Seconda parte del racconto
Ci eravamo lasciati alle mie peripezie con gli stranieri bandiera-dotati e le varie scenette.
Intanto c'e' da dire che ero gia' stato a Colonia, per lavoro. Per chi non lo sapesse, Colonia e' pure la citta' "capitale" dei gay in Germania :splat)
Potete quindi immaginare che abbiano visto, mi si perdoni il paragone, l'arrivo del Papa come il diavolo vede l'acqua santa... e infatti durante il suo arrivo ho visto un paio di manifestazioni di protesta, molto isolate comunque.
Inoltre, gia' dai primi giorni si andavano sfatando due miti.
Il primo e' la "freddezza" dei tedeschi. Almeno quelli con cui ho avuto a che fare, erano cordiali, simpatici e tutt'altro che freddi/ostili. Forse sara' stato il clima di festa, forse la responsibilita' di ospitare degli stranieri, ma fatto e' che chi ci ospitava si e' sempre prodigato nei nostri confronti, e rapidamente si sono formate delle amicizie. Lo stesso dicasi di quasi tutti i tedeschi che ho incontrato.
Non posso pero' estendere lo sfatamento del mito ad altri esemplari ben noti in Europa per la loro poco simpatia. In particolare, parlo dei francesi (soprattutto i parigini... di un odioso...), che han sempre fatto comunella a se' e hanno socializzato pochissimo con gli altri. Poco simpatici pure i croati, che almeno nei 2-3 casi in cui ho avuto modo di tentare un approccio, sono sempre stati piuttosto sgarbati. Mah... :ka)
Il secondo mito da sfatare, e' la capacita' organizzativa dei tedeschi. Per chi se li immagina suiper-organizzati, efficienti e precisi, c'e' da ricredersi e non di poco.
Qualcosa penso sia arrivato anche sui giornali (vedi http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni ... stica.html ) e vi assicuro che e' tutto vero. La citta' di Colonia, la cui viabilita' e' assolutamente efficiente ed efficace grazie a strade larghe unite alla metropolitana di superficie e sotterrannea, e' stata piu' volte ridotta al collasso dalla massa dei pellegrini giunti nei primi giorni. E molti erano alloggiati a Bonn e Dusseldorf!!! :nono02)
Il fatto e' che i tedeschi erano evidentemente preparati ad affrontare una massa ben minore di gente, e da buoni tedeschi (in questo sono tipici) non avevano mezze misure: se la metro era piena di gente, per evitare problemi la chiudevano :wall) :swear)
Stesso dicasi per le stazioni dei treni (le piattaforme venivano subito transennate e chiuse al primo accenno di ingorgo), col risultato che nei giorni successivi la gente ha probabilmente rinunciato al giro in centro :nono02)
A parte questo, la peggior tragedia si e' compiuta il giorno successivo all'apertura ufficiale della GMG, il giorno della "festa degli italiani".
Infatti, visto l'elevato afflusso di italiani, l'organizzazione aveva ben pensato di organizzare, nello stesso stadio (quello della squadra del Colonia, FC Koln), un incontro riservato ai soli italiani.
Tralascio sugli invitati (gia' dire Marco Masini basta :asd) ), ma non posso che soffermarmi sull'increscioso e vergognoso atteggiamento che abbiamo dovuto subire.
Ribadisco che si trattava di una festa per gli italiani, che erano iscritti in circa 100.000, quindi ben piu' di quanti ne potessero entrare. L'idea dell'organizzazione non era male: a tutti era stato dato un invito, e chi arrivava in tempo a cambiare tale invito per un biglietto, sarebbe entrato allo stadio fino al riempimento della capacita' disponibile, circa 55.000 posti. Gli altri, eventualmente, avrebbero usato il maxi schermo nel pratone adiacente. Era chiaro che difficilmente TUTTI sarebbero venuti allo stadio, quindi una buona parte degli inviti sarebbe comunque stato cambiato con il biglietto.
Nel caso dei pisani, abbiamo rinunciato al pranzo (e lasciamo perdere i dettagli al riguardo di quest'ultimo) per andare subito allo stadio a scambiare gli inviti quando aprivano i cancelli, alle 13, cioe' ben prima delle 17 che era l'inizio ufficiale della festa.
Io avevo finito il liquido delle lenti, quindi una volta preso il biglietto torno in citta' a prendere il liquido.
Quando sono tornato, erano gia' le 17, ma (pensavo) non sarebbe stato un problema dato che non c'era niente fino alle 18 e comunque avendo il biglietto sarei potuto entrare.
Non era cosi'. :mad2)
Arrivato davanti al cancello, trovo una ressa di persone, tutte con l'invito, e capisco che non avendo il biglietto non potevano entrare. Allora, con il biglietto, mi faccio largo spiegando la situazione ma giunto davanti al cancello, mi impediscono di entrare pure se avevo il biglietto! :confusbig)
C'erano altri pisani sempre col biglietto, li' fuori. Fatto e' che a quanto pare, per non meglio chiariti motivi di sicurezza, non facevano entrare altre persone... anche se la gente che aveva il biglietto ed era fuori implicava che nello stadio c'erano dei posti a sedere vuoti!!
Inutile riuscire a spiegarsi con i bulli tedeschi della sicurezza, nonostante anche l'intervento di alcuni poliziotti italiani che erano presenti per coadiuvare.
Fatto e' che ci fanno aspettare 1 ora e mezzo e alla fine, solo grazie all'insistenza dei poliziotti italiani, chi ha il biglietto, e non tutti, possono entrare.
Io ero gia' incazzato non poco per questa storia :mad2) , entro nello stadio e vedo che la curva sud e' semi-vuota, e in tutto lo stadio, compreso il prato, ci sono ampi settori vuoti.
A quel punto faccio le foto con la digitale e torno al cancello per mostrare che ci sono ampi spazi per la ventina di persone che si ostinavano a lasciare fuori.
Niente da fare... non li fanno entrare nonostante i biglietti e gli spazi vuoti :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)
Sono andato a cercare il capo della sicurezza dello stadio, ci parlo e lui mi risponde con un "I've got my orders". Io gli chiedo di dirmi chi li ha dati, cosi' ci vado a parlare, ma lui nicchia e non risponde.
Nel frattempo, dallo stadio uscivano decine e decine di persone, e ai cancelli non facevano entrare le poche persone, col biglietto (non l'invito, proprio il biglietto), lasciate fuori.
A quel punto ho capito che e' stato tutto uno spregio contro gli italiani, un modo patetico e subdolo per rovinare la festa a quelcuno e impedire a tutti di riempire lo stadio di italiani, davanti agli occhi del mondo. Evidentemente a qualcuno scocciava di "servire" una festa di solo italiani :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO)
Ero veramente furioso, ho iniziato a fotografare le code e gli spazi vuoti, e appena scarico la digitale li mandero' ai giornali nella speranza che facciano sapere cos'e' successo. :KO)
Adesso mi fermo qui, nella terza e ultima parte narrero' l'arrivo del Papa a Colonia e la giornata a Marienfeld, dove ci sono state tante belle esperienze e qualche altro disservizio.
Ci eravamo lasciati alle mie peripezie con gli stranieri bandiera-dotati e le varie scenette.
Intanto c'e' da dire che ero gia' stato a Colonia, per lavoro. Per chi non lo sapesse, Colonia e' pure la citta' "capitale" dei gay in Germania :splat)
Potete quindi immaginare che abbiano visto, mi si perdoni il paragone, l'arrivo del Papa come il diavolo vede l'acqua santa... e infatti durante il suo arrivo ho visto un paio di manifestazioni di protesta, molto isolate comunque.
Inoltre, gia' dai primi giorni si andavano sfatando due miti.
Il primo e' la "freddezza" dei tedeschi. Almeno quelli con cui ho avuto a che fare, erano cordiali, simpatici e tutt'altro che freddi/ostili. Forse sara' stato il clima di festa, forse la responsibilita' di ospitare degli stranieri, ma fatto e' che chi ci ospitava si e' sempre prodigato nei nostri confronti, e rapidamente si sono formate delle amicizie. Lo stesso dicasi di quasi tutti i tedeschi che ho incontrato.
Non posso pero' estendere lo sfatamento del mito ad altri esemplari ben noti in Europa per la loro poco simpatia. In particolare, parlo dei francesi (soprattutto i parigini... di un odioso...), che han sempre fatto comunella a se' e hanno socializzato pochissimo con gli altri. Poco simpatici pure i croati, che almeno nei 2-3 casi in cui ho avuto modo di tentare un approccio, sono sempre stati piuttosto sgarbati. Mah... :ka)
Il secondo mito da sfatare, e' la capacita' organizzativa dei tedeschi. Per chi se li immagina suiper-organizzati, efficienti e precisi, c'e' da ricredersi e non di poco.
Qualcosa penso sia arrivato anche sui giornali (vedi http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni ... stica.html ) e vi assicuro che e' tutto vero. La citta' di Colonia, la cui viabilita' e' assolutamente efficiente ed efficace grazie a strade larghe unite alla metropolitana di superficie e sotterrannea, e' stata piu' volte ridotta al collasso dalla massa dei pellegrini giunti nei primi giorni. E molti erano alloggiati a Bonn e Dusseldorf!!! :nono02)
Il fatto e' che i tedeschi erano evidentemente preparati ad affrontare una massa ben minore di gente, e da buoni tedeschi (in questo sono tipici) non avevano mezze misure: se la metro era piena di gente, per evitare problemi la chiudevano :wall) :swear)
Stesso dicasi per le stazioni dei treni (le piattaforme venivano subito transennate e chiuse al primo accenno di ingorgo), col risultato che nei giorni successivi la gente ha probabilmente rinunciato al giro in centro :nono02)
A parte questo, la peggior tragedia si e' compiuta il giorno successivo all'apertura ufficiale della GMG, il giorno della "festa degli italiani".
Infatti, visto l'elevato afflusso di italiani, l'organizzazione aveva ben pensato di organizzare, nello stesso stadio (quello della squadra del Colonia, FC Koln), un incontro riservato ai soli italiani.
Tralascio sugli invitati (gia' dire Marco Masini basta :asd) ), ma non posso che soffermarmi sull'increscioso e vergognoso atteggiamento che abbiamo dovuto subire.
Ribadisco che si trattava di una festa per gli italiani, che erano iscritti in circa 100.000, quindi ben piu' di quanti ne potessero entrare. L'idea dell'organizzazione non era male: a tutti era stato dato un invito, e chi arrivava in tempo a cambiare tale invito per un biglietto, sarebbe entrato allo stadio fino al riempimento della capacita' disponibile, circa 55.000 posti. Gli altri, eventualmente, avrebbero usato il maxi schermo nel pratone adiacente. Era chiaro che difficilmente TUTTI sarebbero venuti allo stadio, quindi una buona parte degli inviti sarebbe comunque stato cambiato con il biglietto.
Nel caso dei pisani, abbiamo rinunciato al pranzo (e lasciamo perdere i dettagli al riguardo di quest'ultimo) per andare subito allo stadio a scambiare gli inviti quando aprivano i cancelli, alle 13, cioe' ben prima delle 17 che era l'inizio ufficiale della festa.
Io avevo finito il liquido delle lenti, quindi una volta preso il biglietto torno in citta' a prendere il liquido.
Quando sono tornato, erano gia' le 17, ma (pensavo) non sarebbe stato un problema dato che non c'era niente fino alle 18 e comunque avendo il biglietto sarei potuto entrare.
Non era cosi'. :mad2)
Arrivato davanti al cancello, trovo una ressa di persone, tutte con l'invito, e capisco che non avendo il biglietto non potevano entrare. Allora, con il biglietto, mi faccio largo spiegando la situazione ma giunto davanti al cancello, mi impediscono di entrare pure se avevo il biglietto! :confusbig)
C'erano altri pisani sempre col biglietto, li' fuori. Fatto e' che a quanto pare, per non meglio chiariti motivi di sicurezza, non facevano entrare altre persone... anche se la gente che aveva il biglietto ed era fuori implicava che nello stadio c'erano dei posti a sedere vuoti!!
Inutile riuscire a spiegarsi con i bulli tedeschi della sicurezza, nonostante anche l'intervento di alcuni poliziotti italiani che erano presenti per coadiuvare.
Fatto e' che ci fanno aspettare 1 ora e mezzo e alla fine, solo grazie all'insistenza dei poliziotti italiani, chi ha il biglietto, e non tutti, possono entrare.
Io ero gia' incazzato non poco per questa storia :mad2) , entro nello stadio e vedo che la curva sud e' semi-vuota, e in tutto lo stadio, compreso il prato, ci sono ampi settori vuoti.
A quel punto faccio le foto con la digitale e torno al cancello per mostrare che ci sono ampi spazi per la ventina di persone che si ostinavano a lasciare fuori.
Niente da fare... non li fanno entrare nonostante i biglietti e gli spazi vuoti :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)
Sono andato a cercare il capo della sicurezza dello stadio, ci parlo e lui mi risponde con un "I've got my orders". Io gli chiedo di dirmi chi li ha dati, cosi' ci vado a parlare, ma lui nicchia e non risponde.
Nel frattempo, dallo stadio uscivano decine e decine di persone, e ai cancelli non facevano entrare le poche persone, col biglietto (non l'invito, proprio il biglietto), lasciate fuori.
A quel punto ho capito che e' stato tutto uno spregio contro gli italiani, un modo patetico e subdolo per rovinare la festa a quelcuno e impedire a tutti di riempire lo stadio di italiani, davanti agli occhi del mondo. Evidentemente a qualcuno scocciava di "servire" una festa di solo italiani :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO)
Ero veramente furioso, ho iniziato a fotografare le code e gli spazi vuoti, e appena scarico la digitale li mandero' ai giornali nella speranza che facciano sapere cos'e' successo. :KO)
Adesso mi fermo qui, nella terza e ultima parte narrero' l'arrivo del Papa a Colonia e la giornata a Marienfeld, dove ci sono state tante belle esperienze e qualche altro disservizio.