Stemma Della Propria Città & Informazioni Varie

speedy85

Nuovo Alfista
9 Maggio 2005
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AbBiAtEgRaSso [MiLaNo]
Postate qui lo stemma della vostra città...


Esempio:



Stemma di Milano:

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Roma

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Napoli

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Abbiategrasso è una cittadina della pianura padana a circa 20 km da Milano. Immerso nel Parco del Ticino, di cui include una buona parte nel proprio territorio, pur non essendo fortemente popolato è il comune con la superficie più vasta nella provincia di Milano dopo Milano stessa.

Origine del nome

Trasse il nome nell'alto Medioevo, dal fundus Abianus posto ai limiti della valle Grassa. In un antico documento del 1304 per la prima volta è riportato il nome Habiate qui dicitur Grassus che si è poi trasformato nell'attuale Abbiategrasso.



Provincia: Milano
Coordinate: Latitudine: 45° 24′ 0′′ N
Longitudine: 8° 55′ 0′′ E [1]

Altitudine: 120 m s.l.m.
Superficie: 47,05 km²
Abitanti: 29.508 31-12-04
Densità: 608 ab./km²
Comuni contigui: Robecco sul Naviglio, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cerano (NO), Vermezzo, Cassolnovo (PV), Morimondo, Ozzero, Vigevano (PV)
CAP: 20081
Prefisso tel: 02
Codice ISTAT: 015002
Codice catasto: A010
Nome abitanti: abbiatensi
Santo patrono: San giuseppe
Giorno festivo: 2° domenica di ottobre



Gemellata con:


Langres - Francia
Ellwangen - Germania
 
VENEZIA
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Comune di Volano

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Descrizione Araldica dello Stemma
Due alberi incrociati di nocciolo, fruttati al naturale, su campo azzurro, sormontati da una ed accostati da due stelle d'argento a sei punte
 
Comune di Cassino
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Provincia: Frosinone
Coordinate:
Latitudine: 41° 30′ 0′′ N
Longitudine: 13° 50′ 0′′ E
Altitudine: 40 m s.l.m.
Superficie: 82 km²
Abitanti: 32.603 31-12-05
Densità: 397 ab./km²
Comuni contigui: Cervaro, Pignataro Interamna, Rocca d'Evandro (CE), San Vittore del Lazio, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido, Terelle, Villa Santa Lucia
CAP: 03043
Prefisso tel: 0776
Codice ISTAT: 060019
Codice catasto: C034
Nome abitanti: cassinati
Santo patrono: San Benedetto
 
comune di Taranto:

provincia di Taranto:
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Mortara-Stemma.png


Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Pavia
Coordinate:
Latitudine: 45° 15′ 0′′ N
Longitudine: 8° 45′ 0′′ E
Altitudine: 108 m s.l.m.
Superficie: 52 km²
Abitanti: 14.609 31-12-04
Densità: 265 ab./km²
Frazioni: Casoni di Sant'Albino, Casoni dei Peri, Cattanea, Guallina, Madonna Del Campo, Medaglia, Molino Faenza.
Comuni contigui: Albonese, Castello d'Agogna, Ceretto Lomellina, Cergnago, Gambolò, Nicorvo, Olevano di Lomellina, Parona, Tromello, Vigevano
CAP: 27036
Prefisso tel: 0384
Codice ISTAT: 018102
Codice catasto: F754
Nome abitanti: mortaresi


http://it.wikipedia.org/wiki/Mortara
 
MACERATA
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In tutti gli emblemi di questa città, dalla sua fondazione nel 1138, sono rappresentate le mole in campo rosso. Esse richiamano la natura attiva della popolazione e anche i numerosi mulini operanti nel territorio in passato; questa attività ha rappresentato un’importante fonte di ricchezza per i cittadini maceratesi ed anche un servizio per la comunità. Per estensione sono anche simbolo della prosperità del terreno.
Nel 1570 alle armi antiche vennero aggiunte le croci greche (inizialmente) rosse in campo d’argento: una concessione di papa Pio V, grato a Macerata per la partecipazione di molti suoi cittadini alle crociate, dal 1188, e nella guerra contro i Turchi.
Le mole e le croci furono inquartate in età barocca e furono aggiunte due cornucopie: una stillante denari d’oro e l’altra frutti della terra, simbolo di ricchezza ed abbondanza.
Lo scudo è sormontato da una corona (irregolare) di marchese, probabile riferimento all’antica Marca di Macerata, una delle quattro principali suddivisioni territoriali dell’attuale regione Marche (plurale di “marca” e significante “distretto di confine”): le attuali province di Ancona (capoluogo regionale), Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro-Urbino.
Recentemente lo stemma è stato rivisto graficamente e tutti i quarti sono diventati di campo rosso con le figure d’argento.




Macerata


Stato: Italia
Regione: Marche
Provincia: Macerata
Coordinate: Latitudine: 43° 18′ 0′′ N
Longitudine: 13° 27′ 0′′ E [1]

Altitudine: 315 m s.l.m.
Superficie: 92 km²
Abitanti: 42.361 31-12-04
Densità: 446 ab./km²
Frazioni: Vedi elenco
Comuni contigui: Appignano, Corridonia, Montecassiano, Montelupone, Morrovalle, Pollenza, Recanati, Tolentino, Treia
CAP: 62100
Prefisso tel: 0733
Codice ISTAT: 043023
Codice catasto: E783
Nome abitanti: maceratesi
Santo patrono: San Giuliano
Giorno festivo: 31 agosto
 
CORDENONS


Stato: Italia
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Provincia: Pordenone
Coordinate: Latitudine: 45° 59′ 0′′ N
Longitudine: 12° 42′ 0′′ E [1]

Altitudine: 44 m s.l.m.
Superficie: 56 km²
Abitanti: 17.738 31-12-04
Densità: 303 ab./km²
Frazioni: Nogaredo, Pasch, Romans, Sclavons, Villa d'Arco
Comuni contigui: Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, Vivaro, Zoppola
CAP: 33084
Prefisso tel: 0434
Codice ISTAT: 093017
Codice catasto: C991
Nome abitanti: cordenonesi
Santo patrono: Santa Maria Bambina
Giorno festivo: 8 settembre
 
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Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia:pavia
Coordinate: Latitudine: 45° 3′ 0′′ N
Longitudine: 9° 8′ 0′′ E

Altitudine: 74 m s.l.m.
Superficie: 2,73 km²
Abitanti: 324
Densità: 162 ab./km²
Frazioni: Borgo, Carantano, Dorna, Filiberta, Lottona
Comuni contigui: Casatisma, Casteggio, Castelletto di Branduzzo, Lungavilla, Montebello della Battaglia
CAP: 27053
Prefisso tel: 0383
Codice ISTAT: 018174
Codice catasto: L784
Nome abitanti: verretesi
Santo patrono: San Matteo




Verretto è noto dal XIV secolo, quando apparteneva a Fiorello Beccaria, i cui discendenti furono detti anche Beccaria di Verretto. Faceva parte della squadra o feudo di Montebello, di cui seguì sempre le sorti nei successivi passaggi dai Beccaria (del ramo di Montebello) agli Orozco, Machado e infine Spinola.


IL TERRITORIO
Con i suoi 313 abitanti, 74 metri sul livello del mare, 273 ettari di superficie territoriale, Verretto è situato nel centro nord dell’Oltrepo Pavese, tra il fiume Po e i primi rilievi dell’Appennino ligure – emiliano.
Occupa un territorio completamente pianeggiante, la situazione idrogeologica è caratterizzata da una falda freatica chi si manifesta alla profondità di circa 10 metri con caratteristiche prettamente artesiane.
Il manto argilloso offre un suolo attivo che consente il facile attecchimento delle radici delle sementi; questa peculiarità lo rende infatti ottimale in primo luogo per la coltivazione cerealicola oggi come allora di particolare qualità, e secondariamente per la barbabietola da zucchero e i foraggi.
L’argilla presente nel terreno ha consentito anche lo sviluppo dell’impresa del laterizio, una fonte di reddito affiancabile fino agli anni sessanta-settanta al settore agricolo. Questa attività si fondava sull’estrazione di materiale da esportare verso industrie collocate al di fuori del territorio comunale.
Con il boom economico degli anni sessanta Verretto entrò a far parte di una grande area estrattiva della pianura del nostro Oltrepo da sempre definita con giusta causa “la Rhur del mattone”.

LE ORIGINI DEL NOME
Verretto, nella sua forma dialettale “Vrêt” o “Vrätt”, presenta un’ assonanza con il termine “verro” (in latino “verres”), ossia “maiale”; ciò ha indotto la vecchia erudizione ottocentesca ad elucubrare circa una sua derivazione appunto dall’allevamento del suino in zona.
Mons. Clelio Goggi, che pure lo assegna al ceppo latino, lo vuole invece quale derivazione da “verruca”, dialettalmente “Vrùa”, traente origine dal basso latino “Verruca” o da “verruja” pure della bassa latinità, corrispondente al saliceto, secondo Maragliano.
Si ritiene che l’interpretazione più accettabile sia quella data dal Borselli che, richiamando il latino “Viretum”, nella cui forma esso appare anticamente, ricorda che “Viretum est locus herbarum”, quindi plaga peculiare per coltivazioni erbivore e di piante.
In effetti “virectum” può essere indicazione di luogo verde, erboso.

UN PO' DI STORIA
Le antiche origini di Verretto sembrano risalire all’epoca di Roma antica, poichè si trovano primarie notizie di insediamenti umani nell’agro verrettese in quel periodo, senza tuttavia avere prove tangibili dell’esistenza di un nucleo abitato che possa corrispondere all’attuale Verretto.
E’ certo però che l’attuale territorio di Verretto si trovava in una vasta area di centuriazioni come testimonia la “Tabula Imperii Romani” relativa al territorio lombardo.
Compreso nell’agro clastidiense e nella colonia di Piacenza, ad esso fu data, alla centuriazione, dagli agrimensori romani un’inclinazione di 10° ca da Nord - Est a Sud - Est.
Le prime notizie sicure dell’esistenza del borgo di Verretto risalgono al secolo XIV, notizie indissolubilmente legate alla casa Beccaria. Verretto è registrato nella carta del “Territorio di Pavia, Lodi, Novara, Tortona”, datata al 1595 circa e pubblicata in Amsterdam dallo Janssonius, mutatosi poi in Vereto nelle carte seicentesche e settecentesche di Arnoldo Arnoldi (1620).

GLI EDIFICI

"La Parrocchiale di Verretto"
Posta al centro dell’abitato, presenta una facciata di ispirazione neoclassica ed è affiancata posteriormente dal campanile eretto nel 1766 e dotato di tre campane provenienti dalla Chiesa di S. Rocco in Voghera. L’orologio della torre campanaria, rinnovato negli anni sessanta, è di fabbricazione ligure.
All’interno della chiesa, che ricopre una superficie totale di circa 220 metri, spicca l’altare maggiore in marmi policromi, sormontato da un grande Crocifisso ligneo, opera dell’artigianato sacro della Val Gardena, collocatovi nell’immediato dopoguerra.
Il coro ligneo neoclassico occupa interamente l’abside che ingloba un medaglione con un putto angiolesco, opera del pittore tortonese Domenico Fossati, realizzato nel 1937 circa.
All’interno della Parrocchiale troviamo inoltre un olio su tela di buona scuola settecentesca rap-presentante il santo titolare Matteo sorpreso dalla presenza protettrice ed ispiratrice dell’Angelo celeste mentre si accinge a scrivere il Vangelo.
 
AOSTA / AOSTE

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Aosta è l'unico capoluogo di regione italiano che non è contemporaneamente capoluogo di provincia, poiché lo statuto speciale per la Valle d'Aosta prevede che le funzioni della provincia siano espletate in parte dagli organi regionali e in parte direttamente dai comuni.
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Storia

Già abitata in tempi protostorici da una popolazione di cultura megalitica fu insediamento della tribù Celto-Ligure dei Salassi. Giuntovi Augusto con i suoi legionari equipaggiati per l'attacco montano, li sconfisse nel 20 a.C. e fondò la città col nome di Augusta Praetoria, dopo l'11 a.C. diviene capoluogo della provincia Alpes Graies (le Alpi Grigie). Dopo il plurisecolare dominio dell'impero e la sua cristianizzazione la città, grazie alle Alpi ed alle mura riuscì a subire poche invasioni. I Franchi di Pipino il Breve giunsero da qui per scacciare il Longobardi dall'Italia Settentrionale. L'impero di Carlomagno fece arrivare la Via Francigena che collegava Roma con Aquisgrana: questa affrontava il Col Ferret. Dopo l'888 DC sorse il regno d'Italia guidato da Arduino d'Ivrea e Berengario. La nascita della Contea dei Savoia con capitale Chambery comportò alla città di seguirne le sorti fino all'unità d'Italia.

Siti d'interesse storico-culturale


* Epoca romana
o Arco di Augusto
o Porta Praetoria
o Teatro romano
* Epoca medievale
o La Cattedrale
o La Collegiata di S. Orso

tratto da: Wikipedia, l'enciclopedia libera! link: http://it.wikipedia.org/wiki/Aosta
 
REPUBBLICA DI SAN MARINO




GEOGRAFIA
San Marino (43°46′ N 12°25′ E) è il terzo Paese più piccolo d’Europa.

Lo Stato sorge sull’Appennino tosco-romagnolo: il Monte Titano è il punto più alto del Paese (749 m).

Il clima è mediterraneo, con estati calde e inverni miti.

Il territorio dello Stato è suddiviso in 9 municipalità dette Castelli.

La popolazione di 30.002 abitanti (2006, stima) è composta in prevalenza da cittadini sammarinesi e italiani.

La religione prevalente è quella cattolica, la lingua è l’italiano.


BREVI CENNI STORICI
La tradizione fissa la fondazione dello Stato il 3 settembre 301 d.C. ad opera del Santo Marino nato a Arbe, rifugiatosi sul Monte Titano per fuggire dalle persecuzioni anticristiane.

La Repubblica è stata sottoposta al vincolo feudale del vescovo di San Leo fino al 1351, quando dopo essere già stata riconosciuta dallo Stato della Chiesa, diviene un libero comune. Già agli inizi del secolo XIV secolo, infatti, San Marino partecipa ad una lega ghibellina insieme alle città di Arezzo, Cagli, Forlì, Osimo, Urbino.

Durante il Medioevo e l’età rinascimentale, San Marino sviluppa peculiari istituzioni di autogoverno, che tuttavia si indeboliscono a partire dal 1700, quando il potere viene sostanzialmente preso dalle famiglie patrizie. Questa situazione perdura fino al 1906, anno in cui si tenne l'ultimo Arengo della storia della Repubblica, ovvero un'assemblea dei capifamiglia.

Durante il Risorgimento, San Marino costituì un rifugio sicuro per molti dei personaggi che parteciparono ai moti di quegli anni. L’appoggio fornito a Garibaldi permise di negoziare e ottenere la garanzia dell’indipendenza dall’Italia. Subito dopo l’Unità d’Italia il riconoscimento della sovranità venne sancito un trattato di amicizia.

San Marino conobbe un regime fascista, che ispirandosi a quello italiano si pose a tutela degli interessi della classe borghese e patrizia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, San Marino rimase neutrale. In quel periodo accolse oltre 100.000 rifugiati. Tuttavia, la neutralità non impedì al Paese di essere bombardato e invaso.

MONETA
Anche San Marino, pur non facendo parte dell'Unione Europea, ha aderito all'euro. Correntemente sono utilizzate monete nazionali italiane tuttavia viene anche coniato un limitatissimo quantitativo di monete sammarinesi, di elevato, ancocrché esclusivo, interesse numismatico.
 
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