta. Per questo si fanno delle scelte. A me ad esempio piace anche l'heavy metal, ma in casa non lo potrei comunque ascoltare a volume adeguato e quindi non provo neppure a configurare un impianto adatto. Mi sono concentrato quindi sugli altri generi di mio interesse. Jazz in primis.
Sul confronto eventuale fatto da te però io mi riferivo a prove di ascolto con altri diffusori nel tuo ambiente e non a dimostrazioni del tuo impianto nella sua configurazione abituale.
Certo certo, sono io che ho mischiato un po' di frasi. Ovvio che ho provato diverse casse e diversi ampli nel mio ambiente :nod)
In ogni caso dato che affermi di non avere pregiudizi, prova a dare un'occhiata anche a dei seri diffusori dinamici magari tra quei marchi che dici addrittura di non conoscere.
Beh, dal punto di vista dei pregiudizi sarebbe un compito facile: non ci vuole molto a convincersi che una grossa cassa che promette frequenze bassissime, distorsioni bassissime ecc ecc, costosa, blasonata, e decantata sulle riviste di settore, suoni bene.
Ma che cosa e' "bene"?
Fondamentale secondo me provare molte cose e molto diverse tra loro, per poi attuare delle scelte.
Impossibile ovviamente provare tutto cio' che c'e' sul mercato, e in queste cose ci si affida spesso a cio' che possiedono gli amici per fare prove.
Nella mia piccola esperienza ho imparato che la cosa peggiore da fare sia andare a valutare un prodotto in negozio: se la differenza di resa tra casa mia e di un amico puo' essere 1-10, tra il negozio e casa mia sara' 1-100!
Quindi mi tengo alla larga dai negozi specializzati, e ancor piu' dalle riviste specializzate (e prezzolate). Per questo non conosco molti marchi blasonati.
Dal mio punto di vista, ma mia opinione largamente condivisa , il monovia rappresenta pur sempre una soluzione di compromesso alla quale alla fine ci si abitua e si finisce per farsela piacere.
In realta' e' opinione condivisa anche l'esatto contrario. Del resto nel mondo c'e' il 50% di estimatori dello stato solido e il 50% di estimatori delle valvole. Chi ha ragione?
A parte l'ovvio "de gustibus", non condivido pero' per niente l'espressione "farsela piacere".
Che significa? Mica ce lo ordina il dottore di scegliere il monovia. E' la soluzione piu' difficile e spesso piu' costosa, nonche' denigrata e derisa da parenti e amici.
Se mi piace il multivia scelgo quello. Se mi piace il monovia scelgo quest'altro.
Se non ho voglia di rompermi la testa con il monovia, posso scegliere il multivia per questioni di comodita'/economicita', e poi farmelo piacere; non viceversa, ti pare?

Sarebbe come dire che uno sceglie un'Alfa al posto di una VW e poi se la fa piacere.
Entrambe hanno i loro pregi e difetti, ma la VW e' la scelta piu' facile, quindi se non mi piace l'Alfa scegliero' VW!
(con questo non voglio certo dire che il monovia sia superiore al multivia come Alfa e' superiore a VW!! :D )
 
Sono del parere che in hifi esistono determinati parametri che sono oggettivi e quindi indipendenti dai gusti personali. In tal senso io intendo che il monovia è una scelta particolarissima, per niente costosa e anche poco difficile da realizzare. Voglio dire che al max con 7-800 €uro ci si autocostruisce una coppia di diffusori che almeno sulla carta promettono miracoli.
Non vedo pertanto dove sia l'economicità dei diffusori tradizionali multivia, dato che anche per un diffusore "artigianale" (anzi a maggior ragione) siamo su cifre doppie e anche quadruple.
 
Superciuk":2utypuzl ha detto:
Sono del parere che in hifi esistono determinati parametri che sono oggettivi e quindi indipendenti dai gusti personali.
Certo, in linea teorica una riproduzione lineare di tutto lo spettro audio sarebbe l'ideale. (lasciamo un attimo da parte eventuali enfatizzazioni ed attenuazioni causate dall'ambiente d'ascolto).
Ma in pratica la registrazione non e' lineare, spesso in maniera dolosa.
La riproduzione del segnale da parte dell'amplificatore non e' lineare, raramente in maniera dolosa.
E la riproduzione del suono da parte del diffusore e' men che meno lineare, spessissimo in maniera dolosa.
Quindi di cosa parliamo? Quale e' il suono giusto?

Per fare un parallelo, uno dei vantaggi (forse l'unico dal punto di vista acustico) del CD rispetto al vinile e' stato quello di fornire una riproduzione piu' controllata: compri il CD, te lo porti a casa e il segnale che uscira' dal lettore sara' piu' o meno quello previsto dal produttore del CD.
Purtroppo questo ha portato le case discografiche ad interventi dolosi di alterazione del segnale registrato, in nome del mercato (esempio lampante la Loudness War). Quindi anche acquistando un CD non sappiamo se cio' che sentiamo e' corretto o meno.

Quindi per me rimane solo una questione di gusti (ovviamente continuando a parlare di HiFi vera, non di roba commerciale da Mediaworld).
In tal senso io intendo che il monovia è una scelta particolarissima,
Indubbiamente.
per niente costosa
Figurati, se avessi potuto avrei in casa un paio di Lowther, ma costano una cifra...
e anche poco difficile da realizzare.
Ho realizzato di tutto, in qualsiasi campo, in qualsiasi materiale. Ritengo di avere buone doti da bricoleur. Le attuali casse non sono state molto facili da realizzare (volendo ottenere un risultato degno di stare in un salotto).
E comunque fai una ricerca per immagini di Hedlundhorn, o Kleinhorn. O guarda i progetti delle casse per i Lowther, poi vediamo se sono facili da realizzare :D Questo solo per la realizzazione pratica. Se vogliamo parlare poi di progettazione, beh "da piccolo" ho progettato qualche sistema multivia, ma a progettare un monovia non mi ci metto nemmeno!
Voglio dire che al max con 7-800 €uro ci si autocostruisce una coppia di diffusori che almeno sulla carta promettono miracoli.
E' li che ti sbagli!!! Sulla carta FANNO SCHIFO!!! :lol:
E' questo che intendevo quando parlavo di pregiudizi: i diffusori commerciali non possono dichiarare -3dB a 50Hz! Non possono dichiarare curve di impedenza che sembrano delle montagne russe, o fattori di smorzamento degni di un pendolo.

Anche l'ampli che ho, sulla carta fa schifo: 3,5Watt con se non ricordo male l'1% di distorsione (ok, solo su armoniche pari, ma questo chi lo guarda su un catalogo?). Nessun ampli commerciale venderebbe un solo pezzo con questi dati, associati a un certo costo, peso, consumo....

Ma senza pregiudizi, ascolto, e decido!
Qualche hanno fa ho realizzato un ampli a valvole. Ero uno strenuo sostenitore delle valvole, il loro suono aveva per me un che di magico. Ci ho messo quindi un bel paio d'anni a rendermi conto che il confortevole caldo suono delle valvole in realta' assopiva la musica e toglieva sprint alla riproduzione. Avevo un pregiudizio, ma me lo sono tolto, e sono tornato allo stato solido.

Per quanto riguarda il costo sono stato superficiale, hai ragione, ma pensavo al fatto che diffusori multivia si fanno anche con altoparlanti economici "off the shelf" con risultati tutto sommato decenti (sicuramente ottimi sempre paragonandoli alla roba di Mediaworld), mentre per i monovia bisogna per forza andare su roba buona e costosa.
 
Superciuk":8ofgrnq9 ha detto:
Non vedo pertanto dove sia l'economicità dei diffusori tradizionali multivia, dato che anche per un diffusore "artigianale" (anzi a maggior ragione) siamo su cifre doppie e anche quadruple.
Di norma, e con le dovute eccezioni, costa meno adoperare più componenti economici e farli lavorare rispettivamente nello stretto range di linearità, coerenza di fase ed assenza di breakup di cui ogni componente è capace (salvo ovviamente sceglierli oculatamente) che riuscire a fabbricare un singolo speaker che riesca a coniugare una massa mobile molto leggera, sospensioni non rigide ad escursione e tenuta in potenza decente pur avendo risposta lineare e buon dettaglio. Di solito gli speaker piccoli riescono a mantenersi più lineari in alto ma hanno bisogno di qualche accorgimento in più per modulare bene ed abbastanza in basso, per realizzare box che consentano di esprimersi al meglio mantenendo un timbro neutro spesso c'è bisogno di spazi importanti e tecniche costruttive complesse (ma il risultato ripaga), quelli grandi, quando sono di buona qualità, riescono ugualmente a riprodurre le alte frequenze ma con un andamento meno regolare, con il vantaggio però che possono essere caricati in modi meno complessi e che consentano maggiore tenuta in potenza e l'attenuazione del difetto di molti twqt, ossia il rigonfiamento e l'emissione monotono e sfasata in basso.
Ovvio che bisogna considerare la qualità dei componenti che si usa, se parliamo di largabanda economici tipo tangband, monacor, ciare e simili ti dò ragione, ma li puoi piangere turco, il miracolo non avviene, diverso è se parli di componenti importanti tipo lowther o altri che costano cifre proibitive (anche oltre 20.000 euro), un quasi miracolo sono i fostex, che credo usi bigno, che per quello che costano suonano un amore, con le dovute cure e cautele.
 
ste79":3h2vt60t ha detto:
Superciuk":3h2vt60t ha detto:
Non vedo pertanto dove sia l'economicità dei diffusori tradizionali multivia, dato che anche per un diffusore "artigianale" (anzi a maggior ragione) siamo su cifre doppie e anche quadruple.
Di norma, e con le dovute eccezioni, costa meno adoperare più componenti economici e farli lavorare rispettivamente nello stretto range di linearità, coerenza di fase ed assenza di breakup di cui ogni componente è capace (salvo ovviamente sceglierli oculatamente) che riuscire a fabbricare un singolo speaker che riesca a coniugare una massa mobile molto leggera, sospensioni non rigide ad escursione e tenuta in potenza decente pur avendo risposta lineare e buon dettaglio. Di solito gli speaker piccoli riescono a mantenersi più lineari in alto ma hanno bisogno di qualche accorgimento in più per modulare bene ed abbastanza in basso, per realizzare box che consentano di esprimersi al meglio mantenendo un timbro neutro spesso c'è bisogno di spazi importanti e tecniche costruttive complesse (ma il risultato ripaga), quelli grandi, quando sono di buona qualità, riescono ugualmente a riprodurre le alte frequenze ma con un andamento meno regolare, con il vantaggio però che possono essere caricati in modi meno complessi e che consentano maggiore tenuta in potenza e l'attenuazione del difetto di molti twqt, ossia il rigonfiamento e l'emissione monotono e sfasata in basso.
Ovvio che bisogna considerare la qualità dei componenti che si usa, se parliamo di largabanda economici tipo tangband, monacor, ciare e simili ti dò ragione, ma li puoi piangere turco, il miracolo non avviene, diverso è se parli di componenti importanti tipo lowther o altri che costano cifre proibitive (anche oltre 20.000 euro), un quasi miracolo sono i fostex, che credo usi bigno, che per quello che costano suonano un amore, con le dovute cure e cautele.

Un componente con massa mobile molto leggera non potrà mai darti una risposta in basso decente, pena il rischio che l'altoparlante si stacchi dal diffusore e si faccia un giro per la stanza :asd) :asd) :asd)
 
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