Bene, adesso racconto la mia esperienza, con la consapevolezza di poter suscitare delle reazioni forse anche comprensibili.
Tuttavia la penso così.
Antefatto/1: da "giovincello" (sui 17 anni) sono stato coinvolto come passeggero (conduceva il mio frate) da un bresciano ( :lol: ) che, senza avvedersi che eravamo in fase di sorpasso, improvvisamente ha tagliato la strada, colpendoci a me sul ginocchio, al frate alla coscia.
Me la sono cavata con poco, mentre il frate è andato avanti un 4 mesi con un ematoma che faticava a riassorbirsi.
Moto: BMW 1000 "a sogliola" (K100 mi sembra si chiamasse, non ricordo)
Antefatto/2: da "giovincello" neopatentato presi in prestito una yamaha 750 da un amico, non la supersportiva (mi sembra si chiamasse FZ o qualcosa del genere), cmq andava abbastanza.
Mentre sono per strada, andatura diciamo "allegra" (ahhhh... l'incoscenza della gioventù!), diciamo 80, un tizio in auto davanti a me fa un incidente con un'altra vettura ostruendomi praticamente le due corsie.
Frenatona con tentativo di schivaggio, sbandata della ruota posteriore sulla striscia longitudinale, caduta rovisona, fortunatamente solo rovinato la carena ed i vestiti, mi fermo diciamo ad 1 metro dalle auto.
Antefatto/3 (che kulo, direte voi :lol: ), 18.5 anni, il babbo mi dice "vai a farmi benzina al MOTORINO". Parto, mi fermo in un negozio di computer vicino a casa, riparto (da fermo), dopo 10 metri (motorino 50 del babbo, quindi niente "trucchi") vengo centrato in pieno da donna che, senza fare lo stop, mi attraversa la strada da destra a sinistra, tempo di preavviso qualche decimo di secondo, praticamente immediato.
Faccio un salto sopra il cofano dell'auto (come si vede nei film americani) e mi vedo arrivare il grigio dell'asfalto verso... la faccia (a quel tempo non si usava il casco).
Ho pensato "oddio cado paro paro sul cemento mi disintegro naso, denti, fronte, zigomi".
Invece, per puro culo, il colpo leggermente asimmetrico mi aveva impresso un movimento di rotazione attorno all'asse longitudinale, praticamente faccio un "giro" in aria di un 30 gradi ed atterro sulla spalla invece che sulla faccia.
Mi rialzo, con la donna isterica che fa "non ti avevo visto, non ti avevo visto" (e mi è toccato consolarla... a me... :mecry) ), la gente vicina (via centrale a RN, Dario Campana) che diceva "oddio è morto... oddio è morto..."
---
Morale della favola: non vado più in motorino nè in moto.
Semplicemente troppo pericoloso.
Adesso mi direte che si fanno incidenti a piedi, in bicicletta, in deltaplano, in aereo, in shuttle, in auto etc. etc.
Verissimo, tuttavia 3 "miracoli" mi sono sembrati sufficienti, il quarto mi sembrerebbe chiedere un po' troppo.
Da motociclista vorrei-ma-non-voglio concludo con una semplicissima constatazione: l'ebbrezza della velocità è enorme su 2 ruote, basta ruotare di pochi gradi il polso destro e scatti come un missile, altro che GTA o Porsche o BMW o quello che si vuole, anche con un 750 "tranquillo" (non supersportivo).
Ci vuole una disciplina mentale per non ruotare il polso che, semplicemente, non ho.
Tuttavia la penso così.
Antefatto/1: da "giovincello" (sui 17 anni) sono stato coinvolto come passeggero (conduceva il mio frate) da un bresciano ( :lol: ) che, senza avvedersi che eravamo in fase di sorpasso, improvvisamente ha tagliato la strada, colpendoci a me sul ginocchio, al frate alla coscia.
Me la sono cavata con poco, mentre il frate è andato avanti un 4 mesi con un ematoma che faticava a riassorbirsi.
Moto: BMW 1000 "a sogliola" (K100 mi sembra si chiamasse, non ricordo)
Antefatto/2: da "giovincello" neopatentato presi in prestito una yamaha 750 da un amico, non la supersportiva (mi sembra si chiamasse FZ o qualcosa del genere), cmq andava abbastanza.
Mentre sono per strada, andatura diciamo "allegra" (ahhhh... l'incoscenza della gioventù!), diciamo 80, un tizio in auto davanti a me fa un incidente con un'altra vettura ostruendomi praticamente le due corsie.
Frenatona con tentativo di schivaggio, sbandata della ruota posteriore sulla striscia longitudinale, caduta rovisona, fortunatamente solo rovinato la carena ed i vestiti, mi fermo diciamo ad 1 metro dalle auto.
Antefatto/3 (che kulo, direte voi :lol: ), 18.5 anni, il babbo mi dice "vai a farmi benzina al MOTORINO". Parto, mi fermo in un negozio di computer vicino a casa, riparto (da fermo), dopo 10 metri (motorino 50 del babbo, quindi niente "trucchi") vengo centrato in pieno da donna che, senza fare lo stop, mi attraversa la strada da destra a sinistra, tempo di preavviso qualche decimo di secondo, praticamente immediato.
Faccio un salto sopra il cofano dell'auto (come si vede nei film americani) e mi vedo arrivare il grigio dell'asfalto verso... la faccia (a quel tempo non si usava il casco).
Ho pensato "oddio cado paro paro sul cemento mi disintegro naso, denti, fronte, zigomi".
Invece, per puro culo, il colpo leggermente asimmetrico mi aveva impresso un movimento di rotazione attorno all'asse longitudinale, praticamente faccio un "giro" in aria di un 30 gradi ed atterro sulla spalla invece che sulla faccia.
Mi rialzo, con la donna isterica che fa "non ti avevo visto, non ti avevo visto" (e mi è toccato consolarla... a me... :mecry) ), la gente vicina (via centrale a RN, Dario Campana) che diceva "oddio è morto... oddio è morto..."
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Morale della favola: non vado più in motorino nè in moto.
Semplicemente troppo pericoloso.
Adesso mi direte che si fanno incidenti a piedi, in bicicletta, in deltaplano, in aereo, in shuttle, in auto etc. etc.
Verissimo, tuttavia 3 "miracoli" mi sono sembrati sufficienti, il quarto mi sembrerebbe chiedere un po' troppo.
Da motociclista vorrei-ma-non-voglio concludo con una semplicissima constatazione: l'ebbrezza della velocità è enorme su 2 ruote, basta ruotare di pochi gradi il polso destro e scatti come un missile, altro che GTA o Porsche o BMW o quello che si vuole, anche con un 750 "tranquillo" (non supersportivo).
Ci vuole una disciplina mentale per non ruotare il polso che, semplicemente, non ho.